poesie istantanee 2

Forum dedicato alla poesia e al wiki-poetry project
Avatar utente
hombre sincero
Grande Autore
Grande Autore
Messaggi: 2196
Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
Località: Livorno

poesie istantanee 2

Messaggio da hombre sincero »

Padre nostro che sei nei cieli, fa che
le lettere inutili che batto sulla tastiera
possano assumere odori, forme, suoni, gusti
veri,
fa che i sensi inventati possano destarsi,
muoversi e mutare,
resi da te materia visibile e invisibile, come
in sogno, possano
vivere;
essere immortali.
Amen
Hombre Sincero
l.zag

poesie istantanee 2

Messaggio da l.zag »

Padre nostro che sei nei cieli,
fa che i sensi unici invertiti della mia citt?,
possano tornare com'erano prima.
Padre nostro che sei nei cieli,
fa che io possa prima che venga natale,
smaltire la mia pazzia.
Padre nostro che sei nei cieli,
fa che tutti i matti del mondo,
non siano come il natale scorso
da soli a fumare cicche di sigarette spente.
Padre nostro che sei nei cieli
accogli la mia preghiera,
fa che i miei amici innocenti,
per questo natale,
non siano pi? chiusi a chiave
nel buoi della notte ai margini della pazzia.
Padre nostro che sei nei cieli,
loro vanno contenti ma non per questo,
sanno di essere matti,
quando li sento cantare,
o urlare, o piangere disperati,
? forse quello il momento peggiore
della pazzia che ce li porta via
padre nostro che sei nei cieli
che tristezza vederli fumare,
con la testa bassa contano i passi
e fanno finta di non sapere fingendosi matti
quando gli inservienti,
fanno la cresta sulla spesa
padre nostro che sei nei cieli...
indovina chi sono io...
ed avrai vinto il pianto di ninuccia
quando di tanto in tanto,
si accorge di essere ancora viva
e per non soffrire fuma l'erba
e guarda le stelle mentre conta i giorni, i mesi, gli anni,
rinchiusa nel buio della notte chiusa a chiave:
padre nostro che sei nei cieli
indovina chi sono io
ed io premio riceverai per il santo natale
da mettere nel presepe il sorriso di ninuccia.

Zagaria
agalli
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 322
Iscritto il: 24/11/2005, 16:26
Località: Zurigo
Contatta:

poesie istantanee 2

Messaggio da agalli »

Padre nostro che sei nei cieli guarda
quei villaggi colpiti dalla malinconia di domenica,
in tutto due strade e un cane dorme,
un uccello piange di suono verde e giallo,
una passione di chi ha dimenticato il canto,
quei fiumi, quei fili di telefono,
quei pendii che amano vasi rotti,
quelle felci che hanno timbrato i loro scheletri nell?aria,
quei vicoli che iniziano a recitare i loro nomi al vespero,
e le monache che hanno dubitato che le loro riflessioni domandino,
e domandando hanno atteso le domeniche,
quelle domeniche quando le luci alla fine della chiesa erano lacrime di cera,
ricostruendo una passione di chiodi nel legno sacro,
ripercorrendo insegnamenti a colpi d?organo,
e su tutti i tetti sono passati orizzonti di Roma.
agalli
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 322
Iscritto il: 24/11/2005, 16:26
Località: Zurigo
Contatta:

poesie istantanee 2

Messaggio da agalli »

Padre nostro che sei nei cieli guarda
quella cannonata calda che ha spianato tutto il cielo
e l?ammiraglio che ha scritto una notizia di morte nel diario di bordo;
con fumo nelle lacrime
ha voluto spiegare ideali che sono schioccati come filo metallico
e tutto il giorno ha navigato,
provocato sgomento ad ogni bandiera che stava in piedi come un bugiardo.
Forte era il cielo e tutte le nuvole erano delle belle greggi nonostante il fuoco
e dal mare di fumo, dove Cristo ha camminato, chiediti
perch? dovrebbe lacrimare un uomo, quando il suo mondo di legno fallisce nei chiodi?
agalli
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 322
Iscritto il: 24/11/2005, 16:26
Località: Zurigo
Contatta:

poesie istantanee 2

Messaggio da agalli »

Padre nostro che sei nei cieli,
gli edifici in quei quartieri d?immigrati sono un passo dall?autostrada,
e le tende plastiche con stampe economiche
nascondono ci? che ? scuro dietro le finestre:
la macchina da cucire, le foto, la carta da sarto sul tavolino.
Il parasole sgualcito della terrazza ? rivestito con gli stessi stampi.
Un uomo passando ? la stessa misura delle loro finestre,
e le finestre stesse sono di solito poco pi? larghe di bare.
Le strade non hanno altri echi. Non l'eco di rovine. Non l?eco di civilt?.
Le piante allineate sulle terrazze annuiscono con i loro rifugi di verde.
Qualunque incrinatura nell?asfalto ? stata fatta
dalla colpa primitiva della prima mappa disegnata nel mondo,
i suoi contorni sottili, i suoi poteri confusi,
una carta geografica che dissolve le forme e nessuno pi? legge.

