LTL 3 - Recensione

[Marco Signorelli]

Fare una antologia è oramai alla portata di tutti, credo che sia importante anche leggerla con spirito critico. Ho cercato di essere obbiettivo, ma anche emotivo, nel senso che si legge per avere emozioni e, senza di esse, uno scritto è un saggio o un manuale e non un racconto.
Avvertenza: ricordo che sono miei pareri, che non sono un critico, che posso sbagliare, che il mio gusto è personale e non vincolante.

Buona lettura a tutti;
Ho appena finito di leggere il LTL3 per cui procediamo con la mia personale recensione:
Iniziamo con i primi tre racconti, visto che sono stati giudicati i meritevoli per le posizioni alte della classifica.

“Guerra”: primo posto. Personalmente non lo avrei piazzato al primo posto, troppe tecnobubble (non è un male, solo che sono troppe e alcune si potevano sostituire) ed inadeguatezze scientifiche tipiche della fantascienza degli anni 50/60. Però la storia è alquanto intrigante, interessante e ricalca una idea fumettistica degli anni ’80 della creazione di un nemico per un uso interno.

“CosmoAgonia”: secondo posto. Per me è quello che avrebbe meritato il primo posto. Fantascienza deistica / creazionistica che è già stata trattata nel LTL2. Un punto di vista cinico sulla creazione e il ruolo degli dei molto vicino a quanto raccontato da Lovecraft.

“L’infinità di uno scacco matto”: terzo posto. Space opera, con astronavi e tutto quanto ci si attende, ma con l’idea del sacrificio del singolo come bene supremo. Gli eroi non muoiono mai? Falso, gli eroi muoiono, solo che permettono ad altri di continuare a vivere. Non c’è speranza nel finale, c’è però la volontà di non soccombere e di mantenere la dignità anche di fronte all’inevitabile.

“Inossidabile”. Mi ha lasciato perplesso, stupito e divertito. Il racconto è molto interessante e spiazza per certi suoi aspetti fantasiosi; il bambinone è un dio? Di certo lo è, altrimenti non avrebbe potuto creare della carne da una macchina. Come mai una razza evoluta non ha rilevato ciò che era veramente quel pianeta? E… perché distruggere tutto lasciando solo uno per fare un Adamo?

“451”. Un racconto alla Lost, dove ciò che sembrerebbe la realtà potrebbe non esserlo. Espediente narrativo che va usato a piccole dosi, visto in una puntata di Buffy ed in una di DS9; per non dire che è una tematica molto cara a Dick.

“Guerra di Classe”. Molto piacevole, anche se avevo capito quasi subito chi era il nemico. Spunto interessante per un tema psicologico. Trovo che sia stato affrontato molto bene e che le diecimila battute siano sufficienti per rappresentare questo strano conflitto.

“Ultimo giorno”. Non mi ha entusiasmato molto, non capisco dove sia la battaglia. Le salamandre non hanno un ruolo importante, a quanto pare sono solo l’incipit e poi spariscono lasciando spazio alla fuga degli umani. Sembra che ci sia uno scollamento tra l’inizio del racconto ed il resto, si ha l’impressione di aver perso delle pagine. Il finale è già visto su un fumetto pubblicato su “Lancio story”  o “Scorpio” negli anni ottanta, solo che li usciva una specie di uccello rapace.
L’uso sapiente delle parole e delle immagini non riesce a sopperire alla continuità della storia.

“Ontologia dell’odio”. L’ho letto con interesse, le innovazioni narrative delle armi sono funzione della storia, che è più psicologica che tecnica. Una sorta di arena per il divertissement di una razza superna che sfrutta bene l’animo umano. Anche il finale è azzeccato; il voler essere apprezzato può essere una spinta per superare le proprie paure e le proprie convinzioni?

“Nube”. Racconto ben scritto, mi piace la parte tecnica che è una corretta evoluzione di quanto si sta studiando oggi. Il finale però non lo capisco. Che entità è la Nube? Che rapporto ha con la Terra? Di solito mi piacciono questi finali, che lasciano al lettore la possibilità di dare ogni tipo di interpretazione, ma questa volta sembra che non ci venga fornita una informazione così che, quello che vuole intendere l’autore, non è fruibile.

[OvoNuovo]

Grazie dell'apprezzamento Marco, felice di averti stimolato nella lettura. Direi che hai colto tutti gli aspetti che ho cercato di comunicare con il mio racconto.

Io eleggerei quest'uomo dai gusti raffinati come giurato. 

[quaesitor]

Beh, dopo che Marco mi ha incensato così... come non sostenere la proposta di Ovo? 

Scherzi a parte, era ora che qualcuno facesse una recensione racconto per racconto, mi ero promesso di farla ma me la son persa per strada (e, mea magna culpa, non ho ancora letto L'ultimo giorno).

Giuro che al più tardi domani butterò giù qualche cosa anch'io.

[carlo]

amo sempre più questa "comunità" 

[Massimo Baglione]

Bravo Marco!