la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

Discussioni varie sulla fantascienza, temi tipici e sottogeneri
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cazzaro6502
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la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

Messaggio da leggere da cazzaro6502 »

Il genere di narrativa.
La narrativa non é tutta uguale, questo interessante grafico aiuta a "catalogare" i vari generi di libri che un potenziale lettore può fruire: giocando attorno al trinomio

(lettore, personaggio principale, genere di narrativa)

si ricava agevolmente

Immagine

Due parole e due esempi sui generi di narrazioni.

Cronaca: il lettore a cui capita sotto mano il giornale, il mensile, trova narrazioni e storie vere ambientate nell'oggi, con soggetti in cui la distanza tra il lettore ed il personaggio principale della narrazione e' minima oppure crescente, ad esempio da un tizio proprio come lui che é finito arrotato oppure ha fatto un incidente, oppure all'articolo sul ladro o pazzo omicida ecc...

Accanto alla cronaca di solito c'e'

Horror: narrazioni a volte false, a volte verosimili a volte vere e focalizzate su riflessioni malate e macabrem di solito ambientate in tempi contemporanei o comunque non troppo distanti nel tempo. Ad esempio il serial killer oppure lo zombi draculoso lupomannarico ecc...

Tra la Cronaca e l'Horror ci sono

Gialli: narrazioni falsi oppure verosimili di rado veri, ambientate nell'oggi oppure nel passato lontano, in cui il livello d'immedesimazione del lettore é Medio. In altri termini od il personaggio principale é il classico ispettore o segugio civile (anche extrasuperdotato intellettualmente) oppure é una vittima che si trasforma in segugio per trovare il killer.

Narrazioni a parte sono i libri

Storia: sono storie vere, dove la distanza temporale é di solito notevole oppure in forte crescita, ma il senso d'immedesimazione potenziale tra lettore e personaggio principale é sempre molto alto, trattando di persone normali. Ad esempio: il diario di chi ebbe a combatere nella WWII oppure la raccolta di lettere del nonno morto nella WWI.

A meta' tra il giallo e la storia é

l'Ucronia: ambientata in un ramo di storia che non é mai esistita, sviluppa un contesto astratto su un motore what/if che vorrebbe assimilarsi ad un racconto para-storico ma completamente falso. Di solito i personaggi principali sono simili ai soggetti dei gialli con una distanza dal lettore, che oscilla da valori bassi a valori Medi.

le

Distopie: sono racconti falsi ma ambientate in un futuro prossimo, sono sempre consistenti come scenari e risultano plausibili e verosimili. Hanno sempre come personaggi principali dei soggetti che sarebbero potenzialmente prossimi ai lettori a cui potrebbe interessare la tematica e tali testi dovrebbero far riflettere oltre che interessare, perché a mio avviso aiutano a pensare, canalizzando positivamente il pensiero su percorsi di raziocino e logica.

Poi c'e' la

Fantascienza: sono storie false, di solito la distanza temporale (e spesso anche quella geografica) che separa il lettore ed il personaggio principale (o personaggi principali) é molto elevata, cosi' come le caratteristiche del personaggio (alieno oppure robot, computer od umano cibernetico).

Ovviamente non tutta la fantascienza é uguale c'e' fantascienza molto astratta e molto lontana dalla realtà, come ad esempio il genere Star Trek con velocita' superluminali in cui le tecnologie sono avulse dalle attuali possibilita' tecniche e dagli sviluppi tecnologici umani. Poi c'e' una fantascienza piu' prossima al mondo attuale, dove si puo' sfociare in racconti Ucronici o Distopici aventi scenari tecnologici e/o gregrafici dei tempi moderni e possono risultare verosimili.

Estremizzazione della fantascienza

Fantasy: sono narrazioni false, che puo' essere ambientato sia nel passato lontano quanto nel futuro, con il personaggio principale che ha superdoti/superpoteri che sono avulsi dalla normale realta' quotidiana.

