L'autocoscienza rappresenterà il vero e unico passaggio verso l'evoluzione (come è stato e sarà per l'essere umano!) della robotica... Altro che la vecchia diatriba tra silicio e carbonio.
Il buon Asimov c'ha istruiti per benino sui vantaggi e sugli incidenti derivanti dalla presa di coscienza dei robot.
Ma a quanto sembra il discorso è apertissimo!
p.s.: una domanda mi pongo da tempo, ma senza grossi risultati per quanto riguarda le risposte che mi do!
E' la fantascienza che "gioca" con la scienza o è la scienza che ha imparato a realizzare i sogni della fantascienza (o meglio, come direbbe Carlo Pagetti, i "sogni della scienza")?
Mah!
Sinceramente, una delle cose che mi ha insegnato l'università, è che l'intelligenza artificiale come campo di ricerca è mortalmente noioso. Comunque la curiosità di vedere giocattolini del genere in giro a fare qualcosa sul serio, invece che farsi solo riprendere nei laboratori, resta.
Penso che l'autocoscienza come viene intesa nella fantascienza sia ancora anni luce, se mai esisterà, comunque sono d'accordo con il fatto che la fantascienza spesso generi campi di ricerca e spunti per il futuro.
Coito ergo sum? Ache questa è autocoscienza... eh sì...