La casa dei sublimi piaceri

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Andrea Dotti
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Iscritto il: 13/11/2013, 20:35

La casa dei sublimi piaceri

Messaggio da leggere da Andrea Dotti »

Saluti a tutti, approfitto di questo libero spazio per inserire un racconto che ho scritto da qualche annetto.
Partito dai floppy disk è arrivato alla chiavetta usb ed ora eccolo a voi.
Ciao. :-)

La casa dei sublimi piaceri
Da quando il fabbricato esiste le luci del tramonto sfiorano la facciata in stile liberty di Villa Fuller. Gli ultimi raggi del sole accarezzano i vetri colorati delle grandi finestre e generano caleidoscopici giochi di colore.
Miss Marianna, considerata uno dei più avvenenti transessuali dell’ Unione Europea, avvolta in un abito blu adornato dai lunghi capelli dorati lasciati studiatamente liberi percorre il viale di ingresso; osserva l’enorme parco che circonda la costruzione e con un respiro profondo inala l’aria fresca della sera di Settembre.
La signora in blu dal fisico statuario entra nel grande salone di ricevimento illuminato a giorno e con occhiate rapide e attente verifica che tutto sia in ordine.
Il suo sguardo ora inquadra scale e tavoli. In precedenza la verifica aveva riguardato salotti e salottini, le camere e i servizi annessi.
Somelier, camerieri, barman, cuochi, pasticceri e l’intera orchestra sono silenziosi, quasi immobili. Con voce alta e calda annuncia: – la casa dei sublimi piaceri è aperta! – e la musica inizia a diffondersi nei grandi locali della storica dimora.
Nello stesso istante provenienti dall’ala della costruzione a loro esclusivamente riservata, appaiono gli accompagnatori dal fisico perfetto e dal fascino misterioso che animano le notti della casa. Con calma raggiungono il salone in attesa dei clienti e dei loro desideri.
Marianna li osserva; la consapevolezza di essere l’unica donna presente la rende sempre lievemente malinconica.
Questa sensazione è associata alla assoluta certezza che i clienti non entrano nella “Casa dei sublimi piaceri” alla ricerca delle sue attenzioni; tutti gli ospiti, uomini e donne, non vedono l’ora di affidarsi agli accompagnatori, veri autentici esperti in tutte le arti rilassanti ed erotiche conosciute.
La politica aziendale della “Personal Entertainement”, multinazionale quotata in borsa in rialzo costante, proprietaria dell’antica villa e di molte altre case dei sublimi piaceri simili in ogni parte del pianeta è semplice ed efficace: servizi di intrattenimento personale per clienti di alto livello di entrambi i sessi. Si parte con un cocktail e passando per un massaggio rilassante si arriva ad ogni possibile pratica e fantasia sessuale. Tutto questo messo in atto esclusivamente da splendidi, affascinanti e sportivi giovanotti in ambienti estremamente riservati ed affidati a personale di assoluta discrezione.
Una formula di successo attraente per manager, dirigenti pubblici e privati ed importanti personalità politiche di ogni nazionalità. In molte situazioni gli impenetrabili e sicuri salottini di Villa Fuller sono utilizzati per trattative segrete di ogni genere seguite, per rilassarsi dalle fatiche e festeggiare il buon esito, dai piaceri del palato e della carne.
Una automobile dalla linea sportiva si arresta di fronte alla scalinata di Villa Fuller. Il sibilo della turbina, attiva ancora per pochi secondi, distoglie Miss Marianna da questi pensieri. Si avvicina all’autentico tavolino dell’ottocento posizionato accanto alla porta di ingresso. Nel piano del tavolo è incastonato lo schermo di controllo del terminale di rete predisposto per gestire tutte le possibili transazioni finanziarie elettroniche cifrate.
La donna dai capelli dorati svolge con efficienza due compiti: responsabile generale e cassiera.
Rimanendo acccanto al terminale Miss Marianna è in grado di vedere il lungo viale di accesso alla villa percorso da imponenti berline dai vetri a specchio. A volte sono precedute da squadrati fuoristrada densamente abitati da personale di scorta e specialisti. Questi ultimi chiedono sempre, con molta cortesia, la possibilità di bonificare i locali riservati ai loro datori di lavoro. La presenza di dispositivi di spionaggio e registrazione elettronica abusivi potrebbe rovinare la serata di qualche allegra comitiva.
La responsabile generale acconsente con un sorriso; altri clienti alla ricerca di molta privacy. Una merce rara pagata alla cassiera con tariffa doppia e in anticipo.
La notte è scivolata nella musica e nell’esaltazione dei sensi. Gli ultimi ospiti hanno lasciato da poco la “casa dei sublimi piaceri”. La potente illuminazione principale è sostituita dalle luci di servizio; nel grande giardino ora dilaga il buio della notte. Dai saloni abbandonati dai clienti gli accompagnatori, senza un cenno di saluto, si ritirano nell’ala di Villa Fuller a loro riservata. In quelle stanze il personale non è ammesso; e questo vale anche per una prima donna come Miss Marianna che, tentando di sovrastare con la prorpia voce il rumore di aspirapolveri e lavapavimenti, saluta i dipendenti che hanno terminato il proprio lavoro.
