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Pura follia

Una deflagrazione ci destò dal sonno in cui eravamo sprofondati abbracciati l'uno all'altra, e con il cuore in gola ci precipitammo alla finestra per vedere cosa stesse accadendo: di fronte ai nostri occhi, si stava brutalmente consumando il futuro della nostra razza per mano di oscure creature provenienti da un altro mondo. In quel frangente i nostri sguardi si incrociarono, non eravamo preparati a questo, non eravamo preparati a morire. Varcammo la soglia della nostra follia decidendo di tornarcene a letto senza attendere la fine, e attraverso un ultimo bacio ci scambiammo la promessa di un amore eterno.

Che romantico! :°)

Gran bel racconto, breve ma potente! Bravissimo!

dixit ha scritto:Che romantico! :°)

A volte anche troppo...

Massimo Tivoli ha scritto:Gran bel racconto, breve ma potente! Bravissimo!

Grazie Massimo

Uffa, ma perché gli alieni dovrebbero venir qui per distruggerci? grrrrrrrrrr

Massimo, lo pensavano anche gli indigeni quando videro sbarcare Cristoforo Colombo.

Ci saranno quelli buoni e anche quelli cattivi, no?
Poi ognuno tira acqua al proprio mulino, se no che ci sta a fare nell'Universo?

Massimo Baglione ha scritto:Uffa, ma perché gli alieni dovrebbero venir qui per distruggerci? grrrrrrrrrr

E se alludessi ai terrestri come "oscure creature provenienti da un altro mondo", cosa diresti?

Non avete risposto alla mia domanda .-)

Massimo, lo pensavano anche gli indigeni quando videro sbarcare Cristoforo Colombo.

Eravamo comunque della stessa razza, due popoli (uno stupido, l'altro ignorante).

Gli indigeni erano rossi e noi bianchi. Non so quanto pensassero di essere uguali.
Gli alieni invece sono verdi per cui la situazione è analoga.
Credo che loro verrebbero per il motivo standard universale: risorse!

L'unica risorsa introvabile in altri pianeti è il tipo di vita. Verrebbero per noi.

Massimo Baglione ha scritto:Uffa, ma perché gli alieni dovrebbero venir qui per distruggerci? grrrrrrrrrr

Partiamo dal principio : nel racconto non si parla di terrestri attaccati dagli alieni ma di oscure creature, e in questo caso potrebbero benissimo essere anche gli stessi esseri umani ad aver attaccato senza pietà un popolo di un altro pianeta. Non è necessario essere verdi o avere otto braccia per essere considerati degli alieni, anzi a volte tra noi umani, basta cambiare semplicemente quartiere o città per essere considerati degli alieni, per non parlare poi di razze; pertanto cercherò di dare una risposta alla tua domanda in modo più generico: l'uomo ha paura di ciò che non è in grado di capire o di ciò che non conosce, e il fascino dello spazio ignoto ha da sempre concesso ampio respiro alla sua fervida immaginazione permettendogli di esorcizzare nella maggior parte dei casi le sua paure più recondite. Viene spontaneo quindi fantasticare, che là fuori esistano creature talmente pericolose e malvage in grado di devastarci proprio perché non ne abbiamo ne la certezza e ne la sicurezza che possa essere vero il contrario. Proiettiamo le nostre paure e le nostre speranze verso un qualcosa che ancora non conosciamo, soprattutto le nostre paure, poichè la paura ha sempre fatto parte dell'essere umano, e perché parte delle nostre paure solitamente non riusciamo a sopraffarle e a controllarle.

Disamina perfetta, grazie Francesco.

Giusto, non ci avevo pensato

Bravo meriti il massimo... breve, struggente, complimenti e sai che non intervengo quasi mai. Bravo

Azz... grazie nembo, le tue parole danno un senso alla mia esistenza. Grazie, grazie davvero!

Proiettare le proprie paure? Sì probabilmente hai ragione tu. La paura è la prima sensazione che si prova di fronte all'ignoto, di fronte a quello che non riusciamo a capire e dominare.

La scrittura ci aiuta a definire i confini di tale sensazione e forse è giusto così, altrimenti avrebbe poco senso farlo.