Ora c'e' da tenere presente alcune considerazioni:

-Al crescere della distanza temporale (e spesso anche geografica) tra lettore e personaggio principale, si ha una crescente dissociazione temporale nel lettore e questo puo' influire sulla capacita' del lettore di bersi le balle delle storie raccontate.

-Al crescere della distanza (eta', sesso, razza aliena/umana, superpoteri) tra lettore e personaggio principale, si ha una crescente dissociazione psicologica tra lettore e personaggio principale, rendendo difficile al lettore l'immedesimarsi nel contesto e quindi si impatta sulla capacità e persino l'interesse a continuare la lettura, bevendosi balle & storie.

-Quando la dissociazione temporale (e geografica) é massima e si combina con la massima dissociazione psicologica (tra lettore e personaggio principale) allora si puo' parlare di alienazione del lettore e quindi l'impossibilità di bersi balle & storie e la capacità di continuare la lettura per scarso interesse.

E questo ci conduce al perché la gente legge: per divertimento, per alienarsi, per informarsi, per riflettere, o per millantanovemila altri motivi...

E' comunque importante tenere presente IMHO queste differenze tra generi e lettori, perché la lettura soddisfa un bisogno e quindi sono utili a costruire testi che possono avere un potenziale pubblico che può espandersi oppure può restringersi a seconda del genere che si sceglie.

In Italia il numero dei lettori é scarso, se non é calante poco ci manca...

Quindi, secondo me se si vuol allargare la platea dei lettori (ed a chi pensa di aver qualcosa da dire, raccontando storie e/o balle) secondo me c'e' da usare concept letterari nuovi con performace letterarie offerte al fruitore del testo che la lettura lineare non puo' in nessun caso garantire.

Inoltre c'e' da usare format di lettura nuovi (e diversi dai giornali che non legge nessuno) e tarati su narrazioni che siano più vicine alla Cronaca, dato che l'informazione (telegiornali, talk show, dibattiti ecc...) é il genere di narrazione più presente nella TV ed i videogiochi sono i prodotti più usati dopo la TV (almeno in italia)



p.s.
ho omesso il genere Harmony 8) che potrebbe stare IMHO nello spazio vuoto sopra le Distopie e tra la cronaca e le Ucronie ??? le ho ignorate perché a me tale genere non mi frega :D
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Massimo Baglione
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Re: la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

ho omesso il genere Harmony...
Neppure qui riesci a inserire un po' d'amore, eh? ehehe
A parte gli scherzi, è una bella analisi che in effetti non avevo mai considerato.
E' uno studio tuo?
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cazzaro6502
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Re: la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

Messaggio da leggere da cazzaro6502 »

Della superiorita' del multitrama :-) sulla letteratura lineare ne ero già convinto, 8) dato che nel piu' ci sta il meno

(1 inizio : molte fabule/intrecci : molti finali) > (1 inizio : 1 fabula/intreccio : 1 finale)

Sì, la riflessione é tutta mia, :P mi é scaturita dopo aver letto il links che avevate messo nel topic a fianco.

http://www.fantascienza.com/13639/la-pa ... i-italiani
Luca Masali propone, di smetterla di chiamarla fantascienza, cambiando etichetta ma non dice che etichetta propone.


Milena Debenedetti, dice che le case editrici grandi (che tengono il mercato che cmq é ridotto in italia) importano autori stranieri e li traducono, c'e' una qualche garanzia di un format gia' testato su mercati piu' grandi ed il costo di produzione é basso (trattandosi di una traduzione, a prezzi di mercato). In sostanza a questa colonizzazione estera, propone di rispondere sperimentando, trasformando, confrontandosi, sviluppare idee, perché la multimedialità ci guarda, per cui il topic migliore per sperimentare e trasformare qualcosa, é proprio la fantascienza come genere di argomento a cui spetterebbe aprire la strada verso altri lidi. Intervento ineccepibile, logico, sottoscrivo in pieno.


Paolo Lanzotti dice che il segmento dei lettori di fantascienza é ristretto, un potenziale mercato molto di nicchia, che risente molto del fantasy e degli influssi mediatici esteri e di cosa succede ad Hollywood.


