"Orchidea", Alessandro Maiucchi
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"Orchidea", Alessandro Maiucchi
ciao ale: com'? andata?
io non sono potuto arrivare perch? ho staccato alle 8,15, questa settimana lavoravo di pomeriggio.
auguri... in ritardo di qualche ora. tutto bene?
enrico mattioli
io non sono potuto arrivare perch? ho staccato alle 8,15, questa settimana lavoravo di pomeriggio.
auguri... in ritardo di qualche ora. tutto bene?
enrico mattioli
"Orchidea", Alessandro Maiucchi
Ecco la recensione di EnricoElle (ha letto Orchidea tra la presentazione del 5 e quella del 24 novembre), che mi autorizza a pubblicarla qui.
--- ORCHIDEA - RECENSIONE di EnricoElle ---
Confesso di aver letto il romanzo Orchidea di Alessandro Maiucchi sotto la pesante influenza di un (inconscio) pregiudizio, del quale mi sono reso conto solo alla fine, dopo averlo definitivamente (spero) debellato.
Il fatto ? che io sono molto, molto provinciale: come tipo di vita, come gusti e soprattutto come ambiente in cui mi trovo meglio. ? vero che lavoro in una citt?, anzi una metropoli (Roma), e vivo solo part-time in provincia (dintorni dell?Orvietano), ma la cosa potrebbe non essere cos? significativa. Conosco infatti persone che abitano in quartieri di Roma, che conoscono menadito, ma non si sono mai avventurati oltre i confini della loro regione, quando va bene, se non addirittura dal perimetro della citt?. E in provincia questa particolare forma di pigrizia assume talvolta contorni quasi da commedia all?italiana degli anni ?50.
Cosa c?entra questo con il romanzo di Alessandro Maiucchi?
C?entra, c?entra, e spiega quel pregiudizio (inconscio) che ho vinto anche grazie a lui. Insomma, qui siamo alle prese con uno scrittore italiano che vive, a pi? riprese, un?esperienza di vita formativa in alcune citt? degli Stati Uniti e si immerge in maniera cos? totalizzante nello spirito e nella cultura locali da subire un influsso irresistibile e prenderne lo spunto per scrivere un romanzo ambientato proprio l?, a migliaia di chilometri ( o ? pi? appropriato miglia?) da casa.
Con questi presupposti, ho letto Orchidea, ripromettendomi di finirlo in tempo utile per parlarne con l?autore, nel corso della prossima presentazione dell?opera. Ma ho fatto male i calcoli, perch? quando ho cominciato a leggerne qualche pagina, un venerd? sera, ho capito rapidamente che mi sarebbe stato difficile interrompere la lettura.
Perch? Orchidea si rivela una fusione quasi perfetta (il quasi solo perch? per me la perfezione non ? di questo mondo): un po? come se Amelia fosse finalmente riuscita a fondere nel suo crogiuolo immerso nella lava del Vesuvio il primo decino di Paperone.
La trama ? sostanziosa, ben strutturata anche quando scorre su due binari paralleli che sembra debbano incontrarsi, se non che senso avrebbero, e invece no. E non c?? la minima delusione perch? il congegno a orologeria di Maiucchi ha tutte le rotelline, ma proprio tutte, al loro posto, e gli ingranaggi girano a dovere, cio? ogni dettaglio va infine al suo posto.
Tutti i personaggi svolgono il ruolo che ? stato assegnato loro dalla sorte (leggi: dallo scrittore), vista come una sequenza di eventi inarrestabili dal sapore vagamente mitologico: vagamente perch? l?evoluzione della storia ha una scansione logica, ben diversa da quella disordinata della tradizione classica, dove quei nullafacenti degli dei bivaccavano sul Parnaso e si giocavano ai dadi, per capriccio, il destino dei poveri mortali che si sbattevano qualche miglio (o ? pi? appropriato dire leghe?) pi? sotto. Il tutto con una descrizione dei luoghi soffice e gradevole, come un dolce che coniuga gusto e sostanza, sazia ma non appesantisce.
