LTL 5 - Recensione
Inviato: 09/04/2013, 20:34
Ben arrivato amico lettore.
Come di consuetudine, per chiudere degnamente la quinta avventura ed iniziare al sesta, mi accingo a dare il mio personale parere sulle opere meritorie di pubblicazione.
Prima di invitarti a leggere ti ricordo che è esclusivamente un parere estetico personale. Solitamente procedo con una lettura per assorbire le emozioni, seguita da una seconda lettura più attenta ai dettagli, ma qualche cosa può sempre sfuggirmi, sarà tua premura, o magnanimo lettore, correggere i miei sbagli.
Nota bene: Diventa sempre più difficile commentare per via della qualità raggiunta e dai pochi punti che potrebbero dare adito a dubbi o perplessità.
"Monossido di carbonio" di Andrea Andreoni.
Secondo i curatori il migliore racconto tra quelli pervenuti.
Ben scritto, con un finale particolare. Personalmente non è quello che preferisco, trovo un paio di stonature in un paio di passaggi, come la distanza dalla stella [150 km da cosa? Da un punto x ritenuto un punto di non ritorno? Dalla superfice della stella stessa? Dalla eliosfera? Non si capisce, come non è logico che dopo un mese il capitano ritorna a comandare], ma forse per la brevità del contest, oppure per la "realtà" degli avvenimenti? Il finale sembra riportare il tutto in una situazione onirica, con un contesto più psicologico che di vera fantascienza. Per ora mi lascia perplesso.
"Un eroe, forse" di Polly Russel.
Polly è una certezza, anche questo suo racconto è lieve ma significativo. Il finale è molto ben strutturato e le emozioni sono dirette. Una pagina di ottima fantascienza, ma che potrebbe essere anche un'ottima indagine storica.
"I sentieri degli indiani" di Nozomi.
Una nuova amica, ben vengano altri scrittori, così non si crogioliamo nel nostro egotismo.
Questo è, per me, il vincitore di questo numero. Non trovo nulla di sbagliato nella costruzione narrativa, ogni singolo paragrafo è come doveva essere. Per invidia spero che lo abbia riletto più volte limandolo altrimenti smetto di scrivere e aspetto solo i suoi racconti.
Inoltre affronta un argomento che, sebbene non sia più un tabù e che abbiamo anche letto in altri racconti sia in NASF che in LTL, è sempre un argomento difficile da rendere fruibile.
"Seconda stella a destra" di Ser Stefano.
Un racconto che mi ha fatto ridere. Quando faranno un ltl ironico avremo un probabile vincitore.
Per il resto la storia procede lineare fino al momento cluo e le sue divertenti conseguenze.
"Può l'uomo raggiungere le stelle?" di Marco Signorelli.
Essendo il mio non lo commento. A me piace.
"Il segnale" di Concetta Sorvillo.
Un probabile futuro, forse non roseo, ma di certo possibile. I personaggi rappresentati sono interessanti, si potrebbero sfruttare per altre storie. Non posso dire nulla perché non ci sono problemi e non ho trovato punti da analizzare.
"Console" di 451.
Il racconto più noir della raccolta. Molto cupo per il futuro che viene descritto e ipotizzato. La qualità è alta e anche il tipo di tecnica utilizzata rende il racconto fruibile e scorrevole.
"MIGT-753" di Riccardo Terraferma.
Il protagonista, riesce a trasmettere la sua paura e la sua angoscia. Altro personaggio che, sebbene non umano, è in grado di trasmettere le emozioni ed i comportamenti degli uomini. Avrei solo una osservazione scientifica. Un pianeta, per quanto grande, non può reggere molto di fronte ad un buco nero. Ma essendo un racconto lo considero l'antefatto.
"Metronomo" di Vincent Latte.
Altro racconto che affronta l'universo in modo ironico, alla Goulard. Si sarebbe potuto scrivere con meno battute, ma la parte iniziale dei rapporto moglie marito è divertente. Avrei aggiustato leggermente il punto in cui il copilota scopre la verità, mi pare che smetta troppo di fretta nello sperare di avere un miracolo.
"Una grande occasione" di Franca Scapellato.
Mi ricorda un racconto letto anni fa, su un vecchio Urania. Non per la storia, ma per l'ambientazione. Il viaggiatore esploratore che trova Shangri la, ma lo abbandona per vari motivi. Nel caso specifico per una coscienza che oltrepassa la vile ricchezza e il bisogno di cibo.
