Quello che amo, in Friedrich, ? lo sgomento.
Anche se profondamente diverso, mi ricorda tanto la descrizione dal sublime di Kant: quel senso di smisuratezza, di sbigottimento e di estasi di fronte alla natura, il confronto tra la piccolezza dell'uomo e la magnificenza di ci? ce non possiamo controllare.
Il viandante mi d? la sensazione di qualcosa di incontrollabile e di sfuggente, che per? non temo.
Come la prospettiva serena di un futuro che alla fine si riconduce sempre ad un ordine perfetto.
Insomma, non penso che in questo pittore ci sia solitudine cieca.
Forse pi? la presa visione di una coscienza umana. E della sua finitezza.
Pienamente fisiologica.
Beh...le poetiche del Sublime, concettualizzate nel Settecento (secolo che ha avuto un rapporto molto bizzarro con la natura, che doveva essere "educata ad essere naturale", dcevo, queste concettualizzazioni sono state alla base dell'evoluzione del Romanticismo, e quindi anche delle visioni di Friedrich. In effetti, l'uomo si rapporta sempre con una natura smisurata, e sconcertante, nei lavori di Friedrich...Io continuo a preferire "Abbazia nel querceto" e il "Cimitero sotto la neve", di cui hai postato l'immagine...mi ricorda una cosa che accadde quando ero piccola...un compleanno, a casa di una ragazzina che aveva un frutteto di mele, ed alcune querce che, in autnno, erano state potate a quel modo...avr? avuto sei, sette anni...e ricordo ancora, perefttamente, l'idea di desolazione che mi davano quelle piante dai rami tagliati in quella maniera quasi brutale...il cielo grigio, e io che me ne stavo seduta su quell'altalena, preferendo guardare le piante che giocare con gli altri (insulsi) bambini...Ho invidiato quel giardino di alberi da frutta per anni, finch? non ho scoperto quei due quadri di Friedrich...
ttp://digilander.libero.it/darknessisart/
"Drinking mercury
To the mystery of all that you should ever seek to find
Lovely girl you?re the murder in my world
Dressing coffins for the souls I?ve left behind
In time
We must never be apart"
Il senso della smisuratezza pu? determinare ottimismo?
Perch? io in Friedrich vedo prospettiva, vedo futuro, vedo il senso della bellezza come mezzo per raggiungere la felicit? in terra.
C'erano giorni in cui l'incommensurabile, lo sconosciuto, l'ignoto... mi terrorizzavano. Eppure matematicamente ero pi? giovane e avevo pi? futuro davanti.
E ora?
Ora l'ignoto ? benedizione.
E questo senso di sbigottimento di fronte alla bellezza, all'inverno, alla neve, alla natura nelle sue pi? semplici forme... sono un'esaltazione ebbra.
Beh...io molto ottimismo non ce lo vedo, anzi...mi sembrano molto "dark"...vabb?, a me perfino il natale pare "dark"...quindi non faccio testo... :?
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