I libri di Renato Di Lorenzo

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I libri di Renato Di Lorenzo

Messaggio da carlo »

I libri di Renato Di Lorenzo finora hanno raggiunto le
150.000 copie vendute
Sono a disposizione le recensioni di Panorama, Il Sole 24 ORE, Repubblica etc.

Ecco alcuni commenti dei lettori:

Piacevole scoperta
E' stato davvero piacevole scoprire Renato Di Lorenzo romanziere. Anche se questo termine forse non gli si addice del tutto. Quanti romanzieri conosciamo, spinti e ''somministrati'' in dosi sempre eccessive dai media, ospiti sempre presenti e imbellettati di programmi televisivi, che poi a leggere i libri vien voglia di farsi ridare indietro i soldi? r. di lorenzo ? uno scrittore con enormi potenzialit?. le trame che inventa, senza cadere nell'ovvio parlando di bei sentimenti e lacrime, lo attestano.

Caro Dott. Di Lorenzo
desidero farle i complimenti
per i suoi romanzi, sono molto belli,la sua scrittura ? una vera frecciata
al cuore di chi legge,senza troppi orpelli n? giri di parole, come purtroppo
fanno tanti autori, anche scrittori di fama, pur di riempire 400 pagine di
fesserie..(vedi Dan Brown). Mi raccomando, continui cos?!
Distinti saluti, Donato

Caro Samuel,
ho appena finito di leggerti ne L'Assalto, semplicemente fantastico, intrigante e molto molto reale.
Cordiali saluti e auguri al tuo "pap?" Di Lorenzo
Manlio Moretti
Chiaravalle AN

Complimenti per il tuo bel libro, 'L'Assalto', letto tutto di un
fiato, borsa e intrighi con la meravigliosa citt? di Napoli come
sottofondo. Comprer? presto il seguito.

Desidero complimentarmi con l'Autore Suo alter ego: a mio avviso da un punto di vista qualitativo il trend da L'Assalto in poi ? in crescita! (se i prossimi fossero anche un po' pi? lunghi, meglio: si prolungherebbe il piacere alla loro lettura)
Alecci Fabrizio
Chieti

Tara ? semplicemente affascinante, non vedo l'ora di leggere il seguito....
"ross"

Ho acquistato ieri il suo nuovo romanzo "Tara" e l' ho letto d'un fiato. Complimenti per il suo nuovo lavoro letterario. Mi scusi, ma non vorr? mica cambiare completamente mestiere
e lasciarci senza i suoi utilissimi e geniali suggerimenti in materia finanziaria? Io spero di no.
Grazie e cordiali saluti
Aristide sarcina

Se devo dire proprio dire per?, dove riesce meglio
sono i brani brevi, leggeri, essenziali. Scrive veramente
bene in quel modo. dovrebbe continuare ad affinare questa
tecnica. pi? libert? lascia ai lettori (libert?
condizionata, ohim?!), meglio viene il testo.
per dire tutto si finisce per non dire niente. ovvio.

Stavo leggendo (ri-leggendo) Evidenze, qualche brano.
Aspetto il prossimo.
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Gentilissimo Ingegnere Di Lorenzo,
Ho letto con piacere i Vostri romanzi (L'assalto ed Evidenze) che trovo
interessantissimi e che conserver? tra i libri pi? preziosi.
Ergilio Anelli
P.S. Non mancher? di leggere anche il Vostro prossimo romanzo "Tara".

Salve, non ho ancora letto il suo romanzo, lo ha fatto mia moglie per me. Era talmente entusiasta che ho dovuto prenderle anche l'Assalto. Dice che io un po' assomiglio a quel Samuel, ma lui ? molto meglio, io al confronto sono un cretinetti
Poi mi chiedeva se verr? a presentare il suo nuovo libro come ha fatto a suo tempo con l'Assalto anche nella mia citt?, Padova.
Saluti e grazie.

