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Specie superiore

- Chi ha fatto questi scarabocchi sul muro?
- È stato Robbie, mamma.
- I miei poveri fiori! Tutti strappati!
- La colpa è di Robbie, mamma.
- Che macello! La cucina è allagata!
- Ho visto Robbie giocare con il rubinetto, mamma.
Esasperati dal comportamento di Robbie, i coniugi Rossi decisero di disfarsene e prendere un nuovo modello.
Robbie non poteva parlare, ma sapeva pensare, e un istante prima di essere disassemblato rifletté che finché i robot fossero stati incapaci di mentire non avrebbero potuto competere con l’uomo.

Per la serie "le (dis)avventure di Robbie".

Ma era stato davvero Robbie? O era il bambino a mentire?
Nel secondo caso, Robbie non avrebbe avuto bisogno di mentire, gli sarebbe bastato dire la verità.
Si potrebbe spiegare con la 1a legge della robotica (cioè dicendo la verità, Robbie avrebbe potuto pensare che i genitori avrebbero potuto far del "male" al figlio, o che quest'ultimo ne avrebbe sofferto), tuttavia Robbie è un robot di casa e, dando per scontata una sua certa complessità intellettiva, forse anche un po' "educatore", dunque sarebbe dovto essere suo dovere riferire le marachelle ai genitori, perché avrebbe fatto del bene, invece che del male.
Sono solo mie riflessioni da profondo amatore di racconti di questo tipo.

In effetti è stato il bambino a mentire, e i genitori gli hanno creduto (forse Robbie ha subito in silenzio, identificando il bambino come "padrone" anch'egli e dunque non potendolo accusare). In ogni caso in futuro (come già oggi) non ci sono più i genitori di una volta, che invece di una bella sculacciata preferiscono soprassedere o credere alla versione dei figli.

Eh, povero Robbie... diventare più bravo di un essere umano a mentire, la vedo molto dura...
Bel racconto, Luca :)

Grazie Lati!

L'ultima riflessione di Robbie l'avrei trasformata in azione, perché rispetto al dialogo che la precede stona.

Uhm, in che modo l'avresti trasformata in azione?

luca menca ha scritto:Specie superiore

- Chi ha fatto questi scarabocchi sul muro?
- È stato Robbie, mamma.
- I miei poveri fiori! Tutti strappati!
- La colpa è di Robbie, mamma.
- Che macello! La cucina è tutta allagata!
- Prima ho visto Robbie giocare con il rubinetto, mamma.

Esasperati dal comportamento di Robbie, i coniugi Rossi decisero infine di disfarsene e prendere un nuovo modello. Sulla soglia, Robbie gli si avvicinò. - La sincerità è un valore troppo prezioso, per sprecarlo in ogni occasione. - E lasciò la casa.

Finale educativo e filosofeggiante il tuo, ma il taglio che volevo dare al mio era più crudo: un istante prima di essere disassemblato (e dunque morire) Robbie ha quest'estrema illuminazione: gli umani sono la specie dominante sul pianeta perché riescono a mentire, e dunque "modificare" la realtà a proprio vantaggio.
Inoltre nelle mie intenzioni (anche se non l'ho esplicitato) Robbie non parla (forse non è dotato di sintetizzatore vocale, visto che il suo compito è recepire gli ordini e obbedire senza fiatare) per questo non si è ribellato alle menzogne raccontate dal bambino.
Bello e stimolante comunque confrontarsi su come interpretare ed eventualmente modificare i microracconti.

Mi è piaciuta l'idea "robbie non parla" dato che deve recepire e obbedire.
In effetti far parlare un robot non serve, a meno che non sia un robot da compagnia.

Dovresti specificarlo

Fatto! Spero che ora sia più chiaro.

luca menca ha scritto: (forse Robbie ha subito in silenzio, identificando il bambino come "padrone" anch'egli e dunque non potendolo accusare).

Sì, credo sia l'unica spiegazione plausibile.

In ogni caso in futuro (come già oggi) non ci sono più i genitori di una volta, che invece di una bella sculacciata preferiscono soprassedere o credere alla versione dei figli.

ah beh, qui potremmo andare avanti giorni e giorni a citare episodi su episodi. Non accendermi

Sì, bel racconto e triste, soprattutto per quell'ultima illuminazione del robot.
Giustizia per tutti i Robbie muti e indifesi!

Ida Dainese ha scritto:Sì, bel racconto e triste, soprattutto per quell'ultima illuminazione del robot.
Giustizia per tutti i Robbie muti e indifesi!

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