Waldgänger
Inviato: 28/03/2013, 16:55
Salve a tutti,
sono lieta di essere venuta a conoscenza di questa comunità virtuale di appassionati del genere, che ho scoperto quasi per caso grazie ad una persona che la frequenta.
Mi sono avvicinata alla fantascienza svariati anni fa nel modo semplice e magnetico con cui il simile da sempre attrae il simile.
Tutti i generi letterari e cinematografici hanno in comune un senso di ricerca e di sublimazione dell’assurdo, ma non tutti i generi parlano il nostro linguaggio.
Il mio punto d’attracco in questo campo è stato Dick nel quale ho scorto il Diogene che va a spasso colla lanterna, della contemporaneità.
Il grido disperato e solitario della ricerca di un distillato di verità fra le macerie di un mondo putrescente dominato da oligarchie di spiriti guerci e flemmatici, fantasmi che si trascinano in un’esistenza che brancola nel buio, che poi altro non sono che il riflesso più prossimo dell’assurdo e del non senso della vita che annaspa nell’inautentico.
Come scrisse Wells:
“Gli uomini, infinitamente soddisfatti di se stessi, percorrevano il globo in lungo e in largo dietro alle loro piccole faccende, tranquilli nella loro sicurezza d'esser padroni della materia. Non è escluso che i microbi sotto il microscopio facciano lo stesso.”
Non mi interessa la narrazione in quanto narrazione, ma la narrazione in quanto espressione di una vita in tensione. Ritrovarsi nelle proprie parole, in quelle di uno o più grandi scrittori vissuti secoli fa o nella modernità, o in quelle di un giovane ragazzo che nelle pause del suo lavoro alienante o negli intervalli tra le lezioni universitarie scrive racconti di fantascienza spinto da una frenesia pulsante che vuole penetrare e penetrare ancora, è un un perturbante gioco di specchi che può perdersi in se stesso o trasformarsi in un potente carburante.
Intanto la condivisione di una passione è uno dei modi più belli per districarsi.
Vado ad esplorare il forum.
Un saluto a tutti voi.
sono lieta di essere venuta a conoscenza di questa comunità virtuale di appassionati del genere, che ho scoperto quasi per caso grazie ad una persona che la frequenta.
Mi sono avvicinata alla fantascienza svariati anni fa nel modo semplice e magnetico con cui il simile da sempre attrae il simile.
Tutti i generi letterari e cinematografici hanno in comune un senso di ricerca e di sublimazione dell’assurdo, ma non tutti i generi parlano il nostro linguaggio.
Il mio punto d’attracco in questo campo è stato Dick nel quale ho scorto il Diogene che va a spasso colla lanterna, della contemporaneità.
Il grido disperato e solitario della ricerca di un distillato di verità fra le macerie di un mondo putrescente dominato da oligarchie di spiriti guerci e flemmatici, fantasmi che si trascinano in un’esistenza che brancola nel buio, che poi altro non sono che il riflesso più prossimo dell’assurdo e del non senso della vita che annaspa nell’inautentico.
Come scrisse Wells:
“Gli uomini, infinitamente soddisfatti di se stessi, percorrevano il globo in lungo e in largo dietro alle loro piccole faccende, tranquilli nella loro sicurezza d'esser padroni della materia. Non è escluso che i microbi sotto il microscopio facciano lo stesso.”
Non mi interessa la narrazione in quanto narrazione, ma la narrazione in quanto espressione di una vita in tensione. Ritrovarsi nelle proprie parole, in quelle di uno o più grandi scrittori vissuti secoli fa o nella modernità, o in quelle di un giovane ragazzo che nelle pause del suo lavoro alienante o negli intervalli tra le lezioni universitarie scrive racconti di fantascienza spinto da una frenesia pulsante che vuole penetrare e penetrare ancora, è un un perturbante gioco di specchi che può perdersi in se stesso o trasformarsi in un potente carburante.
Intanto la condivisione di una passione è uno dei modi più belli per districarsi.
Vado ad esplorare il forum.
Un saluto a tutti voi.