NASF 18 - selezionati e vincitore

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Il_Babbano
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

Messaggio da leggere da Il_Babbano »

Emanuele, ti sto leggendo, ma ci metto un po'.
Perché ci sono tante cose da dire, però devo anche trovare il modo. Nel frattempo, potresti giurare sulla testa di Fedemone che la prenderai bene?
Babbani non si nasce, si diventa - poi si fanno anche miracoli
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Il_Babbano
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

Messaggio da leggere da Il_Babbano »

Hai giurato? Bene. Allora vado a commentare…


Emanuele Valadriel

Anche tu, senza bio.
Ti immagino esordiente e quindi meritorio di incoraggiamento, con una critica pacata della tua opera che metta in risalto gli aspetti positivi e segnali con delicatezza eventuali sviste, refusi, sottovalutazioni della sintassi, della grammatica e dell'ortografia.
Epperò, siccome sei quello che ha giurato sulla mia testa, niente resterà impunito: sarai d'esempio per tutta la classe(*)…


Nefertiti

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Prima la storia.
Intanto sicuramente buona l'idea, forse un po' influenzata da StarGate, ma sviluppata più alla Wall-e, o anche alla Battlestar Galactica, con una piega degli eventi abbastanza inaspettata nel finale, dove si intuisce che l'arrivo di domani era poi anche quello di ieri.
Mi è piaciuto e, a dispetto di tutto quel che segue, si fa leggere, anche se una limata qua e là (ma nemmeno tanto intensa, diciamolo) può servire.
================
Partito benissimo. Poi, giunto alla terza riga:


Pag. 155

"Era così bello per lei vedere con quanto amore e passione queste piccole creature su cui poggiava la sopravvivenza stessa della razza umana, si dedicassero con assoluta dedizione allo studio della storia, come delle altre materie."


Dunque.

Principale e subordinata diretta:
"Era così bello per lei vedere con quanto amore e passione queste piccole creature si dedicassero allo studio della storia"

altre subordinate:
"su cui poggiava la sopravvivenza stessa della razza umana"
"come (si dedicassero allo studio) delle altre materie."

SE metti la virgola alla fine della prima subordinata altra (detta a volte "incidentale") che sta in mezzo, perché non ti chiami Missiroli, dovresti metterla anche all'inizio della stessa. Se ti chiami Missiroli puoi toglierle tutte. Siccome non ti chiami così, se lo fai vai direttamente dietro la lavagna.

Incredibilmente, tutto il resto va bene.
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Scherzetto: non è vero manco per niente!



Metà della pagina, sempre la stessa (la prima!):
"Magnifici e splendenti Re e Regine dai tratti così simili ai loro, che per uno strano scherzo dell'evoluzione genetica aveva restituito al genere umano l'impronta dei primi uomini civilizzati, gli egizi appunto."

Un po' come dire
"Lui folgorante in solio
Vide il mio genio e tacque;"

Che sta per
"Io l' ho visto sul soglio, trionfante, ma ho taciuto" che, per capirlo, normalmente te lo devono spiegare, sennò non ci arrivi, che minimo pensi che taceva l'altro. Qui è uguale: di base serve una spiegazione.

Se infatti il soggetto che, attraverso uno scherzo della genetica, rende al genere umano magnifici Re e splendide Regine dei tempi degli egizi, fosse anche l'impronta dei primi uomini, non quadrerebbe lo stesso, ma farebbe molto poeta.
D'altronde, anche "l'impronta dei primi uomini civilizzati", che ben potrebbe aver restituito al genere umano magnifici Re con Regine splendenti, in quella frase doveva rendere anche se stessa, entrando in un loop molto pericoloso.

Invece mi sa che doveva essere qualcosa come:
"Uno strano scherzo dell'evoluzione genetica aveva restituito al genere umano l'impronta di magnifici re e splendenti Regine, dai tratti così simili a quelli dei primi uomini civilizzati, cioè gli egizi" - anche senza "appunto". Che poi adesso ci sta anche ripartire con l'impronta. E' però vero che così la frase ha perso tutto il suo fascino.

Riproviamo:

"Per uno strano scherzo della genetica, l'impronta di magnifici Re e splendide Regine dei primi uomini civilizzati, gli egizi, era stata restituita al genere umano, comparendo nei tratti così simili ai loro in quei bambini (ubbidienti? Coscienziosi? Curiosi? Vivaci? Mordaci?...- Ahia!)"
Se sia meglio, non lo so: ci ho rimesso una falange minimo. Va riscritta, io dico. Anche se il paragrafo seguente, ancorché lunghetto, spiega il concetto e, in fondo, è "virgolato" anche bene o, insomma, in modo accettabile (= non sono rimasto a corto di fiato nel leggerlo).

Si va spediti (che virgole, poche, ma ci sta), proiettati su Marte e poi nello spazio/tempo, col soggetto che qualche volta scompare, qualche altra si trasforma dagli umani ai danni e poi di nuovo agli umani (per esempio, giusto a pagina 156 - ma lo dico solo per fare un dispetto, perché in realtà si capisce benissimo), o passa dal singolare della vita al plurale dei contaminati (che si immagina siano i coetanei di Eisabeth, ma erano "la generazione sua", singolare). Insomma, ci sarebbe da rivedere un attimo, tra una frase e l'altra, chi fa cosa, e accordargli poi verbi e attributi.

"che, quasi come fosse (…) li aveva resi quasi tutti"
togliamo il secondo "quasi"? Ti presto un "pressoché".


"Ben prima di trasferirsi sul pianeta Rosso, era già da tempo in vigore la rigida e planetaria legge (…)"
La virgola lì? Dopo che *non* ne ho trovate almeno cinque o sei prima? Mi aspettavo un inciso o una relativa qualunque. E invece niente. Era solo per farmi lo sgambetto, immagino.
Comunque, a differenza di quel che spesso vado cianciando, ho apprezzato "rigida e planetaria" prima di "legge": in effetti mi ha fatto capire subito che non era una cosa da prendere sottogamba o che si potesse scantonare facilmente con una gita fuori porta.
Però "ogni soggetto uomo o donna potenzialmente valido": o metti una virgola dopo soggetto e una dopo donna, o metti "o donna" tra parentesi. Ti do una dritta: scegli la prima variante, che, con la seconda, rischi guai col gentil sesso, specie se ce l'hai in casa, c'è un mattarello a tiro e ti legge le cose che scrivi da dietro la spalla. Però voglio essere onesto: guarda che va bene anche così com'è.

Al di là del fatto che avrei messo, a pag. 157, "un tempo impensabili" tra due virgole, cosa comunque non indispensabile, scorre tutto bene e senza errori fino a quello da penna rossa (o blu, se è più grave): "la necessità di … fece sì che la popolazione mondiale riuscì" (sempre pag. 157)
Riuscisse. E uno. Però che si sappia: è anche l'unico.


"misura spaventosa se si considerava che alla fine del XXIII secolo della nuova era, si era raggiunta la cifra record di (…)."
c'è la virgola di chiusura, ma non quella di apertura, intorno alla temporale ("alla fine del XXIII secolo della nuova era"). Poi per dire, io ne avrei messa una pure dopo "spaventosa", però ci sta anche che lì non ci sia.



pag. 158:
"si diede inizio alla procedura (scoperta grazie ai (…) ) di formazione atmosferica"
Non è sbagliato, ma l'inciso tra la procedura e quello che essa sia tende a distrarre. Spostarlo dopo "atmosferica", si può?

"sembrava davvero che (…) fossero riusciti davvero"
Sostituirei il secondo con un "sul serio"; o lo toglierei e basta.

", certa che in un'epoca di grande rivoluzione quale quella che stava vivendo, solo (…) poteva salvarli (…)"
"in un'epoca di grande rivoluzione quale quella che stava vivendo" ha la virgola finale ma non quella iniziale.

"sapere che alcuni di quelle poche migliaia di bambini, creati selezionati e cresciuti con il solo scopo di (…), avrebbero"
Non è davvero sbagliato, "alcuni di poche migliaia di bambini" e poi "creati" ma stona. Invece "creati selezionati e cresciuti" è un elenco, e i primi due elementi sarebbero da separare con una virgola.
Propongo (poi vedi tu):
"sapere che alcuni bambini, di quelle poche migliaia, creati, selezionati e cresciuti con il solo scopo di (…), avrebbero"

typo:
"si rilassavano *dalla* loro cabina privata, osservando"
Nella, immagino. Oppure "si rilassavano osservando, dalla loro cabina privata, (…)"
Se vuoi fare a meno di qualche virgola (ma perdere anche un po' di poesia):
"si rilassavano osservando (…) dalla loro cabina privata."

pag. 159
"il grande giorno arrivò e la totalità di ciò che rimaneva del genere umano, si separò (…) grazie a una enorme (…) messa insieme unendo le forze logistiche di tutte le nazioni del mondo, ultimo gesto sensato che sarebbe diventato (…)"

Se metti la virgola dopo umano (che puoi anche togliere) allora devi sposare la filosofia babbana e metterne una anche prima di quella "e" che sta dopo "arrivò".

Tuttavia, suggerisco questa forma:
"il grande giorno arrivò e la totalità di ciò che rimaneva del genere umano (<-niente qui) si separò (…),(<-virgola qui) grazie a una enorme (…) messa insieme unendo le forze logistiche di tutte le nazioni del mondo, ultimo gesto sensato che sarebbe diventato (…)"

Pag. 160
"attaccavano e boicottavano qualunque possibile server di governi e social media, siti istituzionali e discorsi presidenziali, sostituiti all'occorrenza da video rivoluzionari (…)"
Attacco e boicotto un server, e ci sta; un sito, e ci sta, ma sta anche su un server, come pure i social - magari non un server solo, ma insomma, siamo da quelle parti; un discorso, poi, ci sta anche meno. Perché lo posso boicottare, il discorso, anche se fatto in piazza, ma per sostituirlo con un video rivoluzionario doveva ben essere la registrazione di un discorso contenuta in qualche server o sito. Che poi si intuisce, però proviamo a scriverlo:
"attaccavano e boicottavano qualunque possibile server governativo o ospitante social media, siti istituzionali o registrazioni di discorsi presidenziali (che sostituivano all'occorrenza con video rivoluzionari (…) )"
(a tuo giudizio, mica detto che come l'hai scritto non possa andar bene lo stesso).


