In ogni caso reputo positiva l’introduzione dei servizi digitali, come l’agenda digitale, il documento digitale unico, l’anagrafe digitale, il domicilio digitale, i biglietti bus e metro elettronici, il biglietto di cancelleria, comunicazioni e notificazioni arriveranno per via telematica (c.d. Giustizia digitale), l’introduzione del fascicolo elettronico dello studente che raccoglierà tutti i documenti, gli atti e i dati relativi al percorso di studi, nonché il fascicolo sanitario elettronico che raccoglierà l’intera storia clinica del cittadino.
In questo modo noi cittadini potremmo così contare su un unico documento elettronico, valido anche come tessera sanitaria, attraverso il quale rapportarsi con la pubblica amministrazione. Inoltre il decreto Crescitalia prevede altre interessanti novità.
Infatti verrà dato un forte impulso per la banda larga e ultralarga.
Poi, le pubbliche amministrazioni, avranno l’obbligo, così come per gli operatori che erogano o gestiscono servizi pubblici, di accettare pagamenti in formato elettronico.
I commercianti e i prestatori di servizi, anche professionali, saranno tenuti, dal 1 gennaio 2014, ad accettare pagamenti con bancomat.
Sono previsti anche incentivi alle start up, tramite il credito d’imposta fino a un massimo del 50% a valere su Ires e Irap per le opere strategiche di importo superiore a 500 milioni di euro.
Per di più, verrà creato uno sportello unico per l’attrazione di investimenti esteri in Italia.
Come se non bastasse, in materia di assicurazione si prevede che la prevenzione amministrativa delle frodi sarà di competenza di una struttura interna dell’Ivass.
Non esisteranno più le clausole di tacito rinnovo.
Sarà introdotto il contratto base di Rc auto.
Ci sarà, infine, il ripristino del termine dei 10 anni per la prescrizione delle polizze vita dormienti.
Certo, si poteva fare di più.
Però, scorrendo il provvedimento, sembra di poter dire che non siamo di fronte solo a promesse.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)
