La forma della perfezione

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Massimo Vaj
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La forma della perfezione

Messaggio da leggere da Massimo Vaj »

— Dunque lei, professore, sta dicendo che l'universo è caratterizzato da una sua forma?—
— Certamente colleghi professori, è rotondo—
— Ma si rende conto dell'assurdità di quanto sta dicendo?
— Con quali strumenti ha potuto accertarlo?—
— Con la mia intelligenza, signori…
— Non è forse l'intelligenza l'unico strumento in grado di misurare se stesso in ciò che è capace di contenere?
— La Perfezione dell'intero universo è data dalla somma delle imperfezioni dalle quali è composto
— E queste imperfezioni sono sfere imperfette che ruotano attorno ai propri assi, seguendo traiettorie ellittiche emulative di altrettante imperfette sfericità
— Poiché il tutto cosmico deve necessariamente obbedire alle leggi che regolano il pulsare che muove le sue parti, ognuna delle quali rappresenta un microcosmo analogo al macrocosmo rappresentato dal tutto, del quale è particolarità necessaria all'equilibrio generale
— Deve dedursi quindi che essendo la grandezza totale dell'indefinito analoga a quella del piccolo del quale è somma, questo grande dovrà rivestire una forma analoga a quella che le forze rotatorie imprimono all'indefinitamente piccolo—
— Lei, professore, così dicendo è caduto in una palese contraddizione, perché ciò che è indefinito è anche privo di una forma che sia definibile come appunto è la rotondità da lei ipotizzata—
— Signori professori e colleghi, è proprio la sfericità della forma, che necessariamente obbedisce alla perfezione della propria centralità priva di estensione, l'elemento che irride l'intelligenza disegnando la propria indefinitezza
— E la disegna nell'armonia che assegna, a ogni punto delle indefinite circonferenze possibili, un'eguale distanza che separa l'unità centrale dalla molteplicità superficiale frutto delle unicità date dal bisogno di differenziarsi—
— Facciamola breve, professore, ci dica quale sarebbe la conseguenza, percorribile scientificamente, di questa sua tanto singolare quanto originale teoria…—
— È presto detto signori colleghi… Come è facile dimostrare attraverso il calcolare analogico, ogni sfericità è la rappresentazione geometrica di due spirali contrapposte, ognuna di esse costituendo la riflessione capovolta dell'altra
— La somma delle quali illustra le difficoltà date dal dover conseguire l'obiettivo del raggiungimento dell'orizzonte mostrato dalla superficie
— È per questo che l'universo è detto sia indefinito
— Ed è per questa stessa ragione che il viaggio interstellare non avrà una sua fine...
— … fino a quando non sia in grado di addentrarsi nelle viscere interne che conducono al cuore del quale la sfericità superficiale è il pericardio—
— La invitiamo, professore, a essere più chiaro, sta esaurendo l'augusta pazienza del Consiglio delle Nazioni che dovrà giudicare il suo criminale operato…—
— Suvvia signori professori… non siate così impazienti di accelerare la fine del vostro potere
— Ho dovuto farlo per sottrarre alla vostra fame di conquiste l'intero universo—
— Ci dica finalmente dove ha nascosto l'intera struttura che il Consiglio delle Nazioni aveva generosamente consegnato alla sua inaffidabile intelligenza, per darle modo di deludere i suoi augusti membri
— Come ha potuto fare letteralmente sparire dalla faccia del nostro pianeta un intero Centro di ricerche esteso su una superficie di seimila metri quadri?
— Come ha fatto a dissolverlo senza lasciare dietro di sé tracce di attività radioattiva, l'unica in grado di disintegrare integralmente una così enorme struttura?—
— Non l'ho distrutta, l'ho soltanto trasferita—
— Trasferita dove? Non dica stupidaggini...
— Lei sta sottovalutando la determinazione che può motivare il Consiglio delle Nazioni al poter decidere di ricorrere all'indagine psichica forzata, quella che indagherà nei suoi ricordi, sezionandoli...
— Lei sa bene, professore, quanto sia crudelmente doloroso un dissezionamento psichico che avrà, come conseguenza, il coma irreversibile del paziente…—
— Signori, vi prego… la vostra mancanza di stile è pari soltanto al traballare delle strutture che trattengono, a fatica, l'inadeguatezza della vostra intelligenza
— L'intera struttura è stata da me trasferita sotto la superficie sferica delle fantasie che il progredire di una civiltà meccanicistica ha inoculato nella vostra immaginazione
— Là, dove il riflettersi dell'apparenza cessa di edificare l'illusione che è la realtà nella quale si tenta di realizzare l'impossibile
— Ora la vostra struttura, pregiato mezzo che ha concesso di leggere e tradurre le intenzioni dell'Ignoto, è stata allontanata dai pericoli che il vostro egoismo ha generato
— Perché la possibilità di spostare astronavi insieme a intere popolazioni attraverso l'istantaneità del Non tempo, che è asse del vortice cosmico
— Consentirebbe alle Nazioni del Consiglio che rappresentate di dare forma solida a ogni desiderio di conquista
— Desiderio che cresce sull'aridità dei vostri cuori, divorando la libertà che muove l'universo difesa dall'impossibilità di raggiungere le libertà altrui allo scopo di annichilirle—
— Perché, professore, lei è rimasto tra noi?
— Non poteva sottrarsi al nostro giudizio, nello stesso modo in cui ha depredato la ricchezza che il Consiglio delle Nazioni le aveva affidato?—
— Tra voi è rimasta soltanto la mia ombra, signori, che si farà indagare senza opporre resistenza
— Una semplice contingenza che svanirà dopo il compito che le è stato assegnato…
— Compito di dovervi avvertire dell'insensatezza di quella che avete osato definire "Civiltà del Consiglio Scientifico Supremo"
— Quella stessa scienza che ho dovuto deludere annientandone le aspirazioni
— Perché quella che voi avete definito come "materia del vostro sperimentare" ha trascinato le vostre intelligenze nella volgarità che la perfezione rifiuta
— Un pericoloso pantano che ha confinato tutti voi sulla superficie di una realtà il cui solo obiettivo è sempre stato quello di indicare la fonte centrale, ragione d'essere di ciò che non è altro che un insensato miraggio
— L'unico territorio che merita di essere conquistato è quello che deve esserlo attraverso il genocidio dei vostri desideri di conquista
— Che scienza può essere quella racchiusa nell'impossibilità di addentrarsi nella sfera delle cause, mezzi dell'unico e assoluto Desiderio capace di offrire la liberazione dai propri desideri?—

