Bassa marea - Miriam Ballerini

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giuseppemincuzzi
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R: Bassa marea - Miriam Ballerini

Messaggio da giuseppemincuzzi »

Ciao Miriam!

Sono contento di trovarti qui, forse lo fai gia' da un pezzo.

ATTENZIONEEEE MIRIAM E' UNA MIA CARA AMICA! Trattatela bene altrimenti ve la vedete cor Poeta! :evil:

Che ne pensi di questo sito? E' gajardo vero?
Per il libro gia' ti ho fatto i complimenti in privato, tanto ce pensano gli addetti ai lavori darti i premi che meriti.

QUANNO PASSI A ROMA A MIRIAM!

Cia

con affetto

Giuseppe
r poeta metropolitano
Miriam
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Bassa marea - Miriam Ballerini

Messaggio da Miriam »

Ciao Giuseppe, non si svelano cos? tutti gli altarini!!! :wink:
Grazie per essermi sempre vicino! :mrgreen:
Miriam
pazzi e le persone intelligenti sono ugualmente innocui. I veri esseri pericolosi sono i mezzi matti e i mezzi saggi. Goethe

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Bassa marea - Miriam Ballerini

Messaggio da Miriam »

Vi metto la recensione che mi ? stata scritta dalla giornalista Maria Gulino, per la rivista scriptamanent.

Bassa marea
Scavare tra le apparenze
per cercare nel profondo
di Maria Gulino


Racconti e poesie: esperienze di esistenza in un percorso lungo una vita...
per andare alla ricerca di una spiegazione del dolore e dell?incomprensione

Vite parallele, storie di uomini, fatti quotidiani misti a esigue vicende autobiografiche sempre al di l? delle esteriorit?, racchiudono il testo Bassa marea (EEditrice.com SerEl International, pp. 144, ? 9,00) della giovane Miriam Ballerini, che in precedenza ha gi? pubblicato alcuni romanzi, grazie a uno dei quali (La casa degli specchi) ha ricevuto il Premio internazionale ?Michelangelo?.
Adesso ha deciso di cambiare rotta in un?opera di ?alti e bassi?, composta di prosa e versi, offrendo ? nella lettera di presentazione del suo ultimo libro ? una chiave di lettura per guidare ulteriormente il suo pubblico.
In prima persona afferma: ?Ho camminato nella metafora della bassa marea, raccogliendo quel che il mare lasciava scoperto, a mano a mano nel suo ritrarsi. Ci? che andrete ora a leggere ? ci? che ho scovato appena sotto la superficie?.
Bassa marea ?segue il senso naturale del tempo? ? leggiamo nella nota di lettura al testo ?, racconta pertanto le evoluzioni della vita: da prima della nascita fino a dopo la morte. A fare da protagonista ? ?la durata temporale? dunque, all?interno della quale sono presenti anche le svariate problematiche della cronaca dei giornali: disagi giovanili, droga, omicidi, paure adolescenziali, suicidi, violenze sessuali. Parecchie sono le considerazioni che inducono alla riflessione etica, o le note incoraggianti che nei momenti di sfiducia donano un tocco di ottimismo.

Un invito a pensare
Per tutti quelli che hanno una vena artistica, e per quelli che ancora non hanno imparato ad ascoltarsi, l?autrice usa parole genuine e incoraggianti, esplicitando che ?? nella solitudine dell?arte che si possono ascoltare i passi da noi camminati?. La Ballerini ci invita cos? a guardare dentro, a prestare attenzione agli itinerari interiori, a percorrere il tragitto personale e a dare valore all?esistere. Leggiamo infatti che ?il senso della vita ? semplicemente nel suo cammino; non nella partenza, n? nel suo epilogo?, e ancora: ?il senso della vita non sta nei metri camminati, / ma nelle soste che ci siamo consentiti. / La vita ? accorgersi che un albero d? frutti / non solo quando questi cadono a terra, / ma prima, perch? alzando gli occhi ai rami / ancora esitanti fiori, li si era gi? contemplati?.
Nel testo sono riportate inoltre alcune citazioni di scrittori e filosofi come Platone, Leibniz, Schopenhauer, Kierkegaard (del quale ripete i versi pi? celebri per la maggior parte dei sognatori, che dovrebbero prendere coscienza della propria vita interiore: ?Cos?? la giovinezza? Un sogno. / Cos?? l?amore? Il contenuto del sogno?), i quali si sono posti il problema dell?esistenza, del senso e del problema del vivere; o di quelli che hanno studiato il quotidiano fra i ceti meno abbienti (come Zola), associando i loro versi a immagini in bianco e nero che in qualche modo ne descrivono il significato visivo.

