Concorsi letterari:ultima frontiera
- zio chester
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Concorsi letterari:ultima frontiera
Tempo fa mi è arrivata una mail che pubblicizzava un certo concorso. Leggendo il bando mi ha colpito il fatto che (cito testualmente):
1.La Casa Editrice selezionerà, tra i racconti pervenuti, quelli che esprimono maggiore originalità sia nella storia che nella forma espositiva. I racconti scelti saranno pubblicati e distribuiti nei maggiori Store in formato e-book (epub, mobi, kindle) al prezzo di 0,49 iva compresa;
2.Ogni racconto che avrà superato la prima selezione affronterà la gara vera e propria. Alla fine della gara il racconto che avrà raggiunto più vendite sarà considerato vincitore e la casa editrice offrirà un contratto editoriale gratuito per un romanzo sia in versione cartacea che in formato digitale e corrisponderà all’autore i diritti in denaro anticipatamente pari alla percentuale, stabilita nel contratto, sul prezzo di 300 copie.
Considerando che la "gara" ha una durata di otto mesi, mi viene il dubbio che scopo dell'editore possa essere quello di spingere ogni autore (e i suoi cari, amici e amici degli amici) ad acquistare più copie possibili del suo racconto (tanto costa meno di un caffè, potrei comprarne una al giorno) nella speranza di vincere la "gara" e vedersi così pubblicato un libro. Mah.
Voi che ne pensate? Quale sarà il prossimo passo?
1.La Casa Editrice selezionerà, tra i racconti pervenuti, quelli che esprimono maggiore originalità sia nella storia che nella forma espositiva. I racconti scelti saranno pubblicati e distribuiti nei maggiori Store in formato e-book (epub, mobi, kindle) al prezzo di 0,49 iva compresa;
2.Ogni racconto che avrà superato la prima selezione affronterà la gara vera e propria. Alla fine della gara il racconto che avrà raggiunto più vendite sarà considerato vincitore e la casa editrice offrirà un contratto editoriale gratuito per un romanzo sia in versione cartacea che in formato digitale e corrisponderà all’autore i diritti in denaro anticipatamente pari alla percentuale, stabilita nel contratto, sul prezzo di 300 copie.
Considerando che la "gara" ha una durata di otto mesi, mi viene il dubbio che scopo dell'editore possa essere quello di spingere ogni autore (e i suoi cari, amici e amici degli amici) ad acquistare più copie possibili del suo racconto (tanto costa meno di un caffè, potrei comprarne una al giorno) nella speranza di vincere la "gara" e vedersi così pubblicato un libro. Mah.
Voi che ne pensate? Quale sarà il prossimo passo?
- Marco Signorelli
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Re: Concorsi letterari:ultima frontiera
non so che dire! Nel senso che, se la gente lo compra, è anche un modo giusto per capire se un racconto è buono. Il problema è come fanno a comprarlo se non si conosce?
Fare un lancio pubblicitario di un nuovo autore costa, farlo per tanti che poi non si terranno non mi pare una furbata editoriale.
Credo che hai ragione tu.
Fare un lancio pubblicitario di un nuovo autore costa, farlo per tanti che poi non si terranno non mi pare una furbata editoriale.
Credo che hai ragione tu.
- Massimo Baglione
- Administrator
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Re: Concorsi letterari:ultima frontiera
A LTL si viene pubblicati gratis, tiè! 

- Marco Signorelli
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Re: Concorsi letterari:ultima frontiera
Questo potrebbe essere un modo; se un editore fornisse un contributo, magari non soldi, ma di distribuzione o di aiuto, un progetto come LTL potrebbe essere il punto di partenza per certe scelte editoriali.
Re: Concorsi letterari:ultima frontiera
Il tutto sa molto di un'idea per sfruttare la disonestà altrui.
- zio chester
- Robot
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- Iscritto il: 17/09/2010, 10:35
Re: Concorsi letterari:ultima frontiera
Non c'entra, ma lo sapevate che è scomparsa dalle edicole Pulp Libri?
Io avevo rinunciato al numero estivo poiché ero fuori per lavoro, ma ora scopro che il numero settembre/ottobre non è uscito perché... la rivista è morta.
Ora al suo posto dal mio edicolante fioccano padripii, contattisti e cronacheveristi...
Che tristezza...
Io avevo rinunciato al numero estivo poiché ero fuori per lavoro, ma ora scopro che il numero settembre/ottobre non è uscito perché... la rivista è morta.
Ora al suo posto dal mio edicolante fioccano padripii, contattisti e cronacheveristi...
Che tristezza...