L'amore parla piano
Paola Mara De Maestri
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Raccolta di poesie della poetessa Paola Mara De Maestri
Immagini della pittrice Mari Carmen Mur
PREFAZIONE
GLI UNIVERSI DI PAOLA MARA
Conosco Paola da alcuni anni e ho avuto modo di apprezzarne la profondissima
umanit? e sensibilit?, stimandone, nel contempo, la costante e sicura crescita
artistica. Mi sono accinto con gran curiosit? a leggere le poesie dell?ultima
fatica della mia amica; a lettura finita mi sono sentito molto appagato.
Abisso tra il sentire e l?agire in banchi di nuvole... c?? una consapevolezza
maggiore nei versi di Paola, toccanti e commoventi senza superflue o inutili
sdolcinatezze, e c?? nostalgia o anche amarezza, come nelle splendide Grigio
e I ricordi del poeta, che vorrei citare e riportare per intero, ma preferisco
lasciare alla scoperta di coloro che sfoglieranno le pagine della presente
raccolta: coglietene ogni immagine, ogni stilla, le stimmate di gioia e
dolore, ogni dubbio e desiderio.
Il cielo tinto di un esangue infinito... Il cielo dei giorni che corrono
inesorabili, passati in aspro cimento o ricomposizione con i presenti e
arcobaleni futuri... Sul volgere mattutino/ l?ombrare della mia mente/ mi
porta a frugare/ tra i pensieri/ prigionieri/ di un fare antico. E l?amore,
con la sua spietata dolcezza e ineluttabilit?? L?amore che parla piano./
Si mescola ai colori della vita, danza nei fal? del cuore./ Segna sempre
l?orizzonte,/ filtra la prima neve./ Non arriva a luci fioche/ mostrando
l?abito migliore:/ si presenta nel suo immenso/ e parla piano. L?amore che
tutto domina, l?amore per un uomo, l?amore per il consorzio e la civilt?
umana, la disperazione e la rabbia per la condizione umana, la tristezza
e la voglia di lottare e di cambiare, l?intervento fecondo della parola
poetica: tanti passaggi consequenziali... Gerusalemme/ epicentro del mondo,/
tratta di schiavi/ in teatri di mercenari./ Ampolle di lacrime/ in sciabole
di fuoco.
Lo sguardo di Paola cos? capace di frugare nei pi? profondi mari dell?intimo
getta la sua ancora anche nel sociale, come possiamo ben scorgere in questi
versi di Donna senza volto: Non riesco a vedere/ se sotto quel lenzuolo/
esiste/ l?alba di un viso,/ tra le grate/ la luce di uno sguardo. Perch?
la poesia ? anche questo, osservare la foto di una donna afghana oppressa
dal burqa e riflettere, ?giudicare?, intervenire con la forza delle idee
per denunciare; denunciare e lenire le pene dell?esistere: Quante guerre/
ogni giorno/ dimentichiamo/ al loro destino? Oppure E intanto/ ogni giorno/
sulle strade,/ nelle case,/ tra la gente,/ nei nostri deserti/ Cristo/ un
po? ebreo/ un po? palestinese/ muore.
Paola ha scelto, tendenzialmente, per il libro che avete fra le mani la
via della brevit? e della misura, salvo alcune eccezioni, ma c?? forza,
inusitata forza in queste liriche, anche quando il mondo sembra venir meno:
In polline di girasole/ galleggia la mia anima;/ in un tabernacolo d?amore/
si consumano/ fronzoli di speranza/ allibita, tediata, scomposta, oppure
Ho riconosciuto/ anche gli occhi di quella madre/ che senza corona in lacrime/
era prostrata ai piedi di una croce;/ quella stessa croce che ancora oggi/
cammina nel mondo.
L?invito ? non solo a leggere, bens? a rileggere le liriche di Paola, affinch?
se ne scoprano sempre nuovi scintilli, dal prisma che ? la nostra vita.
ALBERTO FIGLIOLIA