In che senso? Nel senso che l?autore non infligge al lettore, che non ? tenuto a conoscere nel dettaglio urbanistica, stili di vita, ecc. di una citt? della East Cost, una descrizione minuziosa ma lascia cadere qua e l? un?immagine, un?istantanea che ha il potere di rendere viva e realistica, come se comparisse su uno schermo cinematografico, la scena descritta. Cos? Annapolis, che conoscevo solo come la location di un film di Dario Argento (Trauma, 1993), e qui esce fuori la mia passione per il cinema thrilling, diventa il palcoscenico delle gesta compiute da una inafferrabile, sgusciante, abilissima assassina, che io esiterei a definire serial-killer. Esiterei perch? nell?accezione che conosco (ma non sono n? pretendo di essere un esperto dei meccanismi da UACV o FBI) il serial-killer miete vittime che non c?entrano niente con le sue pulsioni omicide, sono solo sfortunati e occasionali (o meno) bersagli di una furia malata e spesso indefinibile.
Qui, invece, abbiamo a che fare con una dark lady indimenticabile, che esce letteralmente dalle pagine per la sua tormentata personalit?, che punisce solo coloro che considera responsabili di un lontano (ma non troppo), crudele e inaccettabile dolore. Cos? la sinfonia composta, orchestrata e diretta da Alessandro Maiucchi si rivela un giallo dai contorni classicheggianti, con sfumature thrilling e noir, pieno di personaggi complessi, le cui sfaccettature caratteriali hanno un ruolo ben definito nell?economia della trama: lo sceriffo con i suoi aiutanti, il medico legale che si porta appresso scalfitture sull?anima molto simili a quelle della collega Kay Scarpetta, lo scrittore la cui crisi esistenziale dovuta a una adolescenza orfana, in ogni senso, di affetto viene complicata dalla scarica di violenza subita da una moglie ferocemente e violentemente psicopatica.
E poi una galleria di donne, sempre bellissime, che popolano l?assolata Annapolis, in una storia che potrebbe ricordare, ovviamente attualizzata, qualche giallo ?gotico? di Cornell Woolrich, da La sposa in nero ad Appuntamenti in nero, passando per tanti altri. Un accostamento forse azzardato, ma sicuramente impegnativo: un impegno che Alessandro Maiucchi onorer? al meglio con il suo prossimo romanzo.
Un romanzo che aspetto gi? da adesso: inizier? a leggerlo calcolando mentalmente quando finirlo per poterne parlare con l?autore alla prossima occasione, e poi mi accorger?, dopo averne sfogliate poche pagine, che non riesco pi? a staccarmene, anche se ? notte fonda.
Enricoelle
--- ORCHIDEA - RECENSIONE di EnricoElle ---
Confesso di aver letto il romanzo Orchidea di Alessandro Maiucchi sotto la pesante influenza di un (inconscio) pregiudizio, del quale mi sono reso conto solo alla fine, dopo averlo definitivamente (spero) debellato.
Il fatto ? che io sono molto, molto provinciale: come tipo di vita, come gusti e soprattutto come ambiente in cui mi trovo meglio. ? vero che lavoro in una citt?, anzi una metropoli (Roma), e vivo solo part-time in provincia (dintorni dell?Orvietano), ma la cosa potrebbe non essere cos? significativa. Conosco infatti persone che abitano in quartieri di Roma, che conoscono menadito, ma non si sono mai avventurati oltre i confini della loro regione, quando va bene, se non addirittura dal perimetro della citt?. E in provincia questa particolare forma di pigrizia assume talvolta contorni quasi da commedia all?italiana degli anni ?50.
Cosa c?entra questo con il romanzo di Alessandro Maiucchi?
