Chi scrive, perché lo fa?
Chi scrive, perch? lo fa?
[quote=""QueenV""]ma in fondo non c'? anche un filo di narcisismo?
[/quote]
penso invece che sia una grande verit?... io voglio essere letta, lo voglio con tutta me stessa, perch? ho bisogno che gli altri sappiano di me, che capiscano quello che non riesco a far capire, che... SAPPIANO CHE CI SONO ANCHE IO, CHE ESISTO... che vedano chi sono veramente... cosa provo...
all'inizio scrivevo proprio per chiedere aiuto, ora ho pi? che altro un immenso bisogno di condividere.
? passato il tempo in cui scrivevo solo per me stessa... il mio scrivere a volte ? stato segno di un forte bisogno degli ALTRI.
lo ? ancora.
all'inizio mi vergognavo terribilmente... non volevo assolutamente far leggere a nessuno (scrivevo in inglese, figurarsi) niente di quello che scrivevo, che fossero diari o chiss? quant'altro... non c'era nessuno di cui mi fidassi abbastanza per poter condividere le mie cose con loro... ? per questo che non voglio diventare famosa come scrittrice, ma solo essere ricordata... ossia... RAGGIUNGERE LE PERSONE. non un pubblico. non mi frega niente se pinco o pallo leggono il mio libro (anche il guadagno tutto sommato ? modesto), ma se qualcuno che conosco e a cui voglio bene lo legge... io sono la persona pi? felice di questo mondo.
s?, ? narcisismo. ho bisogno di mettermi al centro dell'attenzione. ma con un libro ? bello: nessuno ? obbligato a leggerlo, o a finirlo. ma quando qualcuno arriva in fondo, mi si apre il cuore.
una cosa che adoro, tra le altre: essere io a leggere i miei scritti direttamente di fronte alla persona che vuole sentirli. passa tutto... e spesso mi viene da piangere. ? come chi recita in teatro e chi lo fa al cinema. se superi il blocco della prima battuta, sicuramente quello che ricevi dal pubblico in teatro ? sensazionale rispetto al cinema, coi suoi freddi risultati sugli incassi.
mi sono dilungata... ? che questo argomento mi tocca profondamente...
:oops:
[/quote]
penso invece che sia una grande verit?... io voglio essere letta, lo voglio con tutta me stessa, perch? ho bisogno che gli altri sappiano di me, che capiscano quello che non riesco a far capire, che... SAPPIANO CHE CI SONO ANCHE IO, CHE ESISTO... che vedano chi sono veramente... cosa provo...
all'inizio scrivevo proprio per chiedere aiuto, ora ho pi? che altro un immenso bisogno di condividere.
? passato il tempo in cui scrivevo solo per me stessa... il mio scrivere a volte ? stato segno di un forte bisogno degli ALTRI.
lo ? ancora.
all'inizio mi vergognavo terribilmente... non volevo assolutamente far leggere a nessuno (scrivevo in inglese, figurarsi) niente di quello che scrivevo, che fossero diari o chiss? quant'altro... non c'era nessuno di cui mi fidassi abbastanza per poter condividere le mie cose con loro... ? per questo che non voglio diventare famosa come scrittrice, ma solo essere ricordata... ossia... RAGGIUNGERE LE PERSONE. non un pubblico. non mi frega niente se pinco o pallo leggono il mio libro (anche il guadagno tutto sommato ? modesto), ma se qualcuno che conosco e a cui voglio bene lo legge... io sono la persona pi? felice di questo mondo.
s?, ? narcisismo. ho bisogno di mettermi al centro dell'attenzione. ma con un libro ? bello: nessuno ? obbligato a leggerlo, o a finirlo. ma quando qualcuno arriva in fondo, mi si apre il cuore.
una cosa che adoro, tra le altre: essere io a leggere i miei scritti direttamente di fronte alla persona che vuole sentirli. passa tutto... e spesso mi viene da piangere. ? come chi recita in teatro e chi lo fa al cinema. se superi il blocco della prima battuta, sicuramente quello che ricevi dal pubblico in teatro ? sensazionale rispetto al cinema, coi suoi freddi risultati sugli incassi.
mi sono dilungata... ? che questo argomento mi tocca profondamente...
:oops:
Chi scrive, perch? lo fa?
io invece non riesco a leggere i miei testi, tant'? che nemmeno ho presentato il primo libro...
Comunque quello non ? narcisismo, tu dici:
"io voglio essere letta, lo voglio con tutta me stessa, perch? ho bisogno che gli altri sappiano di me, che capiscano quello che non riesco a far capire, che... SAPPIANO CHE CI SONO ANCHE IO, CHE ESISTO... che vedano chi sono veramente... cosa provo..."
non ? narcisismo questo, semmai ricerca di attenzioni, egocentrismo, narcisismo non ? dire "hey, son qui", ? dire "hey, guarda quanto son bello".
