La Porta-Giuliana Ricci
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La Porta-Giuliana Ricci
Stanca di stare in piedi e di respirare aria tanto povera d'ossigeno, Tecla si lasciò cadere su una pietra. Avrebbe atteso con pazienza e poco le importava se appariva come una visitatrice distrutta dalla fatica a chiunque passasse di lì. Lei aveva un oggetto speciale con sé e lo stringeva nel palmo delle sue mani colma di speranze. Le era costato una piccola fortuna ma con esso poteva scoprire una verità che non aveva prezzo, poteva anche raggiungere un'altra dimensione o un luogo ignoto dell'universo. Sognava un tunnel gravitazionale, la costellazione di Orione, la Croce del Sud e le Pleiadi.
Forse, erano tutte fantasie ma lei credeva di aver compreso quale messaggio andasse comunicato alla Porta e come.
Forse, erano tutte fantasie ma lei credeva di aver compreso quale messaggio andasse comunicato alla Porta e come.
Re: La Porta-Giuliana Ricci
Il sapere dentro un mezzo. Che il come poi saprà svelare.
A tutta prima, rende di molto lo sconforto della sua protagonista.
Ciao :)
A tutta prima, rende di molto lo sconforto della sua protagonista.
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Ciò che la natura ci mostra è soltanto la coda del leone. Tuttavia, non ho alcun motivo di dubitare che quella coda appartenga a un leone, e se il leone non si mostra tutto quanto è solo perché è troppo grosso per poterlo fare. ( Albert Einstein)
- Marco Signorelli
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Re: La Porta-Giuliana Ricci
Brani di racconto che lasciano sperare in un superbo numero sei.
Re: La Porta-Giuliana Ricci
Ciao Giuliana Ricci, grazie della partecipazione.
Anche a me suona malinconico l'incipit del tuo racconto, approvo la scelta delle frasi: della lunghezza giusta quando devono essere descrittive o sufficientemente corte quando devono essere immediate.
Mi lascia un po' perplesso "tunnel gravitazionale", so perfettamente che nell'economia di un racconto breve non si può esplicitare tutto, eppure mi suona un po' artificioso, invece di comunicarmi un'immagine precisa mi sembra un accostamento di maniera per rendere l'atmosfera fantascientifica, senza che però abbia un significato vero.
Anche a me suona malinconico l'incipit del tuo racconto, approvo la scelta delle frasi: della lunghezza giusta quando devono essere descrittive o sufficientemente corte quando devono essere immediate.
Mi lascia un po' perplesso "tunnel gravitazionale", so perfettamente che nell'economia di un racconto breve non si può esplicitare tutto, eppure mi suona un po' artificioso, invece di comunicarmi un'immagine precisa mi sembra un accostamento di maniera per rendere l'atmosfera fantascientifica, senza che però abbia un significato vero.
- Marco Signorelli
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Re: La Porta-Giuliana Ricci
Bisognerebbe vedere come sta nell'intero intreccio narrativo. Nel caso non sarebbe complicato eliminarlo, magari mettendo un meno fantascientifico "Sognava il passaggio/sentiero per la costellazione di Orione, la Croce del Sud e le Pleiadi".
Re: La Porta-Giuliana Ricci
Grazie per la partecipazione Giuliana :)
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Re: La Porta-Giuliana Ricci
Grazie per i vostri commenti e suggerimenti. In bocca al lupo a tutti. Ciao Giuliana.
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Re: La Porta-Giuliana Ricci
Ciao!
"si lasciò cadere su una pietra", se mi figuro questa scena, me la immagino che ci sbatte sopra la testa e si fa pure un gran male. Magari meglio "si sedette" o "si riposò su".
"si lasciò cadere su una pietra", se mi figuro questa scena, me la immagino che ci sbatte sopra la testa e si fa pure un gran male. Magari meglio "si sedette" o "si riposò su".
- Marco Signorelli
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Re: La Porta-Giuliana Ricci
ma anche accasciò se vuoi rendere di più l'idea di spossatezza.
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Re: La Porta-Giuliana Ricci
Lo sconforto sta assalendo me. E' la prima volta che partecipo ed è il secondo racconto di fantascienza che scrivo. In così poche battute, tante correzioni. Cosa avrò combinato nel resto del racconto?... Comunque state tranquilli la protagonista non si è spaccata la testa. Di nuovo grazie per l'aiuto. Giuliana.
- Massimo Baglione
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Re: La Porta-Giuliana Ricci
E' proprio perché sono poche righe che ci scervelliamo per tirar fuori tutto il possibileRicci Giuliana ha scritto:In così poche battute, tante correzioni. Cosa avrò combinato nel resto del racconto?...

In una lettura scorrevole, nel contesto del libro, certamente gran parte delle segnalazioni passerebbero inosservate.
Però io credo che anche queste piccole puntigliosità possano servire all'autore e agli altri utenti, nel caso dovesse ripresentarsi la stessa situazione in altri loro testi. Voglio dire: io stesso se un giorno dovessi descrivere la scena di un tizio che passeggia, è stanco e vede una roccia sulla quale può riposarsi, magari mi tornerà in mente questa discussione e dedicherò alla scena qualche minuto in più per descriverla al meglio ed evitare che quei maledetti precisini rompiballe di NASF abbiano da ridire ehehe
- Marco Signorelli
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Re: La Porta-Giuliana Ricci
LTL è così! I NASFer sono così!
Si mette una frase proprio per dare modo di commentare e migliorare noi stessi.
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Re: La Porta-Giuliana Ricci
Lo avevo intuito e va bene così perché c'è sempre da imparare. Quindi state pronti perché non ho intenzione di mollare e mi sono fatta venire un'idea anche per il concorso NASF.
Re: La Porta-Giuliana Ricci
Giuliana io PAGO ogni anno gli spazi del forum, insieme a max (da una sua idea) abbiamo creato nasf, e le tre lune è nato da un iniziativa praticamente autogestita dagli autori.... la scorsa edizione ho provato a partecipare... e mi han bocciato :) Inizialmente ho pensato di chiudere il forum, ma poi mi son reso conto che il senso di concorsi totalmente gratuiti, autogestiti, e che portano alla pubblicazione in ebook o in riviste, è proprio quello di aiutarsi a migliorare e stimolarsi verso la "perfezione", non prendertela quindi se peseranno ogni virgola di quel che scrivi, serve perchè poi così quando parteciperai a nasf, o ad altri concorsi di livello superiore, sai già a quali standard cercare di attenerti.
Re: La Porta-Giuliana Ricci
In realtà Carlo non la dice tutta la storia: quando gli cassammo il racconto venne davanti a casa di ognuno di noi stringendo un marchio da buoi infuocato con su scritto 'Magari dimentico, ma non perdono'
Ti lascio immaginare cosa successe dopo
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