C?entra, c?entra, e spiega quel pregiudizio (inconscio) che ho vinto anche grazie a lui. Insomma, qui siamo alle prese con uno scrittore italiano che vive, a pi? riprese, un?esperienza di vita formativa in alcune citt? degli Stati Uniti e si immerge in maniera cos? totalizzante nello spirito e nella cultura locali da subire un influsso irresistibile e prenderne lo spunto per scrivere un romanzo ambientato proprio l?, a migliaia di chilometri ( o ? pi? appropriato miglia?) da casa.
Con questi presupposti, ho letto Orchidea, ripromettendomi di finirlo in tempo utile per parlarne con l?autore, nel corso della prossima presentazione dell?opera. Ma ho fatto male i calcoli, perch? quando ho cominciato a leggerne qualche pagina, un venerd? sera, ho capito rapidamente che mi sarebbe stato difficile interrompere la lettura.
Perch? Orchidea si rivela una fusione quasi perfetta (il quasi solo perch? per me la perfezione non ? di questo mondo): un po? come se Amelia fosse finalmente riuscita a fondere nel suo crogiuolo immerso nella lava del Vesuvio il primo decino di Paperone.
La trama ? sostanziosa, ben strutturata anche quando scorre su due binari paralleli che sembra debbano incontrarsi, se non che senso avrebbero, e invece no. E non c?? la minima delusione perch? il congegno a orologeria di Maiucchi ha tutte le rotelline, ma proprio tutte, al loro posto, e gli ingranaggi girano a dovere, cio? ogni dettaglio va infine al suo posto.
Tutti i personaggi svolgono il ruolo che ? stato assegnato loro dalla sorte (leggi: dallo scrittore), vista come una sequenza di eventi inarrestabili dal sapore vagamente mitologico: vagamente perch? l?evoluzione della storia ha una scansione logica, ben diversa da quella disordinata della tradizione classica, dove quei nullafacenti degli dei bivaccavano sul Parnaso e si giocavano ai dadi, per capriccio, il destino dei poveri mortali che si sbattevano qualche miglio (o ? pi? appropriato dire leghe?) pi? sotto. Il tutto con una descrizione dei luoghi soffice e gradevole, come un dolce che coniuga gusto e sostanza, sazia ma non appesantisce.
In che senso? Nel senso che l?autore non infligge al lettore, che non ? tenuto a conoscere nel dettaglio urbanistica, stili di vita, ecc. di una citt? della East Cost, una descrizione minuziosa ma lascia cadere qua e l? un?immagine, un?istantanea che ha il potere di rendere viva e realistica, come se comparisse su uno schermo cinematografico, la scena descritta. Cos? Annapolis, che conoscevo solo come la location di un film di Dario Argento (Trauma, 1993), e qui esce fuori la mia passione per il cinema thrilling, diventa il palcoscenico delle gesta compiute da una inafferrabile, sgusciante, abilissima assassina, che io esiterei a definire serial-killer. Esiterei perch? nell?accezione che conosco (ma non sono n? pretendo di essere un esperto dei meccanismi da UACV o FBI) il serial-killer miete vittime che non c?entrano niente con le sue pulsioni omicide, sono solo sfortunati e occasionali (o meno) bersagli di una furia malata e spesso indefinibile.
Qui, invece, abbiamo a che fare con una dark lady indimenticabile, che esce letteralmente dalle pagine per la sua tormentata personalit?, che punisce solo coloro che considera responsabili di un lontano (ma non troppo), crudele e inaccettabile dolore. Cos? la sinfonia composta, orchestrata e diretta da Alessandro Maiucchi si rivela un giallo dai contorni classicheggianti, con sfumature thrilling e noir, pieno di personaggi complessi, le cui sfaccettature caratteriali hanno un ruolo ben definito nell?economia della trama: lo sceriffo con i suoi aiutanti, il medico legale che si porta appresso scalfitture sull?anima molto simili a quelle della collega Kay Scarpetta, lo scrittore la cui crisi esistenziale dovuta a una adolescenza orfana, in ogni senso, di affetto viene complicata dalla scarica di violenza subita da una moglie ferocemente e violentemente psicopatica.
