CARLO TROTTA IN SEI DOMANDE
In questo primo appuntamento con "Il personaggio" siamo andati a intervistare Carlo Trotta, autore molto in gamba, che ha ideato e sviluppato il sito "Nuoviautori". Ringraziamo Carlo Trotta per la pazienza avuta nei nostri riguardi
1) Quando hai scritto per la prima volta? C'? una ragione che ti ha spinto a farlo?
Non saprei dire. La prima cosa lunga che mi ricordo di aver scritto, figlia gi? di vari esperimenti, era un racconto Fantasy molto classico.Lo avevo partorito con la macchina da scrivere elettrica che mi feci regalare per i miei 12 anni. Un oggetto che avevo sempre sognato, che ora ? un pezzo d'antiquariato, o quasi, che giace gi? in cantina assieme a giocattoli, libri, sacchi a pelo?.
Allora ero un appassionato lettore di Terry Brooks, M.Z.Bradley, Tolkien. Gnomi orchi fate e folletti, con qualche magia e qualche elfo, erano gli ingredienti fondamentali per il mio modo di considerare allora un libro leggibile. La saga di Shannara del buon Brooks era in particolar modo per me fonte d?ispirazione. Ricordo che nel mio racconto c?erano molte battaglie tra orchi e umani, cruente e spietate.
Non so che fine abbiano fatto quelle pagine battute a macchina piene di errori e scancellature, non credo che le vedr? mai pi?. Queste dieci righe sono un omaggio a loro.
Cosa mi possa aver spinto a scrivere? Da piccolo la pura e semplice voglia di concretizzare una fantasia, quelle campagne, quelle magie, quei mondi erano per me cos? reali?
da grande non saprei.
2) Cosa significa per te "scrivere"?
Non lo so, forse nulla. ? proprio questo il bello.
3) Da dove ? nata l'idea per il sito "Nuoviautori?"
E' nata in un periodo successivo ad uno di rara e intensa produzione letteraria. Ho scritto molto per circa 6 o 7 mesi, il mio ?libro?, molti racconti e moltissime poesie. Con la fine de ?La cena di Henry?, la mia opera prima, scritta in due mesi, una mezz?oretta a sera pi? un paio di notti insonni, ho provato una sensazione nuova: per la prima volta rileggendo mi piaceva, nel complesso mi piaceva, cosa ancor pi? strana alcuni pezzi mi sembrava di non averli neanche scritti io. Avevo scritto letteralmente rapito. Da allora mi ? venuto per la prima volta l?impulso di far leggere, ottenendo pareri positivi e negativi. A me in realt? non interessa pi? di tanto il giudizio della gente su quel che scrivo e su come lo scrivo, mi stimola per? l?idea che qualcuno ci possa pensare sopra. Forse per un istante, su alcune piccole cose, riesco a farlo pensare come me.
Da l?, dopo una pausa, e dopo aver fatto leggere agli amici, l?idea di nuoviautori, la fortuna di avere amici capaci e generosi nel creare il sito per me, Fabrizio Salmi e Gabriele Cisilotto, e lasciarmelo poi da gestire con semplicit?, tempo che richiede a parte, migliorandolo ogni tanto. Ho pensato: se io voglio tanta gente che legge le mie cose, come posso provare ad averla? Facendogli scrivere pure le loro, e mettendole insieme. Se non altro ci si legge fra di noi! Mi sentivo un genio, quest?idea pur nella sua banalit? ero convinto che era quella giusta, in pi? il concetto di donare uno spazio a chi lo merita mi faceva sentire un mecenate. Amaro per me ? stato scoprire altri siti che lo facevano da tempo. Nuoviautori comunque esiste da meno di un anno e ha gi? quasi cento autori ospiti, migliaia di visitatori e soprattutto un interessante lista di ?amici?, siti che si sono rivelati pi? che cortesi nel consigliare e nel dividere materiale, mi viene in mente Marco Angelotti, G. Lupi e molti altri che ci hanno pubblicizzato e sostenuto disinteressatamente. Insomma, mi si ? aperto un bel mondo, mi stimola l?idea che da quando sono molto pi? disponibile a collaborazioni come quella con lo speaker?s corner rcs (c?? un mio libretto pubblicato e una mia rubrica settimanale sui poeti possibili emergenti) dove sono riuscito a segnalare pure un criceto, la gente risponde collaborando a sua volta. Insomma se non altro il sito mi ha invogliato a far leggere le mie cose e continuare e scrivere.