Ciao Renato.
Ti avevo promesso un breve pensiero sul tuo romanzo Evidenze.
Devo dirti che l?ho trovato bello, intrigante, evocativo, per me, di tante
cose.
Di Lisbona e del Portogallo, anzitutto, dove ho trascorso il mio viaggio
di nozze (e le prime notti?). Mi hai fatto rigustare l?atmosfera magica
della citt?, la nostalgia del fado, gli alberghi, le piccole mattonelle
nei bagni, il Tago, i lustrascarpe nei quartieri vecchi e sotto i tavoli
dei bar, l'alfama
Poi il disincanto dei protagonisti rispetto ai vari ?poteri?, alla dottrina.
Il non sapersi prendere sul serio fino in fondo. Non ? un rinunciare al
proprio destino ma anzi andare alla ricerca dell?infinito, che ? poi il
cielo stellato dell?isola dove si vede la Sicilia, ?ma lontana?. Torna ancora
il sud, come il Portogallo, nei tuoi desideri. Si sente che ti piacerebbe
viverci!. Torna la tua voglia di verit?
Sono d?accordo con June. La parte finale l?ho letta di malavoglia. Sapevo
dove volevi andare a parare: ?evidenze? applicate alla finanza. Ma lo so,
quello ? il tuo mestiere e ?ci tocca? anche apprezzare il tuo amore per
la matematica, la tua capacit? di andare oltre, di sperimentare?
Comunque mi hai stupito ancora una volta. E , come sempre, in positivo.
Ti conoscevo uomo di grande intelligenza, di grande cuore, e ho scoperto
anche le tue doti letterarie, questa capacit? di introspezione dei tuoi
personaggi, mai banale, e un modo sapiente di dosare i particolari per rendere
pi? gustoso l?intrigo.
Complimenti ancora e un caro saluto
Graziano
(non Gratiano? ma mi ? piaciuto pensare che ti avessi ispirato il nome di
un protagonista?)

Finora i libri pubblicati che contengono le avventure di Samuel Monk hanno anche raggiunto immediatamente il quarto posto almeno nella classifica dei bestsellers su BOL.
Eccoli:

L?Assalto, Mondadori Omnibus:
http://www.ita-bol.com/bol/main.jsp?act ... 8880451586
Evidenze, Foschi:
http://www.ita-bol.com/bol/main.jsp?act ... 8888932502
Tara, Foschi:
http://www.ita-bol.com/bol/main.jsp?act ... 8888932505

Si possono trovare gli altri best sellers di Renato Di Lorenzo su questo sito:
http://www.ita-bol.com/bol/main.jsp?act ... rs=0016261
con altri commenti dei lettori.

Per informazioni, contattarre l'Agente:
Roberto Toso
Tipress Deutschland GmbH
Hauptstrasse 66
D-79295 Sulzburg
Tel +49 7634 591193
Fax +49 7634 591192
ceciliat@tipress.com
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R: I libri di Renato Di Lorenzo

Messaggio da Renato »

Eccomi qua.
Non mi aspettavo questa po' po' di presentazione :D .
Di che cosa parliamo? Di come si fa a farsi pubblicare? Partiamo dall'argomento pi? difficile in assoluto :cry: ?
Io sono qua.
Ciao.
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carlo
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Messaggio da carlo »

Beh, in effetti.... dicci il tuo segreto! :)
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Messaggio da Renato »

[quote=""carlo""]Beh, in effetti.... dicci il tuo segreto! :)[/quote]

Magari lo sapessi :roll: .
Pu? sembrare strano, ma pubblicare, anche se hai gi? pubblicato, ? una lotta continua con gli editori, con la distribuzione, con i librai, con i giornalisti, per cui uno si domanda continuamente qual'? la mossa giusta.
Credo per? che si debba cominciare da quello che disse Jack London e che ha ridetto recentemente Stephen King: Non aspettare l'ispirazione; siediti e scrivi 1000 parole al giorno. Credo che si debba partire da l? perch? il mito romantico dell'ispirazione difficilmente porta ad un buon libro. Credo che la prima mossa sia quella di riconoscere che uno scrittore ? un onesto artigiano, che fa e rif? il suo prodotto. Hemingway, forse colui che scrive (ha scritto) meglio fra ogni altro scrittore, ha riscritto 39 volte il finale di Addio alleArmi. Coraggio dunque :D .
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vero, ma bisogna ragionare da artigiani, ma senza ispirazione, non vai lontano... un mix di professionalit? e vena artistica, sono l'ideale, o sbaglio?
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[quote=""carlo""]vero, ma bisogna ragionare da artigiani, ma senza ispirazione, non vai lontano... un mix di professionalit? e vena artistica, sono l'ideale, o sbaglio?[/quote]

