LTL 12 - Recensione

Qui potete discutere di tutto quello che riguarda il concorso Le Tre Lune.

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Marco Signorelli
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LTL 12 - Recensione

Messaggio da leggere da Marco Signorelli »

Scrivere le recensioni diventa sempre più difficile, ad ogni antologia “Le Tre Lune” matura e diventa sempre più complessa. I singoli racconti sono sempre più professionali, per questo è complicato scrivere la recensione. Stranamente la classifica dei vincitori è quella che avrei scelto io. Questa cosa mi turba.

Partiamo in ordine nel descrivere questa avventura nei meandri del tempo:
“Lisa ama l'ordine” di Alphaorg
Gli anelli temporali sono il filo conduttore di molti racconti raccolti nella antologia, probabilmente perché è l’aspetto più riconoscibile di un viaggio nel tempo. Questo racconto usa un sotterfugio plausibile di pseudo viaggi nel tempo con creazione di linee temporali alternative. I due protagonisti si rincorrono tra queste linee e sono la costante del loro universo. Interessante la “Bestia”, un’ aspetto inaspettato che non ricordo di aver mai letto.

“Il tempo scorre. Il tempo scorre.” di Ser Stefano
Anche i personaggi di origine cinese sono diventati comuni in questa antologia, non c’è da stupirsi, è già una potenza economica e culturale.
In questo racconto Ser Stefano porta al limite il concetto di manipolazione del tempo. In modo molto lineare è riuscito a trovare il modo di descrivere il terrore che ci attende. Trovo che la ripetizione delle frasi e delle singole parole sia azzeccata per quello che voleva raccontarci.

“L'erronea tempistica dei volti” di Andrea Andreoni
L’universo creato da Andreoni ci sta seguendo da alcuni numeri di LTL, verrebbe da chiedere se il protagonista sia semplicemente sfortunato oppure se c’è un disegno cosmico molto più dettagliato e costruito.
L’ambientazione post disastro sociologico ci è oramai nota, e, in questo caso, non si tratta di vero e proprio viaggio nel tempo, è un viaggio nel tempo di una persona che si trova ad affrontare un futuro costruito da altri in sua assenza. Molto psicologico lascia il finale reale in sospeso, mentre è più facile comprendere il finale introspettivo. Sono le esperienze che creano i comportamenti, e non il banale scorrere del tempo.

“Replay” di Alessandro Dalla Lana
Altro giro altro gettone, gracchiavano gli altoparlanti degli autoscontri. Così è anche qui? Forse non è proprio un viaggio del tempo, è più un replay di attimi ripetuti, una registrazione in continuo, come un nastro che si riavvolge su se stesso. Ma riprodurre sempre la stessa canzone rovina il supporto. Questo è il destino che attende il protagonista? Non lo sapremmo mai.

“Retrocausalità” di Giuliana Ricci
Un vero viaggio nel tempo. Un vero viaggiatore. Il mezzo del viaggio e il modo di viaggiare sono particolari, vero; non è il corpo che si muove, almeno, io l’ho inteso così, ma è l’essenza. Il ricevitore deve avere delle particolarità per poter essere abitato dal viaggiatore. Ciò che Ricci scrive come ultima frase è un augurio oppure una maledizione? Questo dipende da chi legge.

“È tempo di...” di Selina Pasquero
Bello bello. L’intera storia è affascinante. Il viaggio del tempo, canonico oserei dire, ha l’effetto canonico di modificare il presente. La cosa inedita è la società descritta, non è spiegato se era un futuro ipotetico oppure una conseguenza per qualche problema temporale. “È tempo di scegliere.”


“Cronocinetica Ciclica” di Marco Signorelli
Anche io sono caduto nell’anello. Spero di averlo affrontato in modo differente dal solito. Il mio anello non riguarda tutti, ma una singola persona. Probabilmente è lei stessa causa del suo stato, forse è solo vittima delle stranezze della meccanica quantistica, non ho voluto spiegarlo. Ho utilizzato l’escamotage di un finto seminario scientifico per raccontare questa storia. I nomi sono reali di gente che ha davvero analizzato i viaggi del tempo, forse siamo davvero in un anello e loro finiranno per trovare il modo di spezzarlo?
“L'ultima esplosione” di Chiara Masiero
Mi ricorda molto il film “Edge of Tomorrow” dove il protagonista ha la possibilità di ripetere ogni momento per poter risolvere i problemi come il respawn dei videogiochi.

“Il Custode” di Alberto Cecon
Ecco, questo non l’ho capito. Il tempo come passaggio e rito da ripetere è chiaro. La società e molto simile a quelle comunità religiose tipo monaci tibetani che passano il tempo a ripetere mantra, girare le ruote della preghiera e cercare tutti i nomi degli dei.
Forse è fantasy, non trovo il legame con la fantascienza se non nella frase che potrebbe ipotizzare la costruzione della clessidra da parte di una razza ancestrale. Ma il tutto è una discussione su cosa potrebbe essere il tempo. Se la realtà è un sogno, il tempo è irrilevante. Se il tempo è un sogno, la realtà è irrilevante.

“Prefazione” di Francesco Omar Zamboni
Probabilmente Zamboni non aveva inteso il guaio in cui si sarebbe cacciato quanto ha proposto questo contest. Mi spiace, ora non puoi far girare indietro le lancette per dire a te stesso di non farlo.
Considera poi che in nessun altro posto avresti potuto scrivere una prefazione colta e arguta sul tempo.
quaesitor
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Re: LTL 12 - Recensione

Messaggio da leggere da quaesitor »

Come al solito grazie infinite per il tempo che ci dedichi, Marco!
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ehi, ma alla fine qualcuno le legge le mie Prefazioni! WOW, chi c'avrebbe scommesso un soldo!
:blob10: :blob3: :blob5: :blob6: :blob7: :blob9:
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zio chester
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Re: LTL 12 - Recensione

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Massimo Baglione
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Re: LTL 12 - Recensione

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Ok, Marco è bravo, però non pensiate che sia una sua esclusiva scrivere recensioni. Tutti potete farlo, ok? Sennò sembra che gli ebook li legge solo lui ehehe
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Marco Signorelli
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Re: LTL 12 - Recensione

Messaggio da leggere da Marco Signorelli »

Io leggo tutto... anche le istruzioni degli stuzzicadenti.
Tra l'altro è anche difficile fare una prefazione ad una antologia. Siete molto bravi, anche quelle di NASF sono sempre divertenti e centrate.
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