"e promettevano misure drastiche nel *qual* caso si fosse portato avanti"
Poi sarà corretto, però la forma tipica della promessa è "nel caso", volendo anche "in cui" (qui non serve), ma senza il "qual", se non sta in una costruzione diversa, di tipo più ipotetico, come per esempio: "mi chiedo se vorrete davvero negarmi la merenda, nel qual caso io allora tratterrò il fiato fino a diventare paonazzo…" no, non va bene come stile per ultimatum terroristici.



Fine pag. 160, inizio pag. 161
"sapeva che il loro percorso insieme sarebbe durato solo un anno, nel quale i piccoli destinatari delle sue attenzioni, avrebbero appreso l'intero programma (…) e spesso si chiedeva se non la avrebbero superata (…)"
La virgola dopo attenzioni non va bene. Puoi toglierla e basta, oppure metterla prima di "e spesso", in puro Babby style, o, ancora, dopo aver soppresso quella, circondare "spesso" con due virgole.
"la avrebbero" non è un reato grave, ma andrebbe apostrofato.


Pag. 161
"Elisabeth non ebbe tempo di concludere la frase!"
Il narratore si è adeguato alla sgridata? In realtà fa più effetto con un punto normale, se non è un commento che, per esempio, punti a mostrare l'assurdo di qualcosa ("Con tre braccia. E lei credeva davvero che fosse lui!"), ma la narrazione, se non è di un narratore particolare (tipo un racconto in prima persona, o il racconto fatto da un personaggio), di base è senza esclamativi e con pochi o punto (=nessuno, lo specifico perché è roba da vecchi, in stile Collodi, e, non so perché, ti penso un filo più giovane e spinocchiato) interrogativi.


Pag. 162
"La grande struttura coloniale già ampiamente costruita sul pianeta rosso, stava subendo degli attacchi simili (…)"
c'è la virgola di chiusura, manca quella di apertura (dopo "coloniale").

Attenzione a questo: pag. 161, verso la fine: "un attacco (…) che avevano operato e realizzato *la fine del genere umano*"
Pag. 162: "segnando così in modo definitivo *la fine del genere umano*". L'hai spoilerato, non va bene. Devi toglierlo dalla pagina precedente, anche solo perché ripeterlo non è bello.

"tranne una inevitabile crescita dei battiti cardiaci e alcune ferite superficiali"
ci sta, però se mi vuoi prestare orecchio: "tranne una crescita dei battiti cardiaci inevitabile e alcune ferite superficiali",così nessuno ti obietta che "un'inevitabile" si legge meglio. Eppoi è italian style contro american style, vuoi mettere?

"avrebbe voluto *chiamarlo* ma doveva tenere la linea disponibile per *la chiamata*"
ci può stare, però si potrebbe sostituire il primo termine con "sentirlo" o "contattarlo"

Pag. 163
"ad Elisabeth"
È un reato di lesa Bagliosità. Il Ba-Style su questo è chiaro: a + e non richiede la "d", dunque "a Elisabeth". E ringrazia che a Max sia sfuggito, sai?

"Con l'aiuto di (…), portò la sua classe nella grande ala (…), mentre pensò che forse non avevano avuto stessa buona sorte le rispettive delle altre cinque (…)"
Non è sbagliato, ma son tornato a cercare cos'era che forse non aveva avuto buona sorte nelle altre cinque. Suggerisco di ripetere "ali" dopo rispettive.

"Adam le seguiva come un'ombra. La appoggiò delicatamente"
Okay, due decimi di secondo e uno si rende conto che non è Adam che appoggia. Però, dato che è lui il soggetto della frase precedente, qui è meglio ripetere chi fa cosa: "La donna (o La maestra o Elisabeth) appoggiò delicatamente"
.
.
.
.
.
.

(*)
Si celia. Al di là di problemi che possono o meno essere sorti in fase di scrittura veloce o di stampa affrettata, come già detto la cosa più difficile è rendersi conto di cosa stoni in un proprio racconto. Che poi, anche lì: salvo che si violino, senza licenza d'autore, regole ben precise, tutto è molto opinabile, e persino soggetto sia a trasformazioni nel tempo che a valutazioni diverse a seconda della cultura (in senso generale) di chi legge. Per cui, stante che ormai mi appresto a diventare un analfabeta di ritorno, non date per scontato che come ve la racconto io sia la versione giusta. Approfittatene per sorridere e per verificare da voi.
Dico a quelli bravi, non a Emanuele, eh?
Al quale in realtà ho contato anche i peli del naso non per cattiveria (cioè, forse. Diciamo “non solo per cattiveria”, via), ma proprio pensando di aiutarlo a prestare attenzione a certi dettagli, dato che appunto secondo me esordisce (e anche bene, a dirla tutta, dai). Poi comunque l'ho fatto giurare sulla testa del Fedemone, no? Quindi…
Ultima modifica di Il_Babbano il 03/12/2022, 17:18, modificato 2 volte in totale.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Il_Babbano ha scritto: 28/11/2022, 20:46
LUIS ha scritto: 28/11/2022, 19:56 @Il Babbano
Grazieeeee. Che bella analisi, molto accurata e o.

Ora, non ricordo più nulla e ai tempi andavo molto poco per il sottile, non come adesso, che c'è Emanuele che non lo sa ma tra un po' lo scopre
???
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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L'importante è che tu, stavolta, abbia giurato sul Fedemone.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Il_Babbano ha scritto: 28/11/2022, 23:52 Emanuele, ti sto leggendo, ma ci metto un po'.
Perché ci sono tante cose da dire, però devo anche trovare il modo. Nel frattempo, potresti giurare sulla testa di Fedemone che la prenderai bene?
Giuro giuro giuro......ho letto adesso i messaggi chiedo venia e perdono ......molta paura ;D

La brevissima analisi sotto, la leggo stasera con calma, che ora devo andare a picconare la Kryptonite in miniera...

Grazie mille :-)
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Il_Babbano ha scritto: 29/11/2022, 8:37 L'importante è che tu, stavolta, abbia giurato sul Fedemone.
Cosa estremamente importante. Anche se pericolosa, spiace.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Fedemone ha scritto: 29/11/2022, 10:45

Cosa estremamente importante. Anche se pericolosa, spiace.
Sono certo che te la caverai anche stavolta.


Piuttosto, ti è arrivato il libro?

Guarda che la prossima settimana iniziano le interrogazioni...
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Il_Babbano ha scritto: 29/11/2022, 13:54
Sono certo che te la caverai anche stavolta.


Piuttosto, ti è arrivato il libro?

Guarda che la prossima settimana iniziano le interrogazioni...
Gentile la preoccupazione, ma in genere sono gli altri a doversela cavare. Il libro non è stato ancora ordinato, ci sono state alcune spese che hanno sorpassato in curva.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Fedemone ha scritto: 29/11/2022, 15:31 Il libro non è stato ancora ordinato


???

Vabbè, si avvicina Natale, se non pensi di farne dono a qualche disgraziato che non sa come procurarselo (o che ha speso tutto in caramelle*) ci sta che passi ad altro.
Forse.
O forse no.
Ti tengo d'occhio.
Bada.

:D


*
Hai speso tutto in caramelle? Lo vuoi un regalo di Natale da uno sconosciuto?
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Che saporiti che sono gli sconosciuti!! Dai portamene un paio e vedrai non ti accadrà nulla. Non posso promettere per chi ha giurato, ma loro sono in fondo alla lista
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Nonostante le picconate da dare in miniera non siano ancora terminate, in attesa di ricongiungermi con la mia dolce metà in un immenso parcheggio su snodo intergalattico, non ho resistito ed ho letto le correzioni di Babby (da oggi ti chiamerò solo e sempre così, giuro sulla testa di Fedemone ;D ).

Che dire, innanzitutto incredibile la semplicità con cui hai colto la tripla citazione, passi Stargate (il che la dice lunga sulla tua vecchitudine), ok Battlestar Galactica (opera meravigliosa)......
Ma Wall-e, su di lui mi sono quasi commosso.

Non credevo qualcuno potesse notarlo, ma non consideravo il livello di esaurimento collettivo del presente gruppo :D

Rispetto alle correzioni grazie assolutamente di tutto, il mio principale limite è sempre stato e sempre sarà questo: non essere in grado di rileggermi in modo oggettivo e quindi correggermi. Il vero dramma è che se leggo testi altrui sono più pignolo di te! Di conseguenza ho già deciso da un po' di tempo che per le mie piccole prossime opere mi avvarrò, sia chiaro pagando, dell' aiuto di un mio caro amico che lo fa di mestiere (se poi Babbyi vuol fare un prezzo migliore....)

Si, tecnicamente sono uno scrittore emergente, nonostante lo spirito da adolescente con cui lo faccio sempre e nonostante io scriva da una vita intera, soltanto dopo un episodio specifico della mia vita, a 42 due anni di vita, ho deciso di mettere in piazza alcune cose. Ora che ne ho 44 e che ho cominciato, anche partecipando ad alcuni concorsi altamente selezionati come il presente, dove si percepisce subito la vera passione di chi lo crea e cura, sento la necessità sempre maggiore di continuare a 'tirar fuori'.

Magari di questo parleremo in privato Babby se ti fa piacere condividere, io sono assolutamente disponibile a qualsiasi correzione e fustigazione anche su pubblica piazza, perché mi permette di migliorare ogni giorno di più.

Se non sono improprio e se mi indicate gentilmente in quale sezione farlo, metto volentieri la mia storia di scrittore e se graditi, anche i link delle mie due piccole (auto) pubblicazioni su Amazon.

In ogni caso, grazie Babby e grazie a tutti, davvero sempre più onorato e felice di essere stato selezionato per la pubblicazione!!

:-)
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Ecco. E, anche a questo giro, nemmeno una querela. Però ho buone speranze col prossimo racconto…
Ultima modifica di Il_Babbano il 29/11/2022, 21:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Emanuele ha scritto: 29/11/2022, 18:33 Se non sono improprio e se mi indicate gentilmente in quale sezione farlo, metto volentieri la mia storia di scrittore e se graditi, anche i link delle mie due piccole (auto) pubblicazioni su Amazon.
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Puoi inserire tutte la tua bio in questa sezione.

