RECENSIONI COLLANA URANIA

Commenti sui libri di science fiction
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Giurista81
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RECENSIONI COLLANA URANIA

Messaggio da leggere da Giurista81 »

Apro questo topic interamente dedicato alle recensione dei volumi della collana (classica) URANIA.
Metto qui di seguito i Link dei libri (ovviamente mi limito agli Urania) che ho recensito su Scheletri.com. Gli interessati potranno dare un’occhiata.
Invito, inoltre, tutti gli accaniti lettori della serie a postare qui i loro pareri sui romanzi (o raccolte) che hanno letto e tutto quanto sia connesso a questa splendida e indimenticabile collana.
Buona lettura.

ABOMINAZIONE ATLANTICA – John Brunner

http://www.scheletri.com/libri/libri0319.htm

MOSTRA DI MOSTRI – AA. VV.

http://www.scheletri.com/libri/libri0323.htm

CREATURE NOTE E IGNOTE

http://www.scheletri.com/libri/libri0315.htm
In questa raccolta c’è un racconto che pare aver ispirato gli sceneggiatori di “Black Sheep”

TRA GLI ORRORI DEL 2000 – C.Q.Yarbro

http://www.scheletri.com/libri/libri0305.htm

ANTRACITE – V.Evangelisti

http://www.scheletri.com/libri/libri0313.htm

BLACK FLAG – V. Evangelisti

http://www.scheletri.com/libri/libri0351.htm

I DANZATORI DI NOYO – M. St. Clair

http://www.scheletri.com/libri/libri0339.htm

SPEDIZIONE VERSO IL NIENTE – D.R.Koontz

http://www.scheletri.com/libri/libri0325.htm

CRATERE E CAVERNA – P.Anderson & C.Simak

http://www.scheletri.com/libri/libri0345.htm

Prossimamente sarà pubblicata la recensione de “Il Canto dell’Abisso” di S.Von Sycoc; “Molto dopo mezzanotte” R.Bradbury; “Solaris” S.Lem (nn credo sia uscito per l’urania, però); “Stalker” fratelli Strugatzki.

Spero che l’iniziativa sia di aiuto a qualcuno di voi e soprattutto confido di coinvolgere qualcuno nel recensire romanzi usciti per la collana…
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Massimo Baglione
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

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Apperò!
Bel lavoro!
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silent running
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

Messaggio da leggere da silent running »

Bravo giurista81 splendida iniziativa,adoro urania...e al mercatino dell'usato qui si trova a 1 euro

Ti scriverò presto delle racensioni sui libri che ho letto,soprattutto catastrofici
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Giurista81
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

Messaggio da leggere da Giurista81 »

silent running ha scritto: Bravo giurista81 splendida iniziativa,adoro urania...e al mercatino dell'usato qui si trova a 1 euro

Ti scriverò presto delle racensioni sui libri che ho letto,soprattutto catastrofici
Grande!! Appena mi pubblicano le recensioni su scheletri.com (relative a prodotti Urania) vi posto il link.
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Giurista81
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

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IL CANTO DELL’ABISSO

Autore
Sydney Van Scyoc

Anno di uscita: 1987.
Casa editrice: Collana Urania, n.1098.
Pagine: 182.

