Luigi Cascioli, la favola di Cristo
Luigi Cascioli, la favola di Cristo
In seguito all'udienza del 27 gennaio che si ? conclusa con un'archiviazione della denuncia contro la Chiesa nella persona di don Enrico Righi, parroco di Bagnoregio, essendosi conclusa la procedura legale prevista dalla legge italiana, Cascioli Luigi fa ricorso alla Corte Europea dei diritti dell'uomo (Strasburgo) alla quale si pu? rivolgere ogni persona che nel proprio paese abbia avuto una "causa giudicata non pubblicamente e da un giudice che non si ? dimostrato indipendente e imparziale". (Art.II - 107 della convenzione europea).
Sar? presto pubblicato il commento sull'archiviazione in oggetto.
Cordiali saluti. Luigi Cascioli.
Sar? presto pubblicato il commento sull'archiviazione in oggetto.
Cordiali saluti. Luigi Cascioli.
Luigi Cascioli, la favola di Cristo
Mercoled? mattina 23/2 andr? in onda un'intervista di Luigi Cascioli da Radio Sydney.
Per trovarla on.line andare all'indirizzo www.sbs.com.au
Una volta sul sito nella sezione SBS Radio Streaming on Demande, andare con il cursore su CHOOSE A LANGUAGE per scegliere la lingua.
Si deve avere il real player istallato per poter ascoltare il file audio.
L'intervista -che segue il giornale radio- sar? on line dall'una di mercoled? fino all'una del mattino di gioved? (per 24 ore quindi).
Cordiali saluti.
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Cordiali saluti.
Luigi Cascioli, la favola di Cristo
L'interessamento di tutto il mondo alla mia battaglia contro l'oscurantismo del cristianesimo mi ? di incoraggiamento a proseguire con un entusiamo sempre pi? deciso e sentito.
L'elenco sotto riportato ? soltanto una parte dei giornali e delle televisioni che si sono interessante e si stanno interassando della mia processo contro la "Grande Impostura", processo che continuer? presso il Tribunale delle "Libert? dell'Uomo" che ha sede a Strasburgo.
Luigi Cascioli.
CNN International - Stati Uniti
http://www.cnn.com/2006/WORLD/europe/01 ... esus.reut/
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Fox News Channel ? Stati Uniti
Link non disponibile
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Al Jazeera ? Qatar
http://english.aljazeera.net/NR/exeres/ ... 19BE8E.htm
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Al Arabeya ? Arabia Saudita
Link non disponibile
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The Washington Post - Stati Uniti
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/co ... 00882.html
:
Austin American Statesman - Stati Uniti
http://www.statesman.com/news/content/s ... Exist.html
:
The Detroit News - Stati Uniti
http://www.detnews.com/apps/pbcs.dll/ar ... IFESTYLE01
:
Washington News - Stati Uniti
http://www.wtopnews.com/index.php?nid=105&sid=676024
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The Philadelphia Inquirer ? Stati Uniti
http://www.philly.com/mld/inquirer/livi ... 689354.htm
:
Chicago Sun Times ? Stati Uniti
http://www.suntimes.com/output/religion ... sus22.html
Oregon Live ? Stati Uniti
http://www.oregonlive.com/newsflash/int ... ernational
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ABC News International ? Stati Uniti
http://www.abcnews.go.com/International ... id=1526619
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Yahoo - Stati Uniti
http://news.yahoo.com/s/nm/20060105/od_ ... gion_court
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Yahoo News - Stati Uniti
http://news.yahoo.com/s/ap/20060120/ap_ ... esus_exist
:
Dissident Voice - Stati Uniti
http://www.dissidentvoice.org/Jan06/Salisbury12.htm
:
Univision - Stati Uniti, Canada, America del Centro, America del Sud
http://www.univision.com/contentroot/wi ... 45319.html
:
Tucson News - Stati Uniti
http://www.azstarnet.com/allheadlines/112318
:
American Heritage ? Stati Uniti
http://www.ksdk.com/news/news_article.a ... ryid=91389
:
Scotsman - Gran Bretagna
http://news.scotsman.com/international.cfm?id=108062006
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Reuters - Gran Bretagna
http://go.reuters.co.uk/newsArticle.jht ... EnoughNews
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The Guardian - Gran Bretagna
http://www.guardian.co.uk/g2/story/0,36 ... 30,00.html
:
The Times Online - Gran Bretagna
http://www.timesonline.co.uk/article/0, ... 13,00.html
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The Times Newspaper ? Gran Bretagna
http://www.timesonline.co.uk/newspaper/ ... 13,00.html
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The Independent ? Gran Bretagna
http://news.independent.co.uk/europe/article338642.ece
:
BBC El Mundo - Spagna
http://news.bbc.co.uk/hi/spanish/misc/n ... 578786.stm
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El Mundo - Spagna
http://news.bbc.co.uk/hi/spanish/misc/n ... 578786.stm
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L?Espress - Francia
http://www.lexpress.ch/journal/people/art_67853.php
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Lib?ration ? Francia
Link non disponibile
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Top Chretien - Francia
http://www.topchretien.com/topinfo/affi ... p?Id=10299
:
Cyberpresse ? Francia
http://www.cyberpresse.ca/article/20060 ... /CPDMINUTE
:
Yahoo ? Francia
http://fr.news.yahoo.com/25012006/202/l ... ce-de.html
:
Der Spiegel ? Germania
Link non disponibile
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Hindustan Times - India
http://www.hindustantimes.com/news/7242 ... 180007.htm
:
Melbourne Herald Sun - Australia
http://www.heraldsun.news.com.au/common ... 63,00.html
:
The Sydney Morning Herald - Australia
http://www.smh.com.au/news/unusual-tale ... 08088.html
:
The Australian - Australia
http://www.theaustralian.news.com.au/co ... 02,00.html
:
La Nacion ? Cile
http://www.lanacion.cl/prontus_noticias ... 93147.html
:
Reuters ? Italia
http://today.reuters.it/news/newsArticl ... ITERBO.XML
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Radio For Peace ? Italia - traduzione dall?inglese
http://www.radiokcentrale.it/articolinu ... ece129.htm
:
Primadinoi - Italia
http://www.primadanoi.it/modules/news/a ... toryid=224
L'elenco sotto riportato ? soltanto una parte dei giornali e delle televisioni che si sono interessante e si stanno interassando della mia processo contro la "Grande Impostura", processo che continuer? presso il Tribunale delle "Libert? dell'Uomo" che ha sede a Strasburgo.
Luigi Cascioli.
CNN International - Stati Uniti
http://www.cnn.com/2006/WORLD/europe/01 ... esus.reut/
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Fox News Channel ? Stati Uniti
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Al Jazeera ? Qatar
http://english.aljazeera.net/NR/exeres/ ... 19BE8E.htm
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Al Arabeya ? Arabia Saudita
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The Washington Post - Stati Uniti
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/co ... 00882.html
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Austin American Statesman - Stati Uniti
http://www.statesman.com/news/content/s ... Exist.html
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The Detroit News - Stati Uniti
http://www.detnews.com/apps/pbcs.dll/ar ... IFESTYLE01
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Washington News - Stati Uniti
http://www.wtopnews.com/index.php?nid=105&sid=676024
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The Philadelphia Inquirer ? Stati Uniti
http://www.philly.com/mld/inquirer/livi ... 689354.htm
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Chicago Sun Times ? Stati Uniti
http://www.suntimes.com/output/religion ... sus22.html
Oregon Live ? Stati Uniti
http://www.oregonlive.com/newsflash/int ... ernational
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ABC News International ? Stati Uniti
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Yahoo - Stati Uniti
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Yahoo News - Stati Uniti
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Dissident Voice - Stati Uniti
http://www.dissidentvoice.org/Jan06/Salisbury12.htm
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Univision - Stati Uniti, Canada, America del Centro, America del Sud
http://www.univision.com/contentroot/wi ... 45319.html
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Tucson News - Stati Uniti
http://www.azstarnet.com/allheadlines/112318
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American Heritage ? Stati Uniti
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Scotsman - Gran Bretagna
http://news.scotsman.com/international.cfm?id=108062006
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Reuters - Gran Bretagna
http://go.reuters.co.uk/newsArticle.jht ... EnoughNews
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The Guardian - Gran Bretagna
http://www.guardian.co.uk/g2/story/0,36 ... 30,00.html
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The Times Online - Gran Bretagna
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The Times Newspaper ? Gran Bretagna
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The Independent ? Gran Bretagna
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BBC El Mundo - Spagna
http://news.bbc.co.uk/hi/spanish/misc/n ... 578786.stm
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El Mundo - Spagna
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L?Espress - Francia
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Hindustan Times - India
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Melbourne Herald Sun - Australia
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The Sydney Morning Herald - Australia
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The Australian - Australia
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La Nacion ? Cile
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Reuters ? Italia
http://today.reuters.it/news/newsArticl ... ITERBO.XML
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Radio For Peace ? Italia - traduzione dall?inglese
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Primadinoi - Italia
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Luigi Cascioli, la favola di Cristo
ARCHIVIAZIONE DEL GIUDICE MAUTONE
IN SEGUITO ALL?UDIENZA DEL 27 GENNAIO 2006.
Copia dell?archiviazione dell?opposizione proposta da Cascioli contro la sentenza emessa il giorno 10.2.2006 e comunicata a Cascioli Luigi l?8.2.2006, nella quale il Giudice Mautone respinge la denuncia contro don Enrico Righi, accusato dei reati previsti dagli artt. 661 e 494, nonostante riconosca che costui ha rinnegato la figura storica di Cristo.
TRIBUNALE DI VITERBO
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
Il giudice per le Indagini Preliminari, provvedendo sulla opposizione alla richiesta di archiviazione del provvedimento n. 1249/04 R.G.N.R. a carico di Righi Enrico, avanzata da Cascioli Luigi; letti gli atti del procedimento e sentite le parti comparse in camera di consiglio;
(I? motivo di ricusazione) ritenuta, preliminarmente, la inammissibilit? dell?opposizione proposta dal Righi (!?!).
che, invero, con riferimento agli ipotizzati reati di cui agli articoli. 494 e 661 c.p., deve riconoscersi come l?interesse tutelato da entrambe le norme vada individuato nell?interesse generale dello Stato alla tutela della fede pubblica, talch? soggetto passivo dei reati, legittimato quale persona offesa alla proposizione dell?opposizione alla richiesta di archiviazione, ? unicamente la P.A. (Parte Accusata);
(2? motivo) che, d?altro canto, l?opposizione proposta dal Cascioli presenta un ulteriore profilo di inammissibilit? integrato dalla totale carenza di specifiche indicazioni sull?oggetto delle indagini suppletive e sui relativi elementi di prova caratterizzati dai necessari requisiti di pertinenza e rilevanza;
(3? motivo) che, in proposito, giova rilevare come appaia sicuramente irrilevante a fini investigativi la dedotta richiesta di espletamento di accertamento tecnico in ordine alla verit? storica dell?esistenza di Ges? di Nazareth, posto che, a prescindere dalle intrinseche difficolt? di una tale indagine, risultati della stessa non potrebbero portare che ad affermazioni opinabili e controverse, non utili per la corretta valutazione dei fatti in esame;
(4? motivo) considerato, comunque, nel merito, che, nello scritto contestato dal Cascioli (articolo ?Il Figlio si Davide? pubblicato nel bollettino Parrocchiale ?marzo aprile 2002), il Righi si ? limitato a sostenere l?umanit?, cio? l?essenza dell?uomo Ges?, e NON GIA? AD AFFERMARNE L?ESISTENZA STORICA, come sostenuto dall?opponente;
(5? motivo) che, in tal senso, l?articolo appare l?estrinsecamento di un diritto costituzionalmente garantito alla libera manifestazione del pensiero, tanto pi? giustificato se si tiene conto delle funzioni svolte dal Righi quale appartenente ad un ordine ecclesiastico, sul contenuto del quale ? possibile ammettere esclusivamente critiche o giudizi negativi, giammai censure o divieti basati su convincimenti del tutto soggettivi, derivati da studi storici pi? o meno approfonditi e/o fondati;
(6? motivo) che, cos? rettamente inquadrati i termini della questione, deve scludersi in senso strettamente giuridico che si possono individuare nello scritto a firma del Righi gli estremi dei reati ipotizzati, vero essendo che, al di l? della palese mancanza in capo al valore del dolo generico richiesto dalla legge, nel reato di sostituzione di persona di cui all?art. 494 c.p. ? richiesto il fine di procurare a s? o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, mentre nel reato di abuso della credulit? popolare ? necessaria la ?impostura?, ovvero la falsa rappresentazione del vero, elementi del tutto insussistenti nel caso in esame;
che, per le superiori considerazioni, va disposta l?archiviazione dell?intero contesto per infondatezza della notizia di reato;
che, in fine, stante la pervicacia della condotta processuale osservata dal Cascioli, il quale, pur a seguito dell?archiviazione di precedente identica denuncia contro ignoti (v.decr. 28/11/03, in atti), ha inteso riproporla nei diretti confronti del Righi, appare opportuno rimettere gli atti al P.M. perch? valuti l?eventuale sussistenza degli estremi del reato di calunnia astrattamente ravvisabile nei fatti;
P.Q.M.
Visti gli art. 409, 410 c.p.p., rigetta l?opposizione e dispone l?archiviazione del procedimento a carico di Righi Enrico, ordinando la restituzione degli atti al P.M. anche perch? valuti la sussistenza degli estremi del reato di calunnia in danno del medesimo.
