Senza legami con l'erotismo da giornaletti (e vi lascio solo immaginare cosa mi rispose un editore quando gli dissi che scrivevo fantascienza hard) il termine fantascienza soft non è utilizzato per sminuire questo sottogenere rispetto alla più 'accurata' hard sci-fi, quanto per mettere in luce il legame che esso ha con le scienze umane, dalla sociologia alla politica, dalla psicologia all'antropologia.
La fantascienza soft condivide in realtà l'approccio speculativo della 'sorella' hard spostandolo di sede, dalle scienze dure alla dimensione sociale e interiore dell'uomo. Elementi di questo sottogenere sono un interesse minore per la verosimiglianza scientifica delle ambientazioni, mentre l'attenzione si sposta sui temi sopra citati.
Storicamente si è fatta risalire la nascita della fantascienza soft con la new wave degli anni '60 e '70, con intellettuali in forte critica rispetto ai canoni estetici e tematici dell'epoca d'oro degli anni '50.
Dal punto di vista letterario alcuni autori di questo sottogenere hanno raggiunto livelli molto alti, apprezzati anche da quel mainstream da sempre un po' spocchioso nei confronti della fantascienza.
Autori e opere:
- Ursula LeGuin, la mano sinistra delle tenebre
- Frank Herbert, Ciclo di Dune (un compendio ricchissimo di idee sulla società, sulla religione, la politica, la filosofia... un must assoluto)
- Stanislaw Lem, Il Pianeta Morto (che Lem si possa vedere sia come autore di hard che di soft sci-fi è testimonianza della permeabilità di tutti i sottogeneri di cui parliamo)
Grandi anticipatori durante gli anni '50
- Ray Bradbury, Cronache marziane
- Alfred Bester, Destinazione Stelle (una chicca di virtuosismi letterari e idee molto stuzzicanti)
Fantascienza Soft
Fantascienza Soft
Ultima modifica di Massimo Baglione il 04/04/2012, 8:05, modificato 1 volta in totale.
E Dio disse: ANNULLA linee da Uno ad Aleph. CARICA. ESEGUI.
E l'universo cessò di esistere
Poi ponderò per un po' di eoni, sospirò e aggiunse: CANCELLA.
E l'universo non fu mai esistito.
- Arthur C. Clarke, siseneG
E l'universo cessò di esistere
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Re: Fantascienza Soft
è il genere che sta prendendo più piede, secondo me, visto che oramai è difficile che la fantasia superi le conquiste tecnologiche e certa scienza è talmente complessa che sono pochi quelli che possono padroneggiarla. Tenendo al centro della vicenda l'uomo e i suoi comportamenti, si possono affrontare temi interessanti.
Ad esempio l'universo di Star Trek nell'idea di Roddemberry [Eugene Wesley Roddenberry] è soft, i tecnicismi non sono importanti... sono stati i fans e gli autori successivi a voler dare spiegazioni plausibili a Gene non interessava il funzionamento del phaser o del teletrasporto.... interessava come veniva usato e cosa implicava nell'equipaggio il trovarsi in certe situazioni.
Peace
Ad esempio l'universo di Star Trek nell'idea di Roddemberry [Eugene Wesley Roddenberry] è soft, i tecnicismi non sono importanti... sono stati i fans e gli autori successivi a voler dare spiegazioni plausibili a Gene non interessava il funzionamento del phaser o del teletrasporto.... interessava come veniva usato e cosa implicava nell'equipaggio il trovarsi in certe situazioni.
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Re: Fantascienza Soft
si ormai praticamente tutta la fantascienza è soft...