il forum di NASF

"Non era il momento di pensare alla Cina, alle macchine venute dallo spazio o tanto meno ai miracoli: dovevamo solamente correre il più velocemente possibile lontano da lì. Tutto il mondo conosciuto si riduceva ora ad un campo incolto e ad un bosco oltre la collina."

Continua la vicenda iniziata con "Quando le macchine vennero": dieci anni dopo. Protagonista, il figlio del "prescelto" apparso in Seeds.

Mi sembra un'ottima introduzione (d eufoniche a parte grrrrrr)!

max il tuo problema è "ad un bosco"? :) 

grande zio chester, buona partecipazione

Sai quanto le odio ehhe

Andrea Andreoni è un nome bellissimo, musicale quanto una ninna nanna ( citazione dal "L'immortalità di Milan Kundera)

Un incipit ansiogeno che ti fa immaginare una desolazione avanzante che rischia di divorarti, interessante.


Ps per Massimo bellisimo il link ad Entitas, mi dai il codice che lo piazzo sul mio sito? Oops ho usato una d eufonica

Rileggerò il tuo racconto su Cell :-P per ora, se è come il primo, complimenti.

Niente da dire, bell'estratto.
Più che altro mi viene da storcere il naso se è proprio l'incipit del racconto, perché sarebbe forse troppo in medias res con i pensieri del protagonista tranciati a quel modo.

più "d" eufoniche per tutti! lì ci stava perchè tre vocali di fila: "e a un" mi suonava come uno sbadiglio.  :icon_biggrin:
dimenticavo: leggete qui https://www.braviautori.it/il-primo-orfano.html e trovate il testo che avevo preparato per LTL2 ma che poi ho preferito non inviare... meglio leggerlo perchè unisce "quando le macchine vennero" con questo ultimo racconto!

mìacchiapppppaaaa

il media res a me invece garba parecchio...
basta che non ci si rimanga per tutto il racconto, lì, tra le res