Kurt Vonnegut

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«Neppure il Creatore dell'Universo conosceva quello che l'Uomo stava per dire. Forse l'Uomo era un Universo migliore allo stadio di infanzia»


Kurt Vonnegut, Jr. (n. Indianapolis, 11 novembre 1922), statunitense, scrittore di romanzi e racconti. Dopo le prime opere di genere fantascientifico, la sua produzione letteraria si è orientata verso la satira sociale, politica e di costume e l'impegno umanistico.




Biografia

Di origini tedesche (il nonno emigrò negli USA nel 1848), nacque da Kurt Vonnegut ed Edith Lieber a Indianapolis (Indiana), città in cui sono ambientate molte delle sue storie. Dal 1941 al 1943 frequentò la facoltà di biochimica alla Cornell University di Ithaca (New York) lasciandola nel 1943 per prendere parte volotariamente all'esercito alleato (nel ruolo di fante esploratore) durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1944 venne fatto prigioniero in Germania, nella città di Dresda. Qui assistette in prima persona al terribile bombardamento alleato che nel febbraio del 1945 rase al suolo la città e causò 135000 vittime civili (V. si salvò poiché rinchiuso in una grotta ricavata sotto il mattataio della città normalmente utilizzata per l'immagazinamento della carne). Questo episodio traumatizzante, anni dopo, verrà ripercorso in chiave solo parzialmente fantascientifica nel suo romanzo più famoso, Mattatoio n. 5 o la crociata dei bambini.

Dopo la guerra, di ritorno negli Stati Uniti, sposò l'ex compagna universitaria Jane Marie Cox, e successivamente si trasferì a Chicago, nel ghetto nero. A Chicago riprese gli studi iscrivendosi alla facoltà di antropologia. Nel frattempo, iniziò a lavorare come cronista presso il City News Bureau of Chicago.

Dopo il rifiuto da parte del collegio docente della sua tesi (questo episodio è raccontato in un capitolo di Divina idiozia), si trasferì a Schenectady, trovando impiego come pubblicitario presso la General Electric Company. Nel 1951 decise di abbandonare il lavoro per dedicarsi totalmente alla scrittura, trasferendosi a Cape Cod (Massachusetts) e guadagnandosi da vivere scrivendo racconti, sia di fantascienza che di altri generi (per esempio, racconti d'amore come Long Walk to Forever).

Il suo primo romanzo fu Distruggete le macchine (Player Piano), pubblicato nel 1952, un'opera fantascientifica che descrive l'anti-utopia di un'America diventata succube della tecnologia. Nel frattempo, Vonnegut trovò impiego presso una scuola per ragazzi con disturbi emozionali. Alla morte della sorella ne adottò i tre figli rimasti orfani.

Nel 1959 pubblicò un nuovo romanzo di fantascienza, Le sirene di Titano, in cui appaiono per la prima volta gli abitanti del pianeta Tralfamadore, che diverranno presenze ricorrenti delle opere successive. Le Sirene di Titano e il successivo Ghiaccio-nove (1963) sono entrambi romanzi di fantascienza, ma rispetto al romanzo d'esordio i contenuti fantascientifici hanno un ruolo minore, servendo essenzialmente come sfondo per trattare temi di altro genere. Ghiaccio-nove, in particolare, è essenzialmente un libro sulle credenze religiose, e valse a Vonnegut (nel 1971) la laurea honoris causa per il contributo al campo dell'antropologia.

Fra la metà degli anni '60 e gli anni '70 Vonnegut pubblicò una serie di romanzi che vengono generalmente considerati il suo apice e che ebbero grandissimo successo di pubblico e di critica; il più celebre è certamente Mattatoio n. 5 (1969), opera largamente autobiografica in cui Vonnegut, forse catarticamente, affronta lo spettro del suo ricordo del terribile bombardamento di Dresda. Di questo libro venne anche realizzata una trasposizione cinematografica. Fra le altre opere di quest'epoca si possono ricordare Dio la benedica, Signor Rosewater (1965) La colazione dei campioni (1973, un altro libro in seguito trasposto sul grande schermo), e Un pezzo da galera. Con questa serie di romanzi Vonnegut abbandonò il genere fantascientifico, cui era molto legato, salvo poi tornarvi di quando in quando (per esempio con Galapagos del 1985 e Cronosisma del 1997). Il rapporto fra Vonnegut e la fantascienza è oggetto di una celebre citazione, con cui Vonnegut si rivolge agli scrittori di questo genere:

Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi, quello che cí fanno gli equivoci tremendi, gli errori, gli incidenti e le catastrofi. Voi siete i soli abbastanza stupidi per tormentarvi al pensiero del tempo e delle distanze senza limiti, dei misteri imperituri, del fatto che stiamo decidendo proprio in questa epoca se il viaggio spaziale del prossimo miliardo di anni o giù di lì sarà il Paradiso o l'Inferno.
Nel 1971, separatosi dalla prima moglie, Vonnegut si trasferì nella città di New York. Nel 1972 divenne vicepresidente del PEN (un club newyorchese di scrittori e poeti) e prese a insegnare scrittura creativa all'università di Harvard. Nel 1979 si sposò per la seconda volta con la fotografa Jill Krementz, dalla quale si separerà nel 1991. Nel 1992 venne nominato membro della American Academy and Institute of Arts and Letters; è stato inoltre nominato "artista dello stato di New York" per l'anno 2001-2002.



Lo stile
L'opera di Vonnegut è caratterizzata da una prosa piuttosto semplice, diretta, che proprio nella direttezza trova i più efficaci spunti sia sentimentali che umoristici. Vonnegut è stato spesso paragonato a Mark Twain, ed egli stesso ha più volte dichiarato la propria smisurata ammirazione per lo stile e l'opera di Twain. Anche la narrazione fantascientifica di Vonnegut non ha nulla a che vedere con il sense of wonder; alieni, invenzioni e paradossi fisici servono semplicemente da pretesto per osservare l'umanità dei personaggi da angoli inconsueti, soprattutto allo scopo di aggirare ogni pregiudizio e tornare in questo modo all'essenza delle cose, con una semplicità che è al tempo stesso la più feroce delle satire. Paradigmatico in questo senso è la Colazione dei Campioni, in cui la voce narrante sembra rivolgersi a un alieno o a un ascoltatore del lontano futuro, a cui occorre spiegare ogni cosa, persino cosa sia un hamburger; e per l'occasione, in onore di correttezza e semplicità, i coloni americani diventano "pirati venuti dal mare" e la piramide mozza rappresentata sui dollari, di cui neppure il Presidente conosce il significato, serve a dire ai cittadini: "nel nonsense è la nostra forza".



CuriositàUno dei personaggi più celebri dei romanzi di Vonnegut è Kilgore Trout, uno scrittore di fantascienza "trash" che pubblica i suoi racconti su riviste pornografiche. Nel 1974 venne pubblicato un romanzo dal titolo Venere sulla conchiglia, firmato da Kilgore Trout, in realtà opera di Philip José Farmer.
Un asteroide, il "25399 Vonnegut" fu battezzato in suo onore.
Il "ghiaccio-nove" dell'omonimo romanzo di Vonnegut, e altre sue opere, sono citati (anche in modi impercettibili) in molte sequenze del film La regola del sospetto (Roger Donaldson, 2003).


Bibliografia

Romanzi
1952 - La società della camicia stregata o Piano meccanico; tradotto in italiano anche con il titolo Distruggete le macchine (Player Piano)
1959 - Le sirene di Titano (The Sirens of Titan)
1961 - Madre notte (Mother Night)
1963 - Ghiaccio-nove (Cat's Cradle)
1965 - Dio la benedica, signor Rosewater o perle ai porci(God Bless You, Mr. Rosewater or Pearls Before Swine)
1969 - Mattatoio n. 5 o la crociata dei bambini (Slaughterhouse-Five or the Children's Crusade)
1973 - La colazione dei campioni o addio, triste lunedì! (Breakfast of the Champions or Goodbye Blue Monday!)
1976 - Comica finale (Slapstick or Lonesome No More)
1979 - Un pezzo da galera (Jailbird)
1982 - Il grande tiratore (Deadeye Dick)
1985 - Galapagos (Galapagos)
1987 - Barbablù (Bluebeard)
1990 - Hocus Pocus (Hocus Pocus)
1991 - Destini peggiori della morte (Fates worse than death)
1997 - Cronosisma (Timequake)
1999 - Dio la benedica dott. Kevorkian (God Bless You, Dr. Kevorkian)


Raccolte di racconti
1968 - Benvenuti nella gabbia delle scimmie (Welcome to the Monkey House)


Raccolte di saggi
1974 - Divina idiozia (Wampeters, Foma & Granfalloons)
1981 - Palm Sunday: An Autobiographical Collage
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carlo
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Il mio autore preferito in assoluto, non propriamente autore di fantascienza, ma i suoi romanzi di genere sono dei veri e propri capolavori, come ad esempio il meraviglioso le sirene di titano

