
Wilbur Smith ha esordito nel 1964, con il destino del leone, e da allora ha pubblicato una serie ininterrotta di successi che ne ha fatto uno dei narratori pi? letti del mondo, sono ormai oltre 100 milioni le copie di libri venduti di cui 13 solo in Italia dove ? diventato l'autore straniero di best-seller per eccellenza.
Dal Mediterraneo al Capo di Buona speranza, l'Africa ? il grandioso palcoscenico sul quale Smith ha ambientato la maggior parte delle sue storie avvincenti: storie di avventurieri e cacciatori, antichi guerrieri e moderni eroi, di sfide impossibili, amori travolgenti e odi implacabili, di uomini e donne coraggiosi che mescolano i propri destini alla terra rossa di un continente misterioso.
La stampa lo definisce"il pi? importante scrittore d'avventure del nostro tempo".
bibliografia:
1964 Il destino del leone Ciclo dei Courteney (Atto II)
1965 L'ombra del sole Altri romanzi
1966 La voce del tuono Ciclo dei Courteney (Atto II)
1968 Ci rivedremo all'inferno Altri romanzi
1970 Una vena d'odio Altri romanzi
1971 Cacciatori di diamanti Altri romanzi
1972 L'uccello del sole Altri romanzi
1974 Un'aquila nel cielo Altri romanzi
1975 Sulla rotta degli squali Altri romanzi
1976 Dove finisce l'arcobaleno Altri romanzi
1977 Gli eredi dell'eden Ciclo dei Courteney (Atto II)
1978 Come il mare Altri romanzi
1979 L'orma del califfo Altri romanzi
1980 Quando vola il falco Ciclo dei Ballantyne
1981 Stirpe di uomini Ciclo dei Ballantyne
1982 Gli angeli piangono Ciclo dei Ballantyne
1984 La notte del leopardo Ciclo dei Ballantyne
1985 La spiaggia infuocata Ciclo dei Courteney (Atto III)
1986 Il potere della spada Ciclo dei Courteney (Atto III)
1987 I fuochi dell'ira Ciclo dei Courteney (Atto III)
1989 L'ultima preda Ciclo dei Courteney (Atto III)
1990 La volpe dorata Ciclo dei Courteney (Atto III)
1991 Il canto dell'elefante Altri romanzi
1993 Il Dio del fiume Romanzi egizi
1995 Il settimo papiro Romanzi egizi
1997 Uccelli da preda Ciclo dei Courteney (Atto I)
1999 Monsone Ciclo dei Courteney (Atto I)
2001 Figli del Nilo Romanzi egizi
2003 Orizzonte Ciclo dei Courteney (Atto I)
2005 Il trionfo del sole Altri romanzi
link:
http://digilander.libero.it/bleis/
http://www.wilbursmithbooks.com/
intervista:
Wilbur Smith &
Danielle Thomas
Interview by Stuart Beaton
http://www.chariot.net.au/~rastous/wilbur.htm
Wilbur Smith, e sua moglie Danielle Thomas, fanno proprio una bella coppia. Tra tutti e due hanno scritto ben trenta libri. Li ho trovati recentemente mentre erano ad Adelaide, a pubblicizzare i loro nuovi romanzi. Entrambi scrivono romanzi ambientati soprattutto in Africa: Wilbur Smith sul passato dell'Africa e Danielle Thomas sul suo presente.Pieni di racconti di grandi eroismi, di terribili bucanieri, i loro libri si sono guadagnati un posto nelle librerie di tutto il mondo. Ma che cosa li ha indotti a scrivere? Wilbur Smith dice che scrivere "? venuto naturale: dovevo farlo. Ma c'? stato un piccolo intoppo sulla strada. Mio padre disse, quando gli comunicai che volevo fare il giornalista, 'Va e fa un vero lavoro'. Cos? finii di fare il contabile, ma subito dopo torn? la voglia di scrivere, l'avevo nel sangue". "Io penso che se vuoi essere uno scrittore, devi innanzitutto essere un lettore vorace" dice Danielle Thomas "Io venni a fare l'universit? a Cape Town, ed iniziai a scrivere un po', ma era soprattutto roba per me. Poi incontrai Wilbur, lo sposai, e lo intimidii. Iniziai a fare ricerche per lui, a leggere i suoi lavori durante il pranzo, agendo coma una cassa acustica per lui. Una sorta, io credo, di pre-editore". Fu questo lavoro di ricerca e di "lettore di prova" che ispir? Danielle a prendere la penna e a scrivere il suo primo romanzo "Children of the Darkness" (I figli del buio). "Dopo che leggevo le bozze del suo libro all'ora di pranzo, mi trovavo a voler uscire di casa, oppure a fare ricerche, o giardinaggio, o lavori di casa, controllare che tutto andasse bene, qualunque cosa insomma, e nella mia mente iniziavo ad immaginare quello che i suoi personaggi avrebbero fatto. Cos? creavo, con i suoi