Metto qui "Origami",che poi ho usato per la copertina del mio libro,"Vite adiacenti".
Per dipingere parto dagli occhi,e intorno costruisco il resto.Posso ritenere
finito un quadro anche dopo aver terminato un volto.Amo gli occhi,ma anche l'atteggiamento delle mani.
Metto sulla tela figure totalmente diverse tra di loro,quasi come se a dipingere fossero due persone che neppure si conoscono.
Talvolta uso il colore direttamente con le dita,senza toccare il pennello,perch? mi piace "sporcarmi".Credo che un pittore non debba
avere paura di sporcarsi le mani.Le mie figure mi vengono incontro all'improvviso,magari in sogno.
Non ho interesse alcuno per i paesaggi, per le nature morte,per gli animali,pur apprezzando chi lavora in questo senso. Per me, la ricerca comincia e finisce con l'essere umano, pittoricamente parlando.
Divento pi? creativa quando soffro, se sono serena non riesco neppure a immaginarmi di fronte a una tela.
Non mi baster? mai quello che dipingo e scrivo, e questo va bene, perch?
preferisco continuare a cercarmi piuttosto che pensare di essermi trovata.
Termino qui,non amo confidarmi,amo pensare e poi riflettermi da qualche parte.
E' tutto complicato, dentro di me,dentro di noi. Forse
? meglio tacere e provare a rappresentare...
Alessandra Di Paola
"Origami"
- hombre sincero
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"Origami"
Credo che un pittore possa anche aver paura di sporcarsi, l'importante e' che, pulito o sporco che sia, riesca a emozionaere, far pensare, far discutere, scandalizzare, disorientare; in poche parole suscitare una reazione.
Mi e' venuta in mente una frase del Flaubert:
"Oggi ci sono artisti che vivono come pazzi e scrivono come borgesi, credo che l'artista potrebbe vivere come un borghese ma sicuramente dovrebbe scrivere come un pazzo!"
Capita che il complicato sia una nostra invenzione che ci limita con tabu',confini,orizzonti inesistenti.
Un monaco chiese al maestro cosa avesse da insegnare, cosa avesse imparato.
Il maestro rispose:
mangio quanto ho fame, bevo quando ho sete, riposo quando sono stanco; questo e' il miracolo.
Buenas noches companeros,
Mi e' venuta in mente una frase del Flaubert:
"Oggi ci sono artisti che vivono come pazzi e scrivono come borgesi, credo che l'artista potrebbe vivere come un borghese ma sicuramente dovrebbe scrivere come un pazzo!"
Capita che il complicato sia una nostra invenzione che ci limita con tabu',confini,orizzonti inesistenti.
Un monaco chiese al maestro cosa avesse da insegnare, cosa avesse imparato.
Il maestro rispose:
mangio quanto ho fame, bevo quando ho sete, riposo quando sono stanco; questo e' il miracolo.
Buenas noches companeros,
Hombre Sincero