Come nascono i vostri scritti?

[Massimo Baglione]

Io di solito creo scalette per personaggi e storie che ho già creato, per non perdere il filo e non contraddirmi nel seguito.
Non riesco a programmare. Riesco a buttare giù stralci che userò più avanti nel racconto, questo sì.
Ognuno ha il suo metodo, il mio è come entrare in una casa buia con una torcia e scoprire pian piano le stanze. Sai che da qualche parte c'è la sala, sai che ci deve essere un cesso e forse un garage. Alla fine esplori tutta la casa e ti accorgi che magari il cesso è in terrazza e al posto del garage c'è una distilleria. Ma la casa è completa. Poi, con calma, spulcio i libri e i quadri appesi...

[Sphinx]

Per quanto mi riguarda, dipende da quello che scrivo.
Per i racconti brevi spesso sono partito da un'idea improvvisa e l'ho portata a termine scrivendo tutto di un fiato, tornando poi in un secondo momento a correggere qua e là.
Per altri racconti invece, partendo da un'idea che avevo da molto in testa, mi è bastato scrivere quello che avevo già delineato... la trama in pratica già la sapevo dentro di me, mancava solo la forma.
Altre volte sono partito senza nemmeno saperedove sarei andato a parare... tanto che... ehi Max... ti ricordi "La pena di Rodriguez"? Quel racconto era nato con un'altra idea e lo avevo lasciato a metà... poi l'ho ripreso in mano per NASF 2 lasciandomi andare e ne è venuto fuori quello che sai... e pensare che all'inizio doveva essere una sorta di "Dal tramonto all'alba" in versione fantascienza!!!

E poi ci sono i romanzi... in realtà non ne ho mai finito uno. Adesso ne sto scrivendo uno la cui trama è già delineata a grandi linee ma che per ora ha piùdi un probabile finale... e poi ci sono tante idee chemi frullano in testa...

In parole povere ragazzi... mi sa che per quanto mi riguarda non ho un vero e proprio metodo, dipende dal momento e da quello che sto scrivendo... anarchia pura, mi sa!

[jormungaard]

Nel primo vero racconto che ho scritto "Fondazione anno mille" ho seguito un metodo strano pur senza premeditarlo:
in pratica ho scritto le parti del racconto che avevo già in mente e che sarebbero state le colonne portanti della trama, dopodiché non ho fatto altro che scrivere gli intermezzi che avrebbero unito e collegato tutto quanto.

Per "Futuro Remoto" invece, sono partito dall'inizio fino alla fine senza saltare avanti e indietro.

Un metodo non esiste di sicuro, il metodo te lo crei tu, comunque concordo con Dafank, anche io a volte parto sparato nello scivere e poi all'improvviso mi blocco o perchè perdo l'ispirazione o perchè trovo qualcosa che non va in quello che ho già scritto.

Ho notato però che se mi soffermo a pensare quel che devo scrivere non mi viene in mente niente e che le migliori idee molte volte mi vengono mentre mi trovo in quella meravigliosa dimensione che è la veglia.

Il problema è che proprio in quel momento entro nella dimensione onirica e là dentro non trovo mai un Pc o block notes dove appuntarmi le idee

[Massimo Baglione]

E' vero che ognuno ha il suo metodo più o meno innato, ma è altrettanto giusto tentare di provarne altri in modo da essere certi che quello innato sia davvero il più adatto.
Un po' come il nuoto no? Uno nuota a modo suo, ma può succedere che arriva un campione e ci insegna a mettere bene le mani e sbattere correttamente i piedi e andiamo più veloci con meno fatica, anche se è difficile.
Perciò non ci si deve mai accontentare, ma occorre una costante ricerca del miglioramento, dove anche qualcosa che sembra una banalità potre risparmiarci giornate intere di lavoro.
Sapete qual è uno di questi metodi apparentemente banali che ho scoperto funzionare alla grandissima?
Passeggiare!
Sì, proprio così.
Se siete intrippati e state per impazzire o vi state per lasciare andare, chiudete il quaderno o spegnete il pc, mettetevi la tuta e fatevi una sana passeggiata a passo veloce. Vedrete che sorprese vi riserva il cervello!
Se per questioni fisiche non potete passeggiare, allora fate qualcosa di totalemnte diverso dal pensare e che non sia dormire.

[jormungaard]

Prova ad addormentarti con il notebook acceso !!!
Magari mentre sogni...

[Giurista81]

Io spesso parto da un'immagine o da un'idea, quindi aspetto di avere in testa una base di soggetto e solo a quel punto inizio a scrivere, sapendo quindi già da dove iniziare e dove finire. Chiaramente mi capita spesso di ritoccare il soggetto (di solito lo lascio maturare per settimane e mi appunto su fogli volanti le idee che mi saltano in mente, mentre giro in bus o sono in ufficio).
La caratterizzazione dei personaggi è per il sottoscritto, che non scrive romanzi, un problema secondario, piuttosto mi preoccupo dello stile da adottare, cercando di rendere più onirico e colorato possibile l'elaborato.

[Sphinx]

Stephen King stesso dice che inizia a scrivere senza sapere quale sarà il finale... perché se non lo riesce a capire lo scrittore... figurati il lettore!

[jormungaard]

[quote=""dafank""]...Leggendo in linea si trovano una serie di "Galateo dello scrittore", che a quanto vedo nessuno segue, almeno come metodo fisso.[/quote]

E' certo consigliabile seguire delle regole di base ma alla fine il metodo te lo crei tu.

A proposito, chi si ricorda il film "Misery non deve morire"?
E' forse l'unico film che mi ha fatto rigirare sulla poltrona fino alla fine.
Quello forse è uno degli esempi di metodo da non seguire.

[Massimo Baglione]

[quote=""dafank""]Leggendo in linea si trovano una serie di "Galateo dello scrittore", che a quanto vedo nessuno segue, almeno come metodo fisso.[/quote]
Però devi leggerli tutti e prendere ciò che sembra esserti utile.