Manda alla cancelleria per gli adempimenti.
Viterbo, 9.2.2006
Dep. 3-2-06
IL G.I.P.
Dott. Gaetano Mautone
::::::::::::::::
Note e commenti di Luigi Cascioli
La numerazione dei paragrafi messa accanto ai motivi addotti per giustificare l?archiviazione ? stata aggiunta per facilitare la comprensione del commento.
Poich? l?archiviazione ? stata scritta secondo quel linguaggio giuridico che potrebbe risultare, almeno in parte, di difficile comprensione, io riporter? i passi in questione semplificandone la forma via, via che li sottoporr? al commento. Intanto faccio subito rimarcare l?errore riportato nella settima riga dove viene scritto come oppositore il nome di Righi (!?!) al posto di Cascioli, errore che, pur essendo sufficiente per far annullare l?ordinanza, preferisco ignorare rappresentando per me, qualora lo facessi, soltanto un ritardo allo svolgimento del mio programma che intendo portare a termine rivolgendomi il prima possibile al Tribunale di Strasburgo.
Fatta questa rimarca, passiamo al commento dell?archiviazione:
1 motivo: responsabilit? dello Stato:
?Il Giudice per le indagini Preliminari (Dott. Gaetano Mautone), letti gli atti e sentite le parti in camera di Consiglio (riferimento all?udienza che si ? tenuta a porte chiuse il 27 genn. 2006 nella quale hanno parlato l?avv. Fonzo per Cascioli Luigi e l?Avv. Bruno per don Enrico Righi) ritenendo che il solo responsabile dei reati previsti dagli articoli 661 e 494 ? da ritenersi lo Stato come P.A. (Parte Accusata) perch? ? ad esso che spetta la tutela della fede e dell?ordine pubblico, respinge l?opposizione di Cascioli e di conseguenza la sua denuncia contro don Enrico Righi?.
Spiegazione: poich? gli artt. 661 e 494 si riferiscono a reati commessi contro l?ordine e la fede pubblica, e l?ordine e la fede pubblica sono affidati allo Stato, qualora questi articoli non venissero da qualcuno rispettati, colui che deve essere accusato per la loro trasgressione, non ? chi li ha commessi, ma lo Stato che ne ha permesso la trasgressione. Praticamente equivale a dire che la colpa derivante da una truffa non ? da attribuirsi a chi la esegue ma ai carabinieri che non hanno impedito al truffatore di realizzarla.
Un?interpretazione della legge che porta a chiederci perch? si stia processando Vanna Marchi invece dello Stato.
2? motivo: Mancanza di argomenti suppletivi
?L?opposizione proposta dal Cascioli contro l?archiviazione relativa alla sua seconda denuncia (riferimento a quella depositata il 23 maggio 2003) ? totalmente mancante di argomenti suppletivi a quelli gi? esposti nella prima denuncia del 13 sett. 2002 che avrebbero dovuto esserci perch? il tribunale la prendesse in considerazione per sottoporla a ulteriori indagini?.
A parte il fatto che la seconda denuncia del 20 maggio 2003 fu depositata da Cascioli perch? la prima era stata talmente travisata da risultare irriconoscibile per le gravi manomissioni operate dal P.M. Petroselli e dal giudice Mautone, quali quelle di aver dichiarato ?ignoto? il querelato, pur avendo fornito di lui il nome, il cognome, l?indirizzo e la professione, e di aver ignorato l?art. 494 che era stato ben specificato nella sua violazione (vedi denuncia del 13 sett. 2002 e relativa archiviazione del 27 marzo 2003), si vorrebbe sapere a quali precedenti indagini si riferisce il Giudice Mautone se lui stesso afferma di non averle mai fatte allorch? come motivazione per respingere la denuncia scrive: ?Si archivia perch? le indagini sono inammissibili sia per la forma che per l?oggetto dell?accertamento ?.
Se le indagini fossero state veramente eseguite, non sarebbe stata pi? che sufficiente, per procedere all?accertamento sulla storicit? di Cristo, la prova, una fra le tante riportate nella denuncia, che ci viene dal passo di ?Antichit? Giudaiche? di Giuseppe Flavio (?.) dal quale risulta che Simone Pietro e Giacomo non sono fratelli di Ges?, come don Enrico dichiara nel suo Bollettino Parrocchiale, ma bens? due figli di Giuda il Galileo condannati alla crocifissione dal procuratore Cuspio Fado sotto l?accusa di rivoluzionari zeloti?
Scoprire poi, come conseguenza di queste parentele, che Ges?, alias Giovanni di Gamala, era anche lui figlio di Giuda il Galileo, non sarebbe stato troppo difficile se si fosse fatta veramente quell?indagine che Cascioli vanamente aveva richiesto attraverso l?incidente probatorio.
3? motivo: Affermazioni opinabili e controverse
?? da considerarsi irrilevante, ai fini di un?inchiesta, un accertamento sulla esistenza storica di Cristo perch? i risultati potrebbero portare ad affermazioni opinabili e controverse non utili alla corretta valutazione dei fatti in esame?.
Opinabili se si trattasse di un processo teologico tendente a dimostrare un?esistenza trascendentale, ma poich? la denuncia si riferisce alla non esistenza di un uomo, quale certo un Ges? detto il Cristo anagraficamente dichiarato nato, vissuto e morto, gli argomenti che verrebbero trattati sarebbero si controversi, come d?altronde lo sono in tutte le cause, ma non ingiudicabili trattandosi di una controversia che non si basa su astrattismi di carattere trascendentale, ma su prove sostenute da una documentazione tangibile, controllabile e quindi comprensibile non solo da un giudice che professionalmente si presuppone formato per decidere sulla realt? dei fatti, ma da chiunque altro che, libero da ogni condizionamento o pregiudizio fideista, sia in possesso di un minimo d?intelligenza e di buon senso.
4? motivo: Essere o non essere?
Lezioni di teologia dal Tribunale di Viterbo.
?Un altro motivo per il quale si rigetta la denuncia di Cascioli viene dal fatto che Enrico Righi NON HA AFFERMATO L?ESISTENZA STORICA DI GESU? nel Bollettino Parrocchiale di marzo-aprile 2002, ma ha soltanto sostenuto la sua umanit?, cio? l?essenza dell?uomo?.
Si, avete letto bene! C?? scritto proprio cos?: ?Don Enrico Righi ha sostenuto l?umanit? di Ges?, cio? la sua essenza di uomo, ma non ne ha affermato l?esistenza storica?.
Ma cosa significa, cosa vuol dire ?ha sostenuto l?umanit? ma non ha affermato l?esistenza storica??. Mi si spieghi come sia possibile negare la storicit? di qualcuno dopo averne confermato l?esistenza umana riportando di lui il luogo di nascita, la paternit?, la maternit?, le fratellanze e la professione. Mi si faccia capire come si possa dire di una persona, della stessa persona, che ? esistita e nello stesso tempo dichiarare che non ? esistita.
Un assurdo che, respinto dalla ragione, pu? essere stato sostenuto da un giudice soltanto dietro un suggerimento della Chiesa che, maestra come ? nell?alterazione delle verit?, ha pensato di salvarsi dalla denuncia scindendo la figura di Cristo in due entit?, quella religiosa, alla cui ?essenza umana? ? possibile di attraversare le pareti (Gv. 20,19) anche senza bisogno di prove, e quella storica, alla cui natura non ? permesso di entrare e uscire da una stanza neppure attraverso la porta o saltando una finestra se non si porta dietro una documentazione che lo conferma.
La prima, quella fideista a cui ? permesso di camminare sulle acque e alla cui esistenza bisogna credere per imposizione dogmatica, ? stata riconosciuta esistente, quella storica, che invece deve nuotare per tenersi a galla, ? stata respinta per poter deviare quello che sarebbe dovuto essere un processo laico, basato sulla ragione e il buon senso, in un processo religioso i cui presupposti teologici avrebbero dato luogo, con i loro astrattismi e le loro stravaganze, a quelle ?affermazioni opinabili e controverse? non valutabili che il giudice Mautone invoca al N? 3 come motivo per respingere la denuncia.
L?applicazione di questo stratagemma di trasformare un processo laico in uno religioso, il ricorso al trucco di far risultare teologico un dibattimento che doveva essere esclusivamente storico, era stato previsto essendo troppo facile comprendere che questa sarebbe stata la sola ?ncora di salvezza alla quale si sarebbero potuti aggrappare sia i giudici che la Chiesa; i primi per liberarsi, anche a costo di far cadere nel ridicolo tutta la giustizia italiana, da un?inchiesta che si sarebbe potuta concludere con una sentenza che li faceva tremare, la seconda per evitare la propria fine.
?Questo processo non si deve fare?, ha ordinato la ?Corruttrice eterna?, e tutto ? finito, come era stato stabilito che finisse, con una archiviazione le cui motivazioni, pretestuose e arbitrarie, respinte dalla ragione e dal buon senso, non possono che aver dato alla Chiesa una vittoria apparente e illusoria, cio? una vittoria di Pirro che equivale ad una tremenda sconfitta.
Cosa si poteva sperare di pi? da un tribunale italiano e dalla stessa Chiesa dal momento che per respingere una denuncia affermante la non esistenza di Cristo, sono arrivati a far ammettere dallo stesso imputato, don Enrico, a lui stesso, la non esistenza storica di Cristo?
Se tutto ci? fosse accaduto in altri tempi, altro che di un reato di calunnia sarebbe stato accusato Cascioli! In un tribunale della Santa Inquisizione la parola ?pervicacia? usata dal Giudice Mautone avrebbe acquisito il significato di ?relapso?, e l?eretico sarebbe stato tradotto al rogo in barella dopo avergli rotto le ossa per strappargli poi la lingua prima di dar fuoco ad una catasta di legna precedentemente bagnata perch? la sua agonia si prolungasse nella maniera pi? atroce e clericale.
5? motivo: Il bollettino parrocchiale ? l?estrinsecazione di un diritto
Questo 5? motivo non ? che un panegirico tendente a esaltare e a confermare legalmente le funzioni sacerdotali.
6? motivo: Spiegazione dei reati ipotizzati nella denuncia
Il commento su questi reati, gi? fatto e riportato su ?Commento alla richiesta di archiviazione del 15 sett. 2004 (vedi ?Processo? su www.luigicascioli.it ), sar? ripreso con rinnovata ?pervicacia? nel ricorso che verr? presentato al tribunale di Strasburgo.
Conclusione: Qualunque sia la decisione del Tribunale di Strasburgo,conoscendo i tentacoli della ?Grande Piovra? anche se tutto ? possibile, una cosa ? comunque certa: la Chiesa ne uscir? fuori a brandelli e con le ossa rotte? e questo gi? mi basta per poter dire: ?Non vissi invano! ?.
Luigi Cascioli
IN SEGUITO ALL?UDIENZA DEL 27 GENNAIO 2006.
Copia dell?archiviazione dell?opposizione proposta da Cascioli contro la sentenza emessa il giorno 10.2.2006 e comunicata a Cascioli Luigi l?8.2.2006, nella quale il Giudice Mautone respinge la denuncia contro don Enrico Righi, accusato dei reati previsti dagli artt. 661 e 494, nonostante riconosca che costui ha rinnegato la figura storica di Cristo.
TRIBUNALE DI VITERBO
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
Il giudice per le Indagini Preliminari, provvedendo sulla opposizione alla richiesta di archiviazione del provvedimento n. 1249/04 R.G.N.R. a carico di Righi Enrico, avanzata da Cascioli Luigi; letti gli atti del procedimento e sentite le parti comparse in camera di consiglio;
(I? motivo di ricusazione) ritenuta, preliminarmente, la inammissibilit? dell?opposizione proposta dal Righi (!?!).
che, invero, con riferimento agli ipotizzati reati di cui agli articoli. 494 e 661 c.p., deve riconoscersi come l?interesse tutelato da entrambe le norme vada individuato nell?interesse generale dello Stato alla tutela della fede pubblica, talch? soggetto passivo dei reati, legittimato quale persona offesa alla proposizione dell?opposizione alla richiesta di archiviazione, ? unicamente la P.A. (Parte Accusata);
(2? motivo) che, d?altro canto, l?opposizione proposta dal Cascioli presenta un ulteriore profilo di inammissibilit? integrato dalla totale carenza di specifiche indicazioni sull?oggetto delle indagini suppletive e sui relativi elementi di prova caratterizzati dai necessari requisiti di pertinenza e rilevanza;
(3? motivo) che, in proposito, giova rilevare come appaia sicuramente irrilevante a fini investigativi la dedotta richiesta di espletamento di accertamento tecnico in ordine alla verit? storica dell?esistenza di Ges? di Nazareth, posto che, a prescindere dalle intrinseche difficolt? di una tale indagine, risultati della stessa non potrebbero portare che ad affermazioni opinabili e controverse, non utili per la corretta valutazione dei fatti in esame;
(4? motivo) considerato, comunque, nel merito, che, nello scritto contestato dal Cascioli (articolo ?Il Figlio si Davide? pubblicato nel bollettino Parrocchiale ?marzo aprile 2002), il Righi si ? limitato a sostenere l?umanit?, cio? l?essenza dell?uomo Ges?, e NON GIA? AD AFFERMARNE L?ESISTENZA STORICA, come sostenuto dall?opponente;
(5? motivo) che, in tal senso, l?articolo appare l?estrinsecamento di un diritto costituzionalmente garantito alla libera manifestazione del pensiero, tanto pi? giustificato se si tiene conto delle funzioni svolte dal Righi quale appartenente ad un ordine ecclesiastico, sul contenuto del quale ? possibile ammettere esclusivamente critiche o giudizi negativi, giammai censure o divieti basati su convincimenti del tutto soggettivi, derivati da studi storici pi? o meno approfonditi e/o fondati;
(6? motivo) che, cos? rettamente inquadrati i termini della questione, deve scludersi in senso strettamente giuridico che si possono individuare nello scritto a firma del Righi gli estremi dei reati ipotizzati, vero essendo che, al di l? della palese mancanza in capo al valore del dolo generico richiesto dalla legge, nel reato di sostituzione di persona di cui all?art. 494 c.p. ? richiesto il fine di procurare a s? o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, mentre nel reato di abuso della credulit? popolare ? necessaria la ?impostura?, ovvero la falsa rappresentazione del vero, elementi del tutto insussistenti nel caso in esame;
che, per le superiori considerazioni, va disposta l?archiviazione dell?intero contesto per infondatezza della notizia di reato;
che, in fine, stante la pervicacia della condotta processuale osservata dal Cascioli, il quale, pur a seguito dell?archiviazione di precedente identica denuncia contro ignoti (v.decr. 28/11/03, in atti), ha inteso riproporla nei diretti confronti del Righi, appare opportuno rimettere gli atti al P.M. perch? valuti l?eventuale sussistenza degli estremi del reato di calunnia astrattamente ravvisabile nei fatti;
P.Q.M.