Padre nostro che sei nei cieli,
questo ? tutto in quei quartieri d?esilio ad un passo dall?autostrada,
questo ? la loro storia: pi? restano, pi? il loro mondo occupa minor spazio,
e in esso gli immigrati fanno le loro proprie mappe,
e in esse si sono tutti ridotti alla collettiva e inverosimile lingua del ricordo
che parla delle fonti luminose e parla delle mele
e tu da dove vieni, da quale regione, io conosco
quel lago lucente e anche le locande, il vino che si beve,
e quelle sono le montagne dove conservavo la mia fede.

Padre nostro che sei nei cieli,
adesso sulla mappa non si vede altro
che un?autostrada che li porta verso il nulla,
anche se sul retro c'? la veduta di un paese perduto,
una visione che a poco a poco si restringe nelle pupille,
di chi muore o di chi si abbandona;
e quando l?asfalto li porta lontano, in un altro quartiere uguale,
il marciapiede non lascer? nessuna traccia di dove sono passati.
Avatar utente
hombre sincero
Grande Autore
Grande Autore
Messaggi: 2196
Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
Località: Livorno

poesie istantanee 2

Messaggio da hombre sincero »

Padre nostro che sei nei cieli, grazie
per il sorriso dei miei figli, capace di
spazzare via tutte le sofferenze del mondo, grazie
per un ricordo caro che lotta contro il tempo e
non sbiadisce, grazie
per una risata qualunque che tronca il pianto
sul nascere, grazie
per le mie lacrime che audaci e impregnate di buono
scivolano giu per la mia faccia, grazie
della salsa, che allegra continua a danzare tra gli edifici di croste
in quel quartiere d'immigrati, grazie
per farci continuare a vivere dopo tutte le tragedie
del teratro e della vita, grazie,
grazie dei fiori
fra tutti gli altri li ho riconosciuti
mi han fattp male eppure
gli ho graditi
son rose rosse e parlano
d'amor....
Hombre Sincero
agalli
Macchina da scrivere
Macchina da scrivere
Messaggi: 322
Iscritto il: 24/11/2005, 16:26
Località: Zurigo
Contatta:

poesie istantanee 2

Messaggio da agalli »

Padre nostro che sei nei cieli,
non ho visto poesia nelle stazioni vuote dei sobborghi
sotto le nuvole vaste, attraverso i distretti vasti,
tra le rotaie vaste e i duomi vasti di cemento degli emigranti;
duomi che il tributario ha innalzato senza classi, come il raffreddore comune.

Padre nostro che sei nei cieli,
qui vanno e vengono treni e non si fermano,
corrono in un eternit? di notte verso arcipelaghi di turisti
o arcipelaghi di guerre tra il cielo blu e il deserto;
e qui ci assilla nel volo brillante delle finestre,
il riconoscere di occhi muti o un gomito inclinato e silenzioso
in un oscurit? filamentosa di vagoni che vacilla.
Jimmy il pazzo
Penna Bic
Penna Bic
Messaggi: 31
Iscritto il: 26/09/2003, 2:41
Località: Marciapiedi di roma
Contatta:

poesie istantanee 2

Messaggio da Jimmy il pazzo »

Padre nostro che sei nei cieli
fa che trovi una donna
priva di peli,
che una volta che gli levi la gonna
trovi mille lisci petali, privi di steli...
ttp://jimmyilpazzo.web-gratis.net/

Immagine
Avatar utente
Massimo Baglione
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 1802
Iscritto il: 12/09/2005, 22:26
Località: Belluno
Contatta:

poesie istantanee 2

Messaggio da Massimo Baglione »

Padre mio che sei in pensione,
regalami una bella vacanza!
Avatar utente
hombre sincero
Grande Autore
Grande Autore
Messaggi: 2196
Iscritto il: 11/05/2004, 23:03
Località: Livorno

poesie istantanee 2

Messaggio da hombre sincero »

Fa che possa magna' senza ingrassa', che
possa far l'amore per 1001 ore, che
sonnolenza mai mi colga, che
sofferenza non mi dolga, che
non mi venga l'infulenza, che
non si spezzi la mia lenza, che
tanti pesci prenda su, per
poi gettarli nel mar blu, che ovunque
il mio sguardo sia, possa
coglier la poesia, che
comunque e' ognidove, io
lo so, ne ho le prove, perche'
il canto e' come vuole, non
ha regole ne parole, nasce
e muore a proprio piacimento, e' delizia
ed e' tormento, ora
io ne ho abbastanza, cambio
gioco e cambio stanza, tendo
il filo e poi un bel lancio, su
nel blu, fin sopra il cielo, ha abboccato!
e' un canto vero.

:lol:
Hombre Sincero
Bloccato