Odio razziale

[Sillogia 35]

Odio razziale.

Giulia non riusciva a prender sonno: il cadavere del suo compagno era stato spostato dal loro letto.
Indossò una vestaglia di seta e raggiunse il patio, sedendosi sotto la luce di una lampada gravitazionale.
Alzò gli occhi verso il cielo, non trovando la Luna.
La Terra le mancava.
Le mancava il compagno, una specie compatibile con la sua, un’anima speciale.
Sapeva che il suo Mark, sarebbe morto quella mattina, gli era stato scritto nel codice genetico secondo le leggi della sua gente.
Odiava il popolo di Mark.