Hermann Hesse
Hermann Hesse
Ciao a tutti!
Inserisco qui un articoletto (solo la biografia, omettendo le poesie scelte) che ho scritto per il portale dell'arte Whipart.
Hermann Hesse nacque il 2 luglio 1877 a Calw in una famiglia di rigorosi missionari pietisti. Trascorse l'infanzia tra la citt? natale e Basilea, manifestando sin da allora un temperamento irrequieto, ma anche un'intelligenza vivace. Frequent? il ginnasio a Calw e poi la scuola umanistica a G?ppingen; sostenuto l'esame di stato intraprese un corso di studi teologici presso il seminario di Maulbronn per diventare pastore o professore, ma fugg? appena sette mesi dopo, nel marzo del 1892.
Fu una fuga da una situazione di crisi che il giovane Hesse non riusciva a risolvere: aveva capito di voler essere "un poeta e nient'altro", ma sia i genitori che gli insegnanti non vedevano di buon occhio questa propensione alla poesia, n?, d'altra parte, esisteva un corso di studi o un percorso professionale da seguire per raggiungere quell'obiettivo.
A seguito di questa vicenda fu portato dai genitori dal pastore Cristoph Blumhardt, ma, avendo minacciato di suicidarsi, fu rinchiuso nella clinica neurologica di Stetten per tre mesi. Tornato a casa e iscrittosi di nuovo a scuola, decise di non portare a termine il ciclo di studi. Lavor? cos? come aiutante del padre nella casa editrice delle Missioni, poi in una fabbrica di orologi da campanile; infine trov? un impiego pi? confacente alle sue inclinazioni in una libreria di T?bingen.
Nel 1898 furono pubblicate le sue prime due opere: Canti romantici e Un'ora dopo Mezzanotte; nel 1903 Hermann Lauscher. Ma fu nel 1904 che raggiunse il successo letterario, con la pubblicazione del romanzo Peter Camenzind. All'et? di ventisette anni, scrittore affermato, spos? Maria Bernoulli, fotografa, appassionata di musica e alpinismo, e con lei si trasfer? dapprima a Gaienhofen e poi a Berna. In quegli anni furono pubblicati due saggi biografici, il romanzo Sotto la ruota e alcune raccolte di racconti e poesie.
E' del 1911 il viaggio in Oriente, insieme a un amico pittore, che lo port? ad assaporare quella spiritualit? orientale che aveva gi? conosciuto sia attraverso i suoi genitori missionari sia attraverso il nonno, noto studioso dell'India. E' la materia del suo romanzo pi? celebre, Siddharta.
Durante la Prima Guerra Mondiale prest? assistenza ai profughi, e al dolore per il conflitto si aggiunsero alcuni problemi familiari che lo indussero a sottoporsi a sedute psicoanalitiche.
Di questi anni sono Knulp, alcune nuove poesie e Demian, pubblicato con uno pseudonimo.
Dopo il trasferimento a Montagnola inizi? a dedicarsi alla pittura, considerandosi sempre un dilettante, ma creando in realt? magnifici acquerelli.
Nel 1922 pubblica Siddharta.
Dopo aver ottenuto il divorzio dalla prima moglie, spos? nel 1924 Ruth Wenger, una giovane e bella cantante lirica, ma il matrimonio si rivel? presto un fallimento e si concluse con un nuovo divorzio.
Di questo periodo e degli anni immediatamente successivi sono La cura, Il lupo della steppa e Narciso e Boccadoro.
Hesse spos? in terze nozze Ninon Ausl?nder, donna intelligente, appassionata di arte e di storia antica, con la quale rest? fino alla morte.
Negli anni trenta pubblic? Pellegrinaggio in Oriente e Ore in giardino, ma poi il regime nazista caus? grosse difficolt? alla sua attivit? letteraria; il romanzo Il giuoco delle perle di vetro, iniziato nel 1932, vide la luce solo nel 1943.
