Il vapore proveniente dal vuoto
Calò all’alba un vapore denso, alieno, senza forma né misericordia.
Dove passava, ogni cosa cessava: pietra, carne, memoria.
Non distrusse: cancellò.
I mari si ritirarono, le città divennero polvere senza traccia.
Non si udiva nessun suono: c'era solo l’avanzare lento del nulla pensante.
Io, ultimo, scrivo tra rovine disabitate, non per i vivi, ma per ciò che verrà.
Se qualcosa verrà.
Il mondo è stato dimenticato da se stesso.
Il vapore proveniente dal vuoto
Moderatori: dixit, daniele missiroli
Il vapore proveniente dal vuoto
Ultima modifica di caesar 71 il 10/05/2025, 18:00, modificato 1 volta in totale.
Re: Il vapore proveniente dal vuoto
Che tristezza però. Ci vorrebbe giusto una voce nella testa... e sarebbe psicopaticamente perfetto! 

Re: Il vapore proveniente dal vuoto
H.P.L. approva
- Massimo Baglione
- Administrator
- Messaggi: 8393
- Iscritto il: 22/09/2006, 9:12
- Località: aznediseR
- Contatta:
Re: Il vapore proveniente dal vuoto
La disperazione del protagonista è sottolineata da questa frase, perché nonostante egli sappia che tutto sarà inevitabilmente cancellato, riesce comunque a voler lasciare un'ultima traccia di sé per chi, comunque sia, non ci sarà mai, e quindi non la leggerà.caesar 71 ha scritto: 09/05/2025, 18:07 Io, ultimo, scrivo tra rovine disabitate, non per i vivi, ma per ciò che verrà.
Eliminerei la voirgola in "Calò all’alba, un vapore denso..."
Re: Il vapore proveniente dal vuoto
corretto