Visti gli art. 409, 410 c.p.p., rigetta l?opposizione e dispone l?archiviazione del procedimento a carico di Righi Enrico, ordinando la restituzione degli atti al P.M. anche perch? valuti la sussistenza degli estremi del reato di calunnia in danno del medesimo.
Manda alla cancelleria per gli adempimenti.
Viterbo, 9.2.2006
Dep. 3-2-06
IL G.I.P.
Dott. Gaetano Mautone
::::::::::::::::
Note e commenti di Luigi Cascioli
La numerazione dei paragrafi messa accanto ai motivi addotti per giustificare l?archiviazione ? stata aggiunta per facilitare la comprensione del commento.
Poich? l?archiviazione ? stata scritta secondo quel linguaggio giuridico che potrebbe risultare, almeno in parte, di difficile comprensione, io riporter? i passi in questione semplificandone la forma via, via che li sottoporr? al commento. Intanto faccio subito rimarcare l?errore riportato nella settima riga dove viene scritto come oppositore il nome di Righi (!?!) al posto di Cascioli, errore che, pur essendo sufficiente per far annullare l?ordinanza, preferisco ignorare rappresentando per me, qualora lo facessi, soltanto un ritardo allo svolgimento del mio programma che intendo portare a termine rivolgendomi il prima possibile al Tribunale di Strasburgo.
Fatta questa rimarca, passiamo al commento dell?archiviazione:
1 motivo: responsabilit? dello Stato:
?Il Giudice per le indagini Preliminari (Dott. Gaetano Mautone), letti gli atti e sentite le parti in camera di Consiglio (riferimento all?udienza che si ? tenuta a porte chiuse il 27 genn. 2006 nella quale hanno parlato l?avv. Fonzo per Cascioli Luigi e l?Avv. Bruno per don Enrico Righi) ritenendo che il solo responsabile dei reati previsti dagli articoli 661 e 494 ? da ritenersi lo Stato come P.A. (Parte Accusata) perch? ? ad esso che spetta la tutela della fede e dell?ordine pubblico, respinge l?opposizione di Cascioli e di conseguenza la sua denuncia contro don Enrico Righi?.
Spiegazione: poich? gli artt. 661 e 494 si riferiscono a reati commessi contro l?ordine e la fede pubblica, e l?ordine e la fede pubblica sono affidati allo Stato, qualora questi articoli non venissero da qualcuno rispettati, colui che deve essere accusato per la loro trasgressione, non ? chi li ha commessi, ma lo Stato che ne ha permesso la trasgressione. Praticamente equivale a dire che la colpa derivante da una truffa non ? da attribuirsi a chi la esegue ma ai carabinieri che non hanno impedito al truffatore di realizzarla.
Un?interpretazione della legge che porta a chiederci perch? si stia processando Vanna Marchi invece dello Stato.
2? motivo: Mancanza di argomenti suppletivi
?L?opposizione proposta dal Cascioli contro l?archiviazione relativa alla sua seconda denuncia (riferimento a quella depositata il 23 maggio 2003) ? totalmente mancante di argomenti suppletivi a quelli gi? esposti nella prima denuncia del 13 sett. 2002 che avrebbero dovuto esserci perch? il tribunale la prendesse in considerazione per sottoporla a ulteriori indagini?.
A parte il fatto che la seconda denuncia del 20 maggio 2003 fu depositata da Cascioli perch? la prima era stata talmente travisata da risultare irriconoscibile per le gravi manomissioni operate dal P.M. Petroselli e dal giudice Mautone, quali quelle di aver dichiarato ?ignoto? il querelato, pur avendo fornito di lui il nome, il cognome, l?indirizzo e la professione, e di aver ignorato l?art. 494 che era stato ben specificato nella sua violazione (vedi denuncia del 13 sett. 2002 e relativa archiviazione del 27 marzo 2003), si vorrebbe sapere a quali precedenti indagini si riferisce il Giudice Mautone se lui stesso afferma di non averle mai fatte allorch? come motivazione per respingere la denuncia scrive: ?Si archivia perch? le indagini sono inammissibili sia per la forma che per l?oggetto dell?accertamento ?.
Se le indagini fossero state veramente eseguite, non sarebbe stata pi? che sufficiente, per procedere all?accertamento sulla storicit? di Cristo, la prova, una fra le tante riportate nella denuncia, che ci viene dal passo di ?Antichit? Giudaiche? di Giuseppe Flavio (?.) dal quale risulta che Simone Pietro e Giacomo non sono fratelli di Ges?, come don Enrico dichiara nel suo Bollettino Parrocchiale, ma bens? due figli di Giuda il Galileo condannati alla crocifissione dal procuratore Cuspio Fado sotto l?accusa di rivoluzionari zeloti?
Scoprire poi, come conseguenza di queste parentele, che Ges?, alias Giovanni di Gamala, era anche lui figlio di Giuda il Galileo, non sarebbe stato troppo difficile se si fosse fatta veramente quell?indagine che Cascioli vanamente aveva richiesto attraverso l?incidente probatorio.
3? motivo: Affermazioni opinabili e controverse
?? da considerarsi irrilevante, ai fini di un?inchiesta, un accertamento sulla esistenza storica di Cristo perch? i risultati potrebbero portare ad affermazioni opinabili e controverse non utili alla corretta valutazione dei fatti in esame?.
Opinabili se si trattasse di un processo teologico tendente a dimostrare un?esistenza trascendentale, ma poich? la denuncia si riferisce alla non esistenza di un uomo, quale certo un Ges? detto il Cristo anagraficamente dichiarato nato, vissuto e morto, gli argomenti che verrebbero trattati sarebbero si controversi, come d?altronde lo sono in tutte le cause, ma non ingiudicabili trattandosi di una controversia che non si basa su astrattismi di carattere trascendentale, ma su prove sostenute da una documentazione tangibile, controllabile e quindi comprensibile non solo da un giudice che professionalmente si presuppone formato per decidere sulla realt? dei fatti, ma da chiunque altro che, libero da ogni condizionamento o pregiudizio fideista, sia in possesso di un minimo d?intelligenza e di buon senso.
4? motivo: Essere o non essere?
Lezioni di teologia dal Tribunale di Viterbo.
?Un altro motivo per il quale si rigetta la denuncia di Cascioli viene dal fatto che Enrico Righi NON HA AFFERMATO L?ESISTENZA STORICA DI GESU? nel Bollettino Parrocchiale di marzo-aprile 2002, ma ha soltanto sostenuto la sua umanit?, cio? l?essenza dell?uomo?.
Si, avete letto bene! C?? scritto proprio cos?: ?Don Enrico Righi ha sostenuto l?umanit? di Ges?, cio? la sua essenza di uomo, ma non ne ha affermato l?esistenza storica?.
Ma cosa significa, cosa vuol dire ?ha sostenuto l?umanit? ma non ha affermato l?esistenza storica??. Mi si spieghi come sia possibile negare la storicit? di qualcuno dopo averne confermato l?esistenza umana riportando di lui il luogo di nascita, la paternit?, la maternit?, le fratellanze e la professione. Mi si faccia capire come si possa dire di una persona, della stessa persona, che ? esistita e nello stesso tempo dichiarare che non ? esistita.
Un assurdo che, respinto dalla ragione, pu? essere stato sostenuto da un giudice soltanto dietro un suggerimento della Chiesa che, maestra come ? nell?alterazione delle verit?, ha pensato di salvarsi dalla denuncia scindendo la figura di Cristo in due entit?, quella religiosa, alla cui ?essenza umana? ? possibile di attraversare le pareti (Gv. 20,19) anche senza bisogno di prove, e quella storica, alla cui natura non ? permesso di entrare e uscire da una stanza neppure attraverso la porta o saltando una finestra se non si porta dietro una documentazione che lo conferma.
La prima, quella fideista a cui ? permesso di camminare sulle acque e alla cui esistenza bisogna credere per imposizione dogmatica, ? stata riconosciuta esistente, quella storica, che invece deve nuotare per tenersi a galla, ? stata respinta per poter deviare quello che sarebbe dovuto essere un processo laico, basato sulla ragione e il buon senso, in un processo religioso i cui presupposti teologici avrebbero dato luogo, con i loro astrattismi e le loro stravaganze, a quelle ?affermazioni opinabili e controverse? non valutabili che il giudice Mautone invoca al N? 3 come motivo per respingere la denuncia.
L?applicazione di questo stratagemma di trasformare un processo laico in uno religioso, il ricorso al trucco di far risultare teologico un dibattimento che doveva essere esclusivamente storico, era stato previsto essendo troppo facile comprendere che questa sarebbe stata la sola ?ncora di salvezza alla quale si sarebbero potuti aggrappare sia i giudici che la Chiesa; i primi per liberarsi, anche a costo di far cadere nel ridicolo tutta la giustizia italiana, da un?inchiesta che si sarebbe potuta concludere con una sentenza che li faceva tremare, la seconda per evitare la propria fine.
?Questo processo non si deve fare?, ha ordinato la ?Corruttrice eterna?, e tutto ? finito, come era stato stabilito che finisse, con una archiviazione le cui motivazioni, pretestuose e arbitrarie, respinte dalla ragione e dal buon senso, non possono che aver dato alla Chiesa una vittoria apparente e illusoria, cio? una vittoria di Pirro che equivale ad una tremenda sconfitta.
Cosa si poteva sperare di pi? da un tribunale italiano e dalla stessa Chiesa dal momento che per respingere una denuncia affermante la non esistenza di Cristo, sono arrivati a far ammettere dallo stesso imputato, don Enrico, a lui stesso, la non esistenza storica di Cristo?
Se tutto ci? fosse accaduto in altri tempi, altro che di un reato di calunnia sarebbe stato accusato Cascioli! In un tribunale della Santa Inquisizione la parola ?pervicacia? usata dal Giudice Mautone avrebbe acquisito il significato di ?relapso?, e l?eretico sarebbe stato tradotto al rogo in barella dopo avergli rotto le ossa per strappargli poi la lingua prima di dar fuoco ad una catasta di legna precedentemente bagnata perch? la sua agonia si prolungasse nella maniera pi? atroce e clericale.
5? motivo: Il bollettino parrocchiale ? l?estrinsecazione di un diritto
Questo 5? motivo non ? che un panegirico tendente a esaltare e a confermare legalmente le funzioni sacerdotali.
6? motivo: Spiegazione dei reati ipotizzati nella denuncia
Il commento su questi reati, gi? fatto e riportato su ?Commento alla richiesta di archiviazione del 15 sett. 2004 (vedi ?Processo? su www.luigicascioli.it ), sar? ripreso con rinnovata ?pervicacia? nel ricorso che verr? presentato al tribunale di Strasburgo.
Conclusione: Qualunque sia la decisione del Tribunale di Strasburgo,conoscendo i tentacoli della ?Grande Piovra? anche se tutto ? possibile, una cosa ? comunque certa: la Chiesa ne uscir? fuori a brandelli e con le ossa rotte? e questo gi? mi basta per poter dire: ?Non vissi invano! ?.
Luigi Cascioli
Luigi Cascioli, la favola di Cristo
RICORSO AL TRIBUNALE PER LE LIBERTA? DELL?UOMO DI STRASBURGO
ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL?UOMO
TRA:
LUIGI CASCIOLI
Denunciante
E
ITALIA
Querelata
RICHIESTA SECONDO ARTICOLO 34 DELLA CONVENZIONE EUROPEA SUI DIRITTI DELL?UOMO E NORME 45 E 47 DELLE NORME DI CORTE.
Importante: questa richiesta ? un documento legale e formale e pu? concernere i vostri diritti e obbligazioni.
I) LE PARTI
A IL RICHIEDENTE
1 Cognome Cascioli
2 Nome Luigi
Sesso Maschio
3 Nazionalit? Italiana
4 Professione Pensionato
5 Data e luogo di nascita 16/02/1934 Bagnoregio (VT)
6 Residenza Via delle Province 45B
Roccalvecce, Viterbo
7 Tel. 39 0761 910283
8 Indirizzo attuale Come sopra
(se diverso dal 6)
9 Nomi dei Rappresentanti Giovanni Di Stefano & Domenico Marinelli
Studio Legale Internazionale
10 Professione dei rappresentanti Avvocati
11 Indirizzo dei rappresentanti Largo G. Tartini 3-4 Roma 00197 Italia
12 Telefono +39 06 85203516
Fax +39 06 80692652
e-mail nazionale@tiscali.it
B PARTE QUERELATA
13 Italia
II) ESPOSIZIONE DEI FATTI
14 Una completa situazione dei fatti ? allegata alla presente richiesta nel documento intitolato ?Situazione dei fatti e loro argomentazione?.