E poi una galleria di donne, sempre bellissime, che popolano l?assolata Annapolis, in una storia che potrebbe ricordare, ovviamente attualizzata, qualche giallo ?gotico? di Cornell Woolrich, da La sposa in nero ad Appuntamenti in nero, passando per tanti altri. Un accostamento forse azzardato, ma sicuramente impegnativo: un impegno che Alessandro Maiucchi onorer? al meglio con il suo prossimo romanzo.
Un romanzo che aspetto gi? da adesso: inizier? a leggerlo calcolando mentalmente quando finirlo per poterne parlare con l?autore alla prossima occasione, e poi mi accorger?, dopo averne sfogliate poche pagine, che non riesco pi? a staccarmene, anche se ? notte fonda.
Enricoelle
Alessandro Maiucchi
http://www.alexmai.it Il futuro ti aspetta...
http://www.alexmai.it/indexmv.htm La pagina delle Mine Vaganti
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"Orchidea", Alessandro Maiucchi
Innanzitutto grazie a chi mi ha dato fiducia, acquistando Orchidea :-)
Orchidea e' ora presente su Ciao.it, il portale delle opinioni...
http://www.ciao.it/Orchidea_Maiucchi_M__520987
Chi lo ha letto vuole inserire il suo commento?
Grazie anticipate, sia per il positivo che per il negativo... purche' costruttivo :-)
Orchidea e' ora presente su Ciao.it, il portale delle opinioni...
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Grazie anticipate, sia per il positivo che per il negativo... purche' costruttivo :-)
Alessandro Maiucchi
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"Orchidea", Alessandro Maiucchi
Come sapete, ho scritto Orchidea sulla base degli insegnamenti letti su On writing e seguendo la provocazione di Zio Steve... mi e' appena arrivata la recensione di un kinghiano di ferro, scrittore emergente anche lui... beh, il pudore mi impedisce di scrivere cosa ha fatto questo lettore, potete vederlo da voi seguendo il link qui sotto (c'e' la recensione presente su Thriller Magazine, che vale una lettura): e' l'ultimo post in basso :-)))
http://www.thrillermagazine.it/forum/vi ... .php?t=416
PS Venerd? sono stato per venti minuti in diretta su Radio Rock, una radio romana da 60.000 ascoltatori medi :-)))
http://www.thrillermagazine.it/forum/vi ... .php?t=416
PS Venerd? sono stato per venti minuti in diretta su Radio Rock, una radio romana da 60.000 ascoltatori medi :-)))
Alessandro Maiucchi
http://www.alexmai.it Il futuro ti aspetta...
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"Orchidea", Alessandro Maiucchi
Inserisco la recensione che ho fatto ad Alessandro del suo libro.
ORCHIDEA di Alessandro Maiucchi
? 2005 Michele di Salvo Editore
Divisione TraccEDIverse.
Orchidea ? il primo libro edito di Alessandro Maiucchi, autore romano.
Un thriller insolito e complesso. Diviso in vari settori, anche se alla fine si possono considerare lo scorrere di pi? storie parallele.
I settori sono ben distinguibili fra loro e non si sovrappongono, anche se l?esistenza di uno dipende da quella dell?altro.
Abbiamo la storia di Neil, uno scrittore sopravvissuto a una moglie violenta, e il suo tentativo di ricostruirsi una vita, senza pi? paure.
Greta, la moglie dello scrittore, e la sua avventura in carcere.
Joe, un giocatore di football rimasto infortunato.
E una misteriosa donna, la protagonista in assoluto del romanzo, una serial killer.
Maiucchi, fortunatamente, alla fine del romanzo capovolge l?idea che si ? fatta il lettore di questa donna che uccide per sesso e con armi bianche e che quindi, in psichiatria, non sarebbe accettabile come serial killer, ma sarebbe solo un personaggio ingenuamente romanzato.
Quello che troviamo in questo libro ? il rispetto che lo scrittore dimostra nei confronti di chi legge, ambientando la trama in una citt? americana, Annapolis, da lui visitata, senza esagerare nei particolari e nelle informazioni, come invece spesso hanno fatto scrittori ben pi? famosi; lasciando pertanto il compito al lettore di completare con la propria fantasia le tessere mancanti.