Tre anni pi? tardi, nel 1946, ricevette il Premio Goethe, e quindi il Premio Nobel per la Letteratura. Il 2 agosto del 1962 mor? nella sua casa di Montagnola.
Michela :D
Inserisco qui un articoletto (solo la biografia, omettendo le poesie scelte) che ho scritto per il portale dell'arte Whipart.
Hermann Hesse nacque il 2 luglio 1877 a Calw in una famiglia di rigorosi missionari pietisti. Trascorse l'infanzia tra la citt? natale e Basilea, manifestando sin da allora un temperamento irrequieto, ma anche un'intelligenza vivace. Frequent? il ginnasio a Calw e poi la scuola umanistica a G?ppingen; sostenuto l'esame di stato intraprese un corso di studi teologici presso il seminario di Maulbronn per diventare pastore o professore, ma fugg? appena sette mesi dopo, nel marzo del 1892.
Fu una fuga da una situazione di crisi che il giovane Hesse non riusciva a risolvere: aveva capito di voler essere "un poeta e nient'altro", ma sia i genitori che gli insegnanti non vedevano di buon occhio questa propensione alla poesia, n?, d'altra parte, esisteva un corso di studi o un percorso professionale da seguire per raggiungere quell'obiettivo.
A seguito di questa vicenda fu portato dai genitori dal pastore Cristoph Blumhardt, ma, avendo minacciato di suicidarsi, fu rinchiuso nella clinica neurologica di Stetten per tre mesi. Tornato a casa e iscrittosi di nuovo a scuola, decise di non portare a termine il ciclo di studi. Lavor? cos? come aiutante del padre nella casa editrice delle Missioni, poi in una fabbrica di orologi da campanile; infine trov? un impiego pi? confacente alle sue inclinazioni in una libreria di T?bingen.
Nel 1898 furono pubblicate le sue prime due opere: Canti romantici e Un'ora dopo Mezzanotte; nel 1903 Hermann Lauscher. Ma fu nel 1904 che raggiunse il successo letterario, con la pubblicazione del romanzo Peter Camenzind. All'et? di ventisette anni, scrittore affermato, spos? Maria Bernoulli, fotografa, appassionata di musica e alpinismo, e con lei si trasfer? dapprima a Gaienhofen e poi a Berna. In quegli anni furono pubblicati due saggi biografici, il romanzo Sotto la ruota e alcune raccolte di racconti e poesie.
E' del 1911 il viaggio in Oriente, insieme a un amico pittore, che lo port? ad assaporare quella spiritualit? orientale che aveva gi? conosciuto sia attraverso i suoi genitori missionari sia attraverso il nonno, noto studioso dell'India. E' la materia del suo romanzo pi? celebre, Siddharta.
Durante la Prima Guerra Mondiale prest? assistenza ai profughi, e al dolore per il conflitto si aggiunsero alcuni problemi familiari che lo indussero a sottoporsi a sedute psicoanalitiche.
Di questi anni sono Knulp, alcune nuove poesie e Demian, pubblicato con uno pseudonimo.
Dopo il trasferimento a Montagnola inizi? a dedicarsi alla pittura, considerandosi sempre un dilettante, ma creando in realt? magnifici acquerelli.
Nel 1922 pubblica Siddharta.
Dopo aver ottenuto il divorzio dalla prima moglie, spos? nel 1924 Ruth Wenger, una giovane e bella cantante lirica, ma il matrimonio si rivel? presto un fallimento e si concluse con un nuovo divorzio.
Di questo periodo e degli anni immediatamente successivi sono La cura, Il lupo della steppa e Narciso e Boccadoro.
Hesse spos? in terze nozze Ninon Ausl?nder, donna intelligente, appassionata di arte e di storia antica, con la quale rest? fino alla morte.