personaggi, una storia completamente diversa rispetto a quella che lui stava scrivendo. E, alla fine, la storia era proprio quella che avrei scritto, e allora lo feci!". "Io penso che se non lo avessi sposato, avrei probabilmente iniziato prima. Ero un poco intimidita al pensiero di dire: 'Ok, vado e provo a scrivere un libro'. Ci? mi prese un bel po' di tempo". Essendo cresciuti entrambi in Africa, sembravano essere i personaggi dei loro romanzi, pieni di avventura e di eccitazione. Wilbur diceva che "era proprio un paradiso per un bambino. C'era aria pura infinita tutt'attorno, spazio senza fine. Cani, cavalli, fucili, canne da pesca, compagni sempre nuovi, in forma di piccoli bambini neri. Andavamo nel bush a rubare i nidi degli uccelli, e tutte le altre cose orrende come quella, e solo ora, da buoni ecologisti, capiamo come fossero terribili le cose che facevamo!". "Quei tempi di gioia e spensieratezza furono interrotti da lunghi periodi di incarcerazione in un collegio, che era veramente orribile. Ero veramente capace di apprezzare la libert?, dopo essere stato chiuso in quel collegio". Danielle ne conviene, "Io ero una povera piccola pelle-e-ossa, una bimba dalle gambe storte, che era andata in collegio a soli sei anni, pi? o meno come Wilbur, e quando tornavo a casa era meraviglioso. Noi eravamo soliti andare fuori durante gli weekends, e facevamo campeggio nel bush, ed io andavo su e gi? per i fiumi, nuotando in quelle acque infestate dai coccodrilli. Oppure camminavo lungo le rive del fiume con un pezzo di bamboo, un pezzo di spago e un piccolo amo attaccato, cercando di pescare dei pesci". Danielle dice che oggi l'Africa piange, perch? la violenza e i massacri sono divenuti eventi comuni. "Era cos? piacevole, ogni cosa era cos? sicura. Bellissima e sicura. Se ti allontanavi dal campo, e ti trovavano dei componenti di una tribu, quegli uomini facevano miglia e miglia per portarti indietro al campo. Non c'era assolutamente pericolo di essere uccisi, o qualunque altra cosa spiacevole che la moderna societ? ha portato in Africa. Noi non sembravamo proprio quei diavoli che invece siamo oggi".
critica:
"Azione ? il nome del gioco di Wilbur Smith e lui ne ? il maestro."
Washington Post
"Wilbur Smith non ha rivali nel romanzo d'avventure allo stato puro... abili intrecci e azioni spettacolari su fondi favolosi."
Corriere della Sera
"Nessuno, come Wilbur Smith, sa scrivere romanzi in cui la Storia assume gli sfolgoranti colori del mito."
San Francisco Chronicle
"Un romanzo di Wilbur Smith si legge pi? rapidamente di quanto il vento possa sfogliarlo."
Independent on Sunday
"Il pi? importante scrittore di avventure del nostro tempo."
Fernanda Pivano, Corriere della Sera
"E' impossibile staccarsi dai suoi libri."
Evening Standard
"Wilbur Smith ? un autore di culto, uno di quei punti di riferimento cui gli altri scrittori vengono continuamente paragonati."
The Times
"Ho letto tutti i libri di Wilbur Smith. Mi piace il suo stile e trovo che la variet? degli argomenti da lui trattati sia non solo molto interessante ma anche istruttiva. Di fatto, non vedo l'ora che esca il prossimo romanzo."
Jack Nicklaus
"Il lettore di Wilbur Smith ? spinto a girare le pagine con la stessa velocit? di una tempesta di sabbia."
Independent on Sunday
"Una lettura bella e tempestosa ? l'unico modo per descrivere i romanzi di Wilbur Smith".
Irish Times
"E' impossibile staccarsi dalle avventure narrate da Wilbur Smith."
Sunday Express
"Il pi? popolare scrittore di avventure in circolazione sul pianeta."
Il Messaggero

"Sono un semplice story-teller, un narratore di storie...
Gli scrittori letterari usano le parole per dimostrare erudizione e intelligenza, chi come me scrive storie presta attenzione solo a ci? che avviene, non alle parole.
Io non faccio letteratura, io scrivo storie.
Con i miei libri invito i lettori a unirsi a me, a venirsi a fare un giro nel mondo dell'immaginazione, in posti esotici che non si penserebbe mai di visitare e in tempi passati che non ritornano pi?.
Offro loro una sorta di tappeto volante su cui salire..."