LTL 10 - Recensione

Qui potete discutere di tutto quello che riguarda il concorso Le Tre Lune.

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Marco Signorelli
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LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da Marco Signorelli »

Leggere ogni volta una antologia è sempre una avventura. Ci sono tanti stili differenti, tanti punti di vista differenti e tante differenze differenti; bisogna avere una buona elasticità mentale per poter passare da un racconto all'altro.
LTL non fa eccezione.

Procediamo con l'ordine di pubblicazione:

"Fiat voluntas tua" di Christian fedele. Primo per i selezionatori. Una storia alla Dick, con le realtà che si incrociano. Dove la scelta del tema non viene fatta! Non c'è una delle due opzioni che surclassa l'altra. Quello che vince è il sistema o i sotterfugi che il sistema ci obbliga ad adottare per poter adempiere alla nostra funzione.


"La casa abbandonata" di Alberto Cecon
Questo è un racconto più nella norma della fantascienza fine anni sessanta inizio anni settanta. La tecnologia si evolve oltre le aspettative e chi riesce a padronarla può, se non supportato da una etica elevata, usarla per i propri fini oltre il lecito.
Non avrei messo il paragrafo di spiegazione dello sviluppo delle case, rallenta il racconto, mentre il doppio registro narrativo è apprezzabile.


"Ishkur" di Giuliana Ricci
Giuliana si piazza sempre; dovrei iniziare un boicottaggio mediatico, ma non è possibile. Questa sua visione di ciò che è e che sarà possibile è, seppure già letto e visto, godibile nella sua logicità mistica. Altro non gli dico, è già troppo brava.


"Cantosospeso" di Mauro Cancian
In questo racconto, c'è un velo di malinconia. Non so se l'autore voleva trasmetterlo, ma questa solitudine occupata da immagini elettroniche non è quello che si possa desiderare da un futuro prossimo. La fusione è unilaterale, il sistema informatico ha il potere di risolvere le esigenze, ma è legato agli impulsi umani, per cui è la proiezione di ciò che il cervello può pensare, comprese le fobie e le manie. Il tutto è stato scritto in modo fluido e armonioso.


"Software versione Basili 2.0 – origini e sviluppo" di Andrea Dotti
Tra tutti è il racconto meno maturo. Scritto bene, con una storia logica nelle eccezioni romanzesche scelte [il viaggio nel tempo per cambiare il futuro], racconta di una piccola realtà criminale e di come ciò che si è non si cambia. Credo che questo sia pessimistico; probabilmente il protagonista, che considero un idiota sapiens informatico, sta sprecando il suo potenziale. Citiamo Stan Lee "Un grande potere porta a grandi responsabilità".


"Il fattore umano" di Chiara Masiero
Storia divertente nonostante la tematica cruda e la prospettiva sociale. Le multinazionali che comanderanno il mondo non è più fantascienza e si sa che L'IKEA sta già governando la Terra.
Quello che è divertente, nella mia mente malata, è che una cosa sta facendo girare il mondo, governa tutti noi ed è ancora quella con un fatturato assurdo… il sesso.


"L'oasi della vita" di Gabriele Laghi
Hem… questo non l'ho apprezzato. L'ho riletto due volte ma mi perdo. Non capisco perché! La storia è anche godibile, ma questo misticismo fantasy unito alla tecnologia, se non fatto molto più che bene mi risulta indigesto.
[ Non volermene a male, pensa che il mio racconto è stato eliminato.. ed era una ciofeca melmosa, ma è proprio la parte mistico/fantasy che non mi sembra legata, a differenza di quella di Giuliana che è distesa in tutto il racconto ed ha una base "scientifica" nel suo universo.]


Recensione terminata. Il tempo è tiranno! Leggo subito tutta la antologia e poi ogni singolo racconto dopo una settimana. Forse non ho percepito certe sfumature, ma ogni recensione, ogni commento, è soggetto al gusto di chi scrive, come ogni racconto è sottoposto al gusto imperscrutabile del lettore.