III) ESPOSIZIONE DELLE VIOLAZIONI DELLA CONVENZIONE E DEGLI ARGOMENTI DI PERTINENZA
15 Il querelante denuncia l?infrazione dei suoi diritti in violazione dell?articolo 6 della Convenzione. Una dettagliata esposizione delle rivendicazioni del denunciante ? allegata a questa richiesta nel documento intitolato ?Situazione dei fatti e loro argomentazione?.
IV) ESPOSIZIONE RELATIVA ALL?ART. 35 1 DELLA CONVENZIONE
16 Decisione finale (data, tribunale o autorit? e motivo della decisione)
27 gennaio 2006 ? Tribunale di Viterbo ? Archiviazione della denuncia.
17 Altre decisioni (elenco in ordine cronologico, tribunale o autorit? e motivi addotti nelle rispettive decisioni)
a. Denuncia depositata presso il Tribunale di Viterbo il 13 settembre 2002
b. Memorie integrative presentate al tribunale di Viterbo il 27 novembre 2002
c. Richiesta di archiviazione del 8 maggio 2003
d. Opposizione all?archiviazione del 14 maggio 2003
e. Udienza presso il Tribunale di Viterbo del 21 settembre 2003
f. Sentenza del Tribunale di Viterbo del 26 settembre 2003
g. Motivazione della sentenza del Tribunale di Viterbo del 28 novembre 2003
h. Appello dal denunciante al G.I.P. del Tribunale di Viterbo del 9 marzo 2004
i. Iscrizione di Don Enrico Righi nel registro degli indagati del 11 maggio 2004
j. Richiesta di ulteriore appello al Tribunale di Viterbo dal denunciante ? 23 settembre 2004
k. Opposizione alla richiesta di archiviazione del 23 settembre 2004
l. Udienza presso il Tribunale di Viterbo del 27 gennaio 2006
18 Ha lei completato il ciclo giuridico previsto dalla legge italiana? Se non lo avesse fatto ne spieghi il motivo.
Il denunciante ha esaurito l?intero iter previsto dalla legislazione italiana riguardante la difesa dei propri diritti.
V) ESPOSIZIONE DELL?OGGETTO DELLA DENUNCIA E RICHIESTA PER UN GIUSTO RICONOSCIMENTO DEI PROPRI DIRITTI.
19 L?oggetto della denuncia ? richiedere alla Corte Europea dei Diritti dell?Uomo un giudizio su come il Governo ha infranto e continua ad infrangere i diritti del denunciante in base all?art. 6 della Convenzione e ottenere soddisfazione per l?infrazione, incluso il risarcimento finanziario per i pregiudizi morali ricevuti e i costi legali sostenuti.
VI) ESPOSIZIONE RIGUARDANTE ALTRI PROCEDIMENTI INTERNAZIONALI
20 La richiesta del denunciante non ? stata sottomessa a nessun?altra procedura internazionale.
VII) ELENCO DEI DOCUMENTI
21 Il denunciante allega copia di tutti i documenti di rilievo nel documento intitolato ?Situazione dei fatti e loro argomentazione? allegato alla presente.
VIII) LINGUA PRESCELTA
22 Inglese
IX) AUTODICHIARAZIONE E FIRMA
23 Io dichiaro tutto ci? nel rispetto della mia conoscenza della legge, inoltre dichiaro che le informazioni che ho riportato nella mia esposizione sono corrette e dichiaro che rispetter? i procedimenti e le regole della Corte.
LUIGI CASCIOLI
Luogo: ROMA, ITALIA
Data: 18 marzo 2006
ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL?UOMO
TRA:
LUIGI CASCIOLI
Denunciante
E
ITALIA
Querelata
RICHIESTA SECONDO ARTICOLO 34 DELLA CONVENZIONE EUROPEA SUI DIRITTI DELL?UOMO E NORME 45 E 47 DELLE NORME DI CORTE.
Importante: questa richiesta ? un documento legale e formale e pu? concernere i vostri diritti e obbligazioni.
I) LE PARTI
A IL RICHIEDENTE
1 Cognome Cascioli
2 Nome Luigi
Sesso Maschio
3 Nazionalit? Italiana
4 Professione Pensionato
5 Data e luogo di nascita 16/02/1934 Bagnoregio (VT)
6 Residenza Via delle Province 45B
Roccalvecce, Viterbo
7 Tel. 39 0761 910283
8 Indirizzo attuale Come sopra
(se diverso dal 6)
9 Nomi dei Rappresentanti Giovanni Di Stefano & Domenico Marinelli
Studio Legale Internazionale
10 Professione dei rappresentanti Avvocati
11 Indirizzo dei rappresentanti Largo G. Tartini 3-4 Roma 00197 Italia
12 Telefono +39 06 85203516
Fax +39 06 80692652
e-mail nazionale@tiscali.it
B PARTE QUERELATA
13 Italia
II) ESPOSIZIONE DEI FATTI
14 Una completa situazione dei fatti ? allegata alla presente richiesta nel documento intitolato ?Situazione dei fatti e loro argomentazione?.
III) ESPOSIZIONE DELLE VIOLAZIONI DELLA CONVENZIONE E DEGLI ARGOMENTI DI PERTINENZA
15 Il querelante denuncia l?infrazione dei suoi diritti in violazione dell?articolo 6 della Convenzione. Una dettagliata esposizione delle rivendicazioni del denunciante ? allegata a questa richiesta nel documento intitolato ?Situazione dei fatti e loro argomentazione?.
IV) ESPOSIZIONE RELATIVA ALL?ART. 35 1 DELLA CONVENZIONE
16 Decisione finale (data, tribunale o autorit? e motivo della decisione)
27 gennaio 2006 ? Tribunale di Viterbo ? Archiviazione della denuncia.
17 Altre decisioni (elenco in ordine cronologico, tribunale o autorit? e motivi addotti nelle rispettive decisioni)
a. Denuncia depositata presso il Tribunale di Viterbo il 13 settembre 2002
b. Memorie integrative presentate al tribunale di Viterbo il 27 novembre 2002
c. Richiesta di archiviazione del 8 maggio 2003
d. Opposizione all?archiviazione del 14 maggio 2003
e. Udienza presso il Tribunale di Viterbo del 21 settembre 2003
f. Sentenza del Tribunale di Viterbo del 26 settembre 2003
g. Motivazione della sentenza del Tribunale di Viterbo del 28 novembre 2003
h. Appello dal denunciante al G.I.P. del Tribunale di Viterbo del 9 marzo 2004
i. Iscrizione di Don Enrico Righi nel registro degli indagati del 11 maggio 2004
j. Richiesta di ulteriore appello al Tribunale di Viterbo dal denunciante ? 23 settembre 2004
k. Opposizione alla richiesta di archiviazione del 23 settembre 2004
l. Udienza presso il Tribunale di Viterbo del 27 gennaio 2006
18 Ha lei completato il ciclo giuridico previsto dalla legge italiana? Se non lo avesse fatto ne spieghi il motivo.
Il denunciante ha esaurito l?intero iter previsto dalla legislazione italiana riguardante la difesa dei propri diritti.
V) ESPOSIZIONE DELL?OGGETTO DELLA DENUNCIA E RICHIESTA PER UN GIUSTO RICONOSCIMENTO DEI PROPRI DIRITTI.
19 L?oggetto della denuncia ? richiedere alla Corte Europea dei Diritti dell?Uomo un giudizio su come il Governo ha infranto e continua ad infrangere i diritti del denunciante in base all?art. 6 della Convenzione e ottenere soddisfazione per l?infrazione, incluso il risarcimento finanziario per i pregiudizi morali ricevuti e i costi legali sostenuti.
VI) ESPOSIZIONE RIGUARDANTE ALTRI PROCEDIMENTI INTERNAZIONALI
20 La richiesta del denunciante non ? stata sottomessa a nessun?altra procedura internazionale.
VII) ELENCO DEI DOCUMENTI
21 Il denunciante allega copia di tutti i documenti di rilievo nel documento intitolato ?Situazione dei fatti e loro argomentazione? allegato alla presente.
VIII) LINGUA PRESCELTA
22 Inglese
IX) AUTODICHIARAZIONE E FIRMA
23 Io dichiaro tutto ci? nel rispetto della mia conoscenza della legge, inoltre dichiaro che le informazioni che ho riportato nella mia esposizione sono corrette e dichiaro che rispetter? i procedimenti e le regole della Corte.
LUIGI CASCIOLI
Luogo: ROMA, ITALIA
Data: 18 marzo 2006
Luigi Cascioli, la favola di Cristo
Hip! Hip! Urr?! Per l'italiano Luigi Cascioli: Bravo, Bravo e Bravo!
Di Lee Salisbury - 16 Gennaio, 2006
Cosa potrebbe essere pi? incoraggiante per la razza umana - e quindi per noi "animali religiosi", come ci chiamava l'autore americano Mark Twain - che chiedere perch? crediamo quello che crediamo! Alcuni suggerirebbero che le convinzioni religiose sono insignificanti e devono essere private. Ma quando una religione insegna che Dio odia quelli che non credono "cos? e cos?", o quando una religione cerca di rendere criminali quelli che credono in modo diverso, legiferando in base alla propria dottrina, in direzione della guerra civile, noi umani dobbiamo rivendicare un cambiamento drammatico. E' tempo per il dibattito nelle corti della legge, se necessario, utilizzando le leggi dell'evidenza, della ragione e della logica riguardo i principi e i valori della religione. Chiamiamo a testimoniare Luigi Cascioli!
Secondo un articolo pubblicato il 4 gennaio dalla Reuters, ad una corte italiana ? stato chiesto di determinare se la Chiesa cattolica Romana stia violando la legge. La prima imputazione ? Abuso di Credulit? Popolare, il cui scopo ? proteggere la gente dall'essere truffata e ingannata. La seconda imputazione ? Sostituzione di Persona (*).
Il processo vede due uomini anziani, dalla stessa citt? italiana, che sono andati allo stesso seminario durante la loro giovinezza, uno contro l'altro. Il querelante, Luigi Cascioli, dopo anni di studi indipendenti ? diventato scettico nei confronti delle religioni e, anzi, ateo. L'imputato Enrico Righi ? un prete cattolico di Roma e giornalista per un giornale cattolico locale, ma per estensione il processo include l'intera Chiesa Cattolica Romana.
Cascioli accusa la Chiesa Cattolica Romana di violare il codice penale italiano. Le accuse sono che: 1) La Chiesa ha inventato Ges? Cristo in base alla testimonianza di Giovanni di Gamala, un ebreo del 1? secolo che combatt? contro l'esercito romano; 2) Righi e la Chiesa sono "portatori di oscurantismo e regressione"; 3) Il racconto su Ges? di Nazareth ? concepito di proposito per truffare la gente; e 4) L'affermazione del Papa di rappresentare Ges? Cristo ? "Sostituzione di Persona".
Righi afferma che ci sono prove considerevoli per sostenere la credibilit? del Ges? storico, inclusi i testi storici.
Cascioli afferma che il suo libro, La favola di Cristo, prova che Ges? non ? mai esistito come figura storica. Ammette che le probabilit? sono contro di lui, specialmente nell'Italia della Roma Cattolica. Scherza, "Ci vorr? un miracolo per vincere".
Le tipica risposta cristiana a questo processo ? che le accuse di Cascioli siano ridicole! Come potrebbe una religione di circa 2.000 anni fa con milioni di credenti essere falsa? Per?, i Cristiani fanno la stessa accusa riguardo la religione Indu, che ha pi? di 2.500 anni ed ha molti pi? credenti che il Cristianesimo. Inoltre, la superficiale obiezione cristiana non ha peso e, semmai, conferisce peso all'accusa di Cascioli. N? l'et? n? il numero di aderenti rende vera una religione.
Il modo in cui Cascioli prover? che Ges? non ? esistito sar? una sfida poich? n? lui n? alcun altro di sua conoscenza era in Palestina 2.000 anni fa. Nondimeno, Cascioli avanzer? delle argomentazioni provocanti molto ben pensate che sono ignote alla maggior parte dei Cristiani. Nel sito web del libro The Jesus Puzzle di Earl Doherty si trova una discussione approfondita e consistente su questi temi.
1) Le epistole di Paolo (scritte tra il 55 e il 60 DC) furono i primi scritti su Ges?. Sorprendentemente, Paolo non fa praticamente menzione della biografia di Ges?: l'immacolata concezione, dove era nato, i suoi genitori, i suoi insegnamenti, i suoi miracoli, le sue guarigioni, le sue liberazioni dal demonio, il suo processo, o il Calvario. Questo suggerisce che il Ges? di Paolo era un salvatore dei Cristiani Gnostici, un Ges? spirituale del reame paradisiaco che non ha mai fisicamente vissuto su questa terra proprio come i gli dei salvatori dell'Egitto, della Grecia, e della citt? natia di Paolo, Tarso, che adorava Mitra, un mitico dio salvatore dei Romani.
