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Incipit:

Il sole spuntò sull'isola di Pag, la luce filtrava attraverso le pareti delle capanne di legno e arbusti. Il caldo era piacevole, mitigato dal vento che veniva dal mare portando con sé il profumo acre dei sogni e dell'immenso.
Pian piano il paese si svegliava; gli uomini, abbronzati, a torso nudo, con le reti e gli arpioni si preparavano a recarsi a pesca, le donne già uscivano nelle verande per sbrigare le faccende domestiche e i bambini, con schiamazzi e risa, si riversavano nella piazza in terra battuta; passò un'altra ora e tutto tornò tranquillo.

Un incipit che potrebbe essere buono per tutto... da un romanzo di avventure piratesce ad una nuova era sociale post profezia Maya.

Beh, in realtà nessuna delle due. 

è un fantaerotico? 

ciao e benvenuto

Ciao, grazie.

No, mai scritto di quel genere.
In realtà è fantascienza piuttosto classica.
Questo racconto, autoconclusivo, dovrebbe essere un capitolo didascalico di un libro che sto partorendo.

un incipit multiuso e universale direi per rimanere sul fantascientifico... ^_^

Bravo zzFunky, benvenuto!
Io ci respiro sci-fi post-apocalittica.

Max ci respiri? allora sei guarito? 

Abbastanza, sì, finalmente ho il nasone libero ed è bello tornare a metterlo al servizio della fantascienza

Bell'incipit! A me personalmente fa pensare a una visione di qualche mondo lontano in epoca non post-qualcosa, ma proprio parallela alla "fantascienza pura"; forse una popolazione tenuta "a forza" lontana da essa?
Ok, commento inutile  :icon_biggrin:
L'unica cosa che mi perplime è quel "profumo dei sogni e dell'immenso"; ottimo modo per stare sul vago, ma forse un po' troppo xD