Laura Luorio dice che il mercato é di nicchia, che risente di un forte influsso esterofilo e dei media hollywoodiani, dove il fantasy ha un grande influsso e dove gli autori italiani dovrebbero proporre qualcosa di genuino e di SciFi.


Bruno Vitiello fa la storia della fantascienza italiana, nata con il fiabe, poi convertita al futurismo, quindi soppressa dal neorealismo italiano, oggi é una piccola nicchia.


Donato Altomare rivela i segreti di un buon libro: scorrere bene nella lettura, catturare il lettore, navigare tra le storie, immedesimarsi nei personaggi, avere il dispiacere della fine della lettura (cosa che apre all'interesse della saga, per un nuovo episodio).


Lanfranco Fabiani dice che la fantascienza italiana é di nicchia e c'e' diffidenza nel pubblico per gli autori italiani, scrivere per un ampio pubblico non é come scrivere per un pubblico di nicchia, e che il fantasy per gli adolescenti ha una nicchia di mercato interessante nella speranza che poi non smettano di leggere (per passare ai videogiochi)


Alessandro Fambrini dice che gli autori italiani di fantascienza sono costretti a fare editor di autori stranieri a causa della esterofilia nella nicchia di mercato e secondo lui la tematica della SciFi non sara' mai per il grande pubblico.


Giampiero Stocco dice che c'e' un fermento nella SciFi italiana guidata dalla sperimentazione linguistica da una parte e dalla fusione con il fantasy e tali tendenze sono state recepite da vari premi letterari.


Giovanni de Matteo dice che in internet ci sono blog e comunita' di fantascienza italiana, dove i connettivisti sono la corrente piu' nuova. La collana Urania ha aperto a qualche autore italiano (invece di tradurre format esteri) e ci sono contaminazioni con il noir, il fantasy.


Vittorio Catani dice che nella colllana urania sono spuntati autori italiani, ma questo non vuol dire che ci sia una fantascienza italiana. e propone l'idea di una "fantascienza soft" invece di una "fantascienza pura" che sarebbe relegata ad una collana di nicchia per un pubblico molto ridotto.
I migliori spunti imho sono di:

Milena Debenedetti, Paolo Lanzotti, Laura Luorio, Bruno Vitiello, Donato Altomare, Vittorio Catani.

Sono daccordo con queste valutazioni, 8) basta vedere come i cliche' del teletrasporto, velocita' superluminali e curvatura, flotte stellari, siano la quasi costante nei racconti di fantascienza oltre alle innumerevoli citazioni o clonature d'intrecci/fabule riadattate nella trama, si trovano nei testi di SciFi.

Non ho capito ??? che cosa definisca il termine genuino, nel commento della Luorio, considerando che stiamo parlando di un testo di fantascienza cioe' con una narrazione che ha uno stato di natura falso.

Non ho capito ??? cosa siano i connettivisti, scusate, ignoranza mia.

La sperimentazione linguistica (scrivere in klilngon ??? oppure mescolare lingua straniera ??? nel testo in italiano?) e mescolare il fantasy con la fantascienza, :D non mi pare una grande innovazione di prodotto e di processo, dato ;D che il numero dei lettori rimane costante.



Quindi in sostanza i miei consigli sono gli stessi.

1-fare qualche bando, distribuendo con la tecnica della scrittura creativa, format da rispettare e temi da espandere ai partecipanti al forum, per assemblare qualche ebook in multitrama.