Lo amo! Questa estate la mia ragazza mi ha regalato una sua litografia, beh, quando la guardo mi commovuo :D
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Ciao, Kurt...
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"I read Tom Stoppard. Otherwise, Tolstoy I love. Solzhenitsyn. Kurt Vonnegut, who I think is absolutely superb. I've read The Sirens of Titan six times now, and it gets better every time. He is an influence, I must own up. Sirens of Titan is just one of those books. You read it through the first time and you think it's very loosely, casually written. You think the fact that everything suddenly makes such good sense at the end is almost accidental. And then you read it a few more times, simultaneously finding out more about writing yourself, and you realise what an absolute tour de force it was, making something as beautifully honed as that appear so casual."


douglas adams, su k.v.
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Massimo Baglione
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:-(

E' suo quel disegno della gabbia?
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sì, si intitola "bird's cage" se non ricordo male. io in camare ho "little wasp waist", una donna, vista da dietro. Gli ultimi anni si è dedicato molto al disegno ed alla pittura, e in collaborazione con un pittore, joe pedro III°, ha creato numerose litografie, serigrafie e pezzi unici, di sue tavole, comprese praticamente tutte quelle de "la colazione dei campioni".

Comunque, oggi, devo dire che si sto proprio stranito pensando a vonnegut. Con un ragazzo, redattore e fondatore della rivista "nero", stavamo organizzandondoci da un po, seriamente, per un intervista... lo rimpiangerò tutta la vita, di non aver mai fatto abbastanza per provarci in tempo.
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Già...
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E per quella gabbia cosa ha usato?
Il Corel Draw o il Paint ?
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matite e chine da cui poi un pittore ha fatto le serigrafie
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Re: Kurt Vonnegut

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anche solo per riportare in alto la discussione, segnalo il dylan dog verso un mondo lontano, dedicato a k.v. e a mattatoio n°5.
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Re: Kurt Vonnegut

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Questo mese?
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Re: Kurt Vonnegut

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no vecchio, è il numero 140
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Re: Kurt Vonnegut

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Di suo ho letto solamente Cronosisma. Devo dire che mi è particolarmente piaciuto. Per il resto, non è un autore al quale ho dedicato molta attenzione (non tanto perché non la meritasse, quanto perché mi sono spostato su altri autori). Ci ritornerò.
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carlo
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Re: Kurt Vonnegut

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non ti perdere assolutamente LE SIRENE DI TITANO!  :notworthy:
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Re: Kurt Vonnegut

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carlo ha scritto: non ti perdere assolutamente LE SIRENE DI TITANO!  :notworthy:
Provvederò  :icon_biggrin:
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Re: Kurt Vonnegut

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Ecco cosa scrisse Vonnegut, dedicandolo ai suoi lettori (Carlo ti ricorda niente?)

"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso; voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi, quello che ci fanno gli equivoci tremendi, gli errori, gli incidenti e le catastrofi. Voi siete i soli abbastanza stupidi per tormentarvi al pensiero del tempo e delle distanze senza limiti, dei misteri imperituri, del fatto che stiamo decidendo proprio in questa epoca se il viaggio spaziale del prossimo miliardo di anni o giù di lì, sarà il Paradiso o l'Inferno."
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Re: Kurt Vonnegut

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jormungaard ha scritto: Ecco cosa scrisse Vonnegut, dedicandolo ai suoi lettori (Carlo ti ricorda niente?)

"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso; voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi, quello che ci fanno gli equivoci tremendi, gli errori, gli incidenti e le catastrofi. Voi siete i soli abbastanza stupidi per tormentarvi al pensiero del tempo e delle distanze senza limiti, dei misteri imperituri, del fatto che stiamo decidendo proprio in questa epoca se il viaggio spaziale del prossimo miliardo di anni o giù di lì, sarà il Paradiso o l'Inferno."
gran bella citazione  :icon_study:
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Re: Kurt Vonnegut

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Mi manchi Kurt.  :sad5:
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Re: Kurt Vonnegut

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finalmente..... NON GUARDARE L'UCCELLINO - raccolta di racconti pubblicata da feltrinelli, mi è arrivato in dono stasera, dono richiesto :) è uscito da un po ma stando azzoppato non sapevo come andare a comrparlo, non vedo l'ora di leggerlo.
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Re: Kurt Vonnegut

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molto bello... ancora mi tengo le ultime pagine... forse non le leggerò mai. :(
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