2) i Vangeli (scritti tra il 70 e il 100 DC) hanno aggiunto un po' di sostanza al Ges? spirituale. L'imperatore romano Costantino richiese che un vero Ges? trasferisse la sua autorit? all'autorit? della Chiesa romana. Il Ges? dei Vangeli si ? evoluto da pi? di 50 vangeli scritti. Quattro sono stati scelti all'inizio del 4? secolo. Quello di Marco, il primo, ? molto breve e non fa riferimento alla risurrezione. Matteo e Luca hanno copiato Marco, ma hanno fatto delle aggiunte che si contraddicono l'una con l'altra, come la genealogia di Ges? e il racconto della risurrezione. Giovanni, fortemente anti-semita, descrive un Ges? virtualmente ignoto ai vangeli precedenti. I Vangeli, sebbene scritti come testimonianze, sono nel migliore dei casi leggende passate di bocca in bocca. I loro autori sono ignoti. Non ? stato prima del 367 DC (tre secoli dopo Paolo) che si ? formato un registro cristiano dei 27 libri che compongono il Nuovo Testamento.
3) Considerando tutti i miracolosi eventi riguardanti Ges? che sono seguiti alla crocifissione, l'eclissi, il terremoto, la resurrezione dei santi ebrei morti, la risurrezione di Ges?, l'apparizione di Ges? ai credenti, l'ascensione di Ges? al paradiso, Ges? dovrebbe aver acquisito lo status di celebrit?, come rivendicano i Vangeli. Eppure, non si trova una singola menzione di un Ges? o di un messia ebraico negli scritti rimasti di trenta o pi? storici, teologi, filosofi, drammaturghi greci, ebrei e romani.
4) Pi? significativo ancora, Filone di Alessandra (30 AC - 50 DC), un teologo ebreo ellenizzato, fu un contemporaneo del presunto periodo di vita di Ges?. Filone scrisse ampiamente sull'atteso messia ebraico. Ha descritto il Messia come il Logos (Giovanni 1), Filone pensava che Dio fosse una trinit?, e che i Gentili credenti sarebbero andati in paradiso, mentre gli ebrei infedeli sarebbero andati all'inferno. Lo spazio non permette tutti i sorprendenti paralleli tra Filone e il vangelo di Giovanni scritto generazioni dopo. Per di pi?, Filone, che conosceva intimamente Gerusalemme, non ha menzionato neppure una volta un Ges? di Nazareth o l'apparizione del Messia. Il suo silenzio ? assordante!
5) Giusto di Tiberio, un altro scrittore del 1? secolo che visse in Palestina non fa menzione di alcun Ges?.
6) 'Le antichit? giudaiche' di Giuseppe, scritte nel 93 DC, contengono una presunta "testimonianza di Ges?" che gli apologisti presentano disperatamente come una prova di Ges?. Quello a cui non rispondono gli apologisti cristiani ? perch? subito dopo questa testimonianza Giuseppe avrebbe scritto, "Circa nello stesso periodo un'altra triste calamit? mando gli ebrei in scompiglio". La ragione per questa dichiarazione ? che, precedendo la testimonianza di Ges?, Giuseppe aveva scritto sui Romani che uccidevano gli ebrei. La testimonianza di Ges? ? fraudolentemente inserita fuori contesto molti anni dopo rispetto a quando scrisse Giuseppe. Il fatto che nessun padre fondatore nel 4? secolo si sia riferito a questa presunta testimonianza di Ges? conferma che Giuseppe non lo ha mai scritto nell'originale de 'Le antichit? giudaiche'.
7) Il riferimento di Tacito ha la stessa debolezza. Nonostante apparentemente scritto nel 115 DC, nessun padre della chiesa o storico si ? mai riferito a questo presunto riferimento a Pilato e alla crocifissione di Ges? fino al 15? secolo. Di nuovo, un'altra inserzione fraudolenta.
Luigi Casc?oli dichiarer? che la verit? ? questa: il Cristianesimo non ha pi? prove obiettive che confermano la storicit? dell'esistenza di Ges? di quante ne avessero i Greci per Zeus, gli Egiziani per Horus o gli Ind? per Vishnu. Per quelli che vogliono credere nella forma romanizzata della cristianit? cos? come modificata, ri-modificata, e ri-modificata un'infinit? i volte a partire dai manoscritti greci di cui non abbiamo copia, una citazione da Eusebio, il primo studioso del cristianesimo di Costantino, ? la pi? illuminante: "a volte sar? necessario usare la falsit? come rimedio a beneficio di quelli che hanno bisogno di un tale trattamento (La preparazione del vangelo, volume 2, pagina 619). Eusebio ? considerato il padre della storia della Chiesa.
Bravo, fratello Luigi, hai l'audacia di sfidare il pensiero dell'umanit?. Rifiutiamo l'autoritario dettato di Agostino: "Non ? permesso dire o anche solo pensare che uno qualunque degli evangelisti possa aver mentito... dobbiamo credere che le dichiarazioni contraddittorie siano anzi in accordo, anche se non vediamo come possano essere vere". Possano gli sforzi di Luigi Cascioli sfidare gli uomini e le donne a considerare le radici di tutte le religioni e il loro impatto sull'umanit? nel bene e nel male, specialmente se non basate su credibili prove storiche. Per dirla con la battuta di spirito di Luigi, "Ci vorr? un miracolo". Pensate che interverr? Maria?
Lee Salisbury ? un ex predicatore evangelico, fondatore del Critical Thinking Club della Minnesota, e scrive per Axis of Logic e Dissident Voice.
Nota del traduttore:
(*) Abuso di Credulit? Popolare e Sostituzione di persona sono in italiano nel testo originale.
Traduzione a cura di Carlo Martini per www.radioforpeace.info
Di Lee Salisbury - 16 Gennaio, 2006
Cosa potrebbe essere pi? incoraggiante per la razza umana - e quindi per noi "animali religiosi", come ci chiamava l'autore americano Mark Twain - che chiedere perch? crediamo quello che crediamo! Alcuni suggerirebbero che le convinzioni religiose sono insignificanti e devono essere private. Ma quando una religione insegna che Dio odia quelli che non credono "cos? e cos?", o quando una religione cerca di rendere criminali quelli che credono in modo diverso, legiferando in base alla propria dottrina, in direzione della guerra civile, noi umani dobbiamo rivendicare un cambiamento drammatico. E' tempo per il dibattito nelle corti della legge, se necessario, utilizzando le leggi dell'evidenza, della ragione e della logica riguardo i principi e i valori della religione. Chiamiamo a testimoniare Luigi Cascioli!
Secondo un articolo pubblicato il 4 gennaio dalla Reuters, ad una corte italiana ? stato chiesto di determinare se la Chiesa cattolica Romana stia violando la legge. La prima imputazione ? Abuso di Credulit? Popolare, il cui scopo ? proteggere la gente dall'essere truffata e ingannata. La seconda imputazione ? Sostituzione di Persona (*).
Il processo vede due uomini anziani, dalla stessa citt? italiana, che sono andati allo stesso seminario durante la loro giovinezza, uno contro l'altro. Il querelante, Luigi Cascioli, dopo anni di studi indipendenti ? diventato scettico nei confronti delle religioni e, anzi, ateo. L'imputato Enrico Righi ? un prete cattolico di Roma e giornalista per un giornale cattolico locale, ma per estensione il processo include l'intera Chiesa Cattolica Romana.
Cascioli accusa la Chiesa Cattolica Romana di violare il codice penale italiano. Le accuse sono che: 1) La Chiesa ha inventato Ges? Cristo in base alla testimonianza di Giovanni di Gamala, un ebreo del 1? secolo che combatt? contro l'esercito romano; 2) Righi e la Chiesa sono "portatori di oscurantismo e regressione"; 3) Il racconto su Ges? di Nazareth ? concepito di proposito per truffare la gente; e 4) L'affermazione del Papa di rappresentare Ges? Cristo ? "Sostituzione di Persona".
Righi afferma che ci sono prove considerevoli per sostenere la credibilit? del Ges? storico, inclusi i testi storici.
Cascioli afferma che il suo libro, La favola di Cristo, prova che Ges? non ? mai esistito come figura storica. Ammette che le probabilit? sono contro di lui, specialmente nell'Italia della Roma Cattolica. Scherza, "Ci vorr? un miracolo per vincere".
Le tipica risposta cristiana a questo processo ? che le accuse di Cascioli siano ridicole! Come potrebbe una religione di circa 2.000 anni fa con milioni di credenti essere falsa? Per?, i Cristiani fanno la stessa accusa riguardo la religione Indu, che ha pi? di 2.500 anni ed ha molti pi? credenti che il Cristianesimo. Inoltre, la superficiale obiezione cristiana non ha peso e, semmai, conferisce peso all'accusa di Cascioli. N? l'et? n? il numero di aderenti rende vera una religione.
Il modo in cui Cascioli prover? che Ges? non ? esistito sar? una sfida poich? n? lui n? alcun altro di sua conoscenza era in Palestina 2.000 anni fa. Nondimeno, Cascioli avanzer? delle argomentazioni provocanti molto ben pensate che sono ignote alla maggior parte dei Cristiani. Nel sito web del libro The Jesus Puzzle di Earl Doherty si trova una discussione approfondita e consistente su questi temi.
1) Le epistole di Paolo (scritte tra il 55 e il 60 DC) furono i primi scritti su Ges?. Sorprendentemente, Paolo non fa praticamente menzione della biografia di Ges?: l'immacolata concezione, dove era nato, i suoi genitori, i suoi insegnamenti, i suoi miracoli, le sue guarigioni, le sue liberazioni dal demonio, il suo processo, o il Calvario. Questo suggerisce che il Ges? di Paolo era un salvatore dei Cristiani Gnostici, un Ges? spirituale del reame paradisiaco che non ha mai fisicamente vissuto su questa terra proprio come i gli dei salvatori dell'Egitto, della Grecia, e della citt? natia di Paolo, Tarso, che adorava Mitra, un mitico dio salvatore dei Romani.
2) i Vangeli (scritti tra il 70 e il 100 DC) hanno aggiunto un po' di sostanza al Ges? spirituale. L'imperatore romano Costantino richiese che un vero Ges? trasferisse la sua autorit? all'autorit? della Chiesa romana. Il Ges? dei Vangeli si ? evoluto da pi? di 50 vangeli scritti. Quattro sono stati scelti all'inizio del 4? secolo. Quello di Marco, il primo, ? molto breve e non fa riferimento alla risurrezione. Matteo e Luca hanno copiato Marco, ma hanno fatto delle aggiunte che si contraddicono l'una con l'altra, come la genealogia di Ges? e il racconto della risurrezione. Giovanni, fortemente anti-semita, descrive un Ges? virtualmente ignoto ai vangeli precedenti. I Vangeli, sebbene scritti come testimonianze, sono nel migliore dei casi leggende passate di bocca in bocca. I loro autori sono ignoti. Non ? stato prima del 367 DC (tre secoli dopo Paolo) che si ? formato un registro cristiano dei 27 libri che compongono il Nuovo Testamento.
3) Considerando tutti i miracolosi eventi riguardanti Ges? che sono seguiti alla crocifissione, l'eclissi, il terremoto, la resurrezione dei santi ebrei morti, la risurrezione di Ges?, l'apparizione di Ges? ai credenti, l'ascensione di Ges? al paradiso, Ges? dovrebbe aver acquisito lo status di celebrit?, come rivendicano i Vangeli. Eppure, non si trova una singola menzione di un Ges? o di un messia ebraico negli scritti rimasti di trenta o pi? storici, teologi, filosofi, drammaturghi greci, ebrei e romani.
4) Pi? significativo ancora, Filone di Alessandra (30 AC - 50 DC), un teologo ebreo ellenizzato, fu un contemporaneo del presunto periodo di vita di Ges?. Filone scrisse ampiamente sull'atteso messia ebraico. Ha descritto il Messia come il Logos (Giovanni 1), Filone pensava che Dio fosse una trinit?, e che i Gentili credenti sarebbero andati in paradiso, mentre gli ebrei infedeli sarebbero andati all'inferno. Lo spazio non permette tutti i sorprendenti paralleli tra Filone e il vangelo di Giovanni scritto generazioni dopo. Per di pi?, Filone, che conosceva intimamente Gerusalemme, non ha menzionato neppure una volta un Ges? di Nazareth o l'apparizione del Messia. Il suo silenzio ? assordante!
5) Giusto di Tiberio, un altro scrittore del 1? secolo che visse in Palestina non fa menzione di alcun Ges?.
6) 'Le antichit? giudaiche' di Giuseppe, scritte nel 93 DC, contengono una presunta "testimonianza di Ges?" che gli apologisti presentano disperatamente come una prova di Ges?. Quello a cui non rispondono gli apologisti cristiani ? perch? subito dopo questa testimonianza Giuseppe avrebbe scritto, "Circa nello stesso periodo un'altra triste calamit? mando gli ebrei in scompiglio". La ragione per questa dichiarazione ? che, precedendo la testimonianza di Ges?, Giuseppe aveva scritto sui Romani che uccidevano gli ebrei. La testimonianza di Ges? ? fraudolentemente inserita fuori contesto molti anni dopo rispetto a quando scrisse Giuseppe. Il fatto che nessun padre fondatore nel 4? secolo si sia riferito a questa presunta testimonianza di Ges? conferma che Giuseppe non lo ha mai scritto nell'originale de 'Le antichit? giudaiche'.
7) Il riferimento di Tacito ha la stessa debolezza. Nonostante apparentemente scritto nel 115 DC, nessun padre della chiesa o storico si ? mai riferito a questo presunto riferimento a Pilato e alla crocifissione di Ges? fino al 15? secolo. Di nuovo, un'altra inserzione fraudolenta.
