il forum di NASF

– Bel lavoro – sbuffo, faticando a tenere il suo passo.
– Sempre meglio di niente, no?
– No.
Da un'ora seguo il mio amico per le vie deserte della città, compresso tra il sole di agosto e l'asfalto fumante, felice come una mucca al macello. Sono certo d'avere anche lo stesso sguardo di stupida arrendevolezza del bovino. Mi sono lasciato trascinare in questa impresa da indolenza e rassegnazione, più che dall'abilità oratoria di Gianni, che vanta già una settimana d'esperienza. [...]


10000 caratteri giusti giusti per la mia solita non-fantascienza... Vi sarà chiaro ormai che ad ogni concorso punto a garantirmi un posto laggiù, verso le ultime pagine dove si nascondono i racconti perennemente ai margini...

Pensavo fosse una nuova avventura del Nucleo.
I racconti umoristici, e questo mi pare molto ironico, hanno sempre difficoltà ad essere accolti da tutti, in quanto non tutti hanno lo stesso senso dell'ironia.
A me piace.

Marco Signorelli ha scritto: I racconti umoristici, e questo mi pare molto ironico...

Non commento per non rovinarti la sorpresa nel caso di un'eventuale pubblicazione, ma diciamo che "Compagnia", oltre ad avere diversi significati, è anche il titolo di...

Stile inappuntabile come sempre, anche se non mi convincono "indolenza e rassegnazione" come giustificazione ad aver accettato la cosiddetta impresa. L'indolenza suggerirebbe il contrario, un motivo per respingere l'invito, invece del contrario. Il termine più corretto forse l'hai già usato: arrendevolezza, che ne dici di sudditanza?

OvoNuovo ha scritto:Stile inappuntabile come sempre, anche se non mi convincono "indolenza e rassegnazione" come giustificazione ad aver accettato la cosiddetta impresa. L'indolenza suggerirebbe il contrario, un motivo per respingere l'invito, invece del contrario. Il termine più corretto forse l'hai già usato: arrendevolezza, che ne dici di sudditanza?

Non rinuncerei mai ai miei 10000 caratteri giusti giusti, per questo ho già spedito il racconto!
Parlando seriamente, qui "indolenza" va a braccetto con "rassegnazione" e quindi mantiene tutto il suo significato di "indifferenza d’animo, inerzia, apatia, pigrizia" che si confà al personaggio, il quale accetta il lavoro pensando "ma sì, tanto ormai..."

Lo sguardo del bovino è una cosa che fa ridere :), è divertente leggerlo. Anche il fatto d'essere felice come una mucca al macello. Ogni tanto ci vuole un tocco umoristico. Lo dico anche perché non ho capito se il racconto e comico o serio ma scritto in questa maniera ? Ambeduei i casi sarà un piacere leggerlo.

compresso tra il sole di agosto e l'asfalto fumante,

Mi piace un sacco la pesantezza opprimete di questa immagine.
(sarà anche che qui fa sempre freddo e piove da una vita...)

zio chester ha scritto:...garantirmi un posto laggiù, verso le ultime pagine dove si nascondono i racconti perennemente ai margini...

Non posso parlare per le altre pubblicazioni, ma di certo non vale per NASF, dove il quasi-random regna sovrano.

Ciao. Mi piacciono lo stile e l'ironia. Il protagonista mi risulta subito simpatico, presentato così. Viene da immedesimarsi.

le mucche sono l'icona pop degli anni a venire!

@ Darkum Neik: ti suggerisco "Macello" di Ivano Ferrari... anche se scopro che ora è solo in formato digitale e con un prezzo vergognoso, mentre le biblioteche lo snobbano. http://www.einaudi.it/libri/libro/ivano ... 8885841061
@ Arianna Biavati: ebbene sì, sulla carta sono simpaticissimo!

Anche a me piace il tuo incipit, adoro la fantascienza che non si prende troppo sul serio

Pardan ha scritto:Anche a me piace il tuo incipit, adoro la fantascienza che non si prende troppo sul serio

Riguardo alla comicità del testo, già sottolineata da altri, sarò felice di riparlarne nel caso il racconto venga pubblicato interamente.

Bene, bene. Mi piace un po' di umorismo. La figura del bovino rende l'idea alla grande.