I delitti descritti sono cruenti, tratteggiati in modo rapido e lucido, senza mai perdere di vista l?obbiettivo. Tutto il libro scorre passando da storia in storia, senza soffermarsi troppo, o troppo poco, ma con i tempi giusti.
Da donna, devo ammettere che mi ha un po? infastidito la scurrilit? troppo presente, a volere sottolineare un modo di pensare maschilista e che mi auguro davvero non sia cos? marcato nel sesso forte.
Forse proprio per questo particolare si nota che la mano dello scrittore appartiene a un uomo che anche alle sue protagoniste donna, ha sottratto delicatezza e femminilit?.
Il titolo, Orchidea, si riferisce alla madre dello scrittore che, abbandonandolo neonato, gli lasci? posato sui piedini questo fiore.
Nella storia che scorre parallela, vi troviamo ancora un riferimento in modo metaforico: simbolo di una rinascita tramite la vendetta; come possiamo leggere in questa frase pronunciata dalla protagonista: ?Nella borsetta avevo una pistola e altri oggetti, ma prima gli avrei parlato a lungo. Gli avrei dimostrato che dalle paludi della vita pu? nascere il fiore pi? bello?.
? by Miriam Ballerini
ORCHIDEA di Alessandro Maiucchi
? 2005 Michele di Salvo Editore
Divisione TraccEDIverse.
Orchidea ? il primo libro edito di Alessandro Maiucchi, autore romano.
Un thriller insolito e complesso. Diviso in vari settori, anche se alla fine si possono considerare lo scorrere di pi? storie parallele.
I settori sono ben distinguibili fra loro e non si sovrappongono, anche se l?esistenza di uno dipende da quella dell?altro.
Abbiamo la storia di Neil, uno scrittore sopravvissuto a una moglie violenta, e il suo tentativo di ricostruirsi una vita, senza pi? paure.
Greta, la moglie dello scrittore, e la sua avventura in carcere.
Joe, un giocatore di football rimasto infortunato.
E una misteriosa donna, la protagonista in assoluto del romanzo, una serial killer.
Maiucchi, fortunatamente, alla fine del romanzo capovolge l?idea che si ? fatta il lettore di questa donna che uccide per sesso e con armi bianche e che quindi, in psichiatria, non sarebbe accettabile come serial killer, ma sarebbe solo un personaggio ingenuamente romanzato.
Quello che troviamo in questo libro ? il rispetto che lo scrittore dimostra nei confronti di chi legge, ambientando la trama in una citt? americana, Annapolis, da lui visitata, senza esagerare nei particolari e nelle informazioni, come invece spesso hanno fatto scrittori ben pi? famosi; lasciando pertanto il compito al lettore di completare con la propria fantasia le tessere mancanti.
I delitti descritti sono cruenti, tratteggiati in modo rapido e lucido, senza mai perdere di vista l?obbiettivo. Tutto il libro scorre passando da storia in storia, senza soffermarsi troppo, o troppo poco, ma con i tempi giusti.
Da donna, devo ammettere che mi ha un po? infastidito la scurrilit? troppo presente, a volere sottolineare un modo di pensare maschilista e che mi auguro davvero non sia cos? marcato nel sesso forte.
Forse proprio per questo particolare si nota che la mano dello scrittore appartiene a un uomo che anche alle sue protagoniste donna, ha sottratto delicatezza e femminilit?.
Il titolo, Orchidea, si riferisce alla madre dello scrittore che, abbandonandolo neonato, gli lasci? posato sui piedini questo fiore.
Nella storia che scorre parallela, vi troviamo ancora un riferimento in modo metaforico: simbolo di una rinascita tramite la vendetta; come possiamo leggere in questa frase pronunciata dalla protagonista: ?Nella borsetta avevo una pistola e altri oggetti, ma prima gli avrei parlato a lungo. Gli avrei dimostrato che dalle paludi della vita pu? nascere il fiore pi? bello?.