Commento
“Il canto dell’abisso”, ovvero “Drowntide”, è un romanzo scritto dall’americana Sydney van Scyoc (classe 1939) nel 1987 e pubblicato sulle pagine della collana Urania nell’aprile del 1989. Nonostante il “marchio Urania”, siamo alle prese con un elaborato fantastico al limite del fantasy dove la fantascienza si limita a un piccolissimo cenno incidente sul contesto ambientale in cui avvengono i fatti.
L’autrice proietta il lettore in un mondo alieno, quasi integralmente ricoperto dalle acque, dove vari secoli prima l’uomo e i cetacei sono immigrati (su vascelli di fuoco) per fuggire da un pianeta Terra ormai sull’orlo del collasso. In questo scenario, troviamo sviluppati molti dei temi cari alla Van Scyoc. Abbiamo una serie di relazioni sociali tra umani-alieni, soggetti interraziali capaci di sintetizzare le caratteristiche delle varie razze e la rivalutazione di culture considerate inferiori.
Protagonista è un meticcio, nato dall’incrocio tra un umano e un acquatico (umanoide che vive nell’oceano a cavallo di balene giganti) che viene incaricato di trovare la sua giovane sorella. La missione è di vitale importanza per la sua cittadina, perché si pensa che la ragazza – rapita al momento della nascita dal padre e mai più vista dalla madre – abbia la capacità di comunicare telepaticamente con i cetacei e quindi di condurre i pescatori verso rotte sicure (lontane dalle minacce dei rettili che si celano sotto le acque dell’oceano).
Ha così inizio un lungo e mirabolante viaggio, in cui il ragazzo scoprirà cose del suo passato e imparerà ad apprezzare aspetti culturali di razze diverse che fino allora quasi disprezzava.
Il romanzo fa leva su uno stile molto elegante che ricorda la narrativa del primo dopo guerra. La Van Scyoc cura molto il lessico, abbondando con descrizioni scenografiche e regalando velati omaggi alla narrativa lovecraftiana (gusto per la decadenza e gli ambienti solitari, nonché per le statue di creature mitologiche) e al cult “La Terra dell’Eterna Notte” di W.H.Hodgson (da cui viene presa l’idea di un ambiente immenso e pieno di pericoli, in cui i protagonisti si muovono comunicando telepaticamente tra loro).
I primi capitoli partono in sordina, ma l’evolversi dei fatti porta a un crescendo d’intensità con una caratterizzazione dei personaggi tale da fare affezionare lo spettatore a ognuno di essi (alla fine sorge un pizzico di nostalgia per i personaggi che si dovranno abbandonare).
Interessante l’evoluzione che subisce il protagonista il quale, a mano a mano che prosegue la sua missione, impara ad apprezzare una cultura diversa dalla sua fino a smarrire quelle certezze che credeva incontestabili. Degno di nota anche il rapporto che si viene a creare tra il ragazzo e una giovane acquatica.
Non mancano momenti onirici (memorabile la scena delle vasche, con alghe marine capaci di mostrare i pensieri ancestrali dei cetacei, e quella dei balli con centinaia di serpenti che fuoriescano dall’oceano per contorcersi sui corpi di giovani ragazze nude) e una piccola spruzzatina erotica, il tutto condito da una costante atmosfera poetica. 
Gli ultimi capitoli diventano di una malinconia commovente e trasudano una sensibilità tipicamente femminile.
Molto bella e di alto contenuto drammatico la parte in cui il protagonista si trova a dover “combattere” con un “hiscapei” avvinghiato sul corpo della sorella. Lo “hiscapei” è una specie di sirena (seppur dalle forme non umane) che se ne sta isolata e ancorata sul fondo marino a lanciare urli capaci di ipnotizzare le prede e condurle nei suoi tentacoli.
Occorre, infine, dare atto alla Van Scyoc di aver evitato di rendere prevedibile la trama, grazie a una serie di snodi inseriti ogni qualvolta si possa iniziare a delineare una certa piega narrativa.
Menzione particolare per la splendida ed esaustiva copertina di Vicente Segrelles, in grado di riassumere assai bene ciò che si ritroverà nelle 182 pagine del libro. Il disegnatore spagnolo, infatti, pittura in primo piano una ragazza - in riva al mare -  accerchiata da quattro serpenti (hanno la funzione di intensificare i poteri telepatici); sullo sfondo notiamo un uomo (il protagonista), alle cui spalle si staglia l’enorme massa di un cetaceo (i cetacei del libro sono una sorta di cavalli dell’oceano, anche se più intelligenti in quanto in grado di comunicare mentalmente con i loro “cavalieri”).Lettura consigliata a tutti gli amanti del fantastico. Voto:8

Incipit
Keiris si svegliò all’alba e giacque per un po’ con gli occhi chiusi e il respiro sospeso, in ascolto; ma non udì nulla se non il lontano fragore del mare. Il palazzo e gli edifici di Hyosis, più piccoli e tutti addossati l’uno all’altro, dominavano una lingua di terra ricurva e appuntita, alla cui base il mare spazzava incessantemente il litorale roccioso. Per tutto il giorno il rumore delle onde penetrava in ogni angolo del palazzo.
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Giurista81
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

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L’UOMO IN FUGA

Autore
Stephen King

Anno di uscita: 1982.
Casa editrice: Oscar Mondadori.
Pagine: 192.

