Fantascienza Hard
Inviato: 03/04/2012, 17:34
Parto ovviamente con il mio sottogenere preferito.
Giusto per avere una definizione di massima, la fantascienza 'hard' è quella che prende le mosse da un forte interesse per le scienze 'dure' (fisica, biologica, astronomia, astrofisica) e le tecnologie futuribili che da questi saperi potrebbero contribuire a creare. Da ciò l'attenzione nella descrizione di realtà fantastiche ma non impossibili, dove le note leggi della fisica continuano a valere (non avrete ad esempio navi spaziali che superano la velocità della luce, essendo questa una costante invalicabile, o se le avrete l'autore avrà premura di motivare le cause e le conseguenze di come sia stato possibile superarla).
Una cosa da sottolineare è che pur rimanendo ancorati a una verosimiglianza scientifica gli autori di hard sci-fi sono capaci di restituire visioni fantastiche e stranianti della stessa qualità e intensità degli scrittori che rimangono più 'liberi' dai vincoli scientifici. Forse perchè al sense of wonder si aggiunge il senso che la cosa descritta potrebbe esistere realmente, prima o poi.
L'hard sci-fi non si appiattisce nel descrivere teorie scientifiche e tecnologie, nei suoi esempi più alti è capace di restituire con grande intensità la portata filosofica ed emotiva che realtà aliene o futuribili hanno sull'uomo.
Esistono infine autori che non spingono la realtà alle più imprevedibili conseguenze, ma piuttosto la reinventano (a volte in maniera radicale, come Greg Egan in Orthogonal). Questo modo di porre le realtà descritte si distanzia comunque dalla fantascienza 'ingenua', dove non si dà spiegazione del perchè certe leggi della fisica vengano infrante: qui il processo è consapevole e costruisce un mondo dalle conseguenze coerenti con le leggi modificate.
In definitva, parafrasando a mio modo una frase di Clarke, l'hard science fiction trasporta l'uomo nella ricerca luogo dove il possibile è forgiato: sull'orlo dell'impossibile.
Un elenco ovviamente non esaustivo di autori e opere rappresentativi dell'Hard Sci-fi:
- Saga dell'Odissea nello Spazio (Arthur Clarke)
- Incontro con Rama (Arthur Clarke)
- La scala di Schild (Greg Egan)
- Solaris (Stanislaw Lem)
- Universo Incostante (Vernor Vinge) ---> Fantastico anche se un bel mattone
- Tempi veloci a Fairmont High (Vernor Vinge)
- Stella doppia 61 Cygni (Hal Clement)
- Diverse opere di Asimov, anche se non tutte.
- La musica del sangue (Greg Bear)
Per altre info su autori e opere wikipedia, specialmente la versione inglese, è ben documentata.
Giusto per avere una definizione di massima, la fantascienza 'hard' è quella che prende le mosse da un forte interesse per le scienze 'dure' (fisica, biologica, astronomia, astrofisica) e le tecnologie futuribili che da questi saperi potrebbero contribuire a creare. Da ciò l'attenzione nella descrizione di realtà fantastiche ma non impossibili, dove le note leggi della fisica continuano a valere (non avrete ad esempio navi spaziali che superano la velocità della luce, essendo questa una costante invalicabile, o se le avrete l'autore avrà premura di motivare le cause e le conseguenze di come sia stato possibile superarla).
Una cosa da sottolineare è che pur rimanendo ancorati a una verosimiglianza scientifica gli autori di hard sci-fi sono capaci di restituire visioni fantastiche e stranianti della stessa qualità e intensità degli scrittori che rimangono più 'liberi' dai vincoli scientifici. Forse perchè al sense of wonder si aggiunge il senso che la cosa descritta potrebbe esistere realmente, prima o poi.
L'hard sci-fi non si appiattisce nel descrivere teorie scientifiche e tecnologie, nei suoi esempi più alti è capace di restituire con grande intensità la portata filosofica ed emotiva che realtà aliene o futuribili hanno sull'uomo.
Esistono infine autori che non spingono la realtà alle più imprevedibili conseguenze, ma piuttosto la reinventano (a volte in maniera radicale, come Greg Egan in Orthogonal). Questo modo di porre le realtà descritte si distanzia comunque dalla fantascienza 'ingenua', dove non si dà spiegazione del perchè certe leggi della fisica vengano infrante: qui il processo è consapevole e costruisce un mondo dalle conseguenze coerenti con le leggi modificate.
In definitva, parafrasando a mio modo una frase di Clarke, l'hard science fiction trasporta l'uomo nella ricerca luogo dove il possibile è forgiato: sull'orlo dell'impossibile.
Un elenco ovviamente non esaustivo di autori e opere rappresentativi dell'Hard Sci-fi:
- Saga dell'Odissea nello Spazio (Arthur Clarke)
- Incontro con Rama (Arthur Clarke)
- La scala di Schild (Greg Egan)
- Solaris (Stanislaw Lem)
- Universo Incostante (Vernor Vinge) ---> Fantastico anche se un bel mattone
- Tempi veloci a Fairmont High (Vernor Vinge)
- Stella doppia 61 Cygni (Hal Clement)
- Diverse opere di Asimov, anche se non tutte.
- La musica del sangue (Greg Bear)
Per altre info su autori e opere wikipedia, specialmente la versione inglese, è ben documentata.