Tra versi e prosa
Leggendo fra le righe del testo, scorgiamo momenti di intimit? con noi stessi, quasi a sottolineare la vocina interiore che guida i passi e propone la meta da seguire, o alla quale ambire. Nei momenti pi? tristi la nostra autrice, che diventa l?amica del cuore ad hoc, ci dice: ?sappi che ogni giorno nuovo / giunger? a scacciare il precedente. / Scoprirai d?avere le tasche piene di seminagioni, / e solo tu saprai decidere il momento per spargerle?. E ribadisce con tenacia che ?la peggiore morte ? quella dell?anima costretta a portare in giro un corpo defunto?, in quanto ? l?anima che in primis dona vita alla persona, la caratterizza, la distingue. ? come un voler educare alla vita, invitando la gente a guardarsi dentro, a dare valore ai propri gesti che ogni giorno diventano meccanici. Ma l?essere umano, in quanto pensante, non ? prevedibile.
Particolarmente emozionante ? il racconto in prosa La donna di picche ? La donna di cuori: le vite parallele di due donne che scoprono di aspettare un bambino. L?una per errore, in seguito a una relazione con un uomo sposato, il quale la invita ad abortire per sfuggire alle responsabilit?. Si tratta di una ragazza non amata, n? da un uomo, n? dalla famiglia; sola quindi, e circondata dai vizi del denaro. L?altra felicemente sposata, cara al marito e alla famiglia, in dolce attesa, fiera di diventare madre.
Il volo invece ? un racconto ?ispirato a un fatto di cronaca?, afferma la Ballerini. Affronta il tema del suicidio di una ragazzina adolescente, la cui esistenza era stata sempre intaccata dal volere dei genitori. Una sensibile anima che aveva vissuto la vita non secondo i propri desideri, sogni, spensieratezze... ma sottomessa ai doveri, a cercare di non dispiacere al padre che lavorava per mantenerla agli studi, ad ascoltare la madre che, insoddisfatta della vita passata, pretendeva di manipolarla.
?Niente era stato prezioso nella sua giovane vita, nulla che non fosse stato in qualche modo sporcato dalle impronte digitali di mamma e pap??. E dopo la morte, rimasero ? anche se vane ? le lacrime del ?pianto inconsolabile? della madre, la stessa che spinse (inconsapevolmente) la propria figlia a non esistere pi?.