Alla prossima.
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da quaesitor »

Come sempre grazie della recensione, Marco!
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Massimo Baglione
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

ogni racconto è sottoposto al gusto imperscrutabile del lettore.
Se solo lo capissero TUTTI gli scrittori...
Certo, poi mi si può benissimo venire a dire che "si può scrivere anche per puro piacere personale", ma a quel punto ribatterei che se ciò che si scrive si decide di renderlo pubblico, occorre farlo con rispetto e umiltà.
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dixit
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da dixit »

Massimo Baglione ha scritto:
ogni racconto è sottoposto al gusto imperscrutabile del lettore.
Se solo lo capissero TUTTI gli scrittori...
Certo, poi mi si può benissimo venire a dire che "si può scrivere anche per puro piacere personale", ma a quel punto ribatterei che se ciò che si scrive si decide di renderlo pubblico, occorre farlo con rispetto e umiltà.
Sante parole.
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da Ricci Giuliana »

Grazie Marco. Il tuo giudizio è prezioso per me.
N.B. Nel prossimo non mi piazzerò... sul sesso salto il turno.
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OvoNuovo
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da OvoNuovo »

dixit ha scritto:
Massimo Baglione ha scritto:
ogni racconto è sottoposto al gusto imperscrutabile del lettore.
Se solo lo capissero TUTTI gli scrittori...
Certo, poi mi si può benissimo venire a dire che "si può scrivere anche per puro piacere personale", ma a quel punto ribatterei che se ciò che si scrive si decide di renderlo pubblico, occorre farlo con rispetto e umiltà.
Sante parole.
Però non si può nemmeno scrivere SOLO per il lettore, altrimenti ci ritroveremmo storie patinate straccia vestiti sempre a lieto fine, bisogna anche avere il coraggio scuoterlo il lettore, accettando, ovviamente,anche una reazione negativa.
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Massimo Baglione
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Certo, si scrive principalmente per se stessi, se piace farlo. Ma dal momento che un autore rende pubblici i propri scritti, gradisco che mi si rispetti in qualità di lettore e che si curi il testo al massimo delle possibilità.
Lo sai che per NASF è arrivato un testo tutto minuscolo, senza punteggiatura? Come se fosse stato scritto in una notte di noia sul telefonino e poi inviato così, come fosse uin tesoro.
L'autore ha usato una email e un nome che non permettono di identificarlo come persona reale, ma se frequenta il forum deve sapere che è meglio se resta anonimo.
Così, giusto per dire...
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da jormungaard »

Straquoto Max!
Lo scrittore deve scrivere principalmente per suo gusto personale, ma il lettore merita di leggere un racconto fluido, nel rispetto dei principi base della grammatica.

Max, io conservo ancora parecchi racconti "improponibili" che ho ricevuto per il "Giulio Verne". Sarei tentato di aprire una discussione su come non si deve inviare un racconto a un concorso letterario e pubblicare anonimamente i racconti in questione.
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Marco Signorelli
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da Marco Signorelli »

forte... fallo fallo... si impara di più dagli errori che dai successi!
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OvoNuovo
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da OvoNuovo »

Allora non si parla tanto di rispetto del lettore, quanto di rispetto della lingua italiana, ovviamente per poter scrivere, come per qualunque altra attività, è necessario prepararsi.
Una buona idea, senza una prosa fluida e piacevole, è insufficiente, come del resto il vice versa.
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da Cenwyn »

Marco Signorelli ha scritto:"Il fattore umano" di Chiara Masiero
Storia divertente nonostante la tematica cruda e la prospettiva sociale. Le multinazionali che comanderanno il mondo non è più fantascienza e si sa che L'IKEA sta già governando la Terra.
Quello che è divertente, nella mia mente malata, è che una cosa sta facendo girare il mondo, governa tutti noi ed è ancora quella con un fatturato assurdo… il sesso.
Anche nella mia mente malata è buffo.
Grazie davvero, adorabile come recensione!!
Anche se preferisco quella che mi ha dedicato Mauro Cancian vis-à-vis accompagnata da un'abbondante pioggia di birra artigianale!
Ma non si può riferire :angel5:

EDIT ma mi ero persa la discussione sul rispetto per il lettore!!
Ok, dico la mia: il rispetto per il lettore significa che quando legge qualcosa, deve avere qualcosa in più che prima di aver letto. Non è una questione di grammatica o ortografia, o almeno non solo. Rispetto per il lettore significa fare in modo che la storia che racconto sia fruibile per un'altra persona.
Raccontare storie è una delle caratteristiche della nostra specie, forse la più nobile.
Quanto scritto sopra è irrilevante.
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da Sillogia 35 »

Cenwyn ha scritto: EDIT ma mi ero persa la discussione sul rispetto per il lettore!!
Ok, dico la mia: il rispetto per il lettore significa che quando legge qualcosa, deve avere qualcosa in più che prima di aver letto. Non è una questione di grammatica o ortografia, o almeno non solo. Rispetto per il lettore significa fare in modo che la storia che racconto sia fruibile per un'altra persona.
Raccontare storie è una delle caratteristiche della nostra specie, forse la più nobile.
Premessa: non mi riferisco a testi illeggibili, frettolosi e poco curati: delle bozze non rilette neanche una mezza volta;

Quoto l'intervento di Cenwyn.
Una prosa graffiante, in bilico sui testi sacri della grammatica ma che lasci qualcosa (una emozione, una parola, una immagine...), è da me sempre preferita al compitino ben svolto ma insipido.
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Massimo Baglione
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Re: LTL 10 - Recensione

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Certo, la sostanza e l'originalità ci devono essere, ma vanno rispettate anch'esse al meglio delle possibilità dell'autore, altrimenti è come fare un figlio e fregarsene della sua educazione.
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da jormungaard »

Vi assicuro che se non c'è un minimo di grammatica, qualsiasi racconto non lascia assolutamente niente più di prima.

Voglio dire che non esiste un racconto che sia bello e profondo, pur se grammaticalmente errato, sono due cose totalmente incompatibili.
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Re: LTL 10 - Recensione

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Rileggere e correggere aiuta a capire molte cose: anche dopo molte riletture scopri che fai errori, che puoi migliorare E' una lezione importante.
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da Cenwyn »

jormungaard ha scritto:Vi assicuro che se non c'è un minimo di grammatica, qualsiasi racconto non lascia assolutamente niente più di prima.

Voglio dire che non esiste un racconto che sia bello e profondo, pur se grammaticalmente errato, sono due cose totalmente incompatibili.
Da aspirante grammar nazi lo capisco, comunque.
Quando vedo cose tipo "non ce il latte, vuoi il te' ho il caffè ke c'e' l'anno appena portato?" sono colta dall'irrefrenabile istinto di prendere il monitor a capocciate.
Ma fa parte di ciò che intendevo con "rendere fruibile".

Vi ricordate i componenti della comunicazione?
Mittente, messaggio, mezzo, codice, ricevente.
Se manca uno di questi, uno può raccontare quello che vuole, ma non otterrà mai il risultato desiderato. La lingua, con le sue regole e ciò che ne consegue, fa parte del codice condiviso necessario al ricevente per interpretare correttamente il messaggio del mittente.
Ne consegue quindi che si, la grammatica è molto importante.
Affianco ad essa però abbiamo anche qualcuno che deve avere qualcosa da dire per qualcun altro che sa ascoltare.

Fine.
Quanto scritto sopra è irrilevante.
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Re: LTL 10 - Recensione

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Esatto.
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Re: LTL 10 - Recensione

Messaggio da leggere da carlo »

ma ke dite kuindi nn v piace k skrive kosì? non me l'aspettavo!
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Re: LTL 10 - Recensione

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fu!
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Re: LTL 10 - Recensione

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carlo ha scritto:ma ke dite kuindi nn v piace k skrive kosì? non me l'aspettavo!
Tu scherzi, ma io ho conosciuto una mia coetanea (passati i 30!!) che scriveva così. Ma con molte più vocali. Avevo un attacco di emicrania ad ogni suo messaggio.
Quanto scritto sopra è irrilevante.
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