2-non rincorrere la collana Urania, ma stare dietro ai media Hollywoodiani ;D che sono il main stream della SciFi che hanno un grande impatto sulla SciFi italiana. Per cui un ebook che stimi "Stargate reboot" non sarebbe male, anche come scommessa pe vedere che cosa produce una intelligenza collettiva.
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Massimo Baglione
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Re: la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Stare dietro ai media hollywoodiani non lo ritengo una bella mossa, soprattutto perché sono loro che si ispirano, in genere, a opere letterarie.
Dovremmo solo cercare di scrivere roba buona, a prescindere dal tema di base. A te piace un filone, a me un altro, ad altri altri ancora, come si può quindi affermare che il teletrasporto o altri concetti sono un "cliché"?
Preoccupiamoci, invece, del fatto che ultimamente per "Fantascienza" si tente a considerare "qualsiasi cosa", magari scritta da amici da lanciare... e da premiare per fargli fare curriculum.
Non conosci il Connettivismo, quindi non sai in che direzione sta andando la Fantascienza italiana, dunque da quel lato chiudiamola qui.
Per il resto della fantomatica "Fantascienza italiana" (che a parte la lingua dallo scarso pubblico non vedo da cosa si differenzi dal resto della letteratura Sci-fi), non vorrei inoltrarmi oltre in questo specifico argomento, vorrei restare sulla tua analisi generica, magistralmente riassunta dal grafico.
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Re: la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

Messaggio da leggere da cazzaro6502 »

Sono andato su Wikypedia a vedere https://it.wikipedia.org/wiki/Connettiv ... tteratura)
La cosa dell'open source mi piace, anche io uso il copyleft. Poi wikypedia propone questo come manifesto connettivista ??? http://www.next-station.org/nxt-ex-1.shtml

L'ho letto tutto due volte: confesso :laughing7: non c'ho capito una mazza! :icon_biggrin:

Se qualcuno me lo puo' spiegare in parole più semplici ??? magari, avrei un'idea piu' coerente di un'etichetta vuota :icon_biggrin: a cui non ho capito che contenuti sono stati appiccicati e quale sia il messaggio principale.
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dixit
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Re: la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

Messaggio da leggere da dixit »

Io ho partecipato taaaanto tempo fa al connettivismo, ma non mi sono raccapezzato. A parte qualcosa, usano un linguaggio per lo più astruso.
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Re: la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

Messaggio da leggere da cazzaro6502 »

Ho continuato a gironzolare sul sito The Next, poi ho trovato questo racconto

http://www.next-station.org/fe-sty-d.php?_i=250

:D se lo tagliassero potrebbe stare nella raccolta NASF animali alieni?!

8) a parte il piccolo particolare che non c'e' vita intelligente su Giove, forse se collocava il racconto in una galassia lontana, lontana, forse gli finivo di leggere il racconto!

Questi netcat sembrano gli aerei di terminator salvation, sotto l'influenza del vampiro diurno blade, se poi ci sommiamo webwind dalla forma di falli umani :D sembra la storia di nerkiosauri robotici mescolati agli incubi degli alienati malanghiani :D

No!, direi che io non sono un connettivista :D e nemmeno gli assomiglio :icon_biggrin: e neppure voi di NASF siete connettivisti :laughing7:

Sara' un bene od un male, :toothy12: che ci sia altra fantascienza che va in una direzione diversa dei connettivisti?!
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Re: la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

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cazzaro6502 ha scritto:Sara' un bene od un male, che ci sia altra fantascienza che va in una direzione diversa dei connettivisti?!
E' sempre un bene la diversità, in qualsiasi ambito.
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Re: la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

Messaggio da leggere da nembo13 »

letto tutto ottime relazioni...
Intervengo come lettore e parlo per me stesso, con uno spiccio di parole...
"comunque per me la fantascienza e tutto ciò che leggo di questo tipo di letteratura , mi fa estraniare del mondo che conosco"
e mi piace... sarò l'ultimo?
-
mi viene un francobollo di racconto..........................
----------------------------------------------------
Sarò l'ultimo?
-
Mi piaceva leggere di tutto.
Ero considerato fin da piccolo un topo di bibblioteca di file. Considerato tale dagli abitanti della Colonia Tre-13, sita nella Luna colonizzata, nella parte nascosta della medesima, che fin dagli anni 2000 era fonte di misteri.
Sapevo che sulla Terra vicina se le stavano dando in tutti i Continenti per avere e dominare l'acqua, oramai unica fonte di ricchezza.
Problemi loro, a me piaceva estraniarmi e leggere vedere conoscere tutto ciò che noi umani avevamo scoperto.

