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Finalmente, le stelle.
Davanti a lui si aprivano sentieri di polvere siderale e porte di mondi nascituri. Ora poteva conoscere le prospettive di un viaggio reale e non i tormenti di uno immaginario, poteva volare sulle scie delle comete dietro cui si era sempre illuso e che apparivano al suo cuore come bianchi graffi nel velluto notturno.

Tempo di permanenza su Ishkur: tre mesi e nove giorni terrestri.
Tempo rimanente sconosciuto.

Un nuovo incipit. Ci voleva.
Mi piace. Lascia aperte tutte le prospettive e le possibilità.

Vado pazzo per 'ste cose spaziali!
WOOSHHH!!

Io non posso che apprezzare il tono lirico e metaforico della prosa, veramente molto bello, anche se non sono riuscito a capire bene l'immagine: "porte di mondi nascituri". Nel senso che si spalanca una porta su mondi nascituri o che attraverso una porta i mondi nascono?

Secondo me è solo una immagine metaforica di quanto il protagonista può scoprire...

Ok, questo l'avevo capito, però le altre descrizioni e/o metafore mi sono più chiare, quella che ho citato non come interpretarla.

E' solo una metafora, come detto da Marco, di ciò che il protagonista spera e sogna di scoprire. Porte nel senso che adesso c'è una reale possibilità di spalancare gli occhi su nuovi pianeti. E' un incipit leggermente poetico per inquadrare lo stato d'animo del personaggio ma accetto suggerimenti per migliorare.

Qualcosa non mi tornava, però. Sono andata a recuperare la brutta copia dal cestino della carta straccia e lì era "sponde di mondi...". Non so in quale momento ho fatto la sostituzione. Fatemi sapere quale versione preferite. Al limite correggo e rispedisco.

Ottimo incipit :) Peccato dovrò aspettare ancora un pò per leggere il racconto

Ti ringrazio ma non è detto che tu riesca a leggerlo: l'interpretazione che ho dato potrebbe non piacere.

Ricci Giuliana ha scritto:Davanti a lui si aprivano sentieri di polvere siderale

Semplicemente ADORO questa immagine.