Il mondo sopra

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Giuseppe Novellino
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Il mondo sopra

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IL MONDO SOPRA

Di Michel Frazoso

Ediz. I sognatori


L’autore ci propone l’ennesima variazione del tema, comunque intrigante, dei mondi separati che poi finiscono con l’incontrarsi. Questa volta non si tratta di pianeti a sé stanti, né di dimensioni parallele o di società sotterranee radiate dalla superficie terrestre.
Ecco di che cosa si tratta.
Uno spesso strato di nuvole perenni ha oscurato il cielo, dopo una grave crisi energetica che ha scatenato guerre estremamente devastanti. Solo Dione è rimasta intatta; e ora si estende sotto la soffice, impenetrabile coltre. I suoi grattacieli svettano, alcuni di essi forano il corpo nuvoloso ma di essi non si vede la cima. Colui che sale con l’ascensore arriva solo a un certo punto. A sbarrargli la strada trova il piano di contenimento, vero e proprio confine tra il mondo conosciuto e l’ignoto sovrastante, considerato ovviamente tabù. Secondo la vulgata diffusa dalle autorità, oltre non c’è nulla.
Meela ha quattordici anni e come tutte le ragazzine della sua età vive la sua realtà con sentimenti altalenanti. Le hanno messo accanto Cyman, un robot un po’ rompiscatole, con il compito di istruirla.
La ragazza guarda le nuvole e si interroga. Sale più volte fino ai piani di contenimento. Un giorno, sfugge ai controlli e trova un passaggio che le permette di superare la barriera. Cyman non riesce a fermarla in tempo e viene coinvolto nella scappatella. Così si ritrovano sotto le stelle, sotto il sole e la luna. Lo spettacolo li stupisce, ovviamente; da quel momento comincia l’avventura.
Aureralya (questo è il nome del mondo di sopra, a cielo aperto) si rivela un luogo incredibile, affascinante ma anche pieno di pericoli e minacce. Case e strade sono ancorate alle cime delle costruzioni sottostanti (cioè quelle del mondo di sotto), formando una straordinaria struttura aerea. Qui mi fermo, perché dalle peripezie sono appena tornato e ho il fiato troppo grosso per riviverle a vostro consumo.
Si tratta di un romanzo di fantascienza, anche se l’idea di fondo, brillante ma piuttosto ingenua, porta più acqua al mulino della fantasy. Ci sono tutti gli ingredienti del primo genere (robot, tecnologie inquietanti, oscure minacce sociali, ecc.), ma l’aspetto che domina, alla fine, riguarda una fantasia più sfarfallante, svincolata dagli schemi futuristici. Nella prima parte troviamo qualche ammiccamento a romanzi fantasociologici come il classico “I reietti dell’altro pianeta” di Ursula K. Le Guin, ma ben presto il racconto deborda, invade il campo della pura immaginazione con atmosfere e azioni un po’ alla Herry Potter. Infatti, da un certo punto in poi, la storia si caratterizza come avventura giovanilistica con il ritmo pulsante di un cuore adolescente. Allora le idee fantasociologiche si stemperano e lasciano il sopravvento alle peripezie di giovani solidali che intendono venir fuori da una brutta situazione, ma anche conoscere se stessi.
Il romanzo presenta delle buone caratterizzazioni di ambienti e personaggi, si legge con facilità. È adatto a un pubblico giovanile, al quale, insieme al divertimento si dà lo spunto per riflettere sul problema del diverso e dell’ignoto mondo che rappresenta.
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