Tralfamadore

Messaggio da leggere da **carlo** » 23/09/2006, 21:49

Tralfamadore è un pianeta immaginario che viene citato in numerosi romanzi dello scrittore statunitense Kurt Vonnegut. Il pianeta e i suoi abitanti sono rappresentati in modo diverso in diverse opere:

Nelle Sirene di Titano, Tralfamadore è un pianeta della Piccola Nube di Magellano, abitato da una civiltà di macchine pensanti. I Tralfamadoriani inviano un loro emissario, Salo, verso una lontana galassia; a causa di un guasto alla sua astronave, Salo naufraga su Titano, una luna di Saturno. Per comunicare con il suo pianeta d'origine, Salo interferisce con la storia della Terra; per esempio, la Grande Muraglia cinese risulta essere un messaggio di Salo ai Tralfamadoriani. Salo fornisce anche indicazioni sul significato della parola "Tralfamadore", spiegando che significa sia "tutti noi" che "541".
In Dio la benedica, signor Rosewater, Tralfamadore è un pianeta ipotetico, usato solo in modo retorico in un esercizio mentale.
In Mattatoio n. 5, i Tralfamadoriani sono creature che esistono contemporaneamente in tutti i momenti del tempo, e pertanto conoscono il futuro, inclusa la fine dell'Universo, che sarà distrutto in un incidente causato da un pilota tralfamadoriano durante un volo di test. I Tralfamadoriani rapiscono Billy Pilgrim, protagonista del romanzo, e lo tengfono in osservazione in uno zoo spaziale insieme a Montana Wildhack, un'attrice di film pornografici.
In Hocus Pocus, i Tralfamadoriani sono antichi esseri multidimensionali che controllano la vita della razza umana. I loro risultati sono raccontati nei "Protocolli degli Anziani di Tralfamadore" (un riferimento ai Protocolli dei Savi di Sion), che sono pubblicati a puntate in una rivista pornografica dal titolo Giarrettiera nera.
In Cronosisma, Tralfamadore viene rappresentato come un luogo fantastico in un cui si danno incontro elementi chimici antropomorfizzati.

Messaggio da leggere da **carlo** » 23/09/2006, 21:50

Trafalmadore è inoltre fondamentale per il mio nuovo romanzo, PIANETA FREDDO, che ha come protagonista il Vonneggutiano Kilgore Trout :) speriamo di pubblicarlo prima o poi...

Messaggio da leggere da **peterpat** » 08/02/2007, 3:54

Il "Kilgore Trout" di Vonnegut è uno scrittore di SF che si rifà certamente a qualcuno realmente esistito. Sapete forse chi potrebbe essere? Sono già stati compiuti studi a questo proposito? Grazie anticipatamente.

08/02/2007, 7:27

Secondo me, Kilgore Trout è Karlo Trotta!

08/02/2007, 11:38

[quote=""carlo""]...pubblicati a puntate in una rivista pornografica dal titolo Giarrettiera nera.[/quote]

Se non sbaglio parlano dei trafamaldoriani anche in un fumetto Iacula !!!!

:lol:

Messaggio da leggere da **carlo** » 08/02/2007, 14:48

Piu che altro che io sappia un autore reale ha usato lo pseudonimo di kilgore trout per un suo romanzo, andato pure relativamente bene. La creazione del personaggio invece, da parte del Genio, io l'ho sempre interpretata come un omaggio di Vonnegut agli autori di serie z di tante riviste di sci fi degli anni 50 in america, che magari scrivevano male ma avevano idee geniali, e inoltre come una caricatura di se stesso, che ha sempre cercato di scrollarsi di dosso quell'etichetta di autore di genere (ricalcandone quindi attraverso Trout tutti i clichè). Non credo si riferisse ad un autore in particolare quindi, ma su questo posso certamente sbagliare.
La teoria comunque vuole che se deve essere ispirato a qualcuno, ad un autore reale, questi sia Theodore Sturgeon. Altra teoria è che si ispirasse a me, ma è facilmente smontabile con il fatto che io son nato dopo la prima apparizione Troutiana. Ma ripeto, credo Vonnegut si riferisse piu a se stesso da giovane.

ti consiglio un link http://www.geocities.com/Hollywood/4953/kt_in.html per ricordare le storie del grande Kilgore.

Messaggio da leggere da **Cymon** » 08/02/2007, 22:58

Ed è comunque abbastanza delizioso "La colazione dei campioni" anche come film, tratto da Vonnegut e con Trout come protagonista...

Messaggio da leggere da **carlo** » 09/02/2007, 15:33

delizioso? il libro se uno lo legge nella giusta cronologia (e cioè dopo aver letto tutti i precedenti di K.V.) è un CAPOLAVORO assoluto, il film invece è carino...