Fantascienza e religione

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quaesitor
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Fantascienza e religione

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Un binomio che ha avuto svariate e interessanti vicissitudini: dal rifiuto potremmo dire aprioristico di Asimov della sensibilità religiosa in quanto superstizione a quello strano insieme di ateismo e 'mistica' scientifica visibile in Clarke, dalla critica dell'aspetto sociale delle religioni presente in moltissimi autori alla speculazione allegorica di Stanislaw Lem sul problema metafisico del divino, il rapporto della fantascienza con la realtà religiosa è stato complesso, a volte difficile, mai univoco.
È un grande tema, un tema complesso che investe due ambiti in realtà molto diversi: quello politico-sociale (ogni religione è ed è stata fonte di aggregazione e quindi di potere) e quello metafisico-filosofico (la speculazione sulla morte, sull'esistenza dell'anima, sull'esistenza e i modi d'intendere Dio).
Sbizzarritevi, con l'unico monito di non scadere in insulti e battibecchi della più bassa lega.  :angry1: Già, non tutti i religiosi sono dei creazionisti oscurantisti che rivorrebbero l'Inquisizione spagnola e allo stesso modo non tutti gli atei sono dei bestemmiatori incalliti iscritti all'UAAR (con tutto il rispetto per le persone ragionevoli iscritte all'UAAR) senza altra occupazione che pregare peste e corna ai religiosi e a chiunque non la pensi come loro. Se qualcuno di costoro fa parte di questo forum è pregato di tenersi a distanza da questo topic.
Questo non vuol dire che non siate liberi di esprimere le vostre opinioni, solo fatelo in maniera civile cercando il più possibile di mantenere un approccio non oppositivo ma dialogico.
Tanto per fare un esempio ed esprimere il mio punto di vista, penso che la vera domanda da farsi rispetto al problema del divino non sia tanto 'Esiste Dio?' (una domanda che fondamentalmente ripropone uno schema fideistico e considera già determinato il senso della parola 'Dio', nonchè del significato di esistere), ma piuttosto 'Cosa è Dio?'
E più in generale... 'Cosa è la religione?'
E Dio disse: ANNULLA linee da Uno ad Aleph. CARICA. ESEGUI.
E l'universo cessò di esistere

Poi ponderò per un po' di eoni, sospirò e aggiunse: CANCELLA.
E l'universo non fu mai esistito.

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Marco Signorelli
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Re: Fantascienza e religione

Messaggio da leggere da Marco Signorelli »

Non ricordo quale autore ha scritto di un religioso che andava in giro per lo spazio a fare proseliti... ma Goulard ha affrontato nel suo modo la questione, oltre che altri autori, sia direttamente che indirettamente.

Come sempre, quando si tratta di fantascienza, sia che si tratti di un dio alieno o di ciò che gli uomini portano con se durante i loro viaggi, i vari aspetti si possono rappresentare da tutti i punti di vista, anche i meno ortodossi ed i meno plausibili.

Naturalmente sta alla sensibilità personale valutare gli esiti.

Peace
Ultima modifica di Marco Signorelli il 16/05/2012, 12:08, modificato 1 volta in totale.
quaesitor
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Re: Fantascienza e religione

Messaggio da leggere da quaesitor »

Sull'argomento segnalo lo scritto breve 'Mortal Gods' di un certo Orson Scott Card, sembra molto interessante: tratta il tema della mortalità come fondativa della grandezza quasi 'divina' dell'uomo.
E Dio disse: ANNULLA linee da Uno ad Aleph. CARICA. ESEGUI.
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OvoNuovo
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Re: Fantascienza e religione