Luigi Casc?oli dichiarer? che la verit? ? questa: il Cristianesimo non ha pi? prove obiettive che confermano la storicit? dell'esistenza di Ges? di quante ne avessero i Greci per Zeus, gli Egiziani per Horus o gli Ind? per Vishnu. Per quelli che vogliono credere nella forma romanizzata della cristianit? cos? come modificata, ri-modificata, e ri-modificata un'infinit? i volte a partire dai manoscritti greci di cui non abbiamo copia, una citazione da Eusebio, il primo studioso del cristianesimo di Costantino, ? la pi? illuminante: "a volte sar? necessario usare la falsit? come rimedio a beneficio di quelli che hanno bisogno di un tale trattamento (La preparazione del vangelo, volume 2, pagina 619). Eusebio ? considerato il padre della storia della Chiesa.
Bravo, fratello Luigi, hai l'audacia di sfidare il pensiero dell'umanit?. Rifiutiamo l'autoritario dettato di Agostino: "Non ? permesso dire o anche solo pensare che uno qualunque degli evangelisti possa aver mentito... dobbiamo credere che le dichiarazioni contraddittorie siano anzi in accordo, anche se non vediamo come possano essere vere". Possano gli sforzi di Luigi Cascioli sfidare gli uomini e le donne a considerare le radici di tutte le religioni e il loro impatto sull'umanit? nel bene e nel male, specialmente se non basate su credibili prove storiche. Per dirla con la battuta di spirito di Luigi, "Ci vorr? un miracolo". Pensate che interverr? Maria?
Lee Salisbury ? un ex predicatore evangelico, fondatore del Critical Thinking Club della Minnesota, e scrive per Axis of Logic e Dissident Voice.
Nota del traduttore:
(*) Abuso di Credulit? Popolare e Sostituzione di persona sono in italiano nel testo originale.
Traduzione a cura di Carlo Martini per www.radioforpeace.info
Luigi Cascioli, la favola di Cristo
Egregio Signor Cascioli, chi le scrive ? G. C.
Ho letto con estremo interesse il suo libro, e devo dire che basterebbero poche parole per convincersi della inconfutabilita' della non esistenza di un certo ges? di nazaret, cos? come non e' necessario mangiarsi tutto il melone per sapere se quel frutto sia buono o cattivo, ma basta un assaggio. Lei ha proposto un argomento esclusivamente da un punto di vista storico, e a quanto pare il cristianesimo f? acqua da tutte le parti. Tappano un buco e se ne scopre un altro. Ora siccome questa favola non ? una semplice favola da poter dare il diritto di credere a chi vuol credere, e di non credere a chi non vuol credere, ma ? una storia di vittime, che nel nome e segno della croce solo per l'evangelizzazione del sud america in seguito alle scoperte di Cristoforo Colombo, furono sterminate oltre 50.000.000 di persone e poi non si contano le "streghe", gli eretici quali Bruno Giordano" ed tanti altri che oggi non hanno piu' voce e non possono piu' parlare, e che Lei invece pu? farlo per loro, perci? io spero che non si scoraggi ma continui a dare voce a tutta questa gente vittima del cristianesimo. Io credo che tuo- mio-nostro ? il compito di non spegnere quel grido di tutta quella gente, dando noi oggi a loro la nostra voce, riuscendo a sentire nel profondo del nostro cuore l'offesa fatta a loro come fatta a noi stessi. Nessuna ribellione e' possibile di fronte al male quando siamo noi a subirlo, e non ? vera ribellione; chi non si sdegna, chi non si ribella al male quando questo si abbatte sulla propria pelle? La ribellione quella vera nasce da gente ancora libera, come Te signor Cascioli, come me. Cosa pu? fare un pesce in un acquario? Un leone chiuso in una gabbia cosa pu? fare ? Perci? sono dell'idea che non bisogna aspettare di essere toccati dal male per poi gridare, ma occorre gridare ancor prima quando questo lo vediamo abbattersi sugli altri. Detto ci ? vorrei concludere dicendo che non solo la storia ? testimone contro il cristianesimo, ma cade anche il suo valore teologico, perch? nessuna vittima innocente offerta pu? cancellare una colpa, anzi l'aggrava. E morire per il peccato del mondo significa che il male compiuto contro gente innocente, per questo stesso male riflettendo su Dio, Egli ne muore. Ed ? per questo che Dio non lo vedo morto su di una croce come un ladrone in mezzo a due ladroni. Quando il male ricade sulla nostra stessa pelle, anch'e' che fosse Dio, la mia morte non avrebbe pi? valore e n? senso e n? utilit? di tanti e tanti altri morti in simili circostanze e fattori. Se poi per mezzo di riflessioni e discorsi del tutto soggettivi si vuole caricare di sensi e virt? e valori una morte che oggettivamente ? comune e tante altri, e con stesse cause e circostanze (penso ai tanti condannati a morte dai romani, e quanti ne crocefissero? ), ebbene con questo linguaggio si possono benissimo trasformare sconfitte in vittorie, e vergogne in virt?. All'epoca quanti millantati cristi c'erano e che hanno tutti fatto una brutta fine? Si sono dimostrati dei fallimenti e il nazoreo rientra appieno in tutti questi cristi falliti. Si vuole trasformare acqua in vino e pane azzimo in Dio stesso e trasformare il loro fallimento in una grande e trionfale vittoria, la loro. Un Dio questo impastato dalle mani di un uomo con una manciata di farina. Ora non solo la storia ma la stessa teologia cade nel pi? totale irrazionalismo che loro chiamano "follia di Dio"quando trattasi di irrazionalit? sostenuta soltanto da argomentazioni teologiche soggettive, prive di ogni oggettivit? e mistero della fede quando trattasi di incomprensibilit?. Voglio insistere sull'aspetto teologico e non solo su quello storico ed ora ditemi voi che se si caricano di significati particolari una morte di un solo uomo, attribuendogli valori espiatori, ? certo che non basteranno 1000 fallimenti per confutarli, in quanto sarebbero trasformate in 1000 vittorie. Ma nella storia non ce' mai stato un Cristo, la storia ci parla di Napoleone, di Giulio Cesare, di Leonardo da Vinci, di Hitler, di Mussolini, ma non ci parla di un Cristo. Non ce' mai stato un Cristo nella storia, non 2000 anni ma un giorno solo dopo Cristo non c? mai stato, non ce' mai stato se non dentro un libro di una favola. Ora il compito di Pilato fu quello di catturare e crocefiggere il capo di una banda di briganti, che i falsari hanno trasformato in un pacifico messia, ma il compito dello storico ? quello di ricatturarlo e distruggerne il mito, perch? non ? sufficiente e non ? bastata la condanna di pilato con tanto di iscrizione sulla testa di costui che riportava il suo capo d'accusa (RE DEI GIUDEI), una motivazione al quanto politica, altro che figlio di Dio, ma occorre riacci uffarlo di nuovo, ma questa volta non dai soldati romani, ma dagli storici al fine di cancellarne il mito. E su questo Lei ha gi? vinto.
Ho letto con estremo interesse il suo libro, e devo dire che basterebbero poche parole per convincersi della inconfutabilita' della non esistenza di un certo ges? di nazaret, cos? come non e' necessario mangiarsi tutto il melone per sapere se quel frutto sia buono o cattivo, ma basta un assaggio. Lei ha proposto un argomento esclusivamente da un punto di vista storico, e a quanto pare il cristianesimo f? acqua da tutte le parti. Tappano un buco e se ne scopre un altro. Ora siccome questa favola non ? una semplice favola da poter dare il diritto di credere a chi vuol credere, e di non credere a chi non vuol credere, ma ? una storia di vittime, che nel nome e segno della croce solo per l'evangelizzazione del sud america in seguito alle scoperte di Cristoforo Colombo, furono sterminate oltre 50.000.000 di persone e poi non si contano le "streghe", gli eretici quali Bruno Giordano" ed tanti altri che oggi non hanno piu' voce e non possono piu' parlare, e che Lei invece pu? farlo per loro, perci? io spero che non si scoraggi ma continui a dare voce a tutta questa gente vittima del cristianesimo. Io credo che tuo- mio-nostro ? il compito di non spegnere quel grido di tutta quella gente, dando noi oggi a loro la nostra voce, riuscendo a sentire nel profondo del nostro cuore l'offesa fatta a loro come fatta a noi stessi. Nessuna ribellione e' possibile di fronte al male quando siamo noi a subirlo, e non ? vera ribellione; chi non si sdegna, chi non si ribella al male quando questo si abbatte sulla propria pelle? La ribellione quella vera nasce da gente ancora libera, come Te signor Cascioli, come me. Cosa pu? fare un pesce in un acquario? Un leone chiuso in una gabbia cosa pu? fare ? Perci? sono dell'idea che non bisogna aspettare di essere toccati dal male per poi gridare, ma occorre gridare ancor prima quando questo lo vediamo abbattersi sugli altri. Detto ci ? vorrei concludere dicendo che non solo la storia ? testimone contro il cristianesimo, ma cade anche il suo valore teologico, perch? nessuna vittima innocente offerta pu? cancellare una colpa, anzi l'aggrava. E morire per il peccato del mondo significa che il male compiuto contro gente innocente, per questo stesso male riflettendo su Dio, Egli ne muore. Ed ? per questo che Dio non lo vedo morto su di una croce come un ladrone in mezzo a due ladroni. Quando il male ricade sulla nostra stessa pelle, anch'e' che fosse Dio, la mia morte non avrebbe pi? valore e n? senso e n? utilit? di tanti e tanti altri morti in simili circostanze e fattori. Se poi per mezzo di riflessioni e discorsi del tutto soggettivi si vuole caricare di sensi e virt? e valori una morte che oggettivamente ? comune e tante altri, e con stesse cause e circostanze (penso ai tanti condannati a morte dai romani, e quanti ne crocefissero? ), ebbene con questo linguaggio si possono benissimo trasformare sconfitte in vittorie, e vergogne in virt?. All'epoca quanti millantati cristi c'erano e che hanno tutti fatto una brutta fine? Si sono dimostrati dei fallimenti e il nazoreo rientra appieno in tutti questi cristi falliti. Si vuole trasformare acqua in vino e pane azzimo in Dio stesso e trasformare il loro fallimento in una grande e trionfale vittoria, la loro. Un Dio questo impastato dalle mani di un uomo con una manciata di farina. Ora non solo la storia ma la stessa teologia cade nel pi? totale irrazionalismo che loro chiamano "follia di Dio"quando trattasi di irrazionalit? sostenuta soltanto da argomentazioni teologiche soggettive, prive di ogni oggettivit? e mistero della fede quando trattasi di incomprensibilit?. Voglio insistere sull'aspetto teologico e non solo su quello storico ed ora ditemi voi che se si caricano di significati particolari una morte di un solo uomo, attribuendogli valori espiatori, ? certo che non basteranno 1000 fallimenti per confutarli, in quanto sarebbero trasformate in 1000 vittorie. Ma nella storia non ce' mai stato un Cristo, la storia ci parla di Napoleone, di Giulio Cesare, di Leonardo da Vinci, di Hitler, di Mussolini, ma non ci parla di un Cristo. Non ce' mai stato un Cristo nella storia, non 2000 anni ma un giorno solo dopo Cristo non c? mai stato, non ce' mai stato se non dentro un libro di una favola. Ora il compito di Pilato fu quello di catturare e crocefiggere il capo di una banda di briganti, che i falsari hanno trasformato in un pacifico messia, ma il compito dello storico ? quello di ricatturarlo e distruggerne il mito, perch? non ? sufficiente e non ? bastata la condanna di pilato con tanto di iscrizione sulla testa di costui che riportava il suo capo d'accusa (RE DEI GIUDEI), una motivazione al quanto politica, altro che figlio di Dio, ma occorre riacci uffarlo di nuovo, ma questa volta non dai soldati romani, ma dagli storici al fine di cancellarne il mito. E su questo Lei ha gi? vinto.
Luigi Cascioli, la favola di Cristo
Meditazione per la sera del Venrd? santo.
>.
Pace e bene ai fratelli e tanti HATU'alle sorelle!
Luigi Cascioli.
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Pace e bene ai fratelli e tanti HATU'alle sorelle!
Luigi Cascioli.
Luigi Cascioli, la favola di Cristo
Lettera di un supportatore
Egregio Signor Cascioli, chi le scrive ? G. C.