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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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jormungaard ha scritto: 29/11/2022, 20:47 (...) in questa sezione.

https://www.assonuoviautori.org/forumna ... m.php?f=18

Jorm! Che fine ha fatto il robottone? Guarda che un T1000 non fa lo stesso effetto, sai?
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Il_Babbano ha scritto: 22/11/2022, 21:53 ... ma c'è caso che un Fedemone, brioso e pimpante, ti scarichi alla seconda pagina per chiedere a Riana come se la cava a spadellare.*
*
Ida, e chiunque abbia letto di me che scrivo a Ida, sa e capisce.
Vero, fin dall'inizio dei tempi mi corteggi con bouquet di padelle, promesse nutrienti e corse in tandem! :D
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Mia Adorata!
Tocca a Milella, la reproba due volte. Una, perché non sa virgolare. E un'altra perché, per scrivere di lei, mi tocca prima leggerla per intero (e comprerò anche il suo libro, ma quello lo leggerò dopo. E avrà le stelle che merita su Amazon una volta finito, con tanto di analisi grammaticale e del periodo esposta al giudizio del Popolo dell'Internet comprereccio), e questo ci terrà separati ancora un po', oltre al tempo che richiederanno Giori (a cui devo una recensione di favore), Lazzari (un altro esordiente?), Masini (canterà?), Catellani (nome noto. Giornalista, ahilui), Brunner (niente Bio, eppure mi pare di averlo già sentito. Mi confonderò?), Flammia (dal cognome s'intuisce la propensione al Fantasy); infine (e finalmente), saremo di nuovo insieme: tu, io, le padelle, le mance degli avventori.
Vedrai: stavolta ne avrai una parte, giuro. Solo per i tuoi occhi, mia diletta.
Ultima modifica di Il_Babbano il 18/12/2022, 23:08, modificato 1 volta in totale.
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Il_Babbano ha scritto: 29/11/2022, 21:09 Jorm! Che fine ha fatto il robottone? Guarda che un T1000 non fa lo stesso effetto, sai?
Ho mollato il robottone perchè adesso mi sposto con lo spacewagen, ma questa è un'altra storia.
...e quando cambio l'avatar vuol dire che... stanno tornando.
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Anche in Nasf-ICS si parla di loro - e il Fedemone ne sa qualcosa, ma non si può spoilerare.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Federica Minella
Come disse Snoopy, "era una lotta buia e tempestosa..."
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Prima la vera recensione
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Allora, sappiate che il racconto, al netto di qualche problema sintattico e di punteggiatura, è ricco di idee che si sviluppano intorno a un tema a metà strada tra il noir, l'avventura spaziale e quella commerciale.
La storia, sempre al netto di una risistemata qua e là (e del meccanismo per il trasporto degli asteroidi, decisamente da fantascienza anni 30), è abbastanza credibile e avvincente, anzi, si fa leggere con piacere.
I personaggi agiscono in modo congruente ai loro tratti e si capisce che Federica ha in mente un inizio, uno svolgimento e una fine che raggiunge passo dopo passo, avendo tante cose da dire.

Certo, non è sempre semplice seguirla, perché alcuni passaggi sono troppo densi di informazioni che si nidificano in frasi complesse, nelle quali lei stessa perde traccia dei soggetti, che finiscono per sparpagliarsi e disperdersi. La punteggiatura sembra davvero il suo tallone d'Achille: si può punteggiare in modo pressoché perfetto come Matteo, il cui racconto potrebbe essere usato per farne un film dai panorami davvero spaziali, come Interstellar o Avatar, o si può farlo alla Missiroli, cioè in modo altrettanto perfetto, ma con una scorrevolezza senza pari, dove ogni violazione a qualche usanza ha il suo perché. O anche in modo sbarazzino, alla Riana (che, tra l'altro, sa scrivere benissimo), per raccontare un racconto con la verve di un ragazzino concitato, dove il ragazzino diventa il lettore, trasportato in una favola caleidoscopica in cui ogni assurdità diventa lecita e normale. Poi c'è la tecnica usata qui, quella del sistema a prezzemolo: si prendono un po' di virgole e le si sparpaglia in giro, stile condimento "abbrettio" (pron: a'bretju), come dicono i genovesi. Insomma: bello il racconto, però c'è da rileggere e risistemare.

========================
Dopo, quella Babbanica
========================
(Nota: estraggo alcuni passaggi, mica tutti quelli che mi lasciano perplesso, però non sono tanti di più: una parte non piccola è posto, diciamolo)

Si parte bene, c'è solo un dettaglio di nessuna importanza (davvero) che noto: "una serie di piccole cariche di siluri (...) avrebbero". Ci può stare, anzi, è comune: anche se "la serie avrebbe", si usa così e quindi questo è un nonnulla. Lo segnalo solo per Emanuele.

Avrei invece da contestare qualche virgola (in eccesso!), dovuta a periodi decisamente lunghetti che, forse, si potevano spezzare con qualche punto o punto e virgola. O forse non ho capito la richiesta di leggere più adagio di quel che ho fatto.
Due esempi brevi della seconda:
"(...) un modello più grande che portava impresso sullo scafo il marchio della Nesc-K Enterprise, decisamente più evidente dei, non più tanto ambiti, bulloni della Raigres Corp."
Non è sbagliato, ma "non più tanto ambiti" lo avrei lasciato senza virgole, alla Missiroli, solo per leggerlo spedito, oppure lo avrei spostato dopo "bulloni".

"urlò Krav, esperto di esplosivi e detonazioni, che stava lavorando alla fase di fusione, per la realizzazione dei telai monoblocco."
Corretto anche questo, ma avrei tolto l'ultima virgola (e mi sarei accontentato di "esperto in esplosivi", che le detonazioni, di base, sono implicite nella prima voce, ma pazienza).


Certo, poi, se si usano le virgole anche al posto dei due punti… ma a parte le prime due pagine, che hanno periodi davvero lunghetti, si legge abbastanza bene e, nel complesso, tutto fila liscio; dunque non starò qui a-...

Che c'è, Emanuele?... Vuoi sapere perché a te un mazzo così su tutto e a lei giusto un accenno e via? L'hai vista la sua foto? Dico, quella dove si copre parzialmente il volto con un libro (che non è uno qualsiasi)? Il libro? È quello che ha scritto lei (proprio lei lei) e che, a breve, andrò a comprare in internet. La foto del libro? Quella da cui spunta un occhio azzurro, così azzurro che, se non salta fuori che indossava lenti colorate, c'è caso ti abbagli con lo sguardo, hai presente?
Ecco, è per quello: perché ha scritto un libro, quindi ha già un nome. Mica come te.

Comunque, una frase con la virgola al posto dei due punti è questa:
"Uscire dalla distesa non era semplice, manovrare un mezzo così ingombrante creava non pochi disagi"

Dai, ci sta lo stesso. Voglio dire, con quegli occhi con quel libro, se lo può permettere. Anche di fare lo stesso scherzo a pag. 171, con la priorità della nave pattuglia. O di incasinare tutto con un "Sì, dalle mie conclusioni, al di là della distesa di asteroidi, sono presenti sei pianeti "disabitati" " (e ne ho presa una punteggiata anche meglio di altre), dove ti chiedi se, al di là di tutto, serva maggiormente essere ventriloqui oppure androidi, per leggere con l'intonazione giusta. Poi ricordi la foto del libro e dici solo: "A posto così", perché quel libro deve essere bellissimo [e più tardi lo compro davvero - non "solo" per la speranza che ci sia la foto dell'autrice in terza di copertina, eh? Proprio per il libro, che ha un titolo intrigante (davvero: "Riparatori del tempo", non scherzo, mi ispira). Che poi, acquistato su Amazon, dà diritto a scrivere una recensione da "cliente che lo ha acquistato davvero", dunque autorevole a prescindere dal fatto che lo abbia letto, che potranno leggere milioni di utenti. E potrò persino assegnare in giusta quantità stelle all'opera!]
;D


Chiaro, ci son cose che, a prima vista, forse nemmeno Missiroli (Maestro, son qui prono!), autore in grado, col suo carisma, la sua esperienza, la sua sapienza (a tratti onniscienza) di riscrivere regole e usanze a suo uso e consumo, si permetterebbe. Tipo, a pag. 172, nel bel mezzo di una narrazione, non di un discorso diretto:
"Erano in crisi, ma avevano proposto un piano industriale che inglobava nuovi posti di lavoro anche per le altre razze. Un'azione filantropica e la Lega blocca ogni mia iniziativa". Del narratore? Ovvio che no, è solo "saltato" il trattino del discorso diretto, diciamolo subito: è un incidente di percorso che può capitare a chiunque, non è niente di che. E intatti sembra capitare ancora a pagina 173, quando pensa Drygal e, alla fine, spariscono le virgolette delle cose pensate.

Invece, tornado a pag. 172, "Il plico (…) descriveva (…) la conformazione (…) di sei corpi celesti, il cui raggio (…) *GLI* identificava come "pianeti" e non planetoidi" (che, se lo fa chiunque altro tranne lei, Missiroli o Riana, sono botte) sarebbe da penna blu ( blu e non rossa solo perché s'intona con le sue iridi), ma è manifestamente un typo da tastiera: ha urtato una "g" per sbaglio, mentre era lì che spargeva virgole (infatti ne manca almeno una in qualche posto sbagliato, che son tutte messe bene, oppure prima di "e non planetoidi", se si volesse dare enfasi - ma anche no, davvero).
Insomma, non l'ha fatto apposta, è perdonata.

E tu, Emanuele, smettila di lagnarti: non sto facendo alcun favoritismo, lo puoi vedere da te: ad esempio qui (ma puoi prendere a casaccio da una buona metà del testo, fa uguale), a pag. 173 si legge: "Un NE-700 Cargo orbitava intorno a Poned-s. Armata con una linea aggiuntiva di siluri deiv-gun, i cui cilindri erano stati caricati con un esplosivo dagli effetti devastanti, usato solo sui KD-1100 Falco con telaio monoblocco, l'unico in grado di assorbire l'onda d'urto generata dalla torpedine, ma che Krav, era riuscito a procurarsi in modo illecito."