Forse ? un male, chi lo sa?
4) Un libro cha ha lasciato il segno...
Io sono prima di tutto un grandissimo lettore, sono capace di appassionarmi a certi autori in modo viscerale, sempre a seconda delle fasi della mia vita. Della fanciullezza ho parlato, dai 14 ai 17/18 ho amato i ?classici?, dostoevsky, Joyce, Svevo, al liceo incredibilmente mi piacevano i libri che gli altri odiavano, Tommasi Lampedusa, Proust?eppure ero tutto tranne che un secchione, visto lo scarso studio e i pessimi risultati. Era l?unica cosa della scuola che mi piaceva, oltre la ricreazione: fare temi e dover leggere libri.
Dai 18 in poi invece ho letto di tutto, specializzandomi in bibliografie monografiche. Appena scoprivo un autore che mi piaceva molto lo divoravo. Ho letto tutto il Bukowsky edito in Italia, quasi tutto Vonnegut (tranne uno?), tutto Fante, il problema ? che ultimamente mi piace molto P.K. Dick, che per? ha scritto un po? troppo.
Non so quindi dirti ?un libro?, te ne posso dire alcuni, divisi per fasce d?et?: dai 12 ai 16: ?La spada di Shannara? Terry Brooks, dai 16 ai 20 ?Memorie dal sottosuolo? Dostoevsky a pari merito con ?Dedalus? di James Joyce, due capolavori che devo alla scuola. Dai 20 in poi (cio? ad ora, 24) viene la scelta pi? difficile, non so dirti un titolo, ne devo mettere almeno tre: ?Le sirene di Titano? di Kurt Vonnegut, ?Donne? di Charles Bukowsky, ?Ask the dust? di John Fante. Ne vorrei nominare altri mille (?La svastica sul sole?, Dick, ?Comica finale? e ?Perle ai porci? di Vonnegut?). Insomma, credo di essere un gran lettore, ho amato moltissimi libri, alla fine di alcuni ho pianto emozionato, grazie ad altri ho avuto illuminazioni simili a quelle donate dagli allucinogeni (?Ho capito come funziona il mondo!!?), con la differenza che poi me le ricordavo. Credo che il mio modo di scrivere sia in realt? un umile omaggio a tutti i libri che mi sono piaciuti, mi capita spesso di dare vita infatti a personaggi letterari e storici che mi hanno affascinato per farli interagire e provare a farli camminare con le loro gambe dentro al mio mondo. Ne ?La cena di Henry? ne compaiono molti, Kilgore Trout, Hitler, Virgilio, i Malavoglia?
5) Un tuo pensiero sull'editoria dei nostri giorni...
Non saprei che dire. Sono convito che internet rappresenti una possibilit? del tutto nuova per molti autori e che le nuove tecnologie di stampa digitale rendano pi? accessibile per un esordiente l?approccio con l?editoria tradizionale. Il problema ? per? che ad un aumento delle voci non sembra aumentare la qualit?, anzi. Inoltre continuano ad esistere editori che chiedono soldi per pubblicare, cosa che non mi sembra giusta, soprattutto alla luce del fatto che con gli stessi soldi volendo uno si pubblica e si distribuisce, prendendo per? poi molto pi? di un misero 5% sul prezzo di copertina. L?editoria odierna quindi non mi convince appieno, so di troppe case editrici che si sono proposte agli autori ospiti sul mio sito chiedendo materiale e poi dopo qualche tempo chiedendo qualche milione per la pubblicazione de ?il suo bellissimo libro?? Tra le varie case per? ve ne sono molte serie, rivolte ai giovani, che cercano di far conoscere i propri autori anche attraverso la rete, a fronte di spese bassissime o addirittura nulle. Dell?editoria di oggi posso solo dire che i grandi editori dovrebbero stare pi? attenti ai giovani (molti invece neanche leggono le proposte) perch? vari di essi se pubblicati con il dovuto sforzo pubblicitario e la meritata distribuzione sono sicuro che potrebbero registrare ottime vendite, vendite che con piccoli editori, senza pubblicit?, distribuiti magari solo online sono un lontano miraggio. Vi ? spesso infatti molta pi? qualit?, ne sono certo, in parecchi esordienti alcuni dei quali anche presenti sul mio sito che in molti dei libri che si trovano nelle classifiche de ?i pi? venduti?.