Commento
“The Running Man”, in Italia “L’Uomo in Fuga”, è uno dei due romanzi (l’altro è “La Lunga Marcia”) scritti da Stephen King – con lo pseudonimo Richard Bachman – comparsi sulle pagine della collezione Urania.
Come spesso avviene nelle opere del “Re”, il romanzo ha spunti di partenza tutt’altro che originali. Nell’occasione, King attinge a piene mani dalla produzione del grande Robert Sheckley, più in particolare da uno dei più famosi racconti sci-fi dell’autore americano, vale  a dire “La settima vittima”.
King, infatti, ripropone il tema di una società futura dove la televisione la fa da padrona, al punto da proporre giochi e reality show sempre più violenti. Il fine di tutto il sistema è distrarre i cittadini dal degrado in cui cade il mondo (inquinamento, povertà, disoccupazione e annichilimento dei valori etici).
In uno di questi programmi, appunto “L’Uomo in Fuga”, il protagonista deve sopravvivere per 30 giorni mischiandosi tra i cittadini, cercando di sottrarsi dalla caccia di coloro gli stanno alle calcagna. A ogni ora che passa, i parenti del concorrente riceveranno dei soldi e usufruiranno di bonus per ogni poliziotto ucciso dal loro caro. Il tutto avviene per le strade pubbliche, con passanti pronti a denunciare il fuggiasco o a ucciderlo per godere di un passaggio televisivo.
L’opera parte molto bene con un ritmo serrato e scorrevole. Assistiamo alle visite di selezione dei partecipanti e alle motivazioni che portano Ben Richards a partecipare ai giochi televisivi.
Una volta entrati nel vivo della storia, però, l’interesse tende a scemare. Le ragioni sono da individuare nella carenza del c.d. “fattore novità” (chi ha letto Sheckley non troverà niente di innovativo), ma soprattutto nello stile narrativo e nella mancanza di riferimenti criptici che possano conferire spessore alla narrazione. Tutto è così chiaro, palese, totalmente piegato alle logiche commerciali.
La trovata conclusiva con cui Richards tiene sotto scacco i poliziotti, poi, non tiene sulle corde il lettore, perché questo viene informato fin da subito che si tratta di un bluff. Al di là di questi aspetti, occorre anche sottolineare come si senta la mancanza di descrizioni oniriche e di quel tocco scenografico che riesce a destare dal torpore l’amante di letture di genere.
Gratuita la caduta nello splatter che si registra negli ultimi capitoli (non voglio aggiungere altro, ma anche la credibilità del narrato va a farsi friggere).
Non male le caratterizzazioni dei personaggi con un eroe ironico che ricorda i duri degli action movie a stelle e strisce.
Profetico il finale, con un epilogo che oggi King non avrebbe il coraggio di riproporre (sarebbe davvero di cattivo gusto per un autore commerciale).
Per gli amanti del cinema, segnalo che il B-Movie “The Running Man – L’implacabile”, che vede tra gli altri Schwarzennegger come attore principale, è solo ispirato all’omonimo romanzo. Gli sceneggiatori, infatti, hanno puntato di più sugli elementi vincenti dell’opera (il gioco; il presentatore istrionico; le scommesse del pubblico), tagliando tutto ciò che fungeva da brodo e soprattutto i riferimenti telefonati a Robert Sheckley in modo da dare più inventiva alla storia.
Sopravvalutato. Voto: 5.5
Ultima modifica di Giurista81 il 15/11/2008, 18:42, modificato 1 volta in totale.
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Massimo Baglione
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ah, non sapevo fosse di King. Usava lo pseudonimo per i racconti peggiori? ;-)
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

Messaggio da leggere da Giurista81 »

No, per quelli che riteneva peggiori. Ma forse per quelli che si differenziavano dal suo solito genere (horror). Credo sia questo il motivo.
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

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Due mie mini recensioni...1 urania e 1 galassia