Io credo che quando tenti di definire la vena artistica, o talento se vuoi, non riesci a farlo. Io ho chiesto via e-mail a coloro che hanno letto i miei romanzi di associarne lo stile con un campione di altri romanzi molto diversificati: da Madame Bovary al Rapporto Pelican, per capirne il posizionamento. E' saltato fuori che i pi? vicini secondo loro sono per l'appunto Grisham e... Hemingway. Questo non vuol dire che siano altrettanto belli, significa che nel vissuto della gente Grisham e Hemingway sono simili, ma il grado di talento convenzionale loro assegnato ? enormemente diverso: Hemingway ? considerato un genio della Letteratura con la L maiuscola, Grisham un entertainer di classe, ma un entertainer.
Del resto ? inutile preoccuparsi del proprio talento: quel che conta ? scrivere il libro. Se questa strana cosa che ? il talento c'?, lo diranno gli altri.
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Messaggio da carlo »

Del resto ? inutile preoccuparsi del proprio talento: quel che conta ? scrivere il libro. Se questa strana cosa che ? il talento c'?, lo diranno gli altri

verissimo! tra l'altro per esperienza con gli "emergenti" spesso ? il pi? convinto di se, quello con i maggiori limiti...
Renato
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[quote=""carlo""]
Del resto ? inutile preoccuparsi del proprio talento: quel che conta ? scrivere il libro. Se questa strana cosa che ? il talento c'?, lo diranno gli altri

verissimo! tra l'altro per esperienza con gli "emergenti" spesso ? il pi? convinto di se, quello con i maggiori limiti...[/quote]


... specie quando gli dici che il suo libro sar? editato - cio? spesso: massacrato -; apriti cielo :evil:!
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Messaggio da Demonfly »

Ciao Renato!
L'editing e' un male necessario ;-)
Secondo te quale e' la differenza tra un editor bravo e uno no?
Quello bravo, secondo me, e' quello che ti fa le domande. Ti fa ragionare su quello che hai scritto, sulle scelte compiute dai personaggi. Ne ho conosciuta una eccezionale, ancora dilettante ma che ne sta per fare una professione :-)
Grande!
Alessandro Maiucchi
http://www.alexmai.it Il futuro ti aspetta...
http://www.alexmai.it/indexmv.htm La pagina delle Mine Vaganti
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Messaggio da Renato »

[quote=""Demonfly""]Ciao Renato!
L'editing e' un male necessario ;-)
Secondo te quale e' la differenza tra un editor bravo e uno no?
Quello bravo, secondo me, e' quello che ti fa le domande. Ti fa ragionare su quello che hai scritto, sulle scelte compiute dai personaggi. Ne ho conosciuta una eccezionale, ancora dilettante ma che ne sta per fare una professione :-)
Grande![/quote]

Ciao Alessandro!
Io la penso diversamente (cos? spero che altri vorranno innescare un dibattito :D ).
Io credo che un bravo editor sia quello che ti massacra il testo, quello antipatico per intenderci, o per lo meno che si rende profondamente antipatico perch? vorrebbe rifare le cose che ti sembra di aver fatto cos? bene e vorrebbe togliere le frasi che a te sembra di aver detto cos? bene.
Tanto poi sta all'autore accettare o meno i suggerimenti.
Per? l'editor antipatico ti mette in crisi, ti fa fare i conti con la tua coscienza (professionale) e, ultimo ma non meno importante... spesso - accidenti - ha ragione :shock: !
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