? by Miriam Ballerini
pazzi e le persone intelligenti sono ugualmente innocui. I veri esseri pericolosi sono i mezzi matti e i mezzi saggi. Goethe
http: www.eeditrice.com
http: www.agendadeipoeti.com
http: www.eeditrice.com
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"Orchidea", Alessandro Maiucchi
Grazie Miriam :-)
Alessandro Maiucchi
http://www.alexmai.it Il futuro ti aspetta...
http://www.alexmai.it/indexmv.htm La pagina delle Mine Vaganti
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Presentazioni di Orchidea a Firenze e Bologna! :-)
Care amiche, cari amici
Sto provando a organizzare due presentazioni di Orchidea a Firenze e Bologna, ma devo affrontare alcuni problemi: in primo luogo devo avere circa venti persone sicuramente presenti (speriamo siano poi di pi?) in ognuna delle occasioni, poi devo avere un relatore al mio fianco, che abbia letto Orchidea e che possa partecipare amichevolmente e fare da richiamo nella sua citt?. Se l'esperimento dovesse riuscire come spero, potr? ripeterlo a Milano, Torino, Napoli e altrove (le proposte sono benvenute).
Le date che ho selezionato sono il 24 oppure il 31 marzo (alle ore 18 circa) presso la libreria Edison di Firenze, e il 25 marzo oppure il 1 aprile (sempre alle 18 circa) presso la libreria Irnerio di Bologna.
Pregherei gli interessati di inviarmi una email all'indirizzo alessandro@alexmai.it con scritta la data che per voi ? pi? accessibile, e il numero eventuale di amici lettori che potete portare. Chi mi metter? in contatto con un relatore per le due date avr? la mia gratitudine e una copia di Orchidea con dedica speciale :-)
Per questioni logistiche, dovrei avere un'idea di quanta gente potrebbe essere presente prima del 31 gennaio 2006.
Vi ringrazio tutti in anticipo!
Alessandro
PS Ecco una nuova recensione! http://guide.supereva.com/giallo_e_noir ... 0770.shtml
Sto provando a organizzare due presentazioni di Orchidea a Firenze e Bologna, ma devo affrontare alcuni problemi: in primo luogo devo avere circa venti persone sicuramente presenti (speriamo siano poi di pi?) in ognuna delle occasioni, poi devo avere un relatore al mio fianco, che abbia letto Orchidea e che possa partecipare amichevolmente e fare da richiamo nella sua citt?. Se l'esperimento dovesse riuscire come spero, potr? ripeterlo a Milano, Torino, Napoli e altrove (le proposte sono benvenute).
Le date che ho selezionato sono il 24 oppure il 31 marzo (alle ore 18 circa) presso la libreria Edison di Firenze, e il 25 marzo oppure il 1 aprile (sempre alle 18 circa) presso la libreria Irnerio di Bologna.
Pregherei gli interessati di inviarmi una email all'indirizzo alessandro@alexmai.it con scritta la data che per voi ? pi? accessibile, e il numero eventuale di amici lettori che potete portare. Chi mi metter? in contatto con un relatore per le due date avr? la mia gratitudine e una copia di Orchidea con dedica speciale :-)
Per questioni logistiche, dovrei avere un'idea di quanta gente potrebbe essere presente prima del 31 gennaio 2006.
Vi ringrazio tutti in anticipo!
Alessandro
PS Ecco una nuova recensione! http://guide.supereva.com/giallo_e_noir ... 0770.shtml
Alessandro Maiucchi
http://www.alexmai.it Il futuro ti aspetta...
http://www.alexmai.it/indexmv.htm La pagina delle Mine Vaganti
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"Orchidea", Alessandro Maiucchi
Alessandro Maiucchi
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"Orchidea", Alessandro Maiucchi
Scusa se mi faccio vedere poco, ma sono offline da 45 giorni per colpa di Telecom :-(
Alessandro Maiucchi
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