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Marco Signorelli ha scritto: Non ricordo quale autore ha scritto di un religioso che andava in giro per lo spazio a fare proseliti...
Stefano Benni in Terra il ricercatore assolutamente ateo che chiuse per errore un assistente nel laboratorio in cui si svolgeva un esperimento, dopo tre giorni in cui annunciava a destra e a manca che avrebbe scoperto la particella di Dio aprì quel laboratorio, ne uscì un uomo con la barba lunga, visibilmente dimagrito e con ferite alle mani provocate nel tentativo di proteggersi da emissioni di calore.
L'OSSESSIONE PER IL PASSATO RISCHIA DI RENDERLO ANCHE IL NOSTRO PRESENTE


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Marco Signorelli
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Re: Fantascienza e religione

Messaggio da leggere da Marco Signorelli »

Non ricordo quella parte in "Terra" lo rileggerò.
crysknife
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Re: Fantascienza e religione

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quaesitor ha scritto: Tanto per fare un esempio ed esprimere il mio punto di vista, penso che la vera domanda da farsi rispetto al problema del divino non sia tanto 'Esiste Dio?' (una domanda che fondamentalmente ripropone uno schema fideistico e considera già determinato il senso della parola 'Dio', nonchè del significato di esistere), ma piuttosto 'Cosa è Dio?'
E più in generale... 'Cosa è la religione?'
Tanti si sono interrogati su cosa sia la religione e tanti sono stati i tentativi di risposta. Anche la fantascienza ha fatto molte incursioni in questo ambito.

Diciamo che nel campo dell'antropologia culturale e delle scienze sociali in generale la religione è, ad esempio nella definizione di Spiro: "Basandomi sull'assunto che la religione è una istituzione culturale, e che tutte le istituzioni (anche se non tutte le loro caratteristiche) sono mezzi strumentali per la soddisfazione di bisogni, definirò così la “religione”: una istituzione costituita da interazioni, culturalmente modellate, con esseri superumani culturalmente postulati."

Nel suo romanzo Foundation 1951 Asimov (che molto probabilmente non conosceva Spiro..!) sembra darne la stessa interpretazione, con alcune varianti.
Il sindaco Hardin del pianeta Terminus, Luogo in cui si trova la fondazione creata da Seldon, usa la religione proprio a questo scopo. Risponde al bisogno di energia nucleare dei quattro regni (pianeti "barbarici" confinanti con Terminus, e minaccia per la sua sopravvivenza, Anacreon in particolare), mantenendone però il pieno controllo e anzi acquisendone potere. I quattro Re controllano le proprie popolazioni grazie all'energia atomica, e l'utilizzo di quest'ultima è reso possibile dagli scienziati della fondazione, che istruiscono e indottrinano una gerarchia di sacerdoti presi dagli altri pianeti. Il clero, attraverso complessi rituali, si occupa delle centrali nucleari ma di queste e dei principi dell'energia che essi manipolano hanno solo una limitata conoscenza empirica. In questo modo gli scienziati di Terminus applicano nella maniera più concreta il detto la conoscenza è potere, avendo in realtà il totale controllo del processo nelle loro mani, ed essendo considerati dal loro clero (che proviene appunto dai regni barbari) quasi come degli esseri sovrumani. Gli stessi Re dei quattro regni sono considerati "divini" dai loro sudditi, ma "divini" in quanto possessori dell'energia atomica. Gli uomini della fondazione li tengono praticamente in pugno, avendo potere di vita o di morte sui loro regni, ma devono comunque essere cauti perchè i barbari li sovrastano per numero e capacità bellica. Attraverso questo processo Terminus prenderà il controllo sui quattro regni. Ma gli scienziati della fondazione non credono allo spirito galattico, e gli stessi Re ne sono scettici. Un'aristocrazia scettica ma ignorante, un clero in buona fede e con qualche abilità tecnica, dei popoli superstiziosi e credenti, e su tutti questi un pugno di manipolatori “illuminati”; tale è il campo in cui si dispiega la religione in Foundation. Nell'epopea dell'impero galattico sembra inoltre di scorgere la riproposizione del modello delle tecniche di colonizzazione delle anime nella storia coloniale europea.