Anche oggi mi sono chiuso nella sala video blindata.
Osservo la colonizzazione di Marte, fallita come molte cose fatte per conquistare i Pianeti della nostra piccola Galassia.
.
Poi un'esplosione ovattata, diverse esplosioni. Manca la luce e sento una specie di tremore nella sala.
Si accendono le luci di emergenza.
Esco.
Osservo esterefatto la città sotto il cupolone di cristallo chimico.
Tutto distrutto, polveri e fumi ovunque.
Colonia Tre-13 non esiste più.
.
Passano i giorni, mi rendo conto che non c'è nessun sopravissuto, ne sulla Terra ne sulla Luna...
.
Resto solo io, Opjtj... l'ultimo lunestre
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Re: la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

Messaggio da leggere da dixit »

Se volete capire cos'è il connettivismo, vi consiglio qualche loro raccolta. C'è qualcosa di carino. "Carnetallo quantico." "Frammenti di una rosa quantica."
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Re: la mappa della narrativa, dove é la fantascienza?!

Messaggio da leggere da cazzaro6502 »

festa della rete 2015: Self Publishing, Crowdfunding e altre forme di promozione in rete
https://youtu.be/Kr1AQF_epGg

festa della rete 2014
https://www.youtube.com/watch?v=WDRYK14r5rI

Editoria 2013
https://www.youtube.com/watch?v=wRmd3vFpU_8

Formati digitali:
ePub (praticamente é HTML4, formato aperto)
https://it.wikipedia.org/wiki/EPub

PDF (formato proprietario, chiuso é diventato standard)
https://it.wikipedia.org/wiki/Portable_Document_Format

Mentre le opere in ePub di solito rimangono in digitale, i file in PDF possono essere anche stampati presso stamperie oppure a casa con la propria stampante, se si vuole avere una copia cartacea. Dei due formati, sicuramente il PDF é il formato che é anche amico della stampa cartacea. Proprio a causa del fatto che il PDF é più diffuso e standard, i lettori e-reader in bianco e nero non maneggiano i files in PDF. I tablet sono molto diffusi, hanno il vantaggio che sono a colori, aprono sia l'ePub che il PDF ma leggere molto su tablet stanca (a causa della luce bianca di sfondo e solo le versioni dei lettori PDF evoluti ovviano al problema con la modalità "inverse color", rendendo la lettura più comoda).

Ebook é sinonimo di ePub quanto di PDF.

Quali sono i formati legali ed i possibili canali di distribuzione in digitale di un PDF?!

Pubblico dominio.
Copyleft: http://www.creativecommons.it/
All rights riserved.

su questi canali:

-dal proprio blog da cui far scaricare l'ebook

-dal proprio sito e dominio (qualora se ne abbia uno)

-da youtube con un ebook trailer, da cui poi far scaricare l'ebook

-da google, presidiando talune stringhe di ricerca

-dai cloud (oltre ad ospitare ebook in PDF e permetterne la lettura e download in relay, promuovono anche i testi nei propri bookshelf o categorie)

-con affissioni JPG sulle piattaforme d'immagini sharate

-da Usenet (ormai é un servizio frequentato da pochissimi puristi di internet, e' un mondo digitale nato prima delle altre comunita' poi migrate sulla porta web:80 dove i meccanismi di diffusione restano il passaparola ed interessare i gruppi di discussione tematici cui potenzialmente potrebbero essere annessi al genere di scritto)

-dai Forum (sono la versione html di usenet, dove esistono tendenzialmente le stesse regole di usenet)

-da facebook (popolato in genere da idioti che pensano che internet sia facebook)

-da blog di terzi (facendolo recensire ed eventualmente scaricare con un link)

-da fanzine.web (facendolo recensire ed eventualmente scaricare con un link)

-con una campagna banner (se si vuol buttare i propri denari)

-da riviste nella versione digitale (facendolo recensire indicando un link)
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