Adesso, non far caso alla virgola tra soggetto (“Krav”) e verbo (riuscire): sono cose che scappano a tutti. E non mi venire a dire che pensavi che stesse parlando della linea di siluri in sé stessa, e che non hai capito che il punto era il telaio monoblocco del Falco. Benché il soggetto del discorso, incistato lì in mezzo, fosse l'esplosivo del siluro - sarà stato anche "con", ma a quello serviva il monoblocco: ad assorbirne l'onda d'urto. Quell'esplosivo esclusivo dei modelli KD-1100 è il fulcro del discorso, non ci piove. Poi è chiaro che mica sta in mezzo a una strada: ben lo trovi in una torpedine, cioè un siluro. Quindi il siluro è il fulcro. Ma il siluro sta in batteria. La batteria, che è il fulcro, sta sulla nave. Nave che è “armata”, al femminile, perché appunto "nave" che è femminile. Non importa che sia stata definita "un Cargo" e che il suo nome pronunciato fosse "(il) Falco", che non è il Cargo, ma è il KD-1100. Sta femmina, chiaro? E quindi la nave è il punto. E pure il commercio illecito, che stiamo parlando di commerci, quindi non è secondario, no? Ecco perché è scritto come è scritto, ed ecco perché va bene così.

Dai, era facile, lineare, cristallino. E tu, muto. Che poi, anche tra pag. 174 e 175 ci sarà ben una virgola al posto di un due punti, ma subito dopo ci sono almeno 8 o 9 righe perfette, con tanto di virgolette per i pensieri di Dyrgal, e questa è la prova provata che va tutto bene, per cui vai al tuo posto, Emanuele, senza fare altre storie. E guai a te se ti sento dire che non capisci come sia possibile che sia giusto scrivere: "Quando la luce dell'esplosione svanì, videro prendere forma altre due Pattuglie Interplanetarie, (…), fiancheggiare". Fiancheggiavano, va bene? Erano due pattuglie, le vedi, no? E fiancheggiavano. Se lo scrivi tu così? Vai secco a settembre, sappilo. Ma invece qui è giusto perché… Perché sì e basta. Non è che devo spiegarti sempre tutto, no?

Le ultime righe? Non dico niente, che sennò poi vi rovino il finale.

Bello, ricco, prezzemolato.
Ultima modifica di Il_Babbano il 09/12/2022, 5:10, modificato 11 volte in totale.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Appena stato su Amazon.
C'è Federica, e ci sono video in cui bambini leggono stralci della sua opera "Un lancio fortunato".
La leggono bene, con le pause giuste, nonostante il testo che scorre mostri, per me, virgole al posto di punti o di punti e virgole. Che il problema sia solo mio?
Comunque leggerò "Riparatori del tempo" per Natale. Non vedo l'ora. Poi lo commento su Amazon...
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

Messaggio da leggere da Il_Babbano »

Franco Gori
Un pianeta gratis.

Praticamente perfetto.

Il racconto del capitano, quella specie di Demoniazzo silastico di Striterax (o forse è un Krikkitese, chissà), oltre a essere bello per sé stesso, è scritto in modo inoppugnabilmente corretto, senza un typo che sia uno, senza un refuso, senza una sbavatura, risultando perciò scorrevole, gradevole, umoristico (il giusto, cioè anche parecchio) e vivace.
Quanto basta a sentenziare che tu, Franco, ci hai nascosto la verità: tu non esisti. Tu sei Missiroli che, avendo individuato, dopo l'invio della mail col suo racconto, quel typo, e avendo compreso che burlarsi di entità superiori avrebbe potuto generare gravi conseguenze, ha pensato bene di scrivere un secondo pezzo degno di lui, firmandolo con uno pseudonimo che, nella sua infinita innocenza, riteneva credibile. Ma non inganni nessuno, caro il mio Daniele: ti abbiamo sgamato!


Adesso, le cose che seguono sono (quasi) tutte peggioramenti del tuo fantastico racconto. Le scrivo solo per far capire che l’ho letto, tutto e con attenzione, prima che qualche maligno osi sostenere che mi invento di queste recensioni solo sbirciando indice, titolo e qualche frase a casaccio.

Tra l’altro, visto che, al di là di possibili varianti, sono tutte al loro posto, mi stupisco che Max abbia osato piazzarti una virgola da qualche parte – io comunque riscriverei (meglio, “rivirgolerei”) solo un passaggio verso la fine, come spiego più sotto. Resto tuttavia curioso di sapere quale virgola abbia inserito Max(*).


Poi si può cambiare qualcosa, se aggrada farlo, ma non è necessario.

Esempi:
pag. 178
"Mi stava sugli zebedei soltanto Al, petulante impiccione, dovevo rimediare subito per gli altri due."

Va benissimo. Volendo, si può pensare a una punteggiatura che stacchi appena un po' di più, tipica delle staffilate di una battuta a sorpresa, con cambio di tono:

"Mi stava sugli zebedei soltanto Al, petulante impiccione; dovevo rimediare subito per gli altri due."

"Mi stava sugli zebedei soltanto Al, petulante impiccione. Dovevo rimediare subito per gli altri due."


pag. 179
"Caspita, chiamatelo Ort, Lef, Trob, ma Pier Dante proprio no."
Va benissimo.

Volendo enfatizzare, tuttavia perdendo in scorrevolezza (non farlo!):
"Caspita, chiamatelo Ort, Lef, Trob... ma Pier Dante! Proprio no."

"Caspita, chiamatelo Ort, Lef, Trob; ma Pier Dante: proprio no."

pag. 179
"(...) Pier Dante aveva sbagliato a leggere, si chiamano "homo sapiens" "
Va bene, però con quel "chiamano" uno non si aspetta più che la specie possa essere sterminata, il che è una forma di spoiler. Forse è meglio "si chiamavano", lasciando il dubbio su estinzione o concordanza coi tempi nella frase. Volendo (ma anche no, eh?), quella virgola potrebbe essere sostituita da due punti - se piace, sennò a posto così.

pag. 180
sempre perfetto. Ho visto un "ma" non preceduto da virgola , che ci sta ottimamente, senza virgola.

anche questo va bene:
"Feci un cenno al drone 8, che tagliò la testa a un uomo per fornire materiale genetico ai tecnici del Generatore ABio, infine scaraventò i sedici sapiens e tre quarti sulle pareti di BoccaBoa, fracassandoli;"

Volendo, posso solo cavillare: spostiamo una virgola poco più avanti e aggiungiamo un tocco di BabbaSyle con una bella "e" dopo una virgola. Ma anche no, è perfetto come l'hai scritto.
"Feci un cenno al drone 8 che tagliò la testa a un uomo, per fornire materiale genetico ai tecnici del Generatore ABio, e infine scaraventò i sedici sapiens e tre quarti sulle pareti di BoccaBoa, fracassandoli;"

Pag. 181:
Sempre ottimo. Volendo:

"Ho bisogno di cifre esatte, di precisione, non mi chiamo Al."

poteva essere:

"Ho bisogno di cifre esatte, di precisione: non mi chiamo Al."

Ma, come tutto il precedente, anche no, è a posto così: più sciolto, meno indicativo, molto più adatto al personaggio.

"cioè dalla duemilaquarantottesina rivoluzione attorno a Sole dopo la nascita di quel signore."
Sono alieni e ci sta anche che indichino il sole senza articolo e con la maiuscola (che sarebbe una delle tre eccezioni per i corpi celesti, insieme a terra e luna, ma anche no, a seconda delle intenzioni), quindi a posto così. Poi, se è tradotto nella nostra lingua, potrebbe (forse) starci meglio "attorno al sole" o "attorno a questo sole" o "attorno al loro sole". Però "attorno a Sole", detto da un extracoso, è semplicemente perfetto - che poi si sposa perfettamente con: "gli altri non vedono mai l'astro Sole" di pag. 182, dunque (l'ho detto?) "ma anche no", e "a posto così".

Solo a pag. 185 c'è un passaggio che (forse) ripunteggerei:
"Anche ComputeR non ha dubbi, sulla base delle loro conoscenze e possibilità il tempo sarà pochissimo: tra un tirkyano e sei gyorni potranno muoverci guerra, questi."

"Anche ComputeR non ha dubbi. Sulla base delle loro conoscenze e possibilità, il tempo sarà pochissimo: tra un tirkyano e sei gyorni potranno muoverci guerra, questi."

oppure

"Anche ComputeR non ha dubbi: sulla base delle loro conoscenze e possibilità, il tempo sarà pochissimo; tra un tirkyano e sei gyorni potranno muoverci guerra, questi."
Ma anche (eccetera).



(*)
Che poi: a te? E alla miss di prima, niente? Forse ho capito com’è andata:

Sei del pomeriggio, sede dei NASFER
— Ne abbiamo due con la effe, — Max guadava i due plichi con aria incerta — Federica e Franco. Lui, senza bio, ha scritto “Un pianeta gratis”. Lei con bio, foto e persino numero di telefono, “ *Assalto* al mercato astronavale”.
— Vedere? — Foxtrott aveva appena finito con Riana, si stava incerottando le dita sanguinanti [1] e non aveva alcuna intenzione di correggere più niente, ma la curiosità ebbe il sopravvento.
— Qui — disse Max, porgendo il foglio con la bio dove, prima di tutto, risaltava la foto della scrittrice col volto solo parzialmente coperto da “Riparatori del Tempo”[2].
A Foxtrott bastò un’occhiata: — Faccio io.
— Ma stai ancora sanguinando!
— Non è assolutamente un problema: noi NASFER[3] siamo uomini duri, avvezzi a qualsiasi sacrificio, che sia il giorno più splendete o la notte più profonda…
Nessun malvagio typo sfugga alla nostra ronda! — concluse per lui Max con entusiasmo: era il giuramento sacro del Nucleo Appropriati Scrittori Fedeli (alla grammatica)[4], che tante volte avevano ripetuto insieme con sentimento, nella speranza che la loro forza di volontà avesse il sopravvento sulle storture della stampa, rea di ogni male.
— Allora, Max, io mi occupo di Francesca. Tu pensa a Franco. E, mi raccomando: sii severo, attento scrupoloso. Anzi, guarda, per evitare di deconcentrarci, separiamoci: io resto qui, tu vai a lavorare da casa.