Esce con passi decisi dalla grande costruzione e si avvicina alla propria automobile intenzionata a raggiungere velocemente il proprio appartamento in piazza Alvarez, nel cuore della città. Simultaneamente un corteo formato da tre anonime e silenziose monovolume a propulsione elettrica risale il viale di accesso. Si allineano, fermandosi, nell’ area di parcheggio.
Le portiere si aprono ed una delle prime persone a scendere è un uomo non più giovane dagli abiti semplici, grassoccio con i capelli ormai bianchi ed un lieve alone di barba che risalta sul volto. Con voce bassa si rivolge alla responsabile generale ormai fuori servizio - Buonasera . . . . o buon giorno, vista l’ora, siamo venuti ad occuparci della salute dei ragazzi . . . e lei come si sente ? -
Bene Professor Unizuki, solamente un poco stanca come al solito . . . penso che anche i ragazzi saranno nelle mie stesse condizioni; sicuramente lei ed il suo staff li rimetterete in forma -
- non si preoccupi Marianna domani saranno brillanti e perfetti, arrivederci –
Dopo la risposta del Professore Miss Marianna sale in auto, chiude la portiera e il sistema di guida automatica dirige il veicolo verso il cancello. Per l’ennesima volta constata che la Personal Entertainement ha la massima cura di coloro che sono alle sue dipendenze.
Gli accompagnatori in servizio a Villa Fuller sono assistiti direttamente dal Professor Vania Unizuki, celebre specialista in tecnologie mediche generali dell’ospedale universitario,e da tutta la sua equipe al completo. Un costo notevole ma la Personal Entertainement ha bilanci che possono permettere questo ed altro.
Nello scenario delle sfumature della notte si celebra un rituale praticato da tempo; le persone che compongono lo staff del famoso medico scaricano dalle monovolume contenitori in alluminio antiurto di svariate dimensioni.
Nelle loro uniformi azzurre e verdi formano una ordinata fila davanti all’unica porta che permette dall’esterno l’accesso diretto all’ala di Villa Fuller riservata agli accompagnatori. Unizuki è il primo; i sensori biometrici multipi incassati nel muro lo riconoscono.
Preceduta dal rumore degli interblocchi metallici che si muovono la porta si apre e tutta la squadra entra silenziosamente.
Il Professore verifica la presenza di tutte le persone all’interno ed inserisce un codice di chiusura,digitandolo con un micro terminale olografico. Automaticamente il livello di luminosità del locale aumenta.
Nel grande salone sono accuratamente allineati e distanziati dei lettini medici. Coricati sopra di essi gli accompagnatori riposano avvolti in un sonno freddo, innaturale.
Le luci blu che si irradiano nel locale mettono in risalto i dispositivi di analisi e diagnosi disposti lungo le pareti.
La squadra del Professor Unizuki, con collaudata efficienza, inizia una missione già ripetuta infinite volte. Applicano ai corpi degli accompagnatori elettrodi e sensori; prima le verifiche generali ed in caso di necessità saranno attuate o programmate le riparazioni o sostituzioni sia fisiche che biologiche.
Vania Unizuki,mentre osserva compiaciuto i notevoli livelli di efficienza raggiunti dai componenti del suo gruppo è pronto ad intervenire personalmente alla minima difficoltà imprevista.
Non può fare a meno di pensare al“ progetto centurione” ed alla imprevedibile evoluzione. La volontà di creare soldati perfetti è sempre stata molto forte; le tecnologie della clonazione,ormai sicure per un impiego pratico, sono bandite da tutti i governi legittimi ed illegittimi del pianeta.
Per i primi sono troppo spaventose da presentare all’opinione pubblica; i secondi le ritengono destabilizzanti. La soluzione a questi inconvenienti è materializzata dai “centurioni”.
Un raffinato incrocio tra bio-tecnologie evolute e la nanoelettronica dedicata all’intelligenza artificiale al vertice delle proprie potenzialità.
Microchip ad elevatissima scala di integrazione programmabili per induzione elettromagnetica; alimentazione da energia biomeccanica. Questi elementi sono direttamente integrati in embrioni di tessuti artificiali cerebrali, ossei e muscolari.
Poi immersi in liquidi sterili e rinchiusi in camere ambientali rigidamente controllate sono fatti crescere dei corpi programmabili e controllabili. Molti tentativi hanno avuto come conclusione la distruzione negli altiforni di esseri deformi con sistemi mentali completamente instabili. Ma nonostante tutto l’evoluzione delle ricerche ha portato alla vita i “centurioni”.
Tutti i ministeri interessati al progetto hanno certificato le loro capacità sensoriali e cerebrali estremamente evolute accompagnate a una cieca obbedienza. L’altra faccia della medaglia sono i corpi; esposti agli ambienti ostili dei campi di battaglia di deteriorano rapidamente.
Per ottenere il massimo dai “centurioni” è necessaria una continua e quasi quotidiana manutenzione; devono essere sovrapposti tessuti dell’epidermide, sostituiti organi interni o semplicemente allineata l’attività elettrica del sistema neurologico.