Come di consuetudine, per chiudere degnamente la quinta avventura ed iniziare al sesta, mi accingo a dare il mio personale parere sulle opere meritorie di pubblicazione.
Prima di invitarti a leggere ti ricordo che è esclusivamente un parere estetico personale. Solitamente procedo con una lettura per assorbire le emozioni, seguita da una seconda lettura più attenta ai dettagli, ma qualche cosa può sempre sfuggirmi, sarà tua premura, o magnanimo lettore, correggere i miei sbagli.
Nota bene: Diventa sempre più difficile commentare per via della qualità raggiunta e dai pochi punti che potrebbero dare adito a dubbi o perplessità.
"Monossido di carbonio" di Andrea Andreoni.
Secondo i curatori il migliore racconto tra quelli pervenuti.
Ben scritto, con un finale particolare. Personalmente non è quello che preferisco, trovo un paio di stonature in un paio di passaggi, come la distanza dalla stella [150 km da cosa? Da un punto x ritenuto un punto di non ritorno? Dalla superfice della stella stessa? Dalla eliosfera? Non si capisce, come non è logico che dopo un mese il capitano ritorna a comandare], ma forse per la brevità del contest, oppure per la "realtà" degli avvenimenti? Il finale sembra riportare il tutto in una situazione onirica, con un contesto più psicologico che di vera fantascienza. Per ora mi lascia perplesso.
"Un eroe, forse" di Polly Russel.
Polly è una certezza, anche questo suo racconto è lieve ma significativo. Il finale è molto ben strutturato e le emozioni sono dirette. Una pagina di ottima fantascienza, ma che potrebbe essere anche un'ottima indagine storica.
"I sentieri degli indiani" di Nozomi.
Una nuova amica, ben vengano altri scrittori, così non si crogioliamo nel nostro egotismo.
Questo è, per me, il vincitore di questo numero. Non trovo nulla di sbagliato nella costruzione narrativa, ogni singolo paragrafo è come doveva essere. Per invidia spero che lo abbia riletto più volte limandolo altrimenti smetto di scrivere e aspetto solo i suoi racconti.
Inoltre affronta un argomento che, sebbene non sia più un tabù e che abbiamo anche letto in altri racconti sia in NASF che in LTL, è sempre un argomento difficile da rendere fruibile.
"Seconda stella a destra" di Ser Stefano.
Un racconto che mi ha fatto ridere. Quando faranno un ltl ironico avremo un probabile vincitore.
Per il resto la storia procede lineare fino al momento cluo e le sue divertenti conseguenze.
"Può l'uomo raggiungere le stelle?" di Marco Signorelli.
Essendo il mio non lo commento. A me piace.
"Il segnale" di Concetta Sorvillo.
Un probabile futuro, forse non roseo, ma di certo possibile. I personaggi rappresentati sono interessanti, si potrebbero sfruttare per altre storie. Non posso dire nulla perché non ci sono problemi e non ho trovato punti da analizzare.
"Console" di 451.
Il racconto più noir della raccolta. Molto cupo per il futuro che viene descritto e ipotizzato. La qualità è alta e anche il tipo di tecnica utilizzata rende il racconto fruibile e scorrevole.
"MIGT-753" di Riccardo Terraferma.
Il protagonista, riesce a trasmettere la sua paura e la sua angoscia. Altro personaggio che, sebbene non umano, è in grado di trasmettere le emozioni ed i comportamenti degli uomini. Avrei solo una osservazione scientifica. Un pianeta, per quanto grande, non può reggere molto di fronte ad un buco nero. Ma essendo un racconto lo considero l'antefatto.
"Metronomo" di Vincent Latte.
Altro racconto che affronta l'universo in modo ironico, alla Goulard. Si sarebbe potuto scrivere con meno battute, ma la parte iniziale dei rapporto moglie marito è divertente. Avrei aggiustato leggermente il punto in cui il copilota scopre la verità, mi pare che smetta troppo di fretta nello sperare di avere un miracolo.
"Una grande occasione" di Franca Scapellato.
Mi ricorda un racconto letto anni fa, su un vecchio Urania. Non per la storia, ma per l'ambientazione. Il viaggiatore esploratore che trova Shangri la, ma lo abbandona per vari motivi. Nel caso specifico per una coscienza che oltrepassa la vile ricchezza e il bisogno di cibo.