— Che questo folle individuo sia consegnato al tavolo di condizionamento psichico
— Ora sarà la sua ombra a dover dimostrare di che qualità è la luce che ha dato forma al suo tradimento—

Intanto, un altro tipo di ombra stava insinuandosi, dall'esterno, nelle fessure che le potenze del male non possono chiudere, ed era della stessa natura del Buio primigenio che si lascia illuminare, per consentire alla generosità di iniziare il suo antico e sempre nuovo cammino verso la Perfezione di sé.

continua...
Ultima modifica di Massimo Vaj il 19/07/2013, 15:19, modificato 1 volta in totale.
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Massimo Vaj
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La forma della perfezione... seconda parte

Messaggio da leggere da Massimo Vaj »

Nel reparto condizionamento psichico del Centro Militare di Stato, la macchina che sovrastava un minuscolo letto di contenzione, al quale era legato il professore stava scandagliando, nei suoi più profondi recessi, la mente della quale il professore aveva appena perso il controllo, e su un enorme schermo grafici in agitato movimento erano tradotti in parole che un'intera assemblea di capi politici e militari filtrava con curiosa avidità.
La voce imitava quella appartenente al professore imprigionato, in uno scandire metallico nato dalla crudeltà che la macchina non può conoscere.

— Un puntino privo di estensione determina il centro dell'universo
— Un umano lo definirebbe ipotetico, nella consapevolezza che ogni realtà un centro lo deve per forza avere, e quando si dovesse trattare di una centralità fisica, incrocio di forze in cerca di equilibrio, lo stesso umano lo chiama baricentro, perché il centro bara nel suo non essere, pur occupando il centro di ogni realtà
— La cosa più stupefacente è che c'è un solo centro identico a tutti i centri attorno ai quali la realtà acquista forma
— È identico a se stesso perché non avendo estensione può replicarsi indefinitamente all'interno dell'estensione, la quale non può modificare ciò che esteso non è
— Di fatto questo puntino invisibile e informe, confronto al quale un grano di senape è enorme quanto l'universo, è a immagine della Realtà più grande che c'è, perché racchiude l'intenzione che un umano chiamerebbe sacra
— Sacra perché sacrifica il nulla che è, per trasformarlo nel tutto che ci piacerebbe conoscere
— La realtà che capovolge il nulla di quel puntino, nell'indescrivibile enormità del cosmo che è nostra casa, è l'insieme di limitazioni che la compongono più il puntino che si nasconde al centro ogni limite del quale, per ora, non diremo
— Chi volesse viaggiare istantaneamente da un lato all'altro del cosmo è a quel puntino che si deve rivolgere, lì… dove non c'è un dove né un quando, ma c'è il come
— Il vortice cosmico è attorno al suo misterioso puntino che ruota, e come un uragano di emozioni sa trasformarsi in odio e amore che sono riconoscibili solo stando nel mezzo del vortice, dove il sentimento si chiama intelligenza che ama—