Una personalit? empatica
La spontaneit? e la naturalezza con cui l?autrice scrive i racconti ci mettono di fronte alle realt? che spesso riguardano la maggior parte della gente. Pare di immergersi e vivere sensazioni gi? provate, da collocare nella propria esistenza o in quella della persona pi? vicina, che ci coinvolge perch? da sempre conosciuta. Dalle righe esce fuori una sensibilit? di tipo empatico, che riesce a cogliere i sentimenti del prossimo pur rimanendone all?oscuro tante volte.
Nell?Autoritratto appaiono segni, indizi della precedente affermazione. La Ballerini vuole offrire tracce di s? in pochi versi: ?Sono un fastello di dubbi e di certezze / [...] Mi accompagno all?emozione del vivere / e del morire. Eterea come un sogno / presente e solida come un vecchio albero?. Si considera riflesso, ombra che si insegue o si precede, e nello stesso tempo consapevole di se stessa.
L?alternare prosa e poesia rende il testo vivace e dinamico, di facile lettura, comprensibile e adatto a ogni tipo di pubblico. L?autrice utilizza uno stile semplice e immediato, per i lettori di ogni et?, dall?adolescente che potrebbe rispecchiarsi e prenderne esempio, all?adulto che ripercorre i propri passi con una sana saggezza, traendone degli insegnamenti dettati dalla corrente filosofica dell?esistenzialismo, e intercalati nel contesto culturale odierno.
Cos?? dunque Bassa marea? ? un testo, all?interno del quale troviamo pillole di saggezza grazie alle quali ci emozioniamo, ci guardiamo dentro e reagiamo. ?Quando si ? sommersi dal dolore, ? facile mostrarsi ciechi a quello che di bello ci pu? venire offerto. Eppure ? soltanto sotto la superficie?. In qualche modo dal libro sgorga un inno alla vita, come un suggerimento dell?amico immaginario, che segue e aiuta a capire quale strada intraprendere, colui che fa vedere chiaro, l?obiettivo che segnala che la felicit? ? a portata di mano e che per vederla basta levare il velo dagli occhi... poich? essa ? in attesa. In tale direzione sono utili i versi ? che la scrittrice ci riporta ? di Percy Bysshe Shelley: ?Non sollevare il velo dipinto / che quelli che vivono / chiamano vita?. Perch? la vita gi? la possediamo. Se solo ci liberassimo dal guardare noi stessi dall?esterno, e ci concentrassimo su di noi dall?interno... capiremmo che la chiave che apre la porta al vivere... sta dentro di noi. Quello della Ballerini ? perci? un invito a pensare, a cogliere le minuzie quotidiane che edificano palazzi interi, e creano capolavori intessuti di anime, e quindi validi, per i quali vale sempre la pena sperare e vivere. In ogni contesto. Sono essi che vanno a finire nei meandri infiniti dell?essere, inteso come esistere. Pillole di saggezza, perci? fornite di profonde verit?: ?Si ? uomini pi? quando s?inciampa, che quando si percorre la via in un perfetto ballo coreografato?.
Ci immergiamo in realt? senza false apparenze, ma solo condotte per vie umane, con errori e ripensamenti. Con debolezze e speranze di forza. Tutto quello che spesso non riusciamo o non vogliamo vedere ? qui esposto con serena dolcezza.

Maria Gulino

(www.scriptamanent.net, anno III, n. 26, dicembre 2005)
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Messaggio da Miriam »

Aggiungo una critica che mi ? stata scritta da un critico letterario milanese.

BASSA MAREA di Miriam Ballerini
Critica scritta da Paolo Gadaleta Poeta-Scrittore- Critico letterario.

Quando il mare si ritira, per mostrare sulla rena le nudit? del suo profondo, possiamo scorgere oggetti palesi ai nostri occhi o misteriosi alla nostra mente che, subito incuriosita, incomincia a fantasticare, chiedendo soccorso a quelle zone della memoria o dell?immaginazione che, a volte, ci vengono sorprendentemente in aiuto.
E? quanto accade a Miriam Ballerini ? artista sensibile e attenta esaminatrice ? nel suo bellissimo libro ?Bassa marea?, ascondente poesie dal tocco leggero e dalle pennellate robuste e racconti brevi, ma incisivi che, lasciando il segno, si sente il bisogno di leggere e di rileggere.
Alcuni di essi si ispirano a fatti di cronaca, a quei ?fattacci? rivelanti realt? e mondi inimmaginabili che superano di gran lunga la fantasia.
Con tali scorci l?Autrice, dimostrando maturit?, introspezione e buona capacit? di sintesi, scava nel profondo della psiche umana, delineandone i contrasti di colore e le diverse sfumature.
Nei racconti trova posto l?universo dei vinti ? coi suoi bambini nati o mai nati, le sue ragazze deluse, violentate o in attesa di figli indesiderati, le coppie difficili o separate e infine i barboni ? ma anche l?esercito dei vincitori, coi suoi messaggi di luce, di verit? e di speranza.
Con siffatte descrizioni, la Scrittrice desidera ?fotografare? le poliedriche realt? della vita che ? sotto il sole o la pioggia ? canta gioie o grida dolori.
In tanta quotidiana follia amabilmente descritta, Miriam Ballerini esplora i possibili mondi interiori, quelli pi? intimi e segreti, incastonandone i vari pezzi di un puzzle universale le cui foglie-radici si perdono nell?azzurro del cielo.
Passato e presente, presente e futuro cos? si cercano e si rincorrono, per meglio decifrare i minuscoli tasselli dell?esperienza umana che vuole far udire al mondo il proprio messaggio.

Paolo Gadaleta
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