Ho letto con estremo interesse il suo libro, e devo dire che basterebbero poche parole per convincersi della inconfutabilita' della non esistenza di un certo ges? di nazaret, cos? come non e' necessario mangiarsi tutto il melone per sapere se quel frutto sia buono o cattivo, ma basta un assaggio. Lei ha proposto un argomento esclusivamente da un punto di vista storico, e a quanto pare il cristianesimo f? acqua da tutte le parti. Tappano un buco e se ne scopre un altro. Ora siccome questa favola non ? una semplice favola da poter dare il diritto di credere a chi vuol credere, e di non credere a chi non vuol credere, ma ? una storia di vittime, che nel nome e segno della croce solo per l'evangelizzazione del sud america in seguito alle scoperte di Cristoforo Colombo, furono sterminate oltre 50.000.000 di persone e poi non si contano le "streghe", gli eretici quali Bruno Giordano" ed tanti altri che oggi non hanno piu' voce e non possono piu' parlare, e che Lei invece pu? farlo per loro, perci? io spero che non si scoraggi ma continui a dare voce a tutta questa gente vittima del cristianesimo. Io credo che tuo- mio-nostro ? il compito di non spegnere quel grido di tutta quella gente, dando noi oggi a loro la nostra voce, riuscendo a sentire nel profondo del nostro cuore l'offesa fatta a loro come fatta a noi stessi. Nessuna ribellione e' possibile di fronte al male quando siamo noi a subirlo, e non ? vera ribellione; chi non si sdegna, chi non si ribella al male quando questo si abbatte sulla propria pelle? La ribellione quella vera nasce da gente ancora libera, come Te signor Cascioli, come me. Cosa pu? fare un pesce in un acquario? Un leone chiuso in una gabbia cosa pu? fare ? Perci? sono dell'idea che non bisogna aspettare di essere toccati dal male per poi gridare, ma occorre gridare ancor prima quando questo lo vediamo abbattersi sugli altri. Detto ci ? vorrei concludere dicendo che non solo la storia ? testimone contro il cristianesimo, ma cade anche il suo valore teologico, perch? nessuna vittima innocente offerta pu? cancellare una colpa, anzi l'aggrava. E morire per il peccato del mondo significa che il male compiuto contro gente innocente, per questo stesso male riflettendo su Dio, Egli ne muore. Ed ? per questo che Dio non lo vedo morto su di una croce come un ladrone in mezzo a due ladroni. Quando il male ricade sulla nostra stessa pelle, anch'e' che fosse Dio, la mia morte non avrebbe pi? valore e n? senso e n? utilit? di tanti e tanti altri morti in simili circostanze e fattori. Se poi per mezzo di riflessioni e discorsi del tutto soggettivi si vuole caricare di sensi e virt? e valori una morte che oggettivamente ? comune e tante altri, e con stesse cause e circostanze (penso ai tanti condannati a morte dai romani, e quanti ne crocefissero? ), ebbene con questo linguaggio si possono benissimo trasformare sconfitte in vittorie, e vergogne in virt?. All'epoca quanti millantati cristi c'erano e che hanno tutti fatto una brutta fine? Si sono dimostrati dei fallimenti e il nazoreo rientra appieno in tutti questi cristi falliti. Si vuole trasformare acqua in vino e pane azzimo in Dio stesso e trasformare il loro fallimento in una grande e trionfale vittoria, la loro. Un Dio questo impastato dalle mani di un uomo con una manciata di farina. Ora non solo la storia ma la stessa teologia cade nel pi? totale irrazionalismo che loro chiamano "follia di Dio"quando trattasi di irrazionalit? sostenuta soltanto da argomentazioni teologiche soggettive, prive di ogni oggettivit? e mistero della fede quando trattasi di incomprensibilit?. Voglio insistere sull'aspetto teologico e non solo su quello storico ed ora ditemi voi che se si caricano di significati particolari una morte di un solo uomo, attribuendogli valori espiatori, ? certo che non basteranno 1000 fallimenti per confutarli, in quanto sarebbero trasformate in 1000 vittorie. Ma nella storia non ce' mai stato un Cristo, la storia ci parla di Napoleone, di Giulio Cesare, di Leonardo da Vinci, di Hitler, di Mussolini, ma non ci parla di un Cristo. Non ce' mai stato un Cristo nella storia, non 2000 anni ma un giorno solo dopo Cristo non c? mai stato, non ce' mai stato se non dentro un libro di una favola. Ora il compito di Pilato fu quello di catturare e crocefiggere il capo di una banda di briganti, che i falsari hanno trasformato in un pacifico messia, ma il compito dello storico ? quello di ricatturarlo e distruggerne il mito, perch? non ? sufficiente e non ? bastata la condanna di pilato con tanto di iscrizione sulla testa di costui che riportava il suo capo d'accusa (RE DEI GIUDEI), una motivazione al quanto politica, altro che figlio di Dio, ma occorre riacci uffarlo di nuovo, ma questa volta non dai soldati romani, ma dagli storici al fine di cancellarne il mito. E su questo Lei ha gi? vinto!
Cordiali saluti.
G.C.
Egregio Signor Cascioli, chi le scrive ? G. C.
Ho letto con estremo interesse il suo libro, e devo dire che basterebbero poche parole per convincersi della inconfutabilita' della non esistenza di un certo ges? di nazaret, cos? come non e' necessario mangiarsi tutto il melone per sapere se quel frutto sia buono o cattivo, ma basta un assaggio. Lei ha proposto un argomento esclusivamente da un punto di vista storico, e a quanto pare il cristianesimo f? acqua da tutte le parti. Tappano un buco e se ne scopre un altro. Ora siccome questa favola non ? una semplice favola da poter dare il diritto di credere a chi vuol credere, e di non credere a chi non vuol credere, ma ? una storia di vittime, che nel nome e segno della croce solo per l'evangelizzazione del sud america in seguito alle scoperte di Cristoforo Colombo, furono sterminate oltre 50.000.000 di persone e poi non si contano le "streghe", gli eretici quali Bruno Giordano" ed tanti altri che oggi non hanno piu' voce e non possono piu' parlare, e che Lei invece pu? farlo per loro, perci? io spero che non si scoraggi ma continui a dare voce a tutta questa gente vittima del cristianesimo. Io credo che tuo- mio-nostro ? il compito di non spegnere quel grido di tutta quella gente, dando noi oggi a loro la nostra voce, riuscendo a sentire nel profondo del nostro cuore l'offesa fatta a loro come fatta a noi stessi. Nessuna ribellione e' possibile di fronte al male quando siamo noi a subirlo, e non ? vera ribellione; chi non si sdegna, chi non si ribella al male quando questo si abbatte sulla propria pelle? La ribellione quella vera nasce da gente ancora libera, come Te signor Cascioli, come me. Cosa pu? fare un pesce in un acquario? Un leone chiuso in una gabbia cosa pu? fare ? Perci? sono dell'idea che non bisogna aspettare di essere toccati dal male per poi gridare, ma occorre gridare ancor prima quando questo lo vediamo abbattersi sugli altri. Detto ci ? vorrei concludere dicendo che non solo la storia ? testimone contro il cristianesimo, ma cade anche il suo valore teologico, perch? nessuna vittima innocente offerta pu? cancellare una colpa, anzi l'aggrava. E morire per il peccato del mondo significa che il male compiuto contro gente innocente, per questo stesso male riflettendo su Dio, Egli ne muore. Ed ? per questo che Dio non lo vedo morto su di una croce come un ladrone in mezzo a due ladroni. Quando il male ricade sulla nostra stessa pelle, anch'e' che fosse Dio, la mia morte non avrebbe pi? valore e n? senso e n? utilit? di tanti e tanti altri morti in simili circostanze e fattori. Se poi per mezzo di riflessioni e discorsi del tutto soggettivi si vuole caricare di sensi e virt? e valori una morte che oggettivamente ? comune e tante altri, e con stesse cause e circostanze (penso ai tanti condannati a morte dai romani, e quanti ne crocefissero? ), ebbene con questo linguaggio si possono benissimo trasformare sconfitte in vittorie, e vergogne in virt?. All'epoca quanti millantati cristi c'erano e che hanno tutti fatto una brutta fine? Si sono dimostrati dei fallimenti e il nazoreo rientra appieno in tutti questi cristi falliti. Si vuole trasformare acqua in vino e pane azzimo in Dio stesso e trasformare il loro fallimento in una grande e trionfale vittoria, la loro. Un Dio questo impastato dalle mani di un uomo con una manciata di farina. Ora non solo la storia ma la stessa teologia cade nel pi? totale irrazionalismo che loro chiamano "follia di Dio"quando trattasi di irrazionalit? sostenuta soltanto da argomentazioni teologiche soggettive, prive di ogni oggettivit? e mistero della fede quando trattasi di incomprensibilit?. Voglio insistere sull'aspetto teologico e non solo su quello storico ed ora ditemi voi che se si caricano di significati particolari una morte di un solo uomo, attribuendogli valori espiatori, ? certo che non basteranno 1000 fallimenti per confutarli, in quanto sarebbero trasformate in 1000 vittorie. Ma nella storia non ce' mai stato un Cristo, la storia ci parla di Napoleone, di Giulio Cesare, di Leonardo da Vinci, di Hitler, di Mussolini, ma non ci parla di un Cristo. Non ce' mai stato un Cristo nella storia, non 2000 anni ma un giorno solo dopo Cristo non c? mai stato, non ce' mai stato se non dentro un libro di una favola. Ora il compito di Pilato fu quello di catturare e crocefiggere il capo di una banda di briganti, che i falsari hanno trasformato in un pacifico messia, ma il compito dello storico ? quello di ricatturarlo e distruggerne il mito, perch? non ? sufficiente e non ? bastata la condanna di pilato con tanto di iscrizione sulla testa di costui che riportava il suo capo d'accusa (RE DEI GIUDEI), una motivazione al quanto politica, altro che figlio di Dio, ma occorre riacci uffarlo di nuovo, ma questa volta non dai soldati romani, ma dagli storici al fine di cancellarne il mito. E su questo Lei ha gi? vinto!
Cordiali saluti.
G.C.
Luigi Cascioli, la favola di Cristo
"IL VANGELO DI GIUDA" secondo il Dott. Gianfranco Tranfo.
Rinvenuto nel 1978 nel deserto egiziano, tenuto nascosto e tradotto solo negli ultimi cinque anni, ? emerso all'attenzione degli studiosi e alla ribalta delle cronache solo da qualche mese, il vangelo detto di Giuda ha scatenato nel mondo un dibattito di proporzioni cos? vaste da coinvolgere addirittura il "trono di Pietro" che tuonando respinge a viva forza la palese riabilitazione del "grande traditore" continuando a sostenere con forza, in linea con le scritture canoniche neotestamentarie, l'infamit? del personaggio, del valore simbolico e storico del suo gesto (considerando l'assurda valenza storica che ancora oggi viene riconosciuta alle frammentarie e contraddittorie narrazioni neotestamentarie).
In realt? la grande diatriba che in questi mesi trova una cos? vasta eco nei mass media di tutto il mondo, osservata dal nostro punti di vista, appare come una gigantesca tavola rotonda sul sesso degli angeli o sulle colpe che avrebbe avuto Eva nel mangiare la mela.
Infatti, molte sono le domande che, quantomeno lo storico laico ed intelligente, dovrebbe porsi prima di cimentarsi in discussioni sull'opportunit? o meno di proporre una nuova chiave di lettura dell'odioso gesto del tanto deplorato personaggio (che avrebbe agito non per interesse personale ma per ordine dello stesso Ges?).
In tempi non sospetti, cio? ben prima che emergessero dal nulla le "esplosive" evidenze dello scritto in questione, lo storico L. Cascioli, con l'opera "la favola di Cristo", ebbe l'intelligenza e il coraggio di denunciare la gigantesca inconsistenza e l'assoluta inattendibilit? delle narrazioni neotestamentarie e della stessa storicit? della figura di Cristo cos? come da esse si vuole che emerga.
A quanto pare Cascioli, nell'opera suddetta, non ebbe bisogno del vangelo di Giuda per notare che lo stesso tradendo avrebbe reso possibile l'adempimento del disegno divino (e che quindi l'odio millennario delle chiese cristiane e dei suoi fedeli ? fuori luogo e contraddittorio).
Il "neo partito dei riabilitatori", invece, a quanto pare solo ora ricorre a simili ovvie considerazioni...
Cascioli, tuttavia, non intendeva "riabilitare in anteprima" Giuda quanto piuttosto evidenziare l'inconsistenza logica del secolare alone di odio che accompagna il personaggio e con esso formulare seri e fondati dubbi sulla stessa esistenza storica del "grande traditore".
Nel corso della mia ricerca ho spesso citato e condiviso Cascioli ma mai come in questo caso sono fermamente convinto della validit? del suo punto di vista!
Gli scritti neotestamentari nella loro interezza denunciano il costante sforzo dei loro redattori di dimostrare che la nascita, la vita, le opere e la morte del Messia derivano dal sorprendente avveramento di profezie veterotestamentarie.
Per questo motivo tutti gli eventi narrati vengono farciti (a volte in maniera forzata e ridicola) con parole, frasi ed episodi di biblica memoria.
Lo stesso Giuda, il suo tradimento (o adempimento di un ordine come ora qualcuno vuole), il compenso ricevuto e molte altre circostanze riferite all'episodio in questione, non sono altro che evidenti scopiazzature di profezie bibliche e adattamento delle stesse a storia reale.
E' attraverso questa lente che notiamo come il pane intinto nel piatto di Ges? riprende il passo di un salmo: Vangelo: "... sar? colui che intinge il pane con me nel piatto..."; Bibbia (slm. 41/10): "Mi fu avversario anche colui in cui confidavo, colui che mangiava il mio pane...".
Nello stesso senso il "bacio": Bibbia (libro dei proverbi): "Non mi sono potuto nascondere all'insulto perch? mi fu recato dal mio amico e confidente - fallaci sono i baci di un nemico..." Vangelo: E subito si avvicin? a Ges? e disse "salve Rabbi" e lo baci?. E Ges? gli disse "Amico, per questo sei qui?" ".
Ma dove la "scopiazzatura" dei falsari neotestamentari si supera ? in Matteo (27, 9). Mi riferisco all'episodio della restituzione dei trenta denari ai sacerdoti che viene esplicitamente considerato quale avvenimento di un passo biblico di Zaccaria XI, 13 (che Matteo erroneamente ha attribuito a Geremia).