Ricordatevi di noi
Di Leonard Daventry
Urania n° 922  11/07/82

Un autore poco conosciuto qui in Italia,che nella miglior tradizione degli scrittori inglesi sa raccontare la catastrofe dell’umanità in modo superbo,sospeso tra pessimismo e critica verso gli esseri umani,romanticismo e fantarcheologia
In “ricordatevi di noi” un’astronave viaggia nello spazio,contenendo pochi sopravvissuti alla catastrofe che ha distrutto la Terra. Nel viaggio dei naufraghi s’intrecciano amori e speranze,rivalità e delicati intrecci psicologici fino a che l’improvvisa apparizione del relitto di un’antichissima nave spaziale cambierà radicalmente il loro destino. E il loro stesso concetto di esseri umani sarà messo in discussione. Rinunciare ad essere uomini e donne di carne e continuare la razza umana?O estinguersi per sempre?
Un libro che avvolge fin da subito il lettore,trasportandolo in una drammatica odissea spaziale che dalla seconda parte del libro avrà una brusca virata. Molte idee e concetti cari all’autore espressi già nei romanzi precedenti come “A man of double deed” e Terremoto grado XIII trovano qui la loro conclusione ideale. Nella parte finale il romanzo può ricordare “Equazione tempo” di Edmun Cooper,altro ottimo esempio sull’argomento


GLI ANNI DELLA FURIA
Di Edmund Cooper
Galassia n° 203    1974 casa editrice La Tribuna

Gli anni della furia,ovvero quelli seguenti ad una massiccia riduzione del genere umano a causa di radiazioni solari che in 10 anni spingono la maggior parte dell’umanità a seguire il proprio impulso di autodistruzione e a togliersi la vita. Il mondo con i suoi servizi e la sua tecnologia si ferma per sempre,con i pochi superstiti impegnati nella quotidiana lotta per la sopravvivenza contro i loro simili,contro branchi di cani e gatti affamati tornati allo stato più violento e distese di voraci ratti che rosicchiano tutto quello che trovano.
Tralasciando saggiamente le descrizioni dei vari suicidi ma scegliendo una cronaca del lento disfacimento della nostra società più “evoluta” nelle prime pagine del libro,per poi descrivere un mondo che per mancanza di “personale umano” è morto,l’autore (molto conosciuto e apprezzato all’estero) si sofferma sulla vita di uno dei superstiti riuscendo a renderlo vivo oltre la dimensione del foglio di carta,non un eroe di tempi bui ma un sopravvissuto con i suoi egoismi e le sue debolezze,e con il suo rapporto con il destino qui simboleggiato dal ponte di Londra.
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

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Interessanti. Bravo!
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

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FUGA NEI MONDI ACCANTO - P.High

ecco la mia recensione

http://libriromanzi.blogspot.com/2009/0 ... mpson.html
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

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Altra recensione.

IL SEGNO DEI DUE MONDI - K. Laumer

http://libriromanzi.blogspot.com/2009/0 ... aumer.html
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

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Ottimo!
Il blog è tuo?
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

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sempre interessanti le tue recensioni
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Re: RECENSIONI COLLANA URANIA

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Massimo Baglione ha scritto: Ottimo!
Il blog è tuo?
No, è di un mio amico scrittore che mi ha chiesto di collaborare.

Purtroppo, ora, per via del concorso pubblico sono fermo, in fatto di letture (sto cercando disperatamente nei rari momenti liberi di sistemare il racconto per l'adunanza: è finito ma va sistemato e voglio aggiungere alcuni dettagli per amalgamare tutto il lavoro).

Però non in fatto di new entry. Una mia vicina di casa mi ha regalato dieci urania, dice che li ha letti... In più mi sono recuperato la mega antologia sui racconti sui fantasmi della Newton a 4.90 euro.

Questi sono gli urania che vi dicevo, ne avete letto qualcuno?

Barnes, John - Peccato originale
Reynolds, Mack - Imboscata alla città
Sutton, Jeff - Sparate a vista su John Androki
Anderson, Poul - I Proteiformi
A.A.V.V.  -            Giochi di Società
Shaw, Bob - Uomo al piano zero
Bova, Ben - Il Presidente moltiplicato
Goulart, Ron - Watergate 2021
Foster, Alan D. - Krull
Zahn, Timothy - L'Orbita di Metallo
Ultima modifica di Giurista81 il 08/05/2009, 1:05, modificato 1 volta in totale.
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