Negli anni trenta pubblic? Pellegrinaggio in Oriente e Ore in giardino, ma poi il regime nazista caus? grosse difficolt? alla sua attivit? letteraria; il romanzo Il giuoco delle perle di vetro, iniziato nel 1932, vide la luce solo nel 1943.
Tre anni pi? tardi, nel 1946, ricevette il Premio Goethe, e quindi il Premio Nobel per la Letteratura. Il 2 agosto del 1962 mor? nella sua casa di Montagnola.
Michela :D
Hermann Hesse


Non ci credo che non c'era Hesse tra i grandi autori :oops: :oops:
Grazie Michela!
Hermann Hesse
Per me ? sempre un grande piacere poter parlare di H. H. :D
Michela
Michela
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Hermann Hesse
Ho un suo libro di aforismi...arguto
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[quote=""Carlo""]
Non ci credo che non c'era Hesse tra i grandi autori
Grazie Michela!
[/quote]
Evidentemente... non siamo patiti di Hesse.
Penso di non aver mai letto niente di Hesse.
Mi sarebbe potuto venire in mente, come altri di cui non ho mai letto niente ma ho pubblicato la bibliografia solo per il "nome", ma non mi ?, evidentemente, venuto in mente... come a te. Alla fine... non penso che sia una cosa cos? grave. ;)
P.s. x Michela
In bocca al lupo per il libro.
Non ci credo che non c'era Hesse tra i grandi autori
Grazie Michela!
[/quote]
Evidentemente... non siamo patiti di Hesse.
Penso di non aver mai letto niente di Hesse.
Mi sarebbe potuto venire in mente, come altri di cui non ho mai letto niente ma ho pubblicato la bibliografia solo per il "nome", ma non mi ?, evidentemente, venuto in mente... come a te. Alla fine... non penso che sia una cosa cos? grave. ;)
P.s. x Michela
In bocca al lupo per il libro.
WebMaster di
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
Hermann Hesse
appunto, il dramma ? che io l'ho letto e mi piaceva pure :( siddartha tra l'altro ? un libro che credevo avessero letto piu o meno tutit, come il piccolo principe, o i promessi sposi :)
comunque, per maggiori info su Hesse:
http://www.viaggio-in-germania.de/hesse-links.html
ottima pagina di link
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Hermann Hesse
Non ho mai letto interamente i promessi sposi. Diffido sempre di una persona che lo abbia letto interamente, ancor di pi? se nel privato e non per motivi scolastici. ;)
Siddartha non l'ho mai letto e non ho mai visto nemmeno film tratti da quel libro.
Il piccolo principe l'ho letto, ma in modo incredibile e non pi? di tre anni fa. Ce l'aveva un mio amico sul soppalco del suo negozio. A 26 anni il tipo mi ha talmente attaccato la pippa su sto libro che me lo sono dovuto leggere sul suddetto soppalco. L'ho letto in circa un'oretta. Carino e con un paio di pezzi che meritano riflessione. Se non fosse accaduto questo episodio non avrei letto nemmeno il piccolo principe. Non sono certamente una enciclopedia, ci mancherebbe, ma penso di aver letto qualche libro. Sicuramente pi? della media (1 o 2 all'anno) e dei tre libri che citi, di cui pensavi tutti fossero a conoscenza letteraria, ne ho letto uno per sbaglio. Forse... devi rivedere le tue certezze. ;)
Siddartha non l'ho mai letto e non ho mai visto nemmeno film tratti da quel libro.
Il piccolo principe l'ho letto, ma in modo incredibile e non pi? di tre anni fa. Ce l'aveva un mio amico sul soppalco del suo negozio. A 26 anni il tipo mi ha talmente attaccato la pippa su sto libro che me lo sono dovuto leggere sul suddetto soppalco. L'ho letto in circa un'oretta. Carino e con un paio di pezzi che meritano riflessione. Se non fosse accaduto questo episodio non avrei letto nemmeno il piccolo principe. Non sono certamente una enciclopedia, ci mancherebbe, ma penso di aver letto qualche libro. Sicuramente pi? della media (1 o 2 all'anno) e dei tre libri che citi, di cui pensavi tutti fossero a conoscenza letteraria, ne ho letto uno per sbaglio. Forse... devi rivedere le tue certezze. ;)
WebMaster di
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
Riflettendo sul "teorema":
- Domani è un altro giorno... -
mi trovo a scontrarmi con la dura realtà....