Quindi a mio parere Asimov dà una forte connotazione di “oppio del popolo” alla religione, e allo stesso tempo individua e mette in luce le caratteristiche sopra enunciate da Spiro: una istituzione culturale (la gerarchi dei sacerdoti, indottrinati dagli scienzati, che influenza la cultura, e che a suo modo ne è influenzata), strumentale alla soddisfazione di bisogni che contribuisce anche a creare (il bisogno di energia atomica, che può essere soddisfatto solo grazie al clero e soprattutto all'elite di Terminus), costituita da interazioni culturalmente modellate (gli scienziati della fondazione si rapportano da una posizione di vantaggio ai sacerdoti stranieri, e così inculcano nel clero anche, diciamo, condizionamenti di tipo culturale, li manipolano secondo il loro modello culturale ideale. Questi stessi sacerdoti fanno poi lo stesso con le popolazioni dei rispettivi pianeti) con esseri superumani culturalmente postulati (lo spirito galattico, e in un certo senso i Re, gli scienziati e la stessa energia atomica).

Per ora mi fermo ma ci sarebbe molto da approfondire, sia continuando questo discorso, che lasciato così è in realtà molto generico, ma non saprei, forse diventerebbe lungo e noioso, sia prendende in esame altre opere e autori. Per dirne due che mi vengono in mente, La città e le stelle e Neuromante, più tante altre di cui in questo momento mi sfuggono i titoli...
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carlo
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Re: Fantascienza e religione

Messaggio da leggere da carlo »

Asimov era ebreo di famiglia ma ateo che più ateo non si può, a tal proposito un aneddoto divertente riguarda il discorso di Kurt Vonnegut quando dopo la scomparsa di Asimov diventò presidente al suo posto dell'associazione di umanisti americani, e disse qualcosa del tipo "spero che Isaac dal paradiso lassù..." scatenando l'ilarità dei presenti. Vonnegut, forse più agnostico che ateo, nei suoi libri ci da una visione disincantata della religione che si accosta molto alla mia.
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Re: Fantascienza e religione

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carlo ha scritto: Asimov era ebreo di famiglia ma ateo che più ateo non si può, a tal proposito un aneddoto divertente riguarda il discorso di Kurt Vonnegut quando dopo la scomparsa di Asimov diventò presidente al suo posto dell'associazione di umanisti americani, e disse qualcosa del tipo "spero che Isaac dal paradiso lassù..." scatenando l'ilarità dei presenti. Vonnegut, forse più agnostico che ateo, nei suoi libri ci da una visione disincantata della religione che si accosta molto alla mia.
Ahahah mi immagino  :icon_biggrin:

Una cosa di Asimov che mi colpisce (e che mi sono dimenticato di scrivere nel post precedente!) è il fatto che in Foundation mostri, consapevolmente o inconsapevolmente, come anche la scienza si possa configurare come religione, con superstizioni annesse, soprattutto nei "disinformati"... Un processo che mi sembra oggi sia ben visibile...
Poi a mio parere bisognerebbe distinguere tra "religione", che appunto considero un'istituzione (es. la chiesa cattolica), e "spiritualità", anche se i due campi molto spesso si confondono... E su questa distinzione riflettono più o meno estesamente molte opere sci-fi, e molte altre si confondono.

Su Vonnegut purtroppo sono quasi totalmente ignorante (ho letto solo un'opera tanto tempo fa e non ricordo il titolo, iniziava con qualcuno in una fabbrica e a un certo punto nella città scoppiava una ribellione...) e mi piacerebbe sapere meglio qual'è il suo punto di vista sulla religione.
quaesitor
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Re: Fantascienza e religione

