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RAZZA METICCIA

Le esalazioni di zolfo e fosfato di calcio le pungono le narici. Le lacrime corrodono il macabro fondotinta di fango e sangue. Il cielo mostra occhi luminosi che scrutano l'inferno a terra, luci che si insinuano tra le ombre come una falce che taglia il buio. Intorno e dietro l'angolo, grugniti e tuffi di saliva sull'asfalto, la terra vibra a ogni passo. È l'unica superstite, la cercano, e non la uccideranno.

Micro dalle suggestione del weird classico. Decisamente Lovecraftiano.

Grazie, Fratellone.

Poverina...

Ma fammi capire, lei è la meticcia, giusto?

No, ahimè, lei partorirà la razza meticcia... l'hanno scelta come organismo ospite. Ma, infatti, ora che mi ci fai pensare un titolo alternativo potrebbe essere "Organismo ospite". Aldilà dei dettagli della vicenda (che non si può riassumere in 500 battute), voleva essere un racconto di suggestione e trasmettere il terrore di lei...

Massimo Tivoli ha scritto:RAZZA METICCIA

... È l'unica superstite, la cercano, e non la uccideranno.

Tutto bello e trovo questo passaggio geniale.

Grazie, Sillogia, il tuo apprezzamento mi fa molto piacere.

La tua spiegazione conferma l'effetto del racconto.
Un paio di righe per dare l'atmosfera della fuga angosciata, una frase per descrivere l'ambiente crudele. Una riga per gli inseguitori e la paura. L'ultima frase per il terrore. Quel "non la uccideranno" è un brivido spaventoso!
Alberto, che hai fatto a tuo fratello per fargli venire 'sti incubi?

Grazie, Ida. La tua "analisi" delle frasi conferma, anche meglio della mia spiegazione, che il micro può essere compreso interamente

Ida Dainese ha scritto: Alberto, che hai fatto a tuo fratello per fargli venire 'sti incubi?

Questi incubi erano in Massimo . L'ho solo convinto a scrivere.