Rimasto solo, Foxtrott guardò di nuovo l’immagine nella bio per tre secondi. Poi prese il telefono e compose il numero.

— Pronto? Buona sera, signora, sono il suo editore. La chiamo in merito al racconto che ci ha inviato … Guardi, glielo dico subito: così com’è, con quel titolo, non possiamo pubblicarlo. Se però lei potesse passare di qui stasera, potremmo vedere insieme di trovarne uno adeguato… Sì, facciamo alle 20 in punto, ristorante “al bel Marpione”, via del Cascamorto cinque.

Il giorno dopo

— Capo, sono stato tutta la notte a leggere e rileggere “Un pianeta gratis” e, insomma, è praticamente perfetto. Lo so, la nostra missione impone che troviamo qualcosa, qualunque cosa, per far capire ai giovani autori che non si scherza con gli scritti e che li teniamo d’occhio, ma davvero non ho trovato niente da correggere. Pensavo di sfruttare il vecchio trucco del titolo che non va bene…
— Max, no, te l’ho già detto, quel trucco non si deve usare: è subdolo e indegno del nostro ruolo. Piuttosto, trova una frase dove si potrebbe mettere una virgola senza fare danni, ce la infili e il gioco è fatto.
— Cavoli, capo, sei un genio! E pure integerrimo, aggiungo![5]
— Per forza: — rispose Foxtrott guardando distrattamente il racconto “ *Scalata* al mercato astronavale”, in bella vista sulla sua scrivania — abbiamo giurato.




[1]: Il perché delle dita sanguinanti è spiegato nella recensione allo scritto di Riana per il concorso NASF 18.

[2]: Una foto come descritta dell'autrice esiste davvero. Occhi spaziali. Non è stato possibile ritrovarla, però.

[3]: Se non sapete chi siano i NASFER, e dunque non avete letto le avventure del nucleo NASF disponibili - aggratis - in formato pdf in questo sito, non siete degni di alcuna spiegazione. Sappiate solo che Foxtrott è l'Admin supremo di questi lidi, colui che, se vuole, fulmina chi vuole in un nanosec- ...ZOT!

[4]: liberamente tratto dalle prime due righe di quello delle Lanterne Verdi nell'edizione Play Press:
«Nel giorno più splendente, nella notte più profonda
nessun malvagio sfugga alla mia ronda,
colui che nel male si perde
si guardi dal mio potere, la luce di Lanterna Verde.»
Della volontà, che amplifica il potere delle Lanterne Verdi, sapete tutto, no?

[5]: Questi sono di un'onestà pazzesca, io ve l'ho detto. Dubitatene a vostro detrimento.
Ultima modifica di Il_Babbano il 18/12/2022, 23:11, modificato 5 volte in totale.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Dire che mi hai fatto contento è poco, pochissimo! In questi giorni ho apprezzato il tuo lavoro di recensioni, fatto con precisione, competenza e la giusta dose di ironia/autoironia. Il vento cosmico che porta con sé la terribile spezia "Spocchia" non arriva dalle tue parti. Complimenti, anzi, super complimenti visto che mi hai pure trattato bene. :) Impiegherò qualche giorno a cogliere tutte le sfumature del tuo commento/racconto e sono certo che sarà molto divertente. Voi Nasfer veterani parlate un linguaggio che noi reclute dobbiamo assimilare poco alla volta, sennò il cervello va in frittura. Non sono Daniele Missirolo, lo giuro, ma l'accostamento (anche se scherzoso) mi ha gonfiato parecchio. Sto scrivendo appoggiato al soffitto, fra l'altro ho notato una ragnatela dietro lo scaffale dei libri che da basso non vedevo. Bene, la toglierò. Basta ragnatele sulla libreria, soprattutto adesso che vado ad aggiungere Nasf18. :) Per quanto riguarda il "mistero della virgola", più la segnalazione di un errore è una domanda. Non so se sia da mettere o no. Nel racconto che ho in Drive non c'è, può darsi che l'abbia tolta dopo averlo spedito e può darsi pure che l'abbia aggiunta Max. Mi è balzata agli occhi rileggendo il racconto sul libro. Ecco la frase "incriminata": secondo i cuochi di AF, occorre un pipistrello per due porzioni di arrosto eccetera. Ci vuole o no? Serve per fare rifiatare il lettore? Un dubbio che voi Nasfer Ufficiali riuscirete a sciogliere. Ho notato che qua vi piace sviscerare tutto e ne ho approfittato per rispondere senza risparmiare parole. Se fossi un abitante di Tirckya sarei già destinato al patibolo per lo sventramento. Voi potete, io no. Devo fare un'umile e lunga gavetta, per cui vi chiedo perdono. Onorato di essere entrato in un'antologia così bella. Scribacchio da qualche anno, ma solo da due anni mi sono messo a curare la forma, dopo qualche utile bacchettata su Braviautori. Ho scoperto Braviautori nel 2020, prima buttavo giù le idee e basta. Nasf è stata la successiva frontiera, un posto incredibile. Nel ricco menù di Nasf18 ci sono piatti deliziosi ed esotici: sono ipermegaurraroso di aver inserito un fritto misto. Un abbraccio a te ( non equivocare, la precedente recensione indica chiaramente i tuoi orientamenti), un abbraccio a tutti gli altri selezionati. Ciaoooooooooo Franco
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Missiroli, c'è un refuso. Colpa del correttore.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

Messaggio da leggere da Il_Babbano »

"Missirolo" è bellissimo, non lo correggere.

Dunque, la frase incriminata:
"Secondo i cuochi dell'AF, occorre un pipistrello per due porzioni di arrosto, secondo gli scienziati serviranno trentadue anni terrestri per la fusione, ovvero un tirkyanno e qualcosa."


In effetti questa virgola dopo AF è quantica, nel senso che può esserci o meno, ma deve seguire le leggi dell'entaglement con la gemella (qui assente) dopo "scienziati". Però se sono entrambe presenti, sarebbe il caso di cambiare il peso atomico del segno dopo "arrosto", che dovrebbe mutarsi in un punto e virgola.

Vado a illustrare in concreto, prima che la fusione si realizzi davvero.
Secondo me ci sono due modi di scrivere correttamente questa frase:

1) virgola quanticamente assente:
"Secondo i cuochi dell'AF occorre un pipistrello per due porzioni di arrosto, secondo gli scienziati serviranno trentadue anni terrestri per la fusione, ovvero un tirkyanno e qualcosa."

2) virgola quanticamente presente
"Secondo i cuochi dell'AF, occorre un pipistrello per due porzioni di arrosto; secondo gli scienziati, serviranno trentadue anni terrestri per la fusione, ovvero un tirkyanno e qualcosa."

Poi sentiremo cosa diranno i veri NASFER (non ti scordare che io sono solo un infiltrato), però la prima è più semplice e diretta; la seconda è un po' elaborata e lenta - e ti spezza il ritmo. Io tifo per la prima.

Sappi comunque che anche farla così, senza cambiare il peso atomico del segno dopo "arrosto":
"Secondo i cuochi dell'AF, occorre un pipistrello per due porzioni di arrosto, secondo gli scienziati, serviranno trentadue anni terrestri per la fusione, ovvero un tirkyanno e qualcosa."
sarebbe accettabile. Anzi, scommetterei che Missiroli ti direbbe: "scegli la prima per andare più spedito o quest'ultima per dare un tono (e un fiato) alla battuta ma [è Missiroli: può non mettere la virgola prima del ma, a suo gusto] tenere il tutto leggiadro e morbido. Butta via quella col punto e virgola, che il Babbano parla, ma di scrivere non è capace." E sai una cosa? Ha SEMPRE ragione lui…


E comunque ci stava, nel senso che il non sequitur del pipistrello nell'arrosto mi aveva in effetti distratto, sì che non ho visto la virgola quantica, perché tu per me punteggi molto bene.
Impiegherò qualche giorno a cogliere tutte le sfumature del tuo commento/racconto
C'è una virgola quantica anche lì, nell'ultima frase detta da Foxtrott: ho messo, tolto e rimesso lei e la sua compagna almeno tre volte.
Per "tutte" le sfumature, bisogna rileggere le recensioni, almeno quella di Riana e di Federica. E le avventure del Nucleo Nasf (Nucleo Autonomo Sostenitori della Fantascienza). Poi do per scontato che tutti, piaccia o non piaccia, sappiano di Lanterna Verde e del giuramento di Hal Jordan. E pure dell'incredibile e ferrea onestà intellettuale di Max, Foxtrott, Daniele (e non so chi altri) i quali, piuttosto che trasgredire alle regole che si sono imposti (ad esempio, che nei micro vince chi ha la media più alta, e non si fanno favoritismi), lasciano dentro un Babbano e fuori qualcuno che potrebbe aver scritto cose migliori (per dire, non è un caso reale questo, ovvio), e se hanno deciso che poi nel NASF 18 pescano a casaccio tra i micro (passati nel pdf) da mettere in fondo, pure che gli uscissero i peggiori (però che hanno passato la selezione), quelli mettono.

Insomma questi, a differenza di tanti altri, dichiarano delle regole e poi le seguono. Pazzesco, non trovi? Manco un cugino in redazione(!) e Missiroli non ha vinto! La pagheranno, vedrai. Che Missiroli ha dei discepoli fedelissimi, di cui non posso fare i nomi.

Però deve ben essere successo qualcosa con il racconto Assalto al Scalata al mercato astronavale. Deve essere andata come inventato da me? Certo che no: conoscendoli, sarà stato un altro tipo di incidente, ma non serve che ce lo dicano: c'è il mio racconto che, in fondo (molto in fondo), si fa leggere, no?
Ultima modifica di Il_Babbano il 18/12/2022, 23:20, modificato 7 volte in totale.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Si che si fa leggere, :), ma costringe a studiare, uffaaaa. Sono andato a vedere la derivazione di "illa" frase, i miei occhi hanno di nuovo visto strane scritte, strani nomi. Plinio il vecchio e soci, roba da matti!! Chi li ricordava? Ero fermo alla memoria di un leggendario compito in classe di latino, una traduzione, in seconda superiore. "Itaque" era diventato "a Itaca", per tutti indistintamente: il primo della fila aveva interpretato così e noi gli avevamo dato fiducia. Ho il diritto di continuare a navigare nella mia laguna di ignoranza, lo rivendico! :) Grazie ancora per recensione e puntualizzazione sulla virgola. Ciaooooooo
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Franco Giori ha scritto: 01/12/2022, 18:46 Si che si fa leggere, :), ma costringe a studiare, uffaaaa.
Non fare così, dai. Ti ho messo le note a piè pagina.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

Messaggio da leggere da Il_Babbano »

Lazzari.