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Sui 'disinformati' nella nostra società che usano la tecnologia senza avere idea di cosa si tratti, più o meno come userebbero le pozioni dello stregone, sarebbe da aprire un paragrafo apposta.
Fate conto che qualche tempo fa interrogando una ventina di ragazzi provenienti da diverse classi di un liceo scientifico chiesi loro come funzionasse almeno molto in generale come funziona un motore a scoppio.
Nessuno, e dico nessuno, mi rispose.
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Re: Fantascienza e religione

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quaesitor ha scritto: Sui 'disinformati' nella nostra società che usano la tecnologia senza avere idea di cosa si tratti, più o meno come userebbero le pozioni dello stregone, sarebbe da aprire un paragrafo apposta.
Si l'ignoranza "tecnologica" secondo me si può inserire in quel processo in cui la tecnologia stessa influenza l'essere umano modificando le sue percezioni, i suoi schemi mentali, addirittura il fisico, aspetto questo della modificazione del proprio essere che è uno dei temi centrali del cyberpunk. Questa stessa ignoranza può essere sfruttata da, diciamo, qualche malintenzionato per manipolare gli altri e l'ambiente a proprio vantaggio. Il rapporto con la tecnologia dovrebbe essere il più possibile consapevole altrimenti c'è il rischio di perdersi, in tutti i sensi...

In ogni caso che la scienza abbia qualche "parentela" con la religione (e volendo si potrebbero tirare in ballo anche certe affinità con la magia...) sembra essere avvalorato anche da certe new religion come ad esempio il Transumanesimo: http://www.estropico.com/id215.htm  http://transumanisti.org/
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carlo
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Re: Fantascienza e religione

Messaggio da leggere da carlo »

di Vonnegut hai letto piano meccanico che è un ottimo libro ma non dei suoi migliori, ti consigli vivamente di leggere altre cose sue, è tra i miei preferiti in assoluto, se ti piace la sci fi ad esempio le sirene di titano è per me tra i libri più belli mai scritti  :crybaby2:
Ultima modifica di carlo il 23/12/2012, 18:22, modificato 1 volta in totale.
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Massimo Baglione
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Re: Fantascienza e religione

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Bravo crysknife, un asimoviano che sa cosa ha letto!
Non conoscevo http://transumanisti.org/, che si sposa perfettamente con il mio Un passo indetro. Me lo spulcerò per bene :-)
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www.massimobaglione.org
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Re: Fantascienza e religione

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'Rapture in heaven for nerds', direbbe qualcuno  :laughing7:

Ma sì, il tema speculativamente è interessante.
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Re: Fantascienza e religione

Messaggio da leggere da crysknife »

Si Carlo era proprio piano meccanico! Adesso appena riesco mi procuro le sirene di titano, Vonnegut è uno di quegli autori che è da una vita che mi riproponevo di approfondire, e magari stavolta è la volta buona.

Comunque un libro che può essere definito prettamente di "fantascienza e religione" è Notte di luce di P.J. Farmer.

@Massimo ho letto la trama del tuo libro, invoglia, e sembra proprio andare a puntino con questi argomenti in effetti!

PS Auguri a tutti!
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Re: Fantascienza e religione

Messaggio da leggere da crysknife »

Un autore che ha molto centrali i miti e le religioni per le sue opere è Roger Zelazny, ho letto Creatures of light and darkness ispirato alla mitologia egizia, carino ma un pò acerbo, e Signore della luce in cui le divinità indiane, che sarebbero gli antichi esseri umani, dominano su una nuova terra e su una nuova umanità, finchè uno di loro, Siddarta, non decide di ribellarsi per liberare i nuovi uomini dalla schiavitù e dall'ignoranza. Si ispira insomma al fatto storico, alla nascita del buddhismo come eresia dell'induismo, in quanto il buddhismo rifiutava e rifiuta il sistema delle caste.
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Re: Fantascienza e religione

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Quelli mi mancano, vedrò di procurarmeli  :icon_study:
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Re: Fantascienza e religione

Messaggio da leggere da crysknife »

