Via libera a maggioranza dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla pillola abortiva Ru 486. Il Consiglio di amministrazione dell'Aifa ha infatti approvato l'immissione in commercio del farmaco in Italia. La pillola abortiva è già venduta in vari paesi. Intanto non si placano le polemiche a livello politico, mentre il Vaticano annuncia la scomunica per coloro che la useranno. È un “veleno letale, non un farmaco”: è come l'aborto chirurgico, quindi un “peccato, un delitto” che comporta la scomunica della Chiesa per chi la usa, la prescrive o partecipa a qualsiasi titolo all'iter. Lo afferma monsignor Giulio Sgreccia, emerito presidente dell'Accademia per la vita, che auspica un intervento da parte del governo e dei ministri competenti. Perché - spiega - non “è un farmaco, ma un veleno letale” che mina anche la vita delle madri, come dimostrano i 29 casi di decesso. La Ru486 - afferma Mons. Sgreccia - è uguale, come la Chiesa dice da tempo, all'aborto chirurgico: un “delitto e peccato in senso morale e giuridico” e quindi comporta la scomunica automatica. La posizione della Chiesa è sempre stata ferma sull'argomento: l'aborto è sempre aborto, sia se fatto in clinica o in casa. Così come più volte sostenuto anche dal vicepresidente della Pontificia accademia per la vita, mons. Jean Laffitte, che all'inizio di quest'anno, quando si è riaperta la discussione per l'uso in Italia, aveva affermato che la cosidetta pillola del giorno dopo, non va usata nemmeno in caso di stupro. Come sottolineato anche dal no della Santa Sede circa l'uso della pillola abortiva nel 1999 per le donne violentate durante la guerra del Kosovo, alle quali la pillola veniva fornita in un kit dell'Onu. O, più di recente, nelle dure prese di posizione della Chiesa nel 2005, quando a Torino nelle strutture pubbliche si iniziò l'uso sperimentale del farmaco. Dal canto suo l’endocrinologo francese Emilie-Etienne Baulieu, inventore della Ru486, sottolinea come la pillola abortiva sia sicura ed efficace. “Quelli che la boicottano sono in realtà i nemici della libertà di scelta delle donne”. A chi dare ragione?
Mario Pulimanti
La pillola del giorno dopo
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La pillola del giorno dopo
Ultima modifica di Mario Pulimanti il 29/01/2010, 16:21, modificato 1 volta in totale.
Mario Pulimanti
Re: La pillola del giorno dopo
io sono felice sia in commercio, è una possibilità di scelta in più per le donne, purtroppo in un paese dove per certi versi parlare di contraccezione è ancora un tabù.... non voglio aprire polemiche religiose ma credo che su questo la chiesa sta causando al mondo danni incalcolabili, in termini di aids e sovrappopolazione.
Re: La pillola del giorno dopo
Concordo con Carlo, la Chiesa sta rimodulando il suo arbitrio indietreggiando di 100 anni... La donna deve essere libera di decidere della sua vita specie se subisce violenza gratuita sia in casa che fuori casa. Deve poter decidere se ci sono problemi seri di salute in atto per se stessa e per colui che dovrebbe portare in grembo.
Deve poter essere libera di portare una gravidanza avanti serenamente, un domani potrebbe essere una pessima madre se fosse obbligata ad agire contro il suo volere... ne abbiamo moltissimi esempi.
E poi, poi abbiamo le fasce "deboli" ragazzine che handicap mentali e fisici che subiscono abusi o sono rese gravide da situazioni famigliari pesanti... devono portare avanti una gravidanza in nome di chi??
Ben venga la pillola del giorno dopo!!!!
Deve poter essere libera di portare una gravidanza avanti serenamente, un domani potrebbe essere una pessima madre se fosse obbligata ad agire contro il suo volere... ne abbiamo moltissimi esempi.
E poi, poi abbiamo le fasce "deboli" ragazzine che handicap mentali e fisici che subiscono abusi o sono rese gravide da situazioni famigliari pesanti... devono portare avanti una gravidanza in nome di chi??
Ben venga la pillola del giorno dopo!!!!
Re: La pillola del giorno dopo
Dissento.
La Chiesa fa degnamente cio' che deve fare. Sarebbe dvvero incomprensibile non si erigesse contro.
Chi non sta facendo il suo compito non è certo la Chiesa, ma il mondo laico.
Chi crede non è obbligato a nulla. E una pillola non fa la differenza.
L'ingerenza della Chiesa nelle decisioni politiche di uno stato ci possono essere solo quando in quello Stato non è profonda e determinata la sua laicità.
Concludendo, non è la Chiesa che sta sbagliando, ma se uno sbaglio c'è è quello del ruolo della laicità in questo contesto.
La Chiesa fa degnamente cio' che deve fare. Sarebbe dvvero incomprensibile non si erigesse contro.
Chi non sta facendo il suo compito non è certo la Chiesa, ma il mondo laico.
Chi crede non è obbligato a nulla. E una pillola non fa la differenza.
L'ingerenza della Chiesa nelle decisioni politiche di uno stato ci possono essere solo quando in quello Stato non è profonda e determinata la sua laicità.
Concludendo, non è la Chiesa che sta sbagliando, ma se uno sbaglio c'è è quello del ruolo della laicità in questo contesto.
Re: La pillola del giorno dopo
mettiamola così: chiesa e laici per me sono veramente un gruppo che crea danni... non si può neppure decidere di morire in pace...
ciao asettico!
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- Penna stilografica
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Re: La pillola del giorno dopo
ho la soluzione. DEMOLIAMO TUTTO 