Nessuna bio, però ho cercato nel forum e ho trovato questa citazione: "Alessandro e i pirati di Bruno Lazzari".

Dunque esordiente, ma già pubblicato da qualche parte. Ci racconti altro?

La storia STAT 39 è statisticamente interessante, scritta bene, soprattutto dopo le prime pagine, non contiene errori veri anche se un refuso e un typo ci sono (ma roba da poco), due o tre frasi sono formulate in modo discutibile e c'è un "da" usato due volte al posto di un "di".
Racconto divertente, soprattutto per chi fosse del mestiere e certe routine le scriverebbe volentieri. Annuncia il finale un po' in anticipo, persino sui geni che stanno vivendo quella storia, con classica chiusura del sipario come si usava fare nei film di Hollywood più o meno sempre (che qui ci sta tutta, lo dico, ma non dico quale che sennò si sciupa la storia - insomma, forse, che ha spoilerato prima lui).

Sei promosso, perché il discorsone di Peperry e quel che ne è seguito andava molto bene, ma devi stare attento a non attorcigliarti qua e là.
Lo dico, son solo due (o tre) i passaggi poco chiari, comunque non è nulla di grave e la stoffa c'è: non mollare.

E adesso, i dettagli da verificare:

pag. 187: una minuzia, davvero niente di che.
"Così facendo non cessava affatto di lavorare; lasciava in funzione i diversi computer, alcuni impegnati in calcoli all'apparenza astrusi, mentre la sua mente si concentrava su un singolo problema (…)"

Avrei messo due punti anziché punto e virgola.

pag. 189: qui un primo problema.
il periodo che segue non è scorrevole come può sembrare: son tornato indietro a rileggerlo perché, arrivato qui(*)

"Clitennestra possedeva un'orbita quasi circolare, etichettata "inviolabile da maree gravitazionali indotte" per i prossimi millequattrocento anni, scelta quale base strategica(*) dalla Direzione Scientifica Centrale per numerosi Enti Tecnici governativi progettuali e di sorveglianza strategica"

mi sono accorto che non avevo capito cosa era stato scelto: Clitennestra, che, si scoprirà poi, non è una stazione spaziale come l'ISS, ma un asteroide, o l'orbita inviolabile?
Perché il soggetto di etichettata è l'orbita, non l'asteroide. Orbita che diventa il soggetto più vicino alla "scelta" che si fa poi.
Allora si potrebbe restituire l'etichetta a Clitennestra aggiungendo qualcosa:

"Clitennestra, che possedeva un'orbita quasi circolare, era stata etichettata "inviolabile da maree gravitazionali indotte" per i prossimi millequattrocento anni, e per questo era stata scelta quale base strategica dalla Direzione Scientifica Centrale per numerosi Enti Tecnici governativi progettuali e di sorveglianza strategica"

Oppure, anche solo così, lasciando che sia l'orbita a essere etichettata, ma staccandola dalla scelta con quel "e per questo era stata", posto che vada bene che l'inviolabilità sia dell'orbita:

"Clitennestra possedeva un'orbita quasi circolare, etichettata "inviolabile da maree gravitazionali indotte" per i prossimi millequattrocento anni, e per questo era stata scelta quale base strategica dalla Direzione Scientifica Centrale per numerosi Enti Tecnici governativi progettuali e di sorveglianza strategica"

Oppure, più facile ancora: punto, e poi "era stata scelta", che il soggetto adesso (anche dell'etichettatura) non è più l'orbita ma Clitennestra.
"Clitennestra possedeva un'orbita quasi circolare. Etichettata "inviolabile da maree gravitazionali indotte" per i prossimi millequattrocento anni, era stata scelta quale base strategica dalla Direzione Scientifica Centrale per numerosi Enti Tecnici governativi progettuali e di sorveglianza strategica"


A pag. 190 sono tornato a rileggere un altro passaggio per motivi diversi: non gli manca nulla, è solo troppo lungo il periodo tra le due metà del discorso diretto.

"— Quasi quattro TeraC (…) — disse Peperry (…)" seguono oltre 35 parole per descrivere il luogo in cui si trovano "due grossi armadi di colore azzurrino" e ciò che contengono, con digressione su chi sa e chi non sa, e poi "— anche se poco meno di due mi servirebbero (…)"

Per un attimo mi son chiesto perché solo "due" di "due armadi". Poi son tornato indietro e ho visto che il discorso partiva da quattro TeraC. Probabilmente ho un'attenzione difettosa io, però cercherei un modo di avvicinare il discorso diretto e di mettere dopo la digressione su chi conosceva "l'intero groviglio elettronico pulsante di velocissimi segnali di varia natura" eccetera.


Sempre pag. 190, un "da" per due volte al posto di un "di":

"L'asteroide Clitennestra era stato armato da piccole strutture abitative e da nascosti laboratori al suo interno più profondo."

Essere armati di, non da. Sì è armati da chi ci dà le "armi" (o attrezzature) si è armati di "armi" (o attrezzature). Poi quel "nascosti laboratori al suo interno più profondo" suona forse meglio come: "(di) laboratori nascosti al (o anche "nel") suo interno più profondo."

Se si vuole enfatizzare che erano "luoghi invisibili anche a buona parte dell'equipaggio", si può dire: "(di) laboratori segreti, nascosti nel suo interno più profondo."


Pag. 191: sono tornato indietro a vedere se c'erano dei cloni, tutti chiamati "Rony".

"— Ma chi è (…) — volle sapere Rony, con la mano rivolta(…).
e poi si va a capo.
— Morteson, (…) — esclamò Rony mentre leggeva il foglio (…) preso dalla mano del capo"

Aspetta, quanti Rony ci sono? Okay, qui è un problema anche di impaginazione, però se è sempre lui che vuole sapere e poi esclama, la seconda volta il nome è meglio non metterlo, che sennò io penso subito che siano due con lo stesso nome, di cui uno il capo.

Pag. 192 non è che sia sbagliato, ma cozza un po' quel "triplo", che sembra legato al primo o a tutt'e tre, e "più di quanti" subito dopo che sembra (ma non sai) riguardi solo il terzo o forse anche il secondo ma non il primo, che adesso si dovrebbe tenere il triplo da solo:

"— (…) è solo un pallone gonfiato borioso che risolve i suoi problemi con un dispendio triplo di energie, mezzi e quattrini più di quanti invece sarebbero sufficienti."

Che ne pensi, per esempio, di:
"— (…) è solo un pallone gonfiato borioso che risolve i suoi problemi con un dispendio di energie, mezzi e quattrini tripli, o comunque molto più di quanti sarebbero sufficienti."
qui tutto non solo è triplo, ma anche più del necessario. È solo una proposta, mica detto che sia da prendere a scatola chiusa.


Pag. 195: sembra giusto un refuso, dopo tre pagine davvero perfette:
"— (…) o scoperte obsolete da altre più performanti o risolutive dei problemi in modo diverso, più redditizio."
manca un "rese" tra "scoperte" e "obsolete".
Però, messo quello, ci vorrebbe una virgola prima di "o risolutive". Oppure togliere "dei problemi" (bisogna leggere tutto il periodo per valutare il risultato finale).


Infine, penultima riga a pag. 195: un typo
"inserirono la Routin di Anita".
La routine.
Era scritta "routine" due pagine prima. Scommetto che questo te lo ha messo Foxtrott per dispetto.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Roberto Masini

Un vero professionista e si vede.

Il racconto "Stramonium horribile" (okay, se è "stramonium", al modo latino, e anche fosse "datura", sempre latino, allora "horribilis", per quanto con "Datura" ci potrebbe stare "horrida", ma son finezze che solo un babbano veramente babbanoso può star lì a far notare) è scritto molto, molto bene, con tanto di nota a piè pagina per la spiegazione di un termine di origine dialettale, cui segue ricetta culinaria, che alla prima occasione voglio provare.
Roba, appunto, da professionisti - lo scritto, intendo, non la ricetta.

La storia si dipana piacevolmente: il lettore non perde mai il filo perché ogni più piccola digressione oppure ogni parte dettagliata trova il suo spazio nel posto giusto, col giusto rilievo e con una punteggiatura più che ottima. Così per l'episodio de "Ai confini della realtà" (visto e ricordato, tra l'altro: arguto e divertente anche per me) o per il resoconto dell'esame autoptico: nulla stona davvero davvero, a parte una minuzia o due.

Questo è un fantagiallo, di stampo medico-botanico, molto gradevole a leggersi, con solo una piccolissima incongruenza, che non so se altri abbiano notato. Il silenzio di Missiroli, campione di congruenza, è allarmante, per me: che non abbia capito io qualcosa?

E adesso, la parola al VERO Babbano, quello saccente e senza ritegno, per alcune (poche, piccole) svirgolate di nessunissima importanza (anzi, sicuramente molto opinabili e che si dovrebbero ignorare e basta) trovate nell'edizione cartacea, fermo restando che tu hai tutto il mio rispetto, ma la missione è la missione. Quale, con che diritto e dall'alto di che pulpito, non si sa, ma si procede col microscopio lo stesso (che abbiamo giurato, il Foxtrott, Max, io … Poi pensa ai giovani:

— Hai letto? Il Babbano ha sezionato anche il racconto di Masini!
— Ma chi, lo scrittore affermato, con anni e anni di esperienza?
— Proprio lui. E c'è una lista di cose che ha trovato che non finisce più! Certo, in maggioranza aspetti veniali o typo di nessuna importanza, però hai visto quanti?
— Boia! Ma era un racconto bellissimo e non avevo notato niente! Se non passa indenne nemmeno quel professionista pluripremiato, noi che fine facciamo?

