poesie istantanee 3

[_Nicoletta]

pelle con pelle
ride il sesso
sciolto in un limbo
senza tempo
gole protese
prede cieche e sudate
Mangio voluttà
n'c'est ancore pas?
Di nuovo
ti mangio

[hombre sincero]

Ti mangio
e ti mangio ancora
e non mi sazio
e continuo a mangiarti.
La gola tracanna il tuo sapore
e i fianchi continuano a muoversi
sempre più forte, di più,
di ritmo e nervi e muscoli
e mai stanchi aumentano il loro danzante delirio
e il fuoco che brucia
e l'ingordigia;
farneticando d'amore.

[_Nicoletta]

sento la furia
dentro il corpo
la frenesia
di qualcosa che arriva
ho paura di perdermi per strada
ho paura che mi scappi
voglio essere annegata
dal piacere
ruotando i fianchi
sempre più lenta
come una trottola che rischia di fermarsi.
Piano
più p i a n o
pianissimo...

Ho fame

[hombre sincero]

E' tardi cazzo
e io ho ancora fame.
Piano piano mi avvio verso il frigo,
apro e s'illumina lo spazio di freschezza,
taglio una fetta di salame,
prendo il pane dalla credenza,
Gnam.
Le scale,
lo spazzolino, il sapore del dentifricio, l'acqua che scroscia,
il letto.
Tutto appartiene al passato.
Buonanotte.

[Vita]

Piano, pianissimo
ti divoro famelica.
Del tuo dentifricio
lecco via la menta.
Entro furtiva nel
letto, sono una gatta
che graffia e fa le fusa.
Piedi freddi e cuore caldo.
Tu sei il mio vecchio gomitolo
sempre accanto: infinito
come il passato di oggi e quello
di ieri.
Piano piano pianissimo
ti chiedo ti chiedo violenza e dolcezza,
imploro sudore e potenza
a ricordarmi che siamo
ancora vivi.


Buonanotte

[l.zag]

Piano ti chiedo il silenzio,
la mia bocca famelica,
divora l'odore di menta
delle parole fredde
a cuore caldo raccontate
in un letto sfatto
di un vecchio albergo
di perifieria;
piano ti chiedo di parlare
piano imploro la tua potenza;
piano mi ricordo che è finita.

[hombre sincero]

Piano piano,
impercettibilmente, mi sveglio;
forse.

[Vita]

Piano, piano, pianissimo
ti cullo per vederti sognare
perchè la veglia
non vale l'impresa
forse...

[hombre sincero]

Se la veglia non vale l'impresa,
non volendo dormire, sognero' di
vegliare.
Ti prego, piano piano
continua a cullare.

[Vita]

ti cullo e ti guardo
sognare di grandi giornate
in cima al mondo,
di lunghe cavalcate
sulla cresta del tramonto...
piano, pianissimo spio
il tuo dolce sorriso
ed è questa la mia veglia.
un altro giorno- un altro mondo
da salvare-
bravo, bravissimo
piccolo grande uomo
adesso mi sfiori e
mi porti tra le braccia.
Una nuova litania
un dolcissimo sussurro.
Arriva ora il tuo turno
di cullare....