Evidentemente, come osservato da Cascioli, il falsario, di estrazione pagana e a digiuno di termini ebraici e biblici, ? cos? preso dall'intento di far combaciare l'episodio in questione con la citata profezia che con i trenta denari restituiti da Giuda ai sacerdoti, fa acquistare da questi un campo chiamato "Vasaio" destinato alla sepoltura degli stranieri.
In realt? Zaccaria narr? del cattivo affare concluso da un pastore che, dopo aver venduto per trenta denari un gregge di pecore, si rec? dal padrone per domandargli come utilizzare tale somma. Il padrone, contrariato per l'irrisorio ricavato, gli disse di buttare i denari nel vasaio, cio? nel recipiente destinato alle elemosine, collocato all'entrata del tempio.
Povero Giuda, l'unico apostolo che ? possibile chiamare "porco" senza macchiarsi di bestemmia (almeno fino alla improbabile riabilitazione...)!
Sappiamo bene che l'intera favola evangelica trae spunto dalle vicende storiche legate all'erede davidico primogenito del terribile Giuda di Gamala.
Alla luce di tutto quanto sopra, cosa rispondere ai tanti lettori di Yeshua.it che chiedono alla nostra ricerca di pronunciarsi in merito al ritrovamento del vangelo di Giuda?
Il sito non si schiera n? per l'ergastolo infernale di dantesca memoria, n? per la riabilitazione del "traditore": non si pu? condannare o assolvere chi non ? mai esistito!
Forse il Rex Iudeorum fu realmente tradito da un suo discepolo nell'intricatissima macchinazione orchestrata dagli zeloti con la complicit? di personaggi importanti e insospettabili del tempio e dell'ambiente filoromano, o magari chiese al discepolo di indicare ai Romani una persona diversa da fare arrestare e crocifiggere al suo posto. Ovviamente, per?, tutto ci? ha ben poco a che fare con il mito di Ges? di Nazaret e con tutti gli accadimenti fiabeschi concernenti la sua denuncia, l'arresto, il processo e la condanna ricevuta.
Nella favola evangelica perfino il nome del traditore, giudaico per eccellenza, risponde ad un'esigenza precisa: forzare l'ago della bilancia sulle responsabilit? del popolo ebraico e fomentare l'odio verso di esso.
Come considerare, dunque, il racconto che emerge dai malconci rotoli rinvenuti?
Come la favola "di risposta" tardo gnostica da opporre alla pericolosa e dilagante affermazione della "favola" di ispirazione "greco/romana" che da l? a breve avrebbe ufficialmente ricevuto da Costantino "scettro e corona" per governare la coscienza degli uomini nei millenni a venire.
Il manoscritto in lingua copta risale, infatti, al III- IV secolo, ma sarebbe una copia (quanto fedele?) di un antico scritto considerato come eretico gi? da S. Ireneo (II secolo).
Con questo nessuno vuole fare "di tutta l'erba un fascio" bollando come inattendibile l'intera mole degli scritti gnostici.
Anche tra le variegate correnti gnostiche (tutte bollate come eretiche dalla chiesa di Roma) bisogna saper distinguere quelle pi? genuine da quelle (in genere tarde) che lo sono meno.
Sotto il comune denominatore del disprezzo per la materia e quindi per la carne frutto della perversa invenzione di una deit? minore e della conseguente immaterialit? della rivelazione messianica, si nascondono diverse scuole e quindi svariati orientamenti e diverse interpretazioni dell'avvento messianico.
Le correnti che hanno avuto vita (comunque difficile) in epoca tarda (fine secondo, inizio terzo secolo), avendo perso la memoria storico/testimoniale dei grandi fatti del primo secolo e dovendo controbattere alla crescente affermazione della chiesa... ufficiosa e ormai quasi ufficiale, devono aver trovato naturale basarsi sulla presunta storicit? delle tradizioni orali o dei primi scritti neotestamentari fatti propri da Roma e ricorrere alla "parodia" o "fare il verso" agli stessi dicendo cos? "la propria".
Le persone intelligenti e gli studiosi seri e scrupolosi non attendono sorpresa alcuna dagli esiti della pietosa autopsia condotta sui frammenti erosi di uno scritto tardo gnostico tutt'altro che storicamente attendibile.
Giuda traditore o Giuda santo, la favola resta tale e quale.
Un giorno l'uomo si liberer? dall'ottusa soverchieria di chi gli ha imposto di non guardare alla storia ma al mito spacciato per realt?. Per ora lasciamo discutere i "poveri di spirito" sull'opportunit? o meno di riabilitare il lupo cattivo della favola di Cappuccetto Rosso!
Dott.Gianfranco Tranfo
dal sito http://www.yeshua.it/news/vangelo_di_giuda.htm
Rinvenuto nel 1978 nel deserto egiziano, tenuto nascosto e tradotto solo negli ultimi cinque anni, ? emerso all'attenzione degli studiosi e alla ribalta delle cronache solo da qualche mese, il vangelo detto di Giuda ha scatenato nel mondo un dibattito di proporzioni cos? vaste da coinvolgere addirittura il "trono di Pietro" che tuonando respinge a viva forza la palese riabilitazione del "grande traditore" continuando a sostenere con forza, in linea con le scritture canoniche neotestamentarie, l'infamit? del personaggio, del valore simbolico e storico del suo gesto (considerando l'assurda valenza storica che ancora oggi viene riconosciuta alle frammentarie e contraddittorie narrazioni neotestamentarie).
In realt? la grande diatriba che in questi mesi trova una cos? vasta eco nei mass media di tutto il mondo, osservata dal nostro punti di vista, appare come una gigantesca tavola rotonda sul sesso degli angeli o sulle colpe che avrebbe avuto Eva nel mangiare la mela.
Infatti, molte sono le domande che, quantomeno lo storico laico ed intelligente, dovrebbe porsi prima di cimentarsi in discussioni sull'opportunit? o meno di proporre una nuova chiave di lettura dell'odioso gesto del tanto deplorato personaggio (che avrebbe agito non per interesse personale ma per ordine dello stesso Ges?).
In tempi non sospetti, cio? ben prima che emergessero dal nulla le "esplosive" evidenze dello scritto in questione, lo storico L. Cascioli, con l'opera "la favola di Cristo", ebbe l'intelligenza e il coraggio di denunciare la gigantesca inconsistenza e l'assoluta inattendibilit? delle narrazioni neotestamentarie e della stessa storicit? della figura di Cristo cos? come da esse si vuole che emerga.
A quanto pare Cascioli, nell'opera suddetta, non ebbe bisogno del vangelo di Giuda per notare che lo stesso tradendo avrebbe reso possibile l'adempimento del disegno divino (e che quindi l'odio millennario delle chiese cristiane e dei suoi fedeli ? fuori luogo e contraddittorio).
Il "neo partito dei riabilitatori", invece, a quanto pare solo ora ricorre a simili ovvie considerazioni...
Cascioli, tuttavia, non intendeva "riabilitare in anteprima" Giuda quanto piuttosto evidenziare l'inconsistenza logica del secolare alone di odio che accompagna il personaggio e con esso formulare seri e fondati dubbi sulla stessa esistenza storica del "grande traditore".
Nel corso della mia ricerca ho spesso citato e condiviso Cascioli ma mai come in questo caso sono fermamente convinto della validit? del suo punto di vista!
Gli scritti neotestamentari nella loro interezza denunciano il costante sforzo dei loro redattori di dimostrare che la nascita, la vita, le opere e la morte del Messia derivano dal sorprendente avveramento di profezie veterotestamentarie.
Per questo motivo tutti gli eventi narrati vengono farciti (a volte in maniera forzata e ridicola) con parole, frasi ed episodi di biblica memoria.
Lo stesso Giuda, il suo tradimento (o adempimento di un ordine come ora qualcuno vuole), il compenso ricevuto e molte altre circostanze riferite all'episodio in questione, non sono altro che evidenti scopiazzature di profezie bibliche e adattamento delle stesse a storia reale.
E' attraverso questa lente che notiamo come il pane intinto nel piatto di Ges? riprende il passo di un salmo: Vangelo: "... sar? colui che intinge il pane con me nel piatto..."; Bibbia (slm. 41/10): "Mi fu avversario anche colui in cui confidavo, colui che mangiava il mio pane...".
Nello stesso senso il "bacio": Bibbia (libro dei proverbi): "Non mi sono potuto nascondere all'insulto perch? mi fu recato dal mio amico e confidente - fallaci sono i baci di un nemico..." Vangelo: E subito si avvicin? a Ges? e disse "salve Rabbi" e lo baci?. E Ges? gli disse "Amico, per questo sei qui?" ".
Ma dove la "scopiazzatura" dei falsari neotestamentari si supera ? in Matteo (27, 9). Mi riferisco all'episodio della restituzione dei trenta denari ai sacerdoti che viene esplicitamente considerato quale avvenimento di un passo biblico di Zaccaria XI, 13 (che Matteo erroneamente ha attribuito a Geremia).
Evidentemente, come osservato da Cascioli, il falsario, di estrazione pagana e a digiuno di termini ebraici e biblici, ? cos? preso dall'intento di far combaciare l'episodio in questione con la citata profezia che con i trenta denari restituiti da Giuda ai sacerdoti, fa acquistare da questi un campo chiamato "Vasaio" destinato alla sepoltura degli stranieri.
In realt? Zaccaria narr? del cattivo affare concluso da un pastore che, dopo aver venduto per trenta denari un gregge di pecore, si rec? dal padrone per domandargli come utilizzare tale somma. Il padrone, contrariato per l'irrisorio ricavato, gli disse di buttare i denari nel vasaio, cio? nel recipiente destinato alle elemosine, collocato all'entrata del tempio.
Povero Giuda, l'unico apostolo che ? possibile chiamare "porco" senza macchiarsi di bestemmia (almeno fino alla improbabile riabilitazione...)!
Sappiamo bene che l'intera favola evangelica trae spunto dalle vicende storiche legate all'erede davidico primogenito del terribile Giuda di Gamala.
Alla luce di tutto quanto sopra, cosa rispondere ai tanti lettori di Yeshua.it che chiedono alla nostra ricerca di pronunciarsi in merito al ritrovamento del vangelo di Giuda?
Il sito non si schiera n? per l'ergastolo infernale di dantesca memoria, n? per la riabilitazione del "traditore": non si pu? condannare o assolvere chi non ? mai esistito!
Forse il Rex Iudeorum fu realmente tradito da un suo discepolo nell'intricatissima macchinazione orchestrata dagli zeloti con la complicit? di personaggi importanti e insospettabili del tempio e dell'ambiente filoromano, o magari chiese al discepolo di indicare ai Romani una persona diversa da fare arrestare e crocifiggere al suo posto. Ovviamente, per?, tutto ci? ha ben poco a che fare con il mito di Ges? di Nazaret e con tutti gli accadimenti fiabeschi concernenti la sua denuncia, l'arresto, il processo e la condanna ricevuta.
Nella favola evangelica perfino il nome del traditore, giudaico per eccellenza, risponde ad un'esigenza precisa: forzare l'ago della bilancia sulle responsabilit? del popolo ebraico e fomentare l'odio verso di esso.
Come considerare, dunque, il racconto che emerge dai malconci rotoli rinvenuti?
Come la favola "di risposta" tardo gnostica da opporre alla pericolosa e dilagante affermazione della "favola" di ispirazione "greco/romana" che da l? a breve avrebbe ufficialmente ricevuto da Costantino "scettro e corona" per governare la coscienza degli uomini nei millenni a venire.
Il manoscritto in lingua copta risale, infatti, al III- IV secolo, ma sarebbe una copia (quanto fedele?) di un antico scritto considerato come eretico gi? da S. Ireneo (II secolo).
Con questo nessuno vuole fare "di tutta l'erba un fascio" bollando come inattendibile l'intera mole degli scritti gnostici.
Anche tra le variegate correnti gnostiche (tutte bollate come eretiche dalla chiesa di Roma) bisogna saper distinguere quelle pi? genuine da quelle (in genere tarde) che lo sono meno.
Sotto il comune denominatore del disprezzo per la materia e quindi per la carne frutto della perversa invenzione di una deit? minore e della conseguente immaterialit? della rivelazione messianica, si nascondono diverse scuole e quindi svariati orientamenti e diverse interpretazioni dell'avvento messianico.
Le correnti che hanno avuto vita (comunque difficile) in epoca tarda (fine secondo, inizio terzo secolo), avendo perso la memoria storico/testimoniale dei grandi fatti del primo secolo e dovendo controbattere alla crescente affermazione della chiesa... ufficiosa e ormai quasi ufficiale, devono aver trovato naturale basarsi sulla presunta storicit? delle tradizioni orali o dei primi scritti neotestamentari fatti propri da Roma e ricorrere alla "parodia" o "fare il verso" agli stessi dicendo cos? "la propria".
Le persone intelligenti e gli studiosi seri e scrupolosi non attendono sorpresa alcuna dagli esiti della pietosa autopsia condotta sui frammenti erosi di uno scritto tardo gnostico tutt'altro che storicamente attendibile.
Giuda traditore o Giuda santo, la favola resta tale e quale.
Un giorno l'uomo si liberer? dall'ottusa soverchieria di chi gli ha imposto di non guardare alla storia ma al mito spacciato per realt?. Per ora lasciamo discutere i "poveri di spirito" sull'opportunit? o meno di riabilitare il lupo cattivo della favola di Cappuccetto Rosso!
Dott.Gianfranco Tranfo
dal sito http://www.yeshua.it/news/vangelo_di_giuda.htm