Madonnina benedetta, io ti prego, dammi retta.
Asinello dolce e pio, il successo fallo mio.
Un consiglio anche dal bue, che mi dice … preparati una costina di maiale al barbecue! Al barbecue!
Mi sono impigliato.
Lungo frastuono.
Bottiglie di lacrime.
Martellante disagio.
Collezioni di ragni e scarafaggi.
Il pianoforte di mia sorella.
Parchi pieni di bambini sul passeggino, di ciclisti e di gente che mangia il gelato.
Mascara sulle ciglia.
Riflesso giallastro di lampioni.
Barba lunga.
Sapore di pioggia e di carne alla griglia.
Capelli profumati di pulito, di frutta.
Respiro sul collo.
Viso abbronzato pieno di rughe.
Problemi di prostata.
File infinite di brutte ville a un piano.
Rumore di traffico.
Cartelloni pubblicitari.
Strade sopraelevate.
Vele che si muovono al vento.
Finestre del soggiorno.
Passeggiate domenicali.
Gente che passa frettolosa.
Pensieri critici.
Nostalgie terribili.
Capelli dietro la testa.
Immagini macabre.
Capolavori famosi.
Letti sfatti.
Gladiatori e corride.
Ghigliottina.
Confini incustoditi.
Sole che sorge a nord.
Vento che porta l’odore del mare.
Piccole risse.
Mani che si stringono.
Cestini pieni di porri e altre verdure.
Finestre.
Scale.
Ascensori.
Lei, che nel litigio indeterminato trova un’intima vertigine di soddisfazione che non la fa desistere. Mai. Mai.
Se desiste è solo per una presa d’aria per poi ricominciare daccapo.
Con nuovo vigore.
Io, invece, di indole, pur di scongiurare un litigio, sarei pronto a mettere l’orologio sopra al polsino della camicia.
Ma adesso basta.
C’è ben poco da fare prima dell’alba.
Ora voglio infilare gli occhiali da vista e guardare la vecchiaia.
Te lo giuro bambinello, tu che stai nella capanna davanti al bue e all’asinello.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma).
