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Fantascienza e progresso

Inviato: 23/12/2012, 11:29
da quaesitor
È un tema molto scivoloso, ma vediamo di affrontarlo.
Dal più o meno ingenuo ottimismo della fantascienza degli anni d'oro alla visione quietamente positiva del progresso scientifico di Asimov (e altri), alle più recenti visioni cyperpunk della transumanità, un certo tipo di fantascienza sembra legata a doppio mandato con la fiducia nel progresso scientifico (che si declina in senso di miglioramento tecnico e/o biologico), nell'idea che siamo all'interno di un flusso evolutivo che, nonostante tutto, scorre verso il meglio.
Personalmente non abbraccio in toto questa visione, ma le riconosco una forza e una profondità (almeno per certi autori) che si spinge molto al di là della versione ottocentesca del positivismo, ingenuamente riduzionista e fisicalista.

C'è molto da dire a questo riguardo, parliamone!

Bibliografia di riferimento (aggiornabile):

- Sterling, La Matrice Spezzata
- Asimov, tutto
- C.Stross, Accelerando

Re: Fantascienza e progresso

Inviato: 23/12/2012, 17:16
da Massimo Baglione
quaesitor ha scritto:nell'idea che siamo all'interno di un flusso evolutivo che, nonostante tutto, scorre verso il meglio.
Scorre tutto verso il meglio finché le cose vanno bene e ci sono (saranno) spazi per muoversi. Ci evolviamo, diventiamo più intelligenti, si allunga la vita, la tecnologia ci permette di sopravvivere dove anche solo 10 anni fa era impossibile. Io però sono del parere che oggi l'Umanità si trovi ben oltre un limite di sicurezza impalpabile, la Fantascienza lo ricorda da sempre, limite che l'ottusità generale dello stesso Uomo (ottusità sviluppatasi pari passo) ignora e accantona, banalizzandola come mero parto fantasioso di scrittori alluicinati.
Non credo che l'Uomo possa cavalcare ancora a lungo questo flusso evolutivo senza fare una sosta e porsi almeno un paio di domande.

Re: Fantascienza e progresso

Inviato: 02/01/2013, 0:38
da crysknife
In opere come Neuromante e La notte in cui bruciammo Chrome mi sembra che la visione del progresso non sia in realtà per niente positiva, o meglio, più che del progresso direi del modo in cui questo viene applicato. L'ambientazione dei due libri è cupa e alienante, il mondo in cui si muovono i personaggi è spietato. La rete in realtà non è neanche un miglioramento, è utilizzata più come sfogo per alleviare le sofferenze del mondo della carne, rese ancora più terribili da un'applicazione della tecnologia per lo più disumana e tesa alla lobotomizzazione e alla mercificazione. D'altra parte si intravedono sacche di resistenza sparse qua e là, ma comunque non impotenti, grazie all'uso degli stessi mezzi, ma con modi e scopi differenti. 

Re: Fantascienza e progresso

Inviato: 02/01/2013, 10:14
da Marco Signorelli
La visione positiva della scienza, come risolutrice dei conflitti, è figlia di un tempo ricco di un progresso tecnologico che mirava al miglioramento della condizione di vita della società. Questo progresso ha si migliorato di molto la vita, ma ha anche proposto nuovi problemi e nuove angoscie, ecco perché ora lo specchio della letteratura, affronta anche i lati oscuri di ciò che questa strada conduce.