Una assistenza permanente e dettagliata non è possibile a ridosso della prima linea del fronte; i generali decidono la fine dell’avventura e chiudono i finanziamenti con la raccomandazione di “demolire” tutti i “dispositivi”.
Come un salvatore di anime perdute interviene la Personal Entertainement; grazie a profondi contatti con membri del parlamento e delle forze armate ha acquisito l’intero progetto. Immediatamente coinvolgono tutti gli specialisti in una operazione di riconversione dei “centurioni” ai compiti degli accompagnatori.
Sono previste una completa riprogrammazione comportamentale ed alcune modifiche alle interfacce.
In segreto molti gruppi come quello del Professor Unizuki operano nelle case di piacere della multinazionale. Il silenzio degli addetti è ripagato con ricchi compensi; e la clientela ignora la vera natura di questi splendidi accompagnatori sempre gentili e disponibili.
Il Professore abbandona i suoi pensieri. Le verifiche mediche sono terminate; ora inizia la seconda fase dell’operazione.
Tutti i corpi distesi in prossimità dell’orecchio sinistro hanno un microscopico foro; apparentemente uno dei tanti pori della pelle e in realtà l’alloggiamento di un connettore ad ago per fibre ottiche. Gli specialisti introducono i lunghi e sottili connettori che permettono l’accesso al chip cerebrale centrale.
La vera forza dei “centurioni” sono le capacità di acquisizione dei dati. I loro occhi vedono molto lontano, l’udito amplifica suoni impercettibili per qualsiasi essere umano e a breve raggio intercettano le onde cerebrali.
Il loro sistema mentale è predisposto per memorizzare tutto. Le verifiche di sicurezza e le accurate ricerche di eventuali dispositivi di intercettazione, commissionate e pagate da molti dei facoltosi clienti, sono inutili; è impossibile localizzare i sistemi elettronici innestati in profondità ed aggregati biologicamente agli organismi dei cari giovanotti.
I dati compressi in file sottoposti a codifica e criptazione multipla tramite la rete sono trasferiti nel supercomputer centrale della impenetrabile sede generale della Personal Entertainement a Hong Kong.
Lungo gli infiniti gigabyte di memoria è presente una sezione ufficialmente non esistente. Una ristretta parte del personale specialistico della compagnia però la conosce bene; contiene un universo di informazioni riservate, segrete, innominabili e inconfessabili.
Società di ricerca e sviluppo controllate dalla Personal Entertainement dispongono di attenti analisti che provvedono alla loro gestione; brillanti manager individuano i canali più oscuri per commercializzarle a caro prezzo.
Gli interessati a condizionare le scelte di parlamenti, governi, responsabili militari e dirigenti di grandi imprese hanno la possibilità di rivolgersi a efficienti fornitori di materie prime sempre fresche. E la grande compagnia dedicata all’intrattenimento personale prospera felice.
La acquisizione dei dati è terminata. Il personale della squadra del Professor Unizuki richiude i contenitori,gli accompagnatori riposano come previsto dall’ultima versione del software di controllo.
Vania Unizuki sblocca la pesante porta; il bagliore delle prime luci dell’alba per qualche istante invade il locale.
Le persone escono rapidamente e l’accesso si richiude. Prendono posto all’interno delle monovolume ricoperte dalle gocce della rugiada del mattino e lasciano Villa Fuller.
Certe guerre sono avvolte dalla polvere del fronte e bagnate dal sangue dei combattenti.
Altri conflitti vedono nelle informazioni le loro armi; e in questo genere di situazioni i “centurioni” sono i migliori guerrieri esistenti.
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Marco Signorelli
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Re: La casa dei sublimi piaceri

Messaggio da leggere da Marco Signorelli »

L'idea è molto buona; mi lascia perplesso Miss Marianna... la definisce trans e poi dici che è l'unica donna. Comprendo che molti trans si considerano donne, intendevi quello? Oppure l'unico umano biologico?
Andrea Dotti
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Re: La casa dei sublimi piaceri

Messaggio da leggere da Andrea Dotti »

Ciao Marco,
intendevo proprio che molti "trans" si considerano donne.
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carlo
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Re: La casa dei sublimi piaceri

Messaggio da leggere da carlo »

mi è piaciuto bravo Giar
Andrea Dotti
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Re: La casa dei sublimi piaceri

Messaggio da leggere da Andrea Dotti »

Grazie
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Cenwyn
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Re: La casa dei sublimi piaceri

Messaggio da leggere da Cenwyn »

Tecnicamente (e anche legalmente) un trans, ovvero una persona che ha effettuato il cambio del sesso, va considerata appartenente al genere di nuova acquisizione.
Quindi non è che si considera donna, lo è.
Quanto scritto sopra è irrilevante.
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