Comunque quello non ? narcisismo, tu dici:
"io voglio essere letta, lo voglio con tutta me stessa, perch? ho bisogno che gli altri sappiano di me, che capiscano quello che non riesco a far capire, che... SAPPIANO CHE CI SONO ANCHE IO, CHE ESISTO... che vedano chi sono veramente... cosa provo..."
non ? narcisismo questo, semmai ricerca di attenzioni, egocentrismo, narcisismo non ? dire "hey, son qui", ? dire "hey, guarda quanto son bello".
Chi scrive, perch? lo fa?
Io credo comunque che le motivazioni per cui uno scrive sono soggettive, e si riferiscono esclusivamente alla propria persona; il narcisimo, l'egocentrismo, sono solo lo strumento che inducono a scrivere.
Zagaria Luigi
Trovo molto bello questo, ritengo che sia giusto farlo, d'altronde chi scrive esprime al propria arte, e vuole condividerla con gli altri, e trovare il coraggio di farlo, ? il modo per dire ecco io sono questo ora giudicatemi pure.Moonlight,
una cosa che adoro, tra le altre: essere io a leggere i miei scritti direttamente di fronte alla persona che vuole sentirli. passa tutto... e spesso mi viene da piangere.
Zagaria Luigi
Chi scrive, perch? lo fa?
Addio Therryio non sono niente, e non posso volere di essere niente, ma mi chiamo Terry, ed ho in me tutti i sogni del mondo.
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R: Chi scrive, perch? lo fa?
Come Carlo, non mi va di leggere ci? che ho scritto in pubblico e fino ad oggi ho accuratamente evitato di farlo, credo che sarei un disastro.
Penso che si scriva per essere letti da qualcuno, altrimenti la cosa non avrebbe molto senso, ci si limiterebbe a tenere dei diari personali e non si pretenderebbe di essere "scrittori": credo che sia proprio il voler trasmettere ci? che si scrive ad altri ci? che fa la differenza.
Personalmente preferisco che ci? che scrivo sia letto da chi non mi conosce, perch? sono convinta che le persone vicine tipo amici o parenti trovino nei miei racconti troppi elementi autobiografici e, in un certo senso, mi "mettano a nudo" scoprendo dettagli che io scarico volentieri in ci? che scrivo, ma preferisco non mostrare troppo agli esseri umani....
Abitualmente non faccio leggere neanche a mio marito i miei scritti, se non quando sono pronti per la pubblicazione o sono gi? apparsi su qualche sito o rivista.
Penso che si scriva per essere letti da qualcuno, altrimenti la cosa non avrebbe molto senso, ci si limiterebbe a tenere dei diari personali e non si pretenderebbe di essere "scrittori": credo che sia proprio il voler trasmettere ci? che si scrive ad altri ci? che fa la differenza.
Personalmente preferisco che ci? che scrivo sia letto da chi non mi conosce, perch? sono convinta che le persone vicine tipo amici o parenti trovino nei miei racconti troppi elementi autobiografici e, in un certo senso, mi "mettano a nudo" scoprendo dettagli che io scarico volentieri in ci? che scrivo, ma preferisco non mostrare troppo agli esseri umani....
Abitualmente non faccio leggere neanche a mio marito i miei scritti, se non quando sono pronti per la pubblicazione o sono gi? apparsi su qualche sito o rivista.
MT
Chi scrive, perch? lo fa?
ah, ecco, mi hai fatto venire in mente una cosa! tutti gli amici, riferendosi al mio primo libro "ma quello sono io?" "ma sta cosa quando l'hai fatta?"
? pure brutto dire no, quello non sei te, e quella cosa non l'ho mai fatta...
Chi mi conosce cerca troppe cose nel libro, che magari non ci sono, e rischia cos? di non vederne altre. Fino ad ora la maggior comprensione me l'hanno dimostrata commenti di alcuni "sconosciuti".
? pure brutto dire no, quello non sei te, e quella cosa non l'ho mai fatta...
Chi mi conosce cerca troppe cose nel libro, che magari non ci sono, e rischia cos? di non vederne altre. Fino ad ora la maggior comprensione me l'hanno dimostrata commenti di alcuni "sconosciuti".
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Chi scrive, perch? lo fa?