Ecco, giovani: dormite preoccupati,…).

Pag. 204 -> refuso: "parti" per "prati"
"E poi in alcuni *parti* accanto agli argini"



Pag. 204 (succede anche altrove, v. pag. 207 e poi - senza commento qui - pag. 209, in alto, e a pag. 211): non un errore, assolutamente. Però ho notato che tendi a non mettere una virgola prima di "ma". Ci sta che sia così, anzi, la dico tutta: prima di leggere Missiroli, non la mettevo, perché ho sempre pensato che "ma" facesse pausa di suo. Poi il Maestro ha spiegato che ci sono tanti motivi per sopprimere virgole, soprattutto se si va di fretta. Però non sembrava andare di fretta, il discorso lì, e nemmeno più avanti: che sia una (più che legittima) abitudine?
Esempio

>Ero stato tutta la settimana a Camogli con i miei ma la domenica ero tornato a casa e stavo godendomi una cena sontuosa che mia moglie avrebbe definito "invernale".

Un vero Babbano, te lo dico, qui avrebbe usato minimo tre virgole, mettendone una persino dopo "casa" e prima di "e stavo" (solo per fare un dispetto a Chi-So-Io); in realtà si legge perfettamente anche così, sebbene non ci sia vero motivo di andare spediti qui, o almeno così mi pare.

Pag. 205. Premettiamo che si tratta di un discorso diretto, pertanto la cosa potrebbe persino essere voluta per dare un maggior senso di normalità, dato che ben raramente si parla come si scrive. E aggiungiamo che l'uso non è realmente scorretto: si trovano citazioni numerose, dunque la forma in sé non è sbagliata
"I tessuti (…) fanno arguire che si tratta"
che si tratti. Ma, come detto, ci sta e anzi, dà chiaramente l'idea che non si stia ipotizzando, ma si stia dichiarando un fatto accertato, che non necessita di ulteriori conferme.

Pag. 205: una fissa mia, questa.
"mi stupii di dover io suggerire una lapalissiana risposta a un investigatore che"

"mi stupii di dover io suggerire una risposta lapalissiana a un investigatore che"


Pag. 205. Si tratta della registrazione vocale di un'autopsia: il dottore parla mentre lavora, quindi ci sta tutto. Però: "Dopo il taglio a "Y" sulla cassa toracica, ho tagliato"
Se mettessi "ho segato nervi e costole", tanto per non ripetere "taglio" e "tagliato" (né usare "inciso", che arriva due righe dopo) a così breve distanza?

Pag. 206. Sempre la registrazione vocale, per cui sempre tutto ammesso.
Però: "(…) cuore, polmoni, stomaco, fegato, cistifellea, cervello e ossa. Tutte pesano (…)"
Elenco misto, prevale il maschile: "Tutti pesano"
(okay, poi ci sarebbe da dire che, anche eliminando tutti i liquidi, non è che le ossa umane arrivino a pesare 1 milligrammo e mezzo e, soprattutto, non è che ogni parte possa avere lo stesso identico peso, preciso al femtogrammo, di un'altra. Però anche questo, nel racconto, ci sta)


Pag. 207. Va tutto liscio, ma:
"I fori nel corpo della ragazza erano compatibili con quelle grosse spine ma nessun frammento avevo rilevato all'interno."

Al di là della virgola (davvero, non importa), quel periodo si legge forse meglio così:

"I fori nel corpo della ragazza erano compatibili con quelle grosse spine(,) ma non avevo rilevato alcun frammento all'interno."

Trattandosi di una registrazione al volo, ci sarebbe stato anche lasciare com'è, ma togliendo il verbo, se tutto fosse stato registrato al presente:
"I fori nel corpo della ragazza sono compatibili con quelle grosse spine(,) ma nessun frammento rilevato all'interno."

Sempre pag. 207, in basso: una proposta.
"E fu così che mi accorsi di un particolare che mi era sfuggito. I corpi (…)"
Due punti al posto di quel punto dopo "sfuggito"?

"I corpi del bambino, delle due donne e dell'uomo, ritrovati in campagna si trovavano (…)"
L'elenco si chiude con l'uomo, e giustamente tra lui e la donna c'è una "e" senza virgola.
La virgola dopo "uomo" è quella di inizio dell'incidentale "ritrovati in campagna", che però è orfana di chiusura.

Pag. 208: ripetizione di "viale"
"Decisi di tornare sul viale (…). Era notte quando raggiunsi il viale che conduceva (…)"
Magari: "quando raggiunsi la strada che conduceva (…)"?

A seguire subito: la frase va anche bene, ma si intorta un po'.
"Con l'aiuto di una torcia tra le rose scorsi alcuni fiori bianchi, screziati di rosso, di forma (…)"
È quel "di una torcia tra le rose" che un po' confonde. Proposta: spostare le rose dopo il verbo.
"Con l'aiuto di una torcia scorsi tra le rose alcuni fiori bianchi, screziati di rosso, di forma (…)"

"Erano forse quelle e non le spine delle rose che si erano conficcate nel corpo di quella ragazza".
Va bene, in realtà. Da quello screanzato che sono, oso suggerire di mettere "e non le spine delle rose" tra due virgole, anche per dare un'altra botta a Io-So-Chi (che con questo autore non c'entra, sia chiaro), oltreché per separare e far capire bene che nel corpo della ragazza non c'erano le spine delle rose.

Questo tuttavia solleva un interrogativo nella congruenza della storia: il bambino (forse anche l'uomo) non presentava segni di quel genere ("non ci sono escoriazioni, tumefazioni o altri traumi cutanei (…) non ci sono punture di ago (…)". Come mai?
Certo, siccome due indizi fanno una prova, si sarebbe capito troppo presto l'arcano. Ci vorrebbe qualcosa che ne rendesse ragione.
Tipo scoprire poi che, durante il processo di mummificazione, anche i segni trovati sulla ragazza sparivano? E che erano rimasti in vista solo perché lei era stata esaminata molto precocemente?

Pag. 209: manca una virgola.
"che nemmeno lo spettrometro di massa, utilizzato in seguito (virgola) riusciva a riconoscere"

Pag. 210: discorso diretto. Però:
"Aggiunge note, (…), sul comportamento di questa (…) che reagisce solo di giorno, se (…) i fiori e suggerisce perciò di coglierli".
Io una virgola dopo i fiori la metterei, che quel "suggerisce" sta in realtà allo stesso livello tonale e di reggenza delle note aggiunte, anche se riguarda i fiori lì dietro, e pertanto andrebbe separato da ciò che precede, che sta parecchio più in basso, nella scala delle subordinate (per i giovani: poi interrogo eh?).

Poco oltre: sempre discorso diretto, per cui ci può stare. Però:
"In tutta franchezza come fa lei, uomo di scienza, a credere"
Ci sta che ci sia anche foga nel discorso, per cui si può tenere così, ma avrei messo una virola dopo "franchezza" (o addirittura due punti), anche per dare un po' di enfasi.


Tra pag. 210 e pag. 211
"Ripensando a un vecchio film di fantascienza intitolato "La meteora infernale" che veniva distrutta non da(…) ma da (…), provai"
Sempre tutto a posto, poi io chiedo: una virgola dopo "infernale"? Una prima del "ma"?

(c'è un altro "ma" senza, più avanti, però non serve ribadire: evidentemente è una scelta dell'autore, che comunque può permetterselo. I giovani no, lo sappiano).
Ultima modifica di Il_Babbano il 09/12/2022, 4:53, modificato 4 volte in totale.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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— Catellani! Catellani, avanti, è inutile nascondersi dietro a Masini: vieni fuori, qui, in piedi , vicino alla lavagna. E porgi i dorsi delle mani


Iniziamo dalla storia: bella, simpatica, intelligente, in generale ben scritta, con un doppio gioco che si basa sulla psicologia umana e che ci sta tutto. La storia è di fantascienza per l’ambientazione e gli strumenti, ma i personaggi sono molto umani e quello che accade potrebbe davvero succedere o essere successo in passato. Poi “Mukesh Aforisma Anant Damani” è fantastico, e potrebbe benissimo aver incontrato Arthur Dent da qualche parte nell’Universo. E fin qui, si viaggia sul dieci, come voto.

Tra l’altro, parliamo di un autore praticamente affermato che, anche se dopo una lunga pausa tra i diciassette e (forse) i cinquanta, ha vinto premi (tra i quali anche il concorso NASF 17, proprio “ieri”) o comunque ha partecipato classificandosi a numerosi concorsi e trofei letterari; insomma, mica un ragazzino minatore qualunque. E, in effetti e come detto, il racconto è buono davvero.

Ci sarebbero tuttavia alcune cosette, di quelle che passano in maggioranza inosservate, o che forse non sarebbero nemmeno da rilevare — Perché, — sento già dire — al di là di essere fisime babbaniche, non esistono nel mondo reale. — Può darsi, ma son cosette che vado a elencare, hai visto mai che abbiano un senso (del dorso delle mani, parliamo dopo).


In fondo a pag. 214 si legge:

“Col senno di poi, era un dei posti più ovvi. (segue spiegazione)”
Marginale e indegno di nota, ma quel punto: se fosse stato un due punti? È perché nel periodo seguente ci sono già i due punti?
E se fosse:
“Col senno di poi, era un dei posti più ovvi: all’esterno del cratere la superficie era illuminata da un sole sempre vicino all’orizzonte (virgola? Anche no, in fondo) ma con una luce quasi continua (virgola, non due punti e poi->) *ed era* tutta un’altra cosa rispetto a (…)”


Altro caso, pag. 215
“Nessuna delle tre spedizioni installò la propria base all’interno del cratere, ma a poca distanza all’esterno del perimetro”.
Sì certo, va bene anche così. Però mi pare che “all’esterno del perimetro” dovrebbe starsene dopo una virgola:
“Nessuna delle tre spedizioni installò la propria base all’interno del cratere, ma a poca distanza, all’esterno del perimetro”.

Sempre pag. 215, fine della prima metà: era tutto al passato; anche dopo si prosegue al passato, come narrazione. Il paragrafo, invece, si conclude con:
“E la situazione è sempre a un passo dal precipitare.”
Che ci sta, lo dico, ma perché risvegliare così bruscamente il lettore? Non è meglio un “era”? Anche come si vuole, eh?

Pag. 216: un po’ lungo così com’è.
“Incurante delle segnalazioni e degli ordini che nei minuti successivi gli arrivarono sempre più concitati e nervosi da tutte e tre le singole basi con ordini discordanti per l’allunaggio, si posò al suolo (…).”
Metterei tra due virgole “nei minuti successivi” e persino “sempre più concitati e nervosi”.

Pag. 216: Maometto che va, montagna che viene.
Preciso che va bene così com’è, intanto perché è comunque corretto, e poi perché, non lo fosse, “Aforisma” Anant ha tutti i diritti di raccontarlo come vuole. Faccio solo presente che le due forme più famose del movimento della montagna (non di Maometto, che subito dopo fa come in questo testo la montagna, almeno nella prima versione) sono:
1) se la montagna non viene a Maometto (…)
2) se la montagna non va da Maometto (…)
ma questo era solo per rompere le scatole e basta. Si capirà alla fine il perché.


Un po’ ovunque, Catellani, tu mi riempi di gioia con tutte quelle “e” precedute da una virgola. Ci possono stare più o meno tutte, e se qualcuna fosse stata di troppo, non me ne sono accorto.
E fin qui, anche dieci e lode.

Però abbiamo tre (dico: TRE) note dolenti.

1) Pag.214
“Chi ideò gli accordi (…). Non immaginarono”
È vero che in mezzo c’è un mondo fatto di milioni di chilometri quadrati e basi lunari minuscole, ma il soggetto che immagina resta quel “chi ideò” (e non importa che dietro ci fosse una moltitudine di persone, sempre singolare resta).
Lo dico, ce ne si accorge appena. Diciamo che tolgo solo la lode di prima.

2) Pag. 213 (in realtà, un banale refuso, oltretutto non nel racconto, ma tu reggimi il gioco e fai finta che sia una cosa grave)
Nella bio, ultima riga (poco prima l’ultimo soggetto, che non c’entra, era un romanzo - quindi non vale):
“Sempre nel 2022 è uscita la personale di racconti “”La Grande Impresa”.
Cos’è una “personale di racconti”? Voleva essere “la raccolta personale di racconti”?
Diciamo che qui si toglie la lode la tipografo.

Epperò ora: allunga bene quelle mani
3) Sempre nella bio, seconda riga:
“e giornalista”. TA-TACK! Così impari. Adesso puoi ritirarle, le mani(*).

Immagine

Conclusioni:
Alla fine, tolto un refuso nella bio (che non c'entra col racconto) e una concordanza verbale col soggetto (che invece c'entra), è perfetto, divertente, ben scritto. Ci credo che questo qui vince (o si piazza) ogni tre per due, nonostante la concorrenza meritevole.



(*)
in qualche recensione precedente si dice chiaramente che la categoria è rea, a prescindere. E questo è motivo sufficiente, anche in assenza di errori gravi e in presenza di un racconto perfetto.
Ultima modifica di Il_Babbano il 09/12/2022, 4:59, modificato 1 volta in totale.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Scusatemi per la domanda logistica, ma è possibile che il mio ordine del libro sia in attesa di ‘partenza’da una settimana?? 😩
Franco Giori
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

Messaggio da leggere da Franco Giori »

Ciao Emanuele. Si, sono messo come te. Ne avevo prese due copie appena uscito Nasf 18 e mi erano arrivate in pochi giorni, poi ne ho ordinate altre tre per parenti antipatici e che non amano leggere: i tempi sono superiori. Dobbiamo pazientare. Io per fare i dispetti, tu per gustartelo in cartaceo. :)
Franco Giori
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Arrivati oggi i miei. Tempo circa dieci giorni. Olè! Ciao
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Ilario Brunner

Esordiente o, almeno, senza bio.

Dal punto di vista grammatical-sintattico, niente da eccepire, se non minuzie:
Pag. 225 "La Luna era stata trasformata in una unica, smisurata HAPZ" (…) "era una immensa serra"
ci sta. Anche "un'unica" e "un'immensa", volendo, ma son dettagli di nessuna importanza e va bene così.

Nell'elenco dei cibi prodotti dalla serra: "vegetali, animali, funghi, monere e protisti".
Già ti si passano gli animali perché siamo buoni, però: protisti e monere? E se invece avessi scritto solo "alghe", tanto per lasciar fuori l'allevamento intensivo dei batteri in serra? O era voluto?

Comunque, in generale tutto a posto. È la storia come raccontata che lascia un po' perplessi.

Lo stile è quello di un resoconto o una cronistoria, anzi praticamente un documentario, appassionante e brioso come quello sulla vita segreta dei gasteropodi presso gli indigeni nelle Galapagos, solo molto meno divertente.
Che poi, son gusti, magari è piaciuto tantissimo a tanti - aspetto di leggere qui i commenti degli altri lettori.

L'idea peraltro è anche buona: manca lo spazio, si cerca di ottimizzare, si pensa bene di invitare una fetta di gente a togliersi di mezzo da sola, si arriva infine col sistema vincente: spazio alternativo.
Se ne sarebbe potuto fare un racconto vivace e brioso, magari inserendo un paio di personaggi che mostrassero, attraverso i loro dialoghi, le loro azioni o la descrizione quel che capitava intorno, cosa stesse avvenendo, anziché narrare e basta quel che è già accaduto.
Tu che ne dici?
— Marble, aiutami! — John era bloccato nel ghiaccio, una gamba già completamente intorpidita.
— Non ti vedo. Dove sei? — il visore, completamente congelato, era inutilizzabile. Il Governo aveva incentivato l'esodo con proposte allettanti per chi avesse aderito, ma non c'erano soldi che potessero bastare quando, a meno 40, stavi per morire assiderato…
Giusto per dare un po' di vita (finché ce n'è, ovvio).

Passi, anche perché senza errori, ma non convinci. Però è solo una questione di provarci in modo diverso - sono confidente che tu ce la possa fare: zero errori non è da tutti.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Mario Flammia

Intanto NON è un giornalista, e questo vuol dire.

Certo, le fisime babbaniche mi fanno segnalare che, al posto di:
"coperta da un sinsitro velo nero" avrei preferito "coperta da un velo nero sinsitro", ma pazienza
A pag. 239
"allo stesso modo di un Cucuclo che introdotto in un nido fa rotolare giù tutti i suoi fratelli."
"introdotto in un nido" magari tra due virgole.

Anche poco più avanti:
"avrebbe potuto chiedergli per esempio quale fosse il senso dela vita"
"per esempio" tra due virgole, però non è necessario.

Tutto il resto ci sta e il racconto è ben pensato, scorrevole, intrigante.

in lizza per il premio: "Dopo di me, il vuoto nel dispenser".
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Franco Giori ha scritto: 07/12/2022, 8:45 Ciao Emanuele. Si, sono messo come te. Ne avevo prese due copie appena uscito Nasf 18 e mi erano arrivate in pochi giorni, poi ne ho ordinate altre tre per parenti antipatici e che non amano leggere: i tempi sono superiori. Dobbiamo pazientare. Io per fare i dispetti, tu per gustartelo in cartaceo. :)
😄👍
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Ida, mia dolcissima Ida...


Una storia di grandi sentimenti, che si fa leggere anche se non ci sono spade laser o tempeste tachioniche.
Poi, diciamolo: la tua foto, di spalle, in riva al lago (o forse al fiume), non ha prezzo. Dimmi solo chi è quel figuro che ti sta di fianco, che vedi come te lo cucino a dovere…

Magari un altro babbano avrebbe contestato qualche virgola, ma a torto: questo non ha nulla da dire, a parte una sola cosa:

pag 242: refuso
"Nel periodo trascorso lavorando insieme, i suoi compagni *non* erano rimasti gli stessi, mentre lui aveva guadagnato due rughe (...)"

Quel "non" è stato chiaramente inserito da qualche invidioso, Ida, ma sapremo vendicarti.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Il_Babbano ha scritto: 08/12/2022, 0:12 Ida, mia iperglicemica Ida...


Una storia di grandi fraintendimenti, che si fa leggere anche se non ci sono friggitrici laser o tempeste telefoniche.
Poi, diciamolo: la tua foto, di spalle, in riva al lago (o forse alla fresatrice), non ha prezzo. Dimmi solo chi è quel figuro che ti sta stramazzato di fianco in una pozza sanguinolenta, che vedi come te lo cucino a dovere… rosmarino, paprika, cardamomo, mela e come ripieno un trito di cipolle caramellate col barolo e frutta secca.
C'è qualcosa di profondamente sbagliato in questa tua recensione, sappilo.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Cristina.

Cercavo le prove di una vittoria immeritata, ai danni dei tanti bravi partecipanti. Niente: hai vinto onestamente.
Racconto bello, che ricorda "L'uomo che fuggì dal futuro", scritto ottimamente e con tutte le virgole al posto giusto.
E, soprattutto, un messaggio che si può solo approvare.
Dieci e lode, senza dubbio.

Bravi tutti.
Adesso mi faccio regalare il NASF 1 per Natale.
MA prima leggerò "Riparatori del Tempo".
Ultima modifica di Il_Babbano il 09/12/2022, 5:05, modificato 2 volte in totale.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Fedemone ha scritto: 08/12/2022, 0:40
Il_Babbano ha scritto: 08/12/2022, 0:12 Ida, mia iperglicemica Ida...
C'è qualcosa di profondamente sbagliato in questa tua recensione, sappilo.
:D

Te, stai in campana.
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Re: NASF 18 - selezionati e vincitore

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Il_Babbano ha scritto: 08/12/2022, 0:12 Ida, mia dolcissima Ida...
:D Ha ragione Fedemone, qui rischiamo l'iperglicemia!
Il_Babbano ha scritto: 08/12/2022, 0:12 pag 242: refuso
"Nel periodo trascorso lavorando insieme, i suoi compagni *non* erano rimasti gli stessi, mentre lui aveva guadagnato due rughe (...)"

Quel "non" è stato chiaramente inserito da qualche invidioso, Ida, ma sapremo vendicarti.
Vero! Il refuso non è mio! Nel testo che ho mandato non c'è.

Grazie Babbano, per la lettura e il commento! :alien:
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