Signore della luce l'ho letto su un'urania abbastanza recente, l'altro era sempre urania, però vecchio.
VINCENZO DI PIETRO
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Re: Fantascienza e religione

Messaggio da leggere da VINCENZO DI PIETRO »

Se si osservano numerosissimi eventi realmente accaduti o ancora in corso, fatti riportati dalla stampa nazionale ed estera, questi sembrano del tutto scollegati tra loro.
Alcuni esempi: Michael Persinger, neuroscienziato, ha messo a punto un casco, uno stimolatore transcranico che, indossato da numerosi soggetti, ha indotto in loro visioni mistiche, tanto che ciascuno ha sostenuto con forza, durante l'esperienza, di aver... visto Dio.
Altri scienziati hanno individuato un gene, il VMAT1 che, in chi lo manifesta nel corredo cromosomatico, consentirebbe (il condizionale è d'obbligo) di interferire con la chimica del proprio corpo, liberando, volendolo, sostanze chimiche. Ancora, il recente avvicinarsi della fisica quantistica al Bosone di Higgs ha consentito di verificare che la particella senza massa crea materia. Ancora: la sequenza del matematico Fibonacci, ossia la progressione numerica per cui ciascuna cifra è uguale alla somma delle due che la precedono, disciplina, come noto, la struttura di numerosi elementi naturali (fiori di girasole, nuvole, coste, galassie...).
Tuttavia, se si prova a condurre un piccolo esperimento, molto semplice, consistente nel millimetrare la piantina di Piazza San Pietro e a far scorrere la spirale di Fibonacci (secondo la scala della piantina che si preferisce, ponendo UNO per ogni centimetro laddove al centimetro corrispondano cento metri) e a partire dall'Obelisco, ci si accorgerà che la curva, costeggiando via Paolo VI, interseca la Biblioteca Apostolica Vaticana (BAV).
Proprio Paolo VI ha inaugurato la biblioteca, affermando, nel suo discorso, come in quel luogo scienza e fede avrebbero dovuto incontrarsi, dimostrando nei codici, nei documenti, l'esistenza di Dio...
Ma, le coincidenze non finiscono qui.
I numeri di Fibonacci sono in rapporto tra loro in base a una cifra, UNO VIRGOLA SEICENTODICIOTTO, il c.d. "PHI". Questo numero si ottiene anche dal rapporto tra le dimensioni di quella comunemente conosciuta come Sezione Aurea, la dimensione perfetta presente in architettura.
Ebbene, queste dimensioni sono rispettate al millimetro nella piantina della Biblioteca Apostolica Vaticana, nella Sala Leonina.
In questa sala, è custodito, unico nella sua specie, il Vangelo di Tommaso, reperito a Nag Hammadi, da un povero pastore Egiziano nel 1945 e poi furtivamente passato di mano in mano, nel corso dei decenni.
La spirale di Fibonacci, peraltro, assume la forma della conchiglia monovalve, cioè di quella con il guscio, appunto, spiraleggiante.
La conchiglia campeggiava al centro dell'araldo papale di Benedetto XVI e, unico tra i simboli di questo stemma, non è stato aspramente criticato dalla stampa vaticana, al momento della presentazione al pubblico.
La conchiglia, però, ispira anche la leggenda di Sant'Agostino che scorge un fanciullo intento a svuotare il mare, appunto, con un guscio.
A Sant'Agostino sono fedeli i padri crocigeri, ossia coloro che erano ospitati in un convento accanto alla Chiesa di San Giorgio in Velabro, saltata in aria a seguito degli attentati mafiosi del 92/93. Tra tutti gli obiettivi di Cosa nostra, questo è rimasto il più insolito.
Proprio San Giorgio....
Qui mi fermo.
Uno, perché altrimenti potreste odiarmi fino al midollo.
Due, perché il resto lo trovate ne IL NUMERO DI DIO (Leone Editore), in libreria dal 19 giugno o su www.ibs.it.
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