Beh, Carlo, penso che sia inevitabile. Anche io leggendo il tuo libro ho riconosciuto, o pensato di riconoscere, molti personaggi, molte ispirazioni, molti luoghi e molte situazioni. In alcuni casi sono sicuro di averci visto giusto perch? poi me l'hai confermato te, in altri sono sicuro di sapere quale fosse l'ispirazione anche se poi me l'hai negato e, in altri casi ancora, ho preso lucciole per lanterne. E' inevitabile mettere dell'autobiografico nei propri libri. Alcuni lo sono di pi?, alcuni di meno, ma comunque, almeno un po', lo sono tutti i libri. Anche quelli dichiaratamente di sola fantasia. C'? sempre un perch?, un'idea tratta dal reale che porta poi all'irreale.
WebMaster di
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
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non c'è stato.
Chi scrive, perch? lo fa?
s?, alcune cose le avevi prese, e non nego le ispirazioni, dico che se si riduce la lettura alla ricerca di quelle, non si nota il verso senso...
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Chi scrive, perch? lo fa?
Ovviamente non si riduce solo a quello, ma dico solo che ? normale per una persona che ti conosce da sempre, che per anni hai frequentato e con la stessa, pi? o meno, cerchia di amicizie riconoscere i tratti di alcune persone in alcuni personaggi. Vedi, per es., i racconti di Jimmy il pazzo, fra l'altro con il sottotitolo: racconti di quartiere, buona parte delle situazioni di quel libro io, che il quartiere lo condivido con te e che ci sono nato, cresciuto, vissuto e che ci vivo tutt'ora, non posso non accorgermi di alcune cose. E' normale che poi ti chiedo: ma Jimmy ?... mi sembra ovvio. Questo non significa che poi uno non legga la storia per quello che ?. I personaggi sono solo un mezzo per arrivare al fine: cio? quello che si vuole dire. Dileggiandomi anch'io nello scrivere qualche cretinata, anche se di certo non mi posso considerare uno "scrittore", lo so come funzionano certe cose e da dove scattano ispirazioni improvvise. Poi uno, magari, il personaggio o la storia la stravolge completamente, ma l'ispirazione iniziale quella ?. A volte accade anche il contrario, cio? che uno ha gi? un'idea e la conoscenza di una certa persona riesce a sciogliere la matassa e da il via allo svolgimento. Per? l'idea c'era gi?, solo che non riusciva a trovare il mezzo tramite quale esser raccontata. Capisci cosa intendo, penso.
WebMaster di
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
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mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
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non c'è stato.
Chi scrive, perch? lo fa?
ora vedere se riesco a stare dietro a tutte le risposte... :shock:
io non so se ? narcisismo o egocentrismo o qualsiasi cosa sia... ma il punto ? che il folle desiderio di mettermi in mostra in qualche modo c'?... di esprimere quello che ho dentro, in maniera comunque artistica... pensavo a quando queen diceva del ballo... in un certo senso ? anche simile... sono due modi di esprimersi... e allora in questo caso forse non si pu? neanche parlare di narcisismo!
? incasinato quando ci sono di mezzo le emozioni...
e poi... riguardo al rileggere, rileggersi... io mi rileggo molto, e mi piace anche quello che ho scritto... certo, non ? che tutti i giorni rileggo i miei racconti o le mie poesie, ed ? per questo che quando le prendo in mano mi sento veramente toccare le corde dell'anima... cos? come quando mi capita di leggere agli altri, mi sto donando... anche perch? per quanto surreali possano essere i miei racconti, ? chiaro che sono miei. ? una cosa strana... credo di non essere in grado di spiegare il rapporto che ho con i miei scritti... ? molto intenso... ? come quando ci si guarda allo specchio... mica tutti i giorni si riesce...
io non so se ? narcisismo o egocentrismo o qualsiasi cosa sia... ma il punto ? che il folle desiderio di mettermi in mostra in qualche modo c'?... di esprimere quello che ho dentro, in maniera comunque artistica... pensavo a quando queen diceva del ballo... in un certo senso ? anche simile... sono due modi di esprimersi... e allora in questo caso forse non si pu? neanche parlare di narcisismo!
? incasinato quando ci sono di mezzo le emozioni...
e poi... riguardo al rileggere, rileggersi... io mi rileggo molto, e mi piace anche quello che ho scritto... certo, non ? che tutti i giorni rileggo i miei racconti o le mie poesie, ed ? per questo che quando le prendo in mano mi sento veramente toccare le corde dell'anima... cos? come quando mi capita di leggere agli altri, mi sto donando... anche perch? per quanto surreali possano essere i miei racconti, ? chiaro che sono miei. ? una cosa strana... credo di non essere in grado di spiegare il rapporto che ho con i miei scritti... ? molto intenso... ? come quando ci si guarda allo specchio... mica tutti i giorni si riesce...