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Il NASF infinito - Gaetano Police

Inviato: 21/02/2016, 12:35
da Sillogia 35
Domenico aveva fame.
I liberatori erano lì, distribuivano pane vero, bianco, profumato che per un ragazzo di quindici anni, durante la maledetta seconda guerra mondiale, rappresentava una specie di prelibatezza, un pranzo da chef stellato, si direbbe oggi.
I militari parlano tra di loro un linguaggio nuovo, nervoso. Quei corpi enormi, d’ebano, e lui magro, filiforme, le guance scavate e gli occhi vispi di chi campa per strada e ha imparato la lezione ben presto. Sbuca dal nascondiglio, afferra una pagnotta, un altro pezzo cade di mano e questo è male. Scappa. Il soldato alleato, il liberatore, imbraccia un Thompson e spara qualche raffica. Scheggia il muretto dietro cui si è riparato Domenico, con la pagnotta bianca stretta sul petto e la voglia di tornare indietro a riprendersi il pezzo caduto, suo di diritto per essere sopravvissuto a questa guerra stupida quanto tutti i conflitti.

Re: Il NASF infinito - Gaetano Police

Inviato: 22/02/2016, 9:30
da Massimo Baglione
Roba tosta, si preannuncia un bel racconto, bravo.

Re: Il NASF infinito - Gaetano Police

Inviato: 22/02/2016, 14:32
da Marco Signorelli
si si...

Re: Il NASF infinito - Gaetano Police

Inviato: 11/03/2016, 11:41
da quaesitor
Per questo racconto non mi pare di aver ricevuto la mail che contiene il testo.

Re: Il NASF infinito - Gaetano Police

Inviato: 12/03/2016, 15:01
da Sillogia 35
quaesitor ha scritto:Per questo racconto non mi pare di aver ricevuto la mail che contiene il testo.
Grazie per la segnalazione: ho appena inviato il racconto.
Saluti.

Re: Il NASF infinito - Gaetano Police

Inviato: 25/03/2016, 16:38
da Ida Dainese
Questo brano è triste ma scritto molto bene.

Re: Il NASF infinito - Gaetano Police

Inviato: 26/03/2016, 12:04
da Sillogia 35
Ringrazio per le bellissime parole: scritto bene e ha suscitato un'emozione.
Più di così...