— Spegnete le macchine perdio! Spegnete tutto!
— Non dobbiamo lasciar entrare in coma la mente più eccelsa tra i nostri ricercatori!—

— Dottore… Lei sa bene quanto sia indispensabile, per noi, capire come abbia fatto il professore a trasferire il Centro Ricerche sotto allo strato di realtà sul quale i nostri strumenti d'indagine vagano, incapaci di dare risposte—

— Non ci saranno risposte se il suo cervello entrerà nel coma profondo che il nostro indagare nella sua psiche provoca
— Non si potrebbe semplicemente torturarlo mettendo al sicuro il suo equilibrio mentale?—

— Ci dica, Dottore, quale mezzo chimico abbiamo a disposizione per salvaguardare quell'equilibrio?
— Non ne conosciamo di diversi dagli allucinogeni…—

— Infatti è a quelli che mi riferivo
— Se usati senza ritegno otterremmo il ghigno della follia, ma il professore è uomo equilibrato e in grado di sopportare alti dosaggi senza mettersi a ridere di fronte alla nostra impotenza—

— E sia, il professore sia trasferito in rianimazione, e appena sarà nella normale condizione di coscienza gli sia somministrato il dosaggio di LSD, che il dottore ritiene opportuno, per l'accertamento della verità che si ostina a non volerci rivelare—…

continua...
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Massimo Vaj
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Re: La forma della perfezione (ultimo continuo perché bannat

Messaggio da leggere da Massimo Vaj »

Il rimettere le mani sulla propria coscienza non fu facile per il professore, perché l'indagine psichica alla quale era stato sottoposto seziona i ricordi, interrompendo la contiguità delle connessioni che li vede legati tra loro; il risultato così ottenuto era analogo a un accatastamento incoerente di immagini mentali, prive della loro normale correlazione.
Quest'ultima doveva essere ristabilita dallo stesso paziente, e normalmente il processo di ricostruzione richiedeva mesi per essere attuato, e un qualche suo elemento sarebbe stato comunque perso per sempre.
Il paziente doveva essere aiutato dalla macchina che aveva registrato i ricordi prima di averli sezionati, ma poiché la macchina prelevava quei ricordi pescandoli in quello che aveva, per essa, l'apparenza di una massa inestricabile, veniva a mancare la consequenzialità ordinatrice temporale, e questa doveva essere rielaborata dallo stesso paziente attraverso la logica.
Tre mesi più tardi il professore uscì dalla riabilitazione psichica in una condizione analoga a quella di chi fosse stato investito da uno schiacciasassi dell'epoca antica e poi ricucito da un chirurgo che non aveva mai superato la prova di anatomia.

Un nuovo esame lo stava aspettando, ed era di una natura che sfuggiva sia al paziente che agli indagatori della sua coscienza, perché apriva nuove prospettive d'indagine che travalicavano le possibilità concesse dalle comuni indagini psichiche, spostando i limiti impliciti alla individualità dell'ego nei territori che appartengono alla personalità spirituale dell'indagato, quella che a discendere determina il grado di consapevolezza e di intelligenza che danno modo al carattere di essere.

In un locale adiacente a quello era visualizzata la registrazione dell'esame, per occhi che speravano di catturare informazioni decisive, al fine di riuscire a comprendere quale fosse stata l'incredibile scoperta che il professore aveva giudicato giusto dover nascondere al diritto che ha lo Stato di decidere del futuro del popolo dal quale era stato votato.

La stanza dell'esame scimmiottava un giardino fiorito, pieno di vegetali veri e rigogliosi che dovevano mettere il professore a proprio agio, in modo da evitargli l'ingigantirsi di una sempre possibile angoscia che costituisce il volto oscuro della personalità, amplificata oltre misura dalla dietilamide dell'acido lisergico.
Il dosaggio era stato deciso dovesse essere dieci volte superiore a quello che avrebbe inginocchiato dal ridere un generale del sacro esercito dei coglioni che stanno impettiti dietro all'orgoglio di aver vinto una natura che avrebbe dovuto essere flaccida come le loro intelligenze.
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