Ieri,
come del resto oggi,
non c'è stato.
Hermann Hesse
io non lo leggo pi? da diversi anni, per? a suo tempo mi piaceva moltissimo.... uno scrittore grandissimo, soprattutto IL LUPO DELLA STEPPA, KNULP, L'ULTIMA ESTATE DI KLINGSOR...
forse il fenomeno modaiolo SIDDARTHA lo ha un p? penalizzato!!!
forse il fenomeno modaiolo SIDDARTHA lo ha un p? penalizzato!!!
Critica a Hermann Hesse
In un suo scritto sulle religioni, lo scrittore Herman Hesse magnificava entusiasta la risposta di un monaco buddista che, alla domanda fattagli da Alessandro Magno sul senso della vita, così rispose: «Nulla di sacro, aperta distanza». Quel monaco confondeva l’Infinito con l’indefinito, il Sacro col profano. Alessandro aveva incontrato il monaco sbagliato, ed H. Hesse non poteva capirlo.
La conoscenza, sulla superficie della sfera, incontra nel suo procedere l’indefinita aperta distanza e ruota continuamente senza poter approdare alla sintesi della certezza assoluta, poiché l’estensione deve escludere l’essenziale, che non è esteso ed è il principio che la determina, simboleggiato proprio dal centro. Per questo l'estensione non può essere Infinita. L’Infinito non deve escludere nulla perché, se lo facesse, l’esclusione diverrebbe il suo limite. L’indefinito è invece caratterizzato da un limite, il quale, come se l’Infinito che l’ha creato lo chiamasse a sé, mentre sta per essere raggiunto si allontana divenendo un orizzonte irraggiungibile. Il drago che si morde la coda (L'Uroboros o Ouroboros o Oroboros della Tradizione) è il simbolo della razionalità che non riesce a comprendere interamente le ragioni della totalità di cui è parte. L’indefinito limite costituisce il confine della manifestazione che può risolversi solo nell’Infinito, il quale, senza contingenze che lo circoscrivono, crea la realtà relativa senza subirne le limitanti conseguenze, poiché la causa non è modificata dal suo effetto. Il fuoco non brucia il fuoco nello stesso modo in cui l’acqua non bagna l’acqua.
La conoscenza, sulla superficie della sfera, incontra nel suo procedere l’indefinita aperta distanza e ruota continuamente senza poter approdare alla sintesi della certezza assoluta, poiché l’estensione deve escludere l’essenziale, che non è esteso ed è il principio che la determina, simboleggiato proprio dal centro. Per questo l'estensione non può essere Infinita. L’Infinito non deve escludere nulla perché, se lo facesse, l’esclusione diverrebbe il suo limite. L’indefinito è invece caratterizzato da un limite, il quale, come se l’Infinito che l’ha creato lo chiamasse a sé, mentre sta per essere raggiunto si allontana divenendo un orizzonte irraggiungibile. Il drago che si morde la coda (L'Uroboros o Ouroboros o Oroboros della Tradizione) è il simbolo della razionalità che non riesce a comprendere interamente le ragioni della totalità di cui è parte. L’indefinito limite costituisce il confine della manifestazione che può risolversi solo nell’Infinito, il quale, senza contingenze che lo circoscrivono, crea la realtà relativa senza subirne le limitanti conseguenze, poiché la causa non è modificata dal suo effetto. Il fuoco non brucia il fuoco nello stesso modo in cui l’acqua non bagna l’acqua.
'intelligenza è la vergogna dell'Intuito