6) Quali sono i tuoi progetti letterari per l'immediato futuro?
Non saprei, a Giugno uscir? il mio libro ?La cena di Henry? con disalvo editore, nel frattempo continuer? a scrivere, soprattutto racconti e poesie, non sono ancora pronto per un altro libro vero e proprio. Continuer? a collaborare con altri siti o riviste, a far pubblicare gratis i miei scritti, insomma, a provare a farmi un nome, nel bene o nel male. Seguir? cercando anche di migliorare nuoviautori.org, continuando a dare spazio ad altri testi che altrimenti rimarrebbero nella cerchia degli amici, selezionandoli sempre e comunque solo in base al merito. Se ?la cena? andr? decentemente dal punto di vista delle vendite avrei gi? nel cassetto un secondo libro, che richiamerebbe il primo sotto molti punti di vista. Una raccolta di racconti contenente anche ?i racconti metafisici di Jimmy il pazzo? presente sul sito rcs, pi? varie altre cose che ho scritto (totalmente inedite) che mi piacerebbe vedere su carta. Vorrei poi preparare delle antologie di nuoviautori, vi sono molti che meriterebbero una vera pubblicazione, dal comico al noir, passando per il fantasy.
I miei progetti in realt? dipendono pi? dal riscontro che avranno i miei primi passi che da altro. Un sogno nella vita sarebbe quello di riuscire a ?campare? scrivendo, o almeno lavorando in quell? ambito un po? come lettore, un po? come freelance, un po? magari pure con i libri?
Riassumendo i progetti per il futuro sono continuare a seguire il sito e a scrivere cose mie, cercare di proporre i talenti pi? interessanti che spiccano tra i giovani che ci scrivono, e vedere se il mio primo libro pu? essere uno stimolo a farne pubblicare altri.
Se poi mi chiedono addirittura le ?interviste??
Intervista fatta da omerowebsite di Nino Genovese e presente sulle sue pagine
Intervista a Carlo Trotta, di Nino Genovese
Intervista a Carlo Trotta, di Nino Genovese
Quanto tempo ? passato da quell'intervista! doveva ancora uscire "La cena"!!! Nino fu molto gentile a chiedermela, e a farmi pubblicare una mia poesia in una raccolta curata da lui. ? un ottimo autore, molto giovane, sa darsi da fare in questo mondo, son certo che il suo nome lo sentiremo semrpe pi? spesso...
Intervista a Carlo Trotta, di Nino Genovese
egregio trotta, io sono un visitatore del suo sito e voerrei farle i complimenti. ma quando ha rilasciato quell'intervista, ancora non aveva conosciuto l'autore minimalista satirico grand uff. enrico mattioli?
Intervista a Carlo Trotta, di Nino Genovese
no, altrimenti avrei confessato che devo tutti a lui... 
Intervista a Carlo Trotta, di Nino Genovese
suvvia, trotta, non sia molesto ... modesto, volevo dire modesto. in fondo in fondo, l'autore del quale abbiamo fatto ricevimento ... pardon, riferimento, ? solo un fottutissimo stronzo. lei, trotta, ? sempre il mio preferito.
Intervista a Carlo Trotta, di Nino Genovese
il mattioli? un genio!