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Tammuriata

Niente ospedale per te: tuo figlio doveva nascere a casa.
Tuo marito capirà che non è suo con un’occhiata. Non è un bel neonato, devi ammetterlo, ma già lo ami. Forse ha la testa troppo grande. Di certo è del colore sbagliato.
Lo culli e gli canti una vecchia canzone. - E a mamma o’ chiamma Ciro, sissignore, o chiamma Ciro…
E pensare che non t’hanno creduto quando, nove mesi prima, hai confessato ogni cosa.
Tua nonna diceva che i bambini vengono dalla luna.
“A volte, sì” consideri.
Sorridi, mentre carezzi una piccola guancia grigia.

...per la serie: alle sesta notte di figlia influenzata, i neuroni iniziano a fare connessioni improbabili e tirare fuori racconti allegrissssimi...
Tranquilli, con la pupa oramai in fase di guarigione, i prossimi torneranno idioti come al mio solito

Tutto il racconto si concentra ed esplode su tre parole: "A volte sì..."

Beh, perlomeno non potranno più darle della "pazza" ora.

Lati, per favore: anestetizza la figliuola e fatti un riposino! :-D

Col gas, come una volta Scherzo

Massimo Baglione ha scritto:Lati, per favore: anestetizza la figliuola e fatti un riposino! :-D

Ah ah ah... Tranquillo Massimo, riesco a vedere la luce in fondo al tunnel!
@dixit: eeeehhh... non sei mica il primo che me lo consiglia....

PS che poi, la colpa è della pupa ma mi sa solo fino a un certo punto... ho sempre usato come ninna nanna "Hijo de la luna"....
... e questo racconto è quel che succede a domandarsi come tradurre una ballata fantasy sui bambini albini in un contesto fantascientifico (*leggasi: cosa succede ad avere una mente malata da fantascientista* )