Essere poeti
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Essere poeti
Caro Iago,
concordi nel pensare che un poeta è pur tuttavia una persona? Ora poni per un solo istante che questa persona sia un incoerente. Poni per un solo breve momento che questa persona viva senza tante elocubrazioni mentali -anche se io di pippe mentali me ne faccio troppe- (oops scusa Carlo).
Questo poeta sarà contraddittorio anche nelle sue poesie no? Ecco io credo di essere più o meno così. Una donna contraddittoria che vuole, dentro se vuole fare poesia, a volte pensa di riuscirci, altre la volte (la maggior parte ahimè) no.
Sono solo questo
flagellami e consumami
ma sempre amami...
Vorrei aggiungere che di metrica ne so molto, ma molto meno di te e di chiunque altro in questo forum, è una questione di concentrazione, come potrei io mettermi a contare e pensare pigra come sono?
A Nicoletta poi vorrei rispondere che il fare l'amore con le parole è più o meno quello che accade a tutti noi, non c'è niente di ridicolo al contrario è pura sublimazione. Ti confido una cosa, io non posso stare calma quando sento parlare in spagnolo... lì però la questione è diversa. E' una questione di suoni, ci sono suoni nello spagnolo che mi fanno letteralmente tremare e questo è un piacere che supera la carne, perchè è puro, immenso... intellegibile.
concordi nel pensare che un poeta è pur tuttavia una persona? Ora poni per un solo istante che questa persona sia un incoerente. Poni per un solo breve momento che questa persona viva senza tante elocubrazioni mentali -anche se io di pippe mentali me ne faccio troppe- (oops scusa Carlo).
Questo poeta sarà contraddittorio anche nelle sue poesie no? Ecco io credo di essere più o meno così. Una donna contraddittoria che vuole, dentro se vuole fare poesia, a volte pensa di riuscirci, altre la volte (la maggior parte ahimè) no.
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Vorrei aggiungere che di metrica ne so molto, ma molto meno di te e di chiunque altro in questo forum, è una questione di concentrazione, come potrei io mettermi a contare e pensare pigra come sono?
A Nicoletta poi vorrei rispondere che il fare l'amore con le parole è più o meno quello che accade a tutti noi, non c'è niente di ridicolo al contrario è pura sublimazione. Ti confido una cosa, io non posso stare calma quando sento parlare in spagnolo... lì però la questione è diversa. E' una questione di suoni, ci sono suoni nello spagnolo che mi fanno letteralmente tremare e questo è un piacere che supera la carne, perchè è puro, immenso... intellegibile.
"Combattere e vincere porta il meraviglioso
combattere e perdere porta quasi il divino...
tu sarai sempre tra i due senza scelta..."
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- _Nicoletta
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Vita hai visto Un pesce di nome Wanda ??? ^_^
Comunque sì io anche sono sensibile alla sensualità
alla musicalità
a cose che sento come dei messaggi nascosti e mi parlano
ovunque si trovino
pure io sono disordinata (solidarietà)
ma non fa niente per me
e discontinua e molto "ignorante" nel senso che nn so moltissimo, essenzialmente una dilettante una absolute beginner
infatti non sono ancora riuscita a scrivere un dannato haiku ahahah
perchè la poesia per me è pura distrazione
è il mio conforto, la mia stampella
non potrei farne un lavoro
Comunque sì io anche sono sensibile alla sensualità
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ovunque si trovino
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na gatta resta sempre una gatta anche se entra in convento
Proverbio rumeno

Il mio gatto fa quello che vorrei fare, con meno letteratura.
Ennio Flaiano

su questo sito si può verificare la metrica dell'haiku
Proverbio rumeno

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Si l'ho visto, ma ero piccolina e non mi ricordo niente di quel film!
Io invece sono così ingenua che della scrittura voglio farne un lavoro....
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Ma nn è una questione di ingenuità
per me è età e attitudine
ho bisogno di uno spazio
mio
e lo riempio di cose che mi piacciono
ma io ho 44 anni e una vita
e mi piace fare cose concrete senza pensare continuamente a come sistemare una parola o come rendere meglio il mio pensiero
nn è ingenuità la tua
cosomai è pigrizia la mia ;)
è una questione anche di spazi e arredamenti...
...
oggi so' arredatrice dentro :D
per me è età e attitudine
ho bisogno di uno spazio
mio
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Non mi parlare di arredamento che mia madre è in una fase di pazzia acuta... non le è bastato arredare 21 camere d'albergo a tema, ora sta riarredendo casa, siamo nella sua fase sughero, legno e specchi, non c'è un angolo di casa che sia sopravvissuto alla sua foga creativa...
Dio come la amo...
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Ahahahah
farà parte dell'evoluzione...
effettivamente da giovane ero per l'equilibrio del nulla
e nn volevo spostare niente da dove stava :D
(risultato un marasma pazzesco)
ora sposto tutto
(risultato piuttosto analogo...ma vuoi mettere la soddisfazione??? ahahah)
ma nuuuuuuuuuu
nn sono più una matitaaaaaaaa ^^'
orrore e raccapriccio
mi piaceva tanto!!!
:(
farà parte dell'evoluzione...
effettivamente da giovane ero per l'equilibrio del nulla
e nn volevo spostare niente da dove stava :D
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Vita sono d'accordo... la mia discussione è indirizzata anche a darmi, tramite la vostra opinione, una risposta ad un quesito decisamente astratto. Il poeta è sostanzialmente una finestra... un portale, rende fluido il passaggio di qualche cosa più grande di lui. Forse l'errore che si commette è quello di porsi egoisticamente sopra questa cosa, cercando di governarla con la razionalità e forzandola entro parametri sociali. Siamo pur sempre umani.... ma non dobbiamo rinfacciarcelo troppo spesso altrimenti poi ci crediamo...
AGO
Essere poeti
Scusate se mi permetto di intervenire nuovamente in questa discussione, ma credo debba essere fatta una precisione che, almeno secondo il mio punto di vista, condivisibile o meno, è necessaria per proseguire nella stessa.
In tutto quello che ho letto trovo parti di verità che s'accordano al tema intrapreso, senza però per questo dare una definizione univoca alla domanda iniziale.
Non credo sia poi tanto importante essere o no poeti, sia in lettere che con una semplice zappa in mano, l'importante è riconoscere la poesia, o perlomeno quella che secondo i nostri principi personali possiamo definire tale.
Sono della convinzione che chiunque sia chiamato dagli altri poeta, in primo luogo è pur sempre un uomo, con la capacità di vivere esternando i suoi sentimenti confrontandosi col mondo.
E' il mondo poi a riconoscergli, se è il caso, il merito del suo pensiero, per essere riuscito a scuscitare le sue stesse emozioni negli altri.
La poesia è una sorta di magia nella quale ci abbandoniamo per cercare la parte migliore di noi, nella poesia cerchiamo il rifugio da tutte quelle cose che il mondo in qualche modo ci nega, nella poesia vogliamo trovare la felicità della nostra anima.
Anche se pronunciata a bassa voce, la parola "poesia" riconduce, a chi sa riconoscerla, ad un qualcosa si di astratto, ma di reale e imperituro che in qualche maniera ci appartiene profondamente.
Sono anche convinto che chi, con le sue parole scritte, riesce a "turbare" gli animi di chi legge è in qualche modo un "prescelto", una persona attraverso la quale la parte migliore di ciascuno di noi viene DIVISA con tutti quelli che vogliono ascoltare.
Il fatto stesso che ci poniamo domande, che cerchiamo il confronto, che vogliamo sentire il pensiero degli altri, tutto questo è necessario affinchè, poi, stando eremi dentro noi stessi si possano trovare quelle parole che sappiamo provengono da un qualcosa di nostro che non governiamo, trasformando quella sensazione, quell'emozione vissuta nella mente, ma che scaturisce dal cuore, in scritti.
Non mi preoccupo se sono letto o no, non ho ambizioni vere in questo senso, se scrivo, come ora, è solo perchè come dite voi, la mia penna s'impossessa della mia anima e la traspare a voi.
In tutto quello che ho letto trovo parti di verità che s'accordano al tema intrapreso, senza però per questo dare una definizione univoca alla domanda iniziale.
Non credo sia poi tanto importante essere o no poeti, sia in lettere che con una semplice zappa in mano, l'importante è riconoscere la poesia, o perlomeno quella che secondo i nostri principi personali possiamo definire tale.
Sono della convinzione che chiunque sia chiamato dagli altri poeta, in primo luogo è pur sempre un uomo, con la capacità di vivere esternando i suoi sentimenti confrontandosi col mondo.
E' il mondo poi a riconoscergli, se è il caso, il merito del suo pensiero, per essere riuscito a scuscitare le sue stesse emozioni negli altri.
La poesia è una sorta di magia nella quale ci abbandoniamo per cercare la parte migliore di noi, nella poesia cerchiamo il rifugio da tutte quelle cose che il mondo in qualche modo ci nega, nella poesia vogliamo trovare la felicità della nostra anima.
Anche se pronunciata a bassa voce, la parola "poesia" riconduce, a chi sa riconoscerla, ad un qualcosa si di astratto, ma di reale e imperituro che in qualche maniera ci appartiene profondamente.
Sono anche convinto che chi, con le sue parole scritte, riesce a "turbare" gli animi di chi legge è in qualche modo un "prescelto", una persona attraverso la quale la parte migliore di ciascuno di noi viene DIVISA con tutti quelli che vogliono ascoltare.
Il fatto stesso che ci poniamo domande, che cerchiamo il confronto, che vogliamo sentire il pensiero degli altri, tutto questo è necessario affinchè, poi, stando eremi dentro noi stessi si possano trovare quelle parole che sappiamo provengono da un qualcosa di nostro che non governiamo, trasformando quella sensazione, quell'emozione vissuta nella mente, ma che scaturisce dal cuore, in scritti.
Non mi preoccupo se sono letto o no, non ho ambizioni vere in questo senso, se scrivo, come ora, è solo perchè come dite voi, la mia penna s'impossessa della mia anima e la traspare a voi.
l pensiero è una formula astratta di cui ancora non conosciamo le variabili
BisLäccö
BisLäccö
Essere poeti
Mi è piaciuto il tuo intervento... su una cosa divergiamo. Io voglio essere letto eccome se voglio essere letto.
AGO
Essere poeti
Non divergiamo del tutto.
Ho solo detto che non mi preoccupo se sono letto o no e che non ho ambizioni vere, però questo non vuol dire che se fossi letto, abbastanza per me, far diventare vera l'ambizione.
Ho solo detto che non mi preoccupo se sono letto o no e che non ho ambizioni vere, però questo non vuol dire che se fossi letto, abbastanza per me, far diventare vera l'ambizione.
l pensiero è una formula astratta di cui ancora non conosciamo le variabili
BisLäccö
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