
Chiamami sognatore!
Sento che ho ragione so di avere ragione.
Mi piace la tranquillità, stare in mezzo alla natura, scrivere, pensare, respirare aria pulita e vorrei rimanere in questo stato di quiete.
Penso di non riuscire ad esprimere bene ciò che sento dentro.
Tutto intorno a me resta fermo, immobile.
Io sto cambiando direzione.
Mi sento strano.
Sembra tutto così diverso.
Vedo le stesse cose con occhi diversi.
Sembra che tutti se la prendano con me per la loro infelicità.
Le cose cambiano.
Ma non riesco a controllarmi.
E sono qui.
Nella stanza buia.
Solo io e la solitudine.
C’è questa musica che fa da sottofondo alla malinconia che si alza.
Mi sento confuso.
Cerco qualcosa che mi rassicuri.
Guardo la solitudine.
Cerco il suo sguardo.
Eccolo.
Senza aprire bocca m dice che prima o poi tutto cambierà.
Che ogni cosa non sarà più la stessa.
Cosa volete, o gente, dalla vita mia?
Vorrei correre, saltare e fuggire via.
Sono inutile, serio, vano ed incompreso, a volte quasi calmo e inerme, altre teso.
Pensieri liberi e sibillini ora dominano la mia mente, confondo passato e presente alla ricerca di un futuro evanescente.
È l’ora di partire.
Da qualche parte oltre il mare c’è il relitto di una nave.
Oh devo tenere duro, tenere duro.
Devo